Sacrifice

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  1. EinRegentag
     
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    Dopo aver letto 'Charming Prince doesn't exist: he's dead' di CriCra (GabrielleWinchester) mi è venuta voglia di postarvi una cosina, giusto per avere altre opinioni oltre a quelle che ho ricevuto in passato :D

    - Titolo Fan Fiction: Sacrifice
    - Nome/Nick autore: EinRegentag
    - Fandom: nessun fandom, storia originale
    - Timeline: futuro
    - Sommario: Come vi immaginate le fate? Belle, buone, brave e gentili? Bhè se la pensate così, rimarrete sconvolti.
    - Spoiler: nessuno
    - Disclaimer: Tutti i personaggi descritti in questa storia sono di mia proprietà, la specie dei Vangeryns è di mia invenzione e non scrivo a scopo di diffamazione o lucro.
    Note: Con questo racconto sono arrivata quarta al contest 'inaugurale' del forum di MondiImmaginari (quello dell'anno scorso). Il pezzo iniziale è in corsivo perchè non l'ho scritto io, è l'incipit di un racconto di “Danze dall’inferno” di Stephenie Meyer, che è stato scelto dai giudici e che tutti i partecipanti dovevano utilizzare per iniziare il proprio racconto. Le altre due parti in corsivo sono i ricordi della protagonista.
    Buona lettura :D

    Licenza Creative Commons
    Sacrifice di Cristina Federica Origgi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Unported.

    Sacrifice




    La musica pompa al ritmo del mio cuore. Sento i bassi pulsarmi nel petto, all’altezza dello sterno: tu-tump, tu-tump. Difficile vedere qualcosa nel locale pieno di corpi che si dimenano, tra la nebbia di ghiaccio secco e gli effetti di luce che sciabolano altissimi dal soffitto tecnologico.
    Però so che c’è. Lo sento.
    Infatti, sono grata alla massa di corpi schiacciati che mi avvolge. Mi nascondo dalla sua vista e ai suoi sensi. A quest’ora, altrimenti, avrebbe già percepito il mio odore. Riescono a cogliere l’essenza della paura a distanza di metri, loro.

    Si fanno chiamare Vangeryns e sono quegli angeli caduti che hanno deciso di completare il loro cammino verso la perdizione, facendosi trasformare in orribili succhia sangue.
    Ho cacciato e ucciso ogni genere di mostro che mi sia mai capitato a tiro, ma questa volta è diverso. Quando ne percepisco uno, il mio istinto mi dice di fuggire il più lontano possibile e, anche se so di doverlo fare, rimango esattamente dove sono.
    Decido di spostarmi verso il bancone, chiudo gli occhi e, mentre uomini e donne ballano senza sosta, mi concentro per capire dove si trovi esattamente Oscar. Lo trovo seduto su un divanetto nero come la pece a fumare una sigaretta, mentre la solita ragazzina con la fissa per Twilight cerca di convincerlo a trasformarla, ma invano. Oscar non trasforma nessuno. Oscar ti succhia il sangue fino all’ultima goccia che hai in corpo e poi, ti lascia a marcire in uno di quei vicoli sporchi e bui dove non passa mai anima viva. Oscar non è Tristan, il mio dolce Tristan.
    Eppure non reagisce come al solito, non la invita a uscire dal locale per potersi saziare del suo sangue. Rimane immobile senza muoversi di un millimetro e non dice una sola parola, comportamento molto strano per uno della sua specie.
    A un tratto sento l’odore di un suo simile, è appena entrato nel locale e il suo odore è molto diverso da quello di Oscar.
    Apro gli occhi. Il nuovo arrivato sa di potenza, sa di Ennis, Re Ennis.
    Non so perché sia qui, ma una cosa la so per certa, si sta dirigendo verso Oscar e questo non va per niente bene.
    Richiudo gli occhi e mi concentro su di loro.
    - Tristan, a quanto pare ci si rivede. - Dice con voce soave e cristallina mentre si siede al suo fianco con calcolata eleganza.
    - Ti ho già detto mille volte di chiamarmi con il mio nuovo nome. - Risponde l’altro irritato.
    “Tristan.” penso con tristezza, mentre nella mia testa cominciano a riaffiorare i ricordi.

    È una notte di dicembre dell’anno 2076 e sono nascosta dietro dei cespugli ben curati di un parco di cui non ricordo il nome. Sono in attesa che il vampiro cui sto dando la caccia si mostri a me, quando assisto a una scena che non avrei mai voluto vedere.
    Un uomo alto, dai capelli corvini e gli occhi argentei, che conosco meglio delle mie ali, sta camminando verso una panchina nascosta dai rami di un grande salice piangente. Quando ci arriva di fronte, la guarda, come se la stesse studiando, poi, ci si siede compostamente e rimanere in silenzio.
    Essendo nascosto dai rami del bellissimo albero, mi è difficile guardalo con la vista ‘umana’, così chiudo gli occhi e mi concentro su di lui, attivando la mia vista da Fairy. In quell’istante mi accorgo che un uomo non troppo basso, ma neanche troppo alto, e dai capelli color dell’oro, si sta avvicinando all’altro.
    - Vedo che finalmente ti sei deciso a venire, anche se, mi pareva di aver capito che tu non volessi assolutamente essere trasformato, perché credevi ancora in nostro padre e nei nostri fratelli. – Gli dice in modo calmo, mentre gli si siede accanto.
    - Ho cambiato idea. – Replica l’altro con un tono di voce piatto.
    - Il motivo?
    - Te l’ho già detto. Ho cambiato idea. - Ha gli occhi tristi.
    - D’accordo. - Il vampiro esita un momento, - Rispondi a questa mia semplice domanda. - dice alla fine.
    - Quale domanda?
    - Sei davvero sicuro di volerlo fare? - Chiede senza dare ascolto al corvino.
    - Sì. - Risponde quasi in un sussurro l’interpellato, mentre il mio mondo comincia a cadere a pezzi e i miei occhi si riempiono di lacrime.
    - Sei consapevole che dopo averlo fatto, i nostri fratelli non ti accetteranno più in Paradiso?
    - Sì. – L’essere dagli occhi argentei si gira di scatto verso l’altro e gli offre il suo collo.
    Senza pensarci due volte, il vampiro dai capelli dorati fa uscire le zanne e morde il collo dell’angelo.
    - Come ti senti Tristan? - Chiede il vampiro all’angelo quando la trasformazione si è conclusa.
    - Mio caro Ennis, ormai Tristan non c’è più. D’ora in poi chiamami Oscar.


    Il ricordo finisce e mentre la mia mente torna sui due e la loro conversazione mi sposto verso il bancone. Stanno parlando di cose futili e pressoché noiose.
    I minuti passano velocemente ed io non posso credere che due come loro si siano incontrati solo per parlare del tempo che ci sarà domani.
    Passati più di venti minuti, decido di andarmene, ma la presenza di qualcosa, o meglio, di qualcuno, mi fa cambiare idea.
    Nel locale è appena entrato un uomo appartenente alla mia specie, le fate. Lo so, può sembrare assurdo sentire che un uomo sia una fata, ma ce ne sono molti più di quanto si possa pensare.
    Non so cosa sia venuto a fare, gli avevo espressamente detto che ci avrei pensato io.
    In pochi minuti me lo ritrovo affianco: - Ciao, sorellina. - Mi sussurra all’orecchio.
    - Cosa ci fai qui Tom? - Mi sorprendo del fatto che la mia voce riesca a essere molto più fredda del solito, quando parlo a bassa voce.
    - Secondo te? - Mi risponde con quel suo sorrisino beffardo. - Dobbiamo finire questa storia e tu anche se dici di esserne in grado, non lo sei.
    - Questo lo dici tu. - Quando fa così, mi fa innervosire all’inverosimile.
    - Devi capire che Tristan non c’è più, che ora c’è Os…
    - Lo so benissimo razza di screanzato! - Lo interrompo di scatto.
    - Screanzato?! Ma come ti per…
    - Mi permetto eccome! Ho dieci anni più di te, sei ancora un ragazzino e se ti dico che posso farcela e che devi stare a casa mi devi dare ascolto! - Ora sono davvero infuriata.
    Vedo che sta per aprire bocca per ribattere, quando la musica s’interrompe e le persone intorno a noi si bloccano, passano pochi secondi e vediamo che iniziano a spostarsi verso le estremità della pista per poi iniziare a dissolversi. Com’è possibile che non mi sia accorta di questo incantesimo?
    All’improvviso ci ritroviamo davanti Ennis e Oscar nei loro bei completi neri e questo fa sparire la rabbia cocente che mi aveva preso poco prima.
    - Per caso state andando a un funerale? - Ma perché quell’idiota del mio fratellino deve sempre aprire bocca quando non deve. Non ha mai combattuto con Vangeryn e non sa che è molto difficile ucciderne uno.
    - Sì, al tuo. - La risposta semplice e secca che esce dalla bocca del Re. - Ma di questo ce ne occuperemo dopo. - Prosegue spostando il suo sguardo su di me. - Jacqueline, dacci quello che stiamo cercando.
    - E ditemi, cosa state cercando, di grazia? - Rispondo sapendo bene di cosa sta parlando.
    - Non ci provare con me, carina. Lo sai benissimo.
    - A che vi serve?
    - Sai bene anche questo, dobbiamo distruggerla.
    - E perché mai? Ormai siete vampiri, non dovrebbe importarvi se le vostre Grazie vengono distrutte, disperse o custodite.
    - Invece, ci importa eccome, è l’unica cosa che può riportarci su dai nostri fratelli e noi, di loro, non vogliamo più saperne. Ora, dammi la sua Grazia.
    La mia mente ritorna nuovamente a quella sera invernale del 2076.

    - Mio caro Ennis, ormai Tristan non c’è più. D’ora in poi chiamami Oscar.
    Il Re sorride soddisfatto. Pochi attimi dopo, dai buchi che ha lasciato aperti sul collo dell’angelo, esce una pallina di luce bianca e luminosa, quasi accecante. Vola in alto nel cielo per poi sparire.
    - Ora sei ufficialmente un Vangeryn. - Re Ennis ora è molto più che soddisfatto, sa di aver appena convertito alla sua specie uno dei migliori soldati del paradiso.
    Le lacrime non riescono a smettere di sgorgare dai miei occhi e il cuore mi fa maledettamente male, così decido di ritornare a casa, ma mi ritrovo di fronte ad una piccola luce. Si avvicina sempre più verso di me, fino a quando non mi entra nel petto e si sistema nel mio cuore dolorante.


    Ritorno alla realtà in pochi secondi: - Di cosa hai paura? - Guardo il Re con una punta di curiosità nello sguardo.
    - Di nulla! Rivogliamo semplicemente la sua Grazia. - Risponde irritato, indicando Oscar.
    - Lo sappiamo entrambi che è molto preziosa. - Rispondo in modo sfrontato e mi sento un pizzico più forte, perché non ho più paura che si infuri, ho ciò che cerca e questo mi da la possibilità di approfittarne per ucciderlo.
    - Zitta e dammi ciò che mi appartiene! - Il volto gli si sta lentamente colorando di rosso.
    - Che ti appartiene?! È la Grazia di Tristan, non la tua! - La rabbia comincia a risalirmi.
    - Dovresti ascoltare di più il tuo fratellino quando dice che Tristan non c’è più, quello che vedi qui è Oscar. - Un sorrisino strafottente si fa strada sul suo viso.
    - Come hai fatto a sentirci? E da quand’è che si ascoltano le conversazioni altrui? - Sono sorpresa che sia riuscito a sentirci, i Vangeryn non hanno questa capacità.
    - Sono il primo Vangeryn di tutta la storia, posso fare cose che i miei compagni non sanno fare e poi, non sei stata tu a iniziare a spiare la nostra conversazione?
    Sono sconvolta, nessuno era mai riuscito a sentire la mia presenza mentre ascoltavo le conversazioni delle altre persone.
    - Cos’è? Hai perso la capacità di parlare tutta d’un tratto? - Si sta divertendo.
    Continuo a non rispondere, sposto semplicemente il mio sguardo verso quel Vangeryn di nome Oscar, che nel profondo del mio cuore rimarrà sempre Tristan. A quel punto, per la prima volta da quando è cominciata la mia discussione con il Re, Oscar alza lo sguardo verso di me e incatena i suoi occhi ai miei, proprio come faceva un tempo e mi parla solo con essi facendomi capire che ha un piano in mente.
    Mentre tengo gli occhi fissi nei suoi, trovo il coraggio di rispondere a Ennis: - Se vuoi con tutto te stesso la sua Grazia, allora, vieni a prenderla.
    A quel punto il mio fratellino, che fino a quel momento era rimasto a guardarci con sguardo stupito, mi sussurra all’orecchio: - Ma cosa stai dicendo? E cos’è questa Grazia di cui state parlando?
    - Zitto e preparati a combattere. - Gli sussurro di rimando.
    E questa volta mi da retta, mette una mano dietro la schiena e, come me, fa comparire il suo coltello magico.
    - Oh, qualcuno ha voglia di farsi male. - Dice divertito il Re mentre si avvicina a Tom con lo sguardo fisso nel suo.
    Passano pochi secondi e Oscar è già su Ennis: - Ora! - grida mentre tenta di tenerlo fermo il più possibile.
    Mi scaglio velocemente su di loro, ma prima di riuscire anche solo a fargli un graffio, mi paralizzo sentendomi soffocare. Cado a terra tenendomi la gola e cercando di respirare, ma non ci riesco.
    Sento Oscar urlare qualcosa a mio fratello: - Uccidilo Tom! Uccidilo o tua sorella morirà!
    Tom si muove in fretta, arriva davanti ad Ennis, che si è concentrato completamente su di me, ed evitando i calci inutili che il Re cerca di dargli, gli taglia la testa.
    Vedo cadere entrambi i Vangeryn al suolo, Ennis con la testa mozzata e Oscar, che non riesce a reggersi in piedi da un dolore lancinante che l’ha preso al cuore, mentre io riesco finalmente a respirare di nuovo.
    Mi riprendo il più in fretta possibile e in men che non si dica mi fiondo su colui che una volta era il mio amato: - Oscar, che succede? Che hai? - Ho le lacrime agli occhi.
    - Oscar è il mio nome da Vangeryn ma, ormai, non lo sono più. - Parla con un tono di voce basso e sofferente.
    - Ma che dici? Come fai a non esserlo più? - Rispondo tra le lacrime.
    - Mi sono sacrificato amore mio. Non lo capisci? È per questo che mi sono fatto trasformare, dovevo ucciderlo e allo stesso tempo dovevo proteggerti.
    - Ma, Oscar, io ho la tua Grazia, posso salvarti se te la restituisco.
    - Non farlo, amore mio, ti prego. Quello è un dono per te da parte mia, per proteggerti da ogni cosa per l’eternità. E ricorda che per te sarò solo e sempre Tristan, quell’angelo custode che si è preso cura di te e ti ha amato più della sua stessa vita per più di vent’anni.
    - Ti amo Tristan.
    - Lo so, piccola. Anch’io. E se i miei fratelli mi verranno a salvare dall’inferno per potermi riportare lassù, allora un giorno ci rivedremo.
    - Tristan...
    Calde lacrime continuano a sgorgare dai miei occhi e intanto ripenso a quello che mi ha detto.
    Mi ha salvata e ci ha aiutati a uccidere il Re e tutti i Vangeryn, ma questo pensiero non mi conforta affatto perché, per farlo ha dovuto sacrificare se stesso.
    Rimango lì, accasciata sul pavimento, mentre stringo tra le mie braccia Tristan. Il mio dolce angelo Tristan.
     
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  2. sahany09
     
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    :cry: Povero Tristan !! Bella storia. Complimenti. Anche per la classificazione.

    Ragazze, siete bravissime !!
     
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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Sono davvero lusingata di sapere che dopo avere letto la mia storia, ti è venuta voglia di postare questa storia :wub: Troppo onore, davvero onore :wub: Leggendo la tua storia mi è venuta in mente la trilogia delle "Fate delle tenebre" della Holly Black o quella della Marr e anche tu sei andata a prendere il filone delle fate che non sono propriamente benevole. A parte questo, sono stata molto intrigata da questa storia, hai saputo mescolare la componente degli angeli e delle fate davvero molto bene e la storia travagliata tra Tristan e la protagonista mi ha fatto commuovere come non mai :cry: Una versione fantasy della leggenda di "Tristano ed Isotta"...Bravissima Cri
     
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    Beatrice

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    Davvero molto bella e originale. Hai avuto molta fantasia per aver creato una storia così partendo da un semplice incipit ^_^ Concordo con Gabry, visto il finale sembra proprio da Tristano e Isotta. :( Spero di leggere altri tuoi lavori ;)
    Complimenti per la one shot e per la tua classificazione.
     
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  5. EinRegentag
     
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    @ sahany: Grazie mille :D

    @CriCra: Grazie tante anche a te :D Non ho mai letto le trilogie che hai citato, le ho viste in libreria qualche volta ma non mi sono mai interessata, però adesso mi hai fatto venire la curiosità di leggerle xD Ancora grazie mille tesoro *corre felicemente ad abbracciarla*

    @Bea: Molte grazie anche a te :D Scrivere questo racconto partendo da quell'incipit è stato abbastanza difficile, non avevo idee e stavo quasi per abbandonare la gara, ma poi, due giorni prima del giorno in cui bisognava consegnare i lavori, mi è venuto in mente tutto questo :D Per quanto riguarda gli altri lavori stavo appunto pensando a cosa postarvi, ma sono indecisa... uffi... xD

    Ancora tante grazie a tutte per i complimenti

    Baci
     
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    Beatrice

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    Figurati ^^ Tutti meritatissimi i complimenti!
    Attendo altre tue creazioni :)
     
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5 replies since 2/7/2014, 15:36   90 views
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