WANTED, ricercato, possibilmente vivo

nuova piccola ff tragicomica by Sahany

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  1. sahany09
     
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    I'M BACK !!!!!




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    Titolo: WANTED, ricercato, possibilmente vivo
    Nome autore/nickname: SAHANY09
    Fandom: X-FILES/SPN
    Timeline: giorni nostri
    Sommario: a dispetto della locandina, non è un western!!
    Spoilers: Nessuno. Non segue le serie tv.
    Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
    Note: questa ff è ancora più incredibile delle precedenti, ma non sarà lunga; non è una saga ma una storia unica.


    Personaggi regular: Fox Mulder, Dana Skully, Walter Skinner, Castiel.
    Non ci sono personaggi ricorrenti e non ci sono i bros.


    Incipit: I tre X-Filers ricevono uno strano messaggio che potrebbe venire dallo spazio. Almeno loro ne sono sicuri al 90%, ma all'inizio, il messaggio sembra davvero difficile da decifrare e interpretare......

    Alla prossima....molto presto


    P.S. : in effetti, avevo promesso una storia originale, ma negli ultimi tempi mi è venuta in mente questa. Poi vedremo......

    A presto con la 1a puntata... ;)
     
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  2. sahany09
     
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    Per chi vuole..... buona lettura.


    WANTED


    RICERCATO, POSSIBILMENTE VIVO




    PROLOGO




    In un luogo lontano.

    L'uomo camminava a passi lenti e regolari sulla riva del lago, avvertendo sotto la suola delle pesanti scarpe il disturbo di qualche sasso disseminato qua e là, sporgente in mezzo alla sabbia.
    Intorno a lui, in un paesaggio arrossato dal tramonto, che sembrava riportare l'ignaro e temporaneo visitatore indietro nel tempo ai primordi della civiltà in un ipotetico Paradiso Terrestre, regnava un silenzio materiale che tuttavia non riusciva completamente a cancellare segni di presenze viventi, forse proprio umane, da cui si sprigionava un'impalpabile ma recepibile energia proveniente da sguardi che, nascosti dalla fitta vegetazione a monte dello specchio d'acqua, seguivano quella figura mentre procedeva calma e solenne muovendo il suo corpo alto e massiccio si sarebbe detto con il tipico incedere affaticato di una persona non più in tenera età, ma non ancora piegato dagli anni.
    Con le membra coperte da un completo in morbida e calda grisaglia da cui usciva una bella testa tonda avvolta, nella calotta superiore, da una folta chioma quasi bianca, il volto anch'esso tondeggiante decorato da un paio di occhiali dalla montatura metallizzata, l'uomo continuò la sua passeggiata sentendosi osservato da mille occhi che lo spiavano attraverso il fitto fogliame delle piante. Non si facevano vedere, ma lo vedevano e lui lo sapeva. Era arrivato lì per controllare, ma senza secondi fini autoritari; soltanto per vedere se tutto andasse bene.





    1) IL MESSAGGIO



    Seattle, giorni nostri

    Anche quella giornata stava per volgere al suo termine tuttavia c'era ancora qualcosa da finire.
    Skinner aveva abbandonato momentaneamente la tastiera del computer e, per scrivere alcuni appunti, aveva ripreso la vecchia e cara penna a scatto, per metà in plastica nera e per l'altra in metallo dorato, l'unica che ormai gli era rimasta in un cassetto della grande scrivania nel suo studio. Ma il computer era acceso e sullo schermo scuro volteggiavano immagini e dati del S. E. T. I. , l'ente che si occupava di cercare vita nello spazio, al quale aveva prestato il suo apparecchio per permettergli di allargare le possibilità di ottenere risultati e per tenersi aggiornato su di essi.
    Concentrato sul lavoro che doveva svolgere, Skinner non si avvide né dell'orario, né che lo schermo del computer si stava riempiendo di numeri.





    Vancouver

    Nonostante il vibracall, nel silenzio della notte ormai incalzante, il suono del telefono di Mulder sembrò la tromba del Giudizio Universale. Compiendo un giro pressoché completo nel letto, l'agente cercò di prendere il suo smartphone prima che svegliasse Skully ma la donna aprì gli occhi muggendo seccata. Confidando solo sulla luce che emanava il piccolo schermo, Mulder afferrò, nervoso, l'infernale aggeggio, guardò il nome del chiamante e rispose:
    "Spero che il motivo della tua chiamata sia questione di vita o di morte, vista l'ora!" lo aggredì esibendo un timbro di voce piuttosto fermo per essere uno che si era appena svegliato.
    "Lo è, Mulder. - rispose Skinner con voce solenne - Eccome se lo è! Guarda la posta".
    La curiosità evaporò gli ultimi rimasugli di sonno e Mulder accesse al suo account attraverso il telefono. La mail non aveva testo, ma conteneva un'immagine che lo lasciò assai perplesso, ma anche inquieto.
    Anche Scully fissò l'immagine, trasecolata, spostando poi i suoi grandi occhi azzurri sul volto del suo uomo.
    "Cosa vuol dire, Mulder?" chiese quasi più a se stessa.
    "Spero che non sia uno scherzo" replicò Mulder, duro nella voce. - Se lo è, non è sicuramente di buon gusto" e a quel punto si alzò per raggiungere il computer sulla scrivania. Il display del telefono non era sufficiente per guardare bene il disegno, ma pur avendolo visto in anteprima sullo smartphone, quando aprì il messaggio sul notebook, il respiro gli si fermò. Al centro del corpo del testo c'era un disegno che ben conosceva, almeno lo stile; tuttavia, quello che era davanti ai suoi occhi differiva dall'originale per un dettaglio e Mulder rimase un certo numero di secondi a fissarlo.
    "Ma... - intervenne Scully guardando anche lei e credendo di riconoscerlo - questo non è per caso....?"
    "Il famoso messaggio che il 16 novembre del 1974 Frank Drake lanciò dal radiotelescopio di Arecibo. - continuò Mulder - Scolpito su una placca d'oro e inviato sul Voyager".
    Dana si avvicinò maggiormente allo schermo del computer per osservare meglio e notò la differenza. Nella fascia centrale bassa del disegno era stata riprodotta una forma umana molto stilizzata con la testa completamente triangolare. Si girò verso Mulder che sembrava rapito dall'immagine, ma anche perplesso.
    "Chi l' ha mandata?" chiese.
    "Skinner" rispose Mulder, laconico.
    "Non credo che volesse scherzare" osservò Dana.
    "Infatti. - convenne Mulder - Non su queste cose".
    "Cosa pensi voglia dire?" chiese Scully, turbata, ma anche eccitata
    "Vuol dire che là fuori, nello spazio, qualcuno ci ha risposto" sentenziò Mulder, serio.
    "Un messaggio dallo spazio?" rafforzò Skully.
    "Proprio così" confermò Mulder che ancora faticava a credere.
    "Vuol dire che un popolo alieno, da qualche parte nell'universo ha risposto al nostro messaggio?" insisté Dana, anche lei incredula, ma anche segretamente speranzosa.
    "Sembrerebbe" rispose Mulder, continuando a ripetersi nella testa di non illudersi troppo.






    Seattle, il giorno dopo

    Mentre raggiungeva in taxi l'ufficio di Skinner, Mulder ripensava all'evento, ma qualcosa non gli tornava. Era già pomeriggio e nessuno aveva parlato di quel fatto. Soprattutto in America, molti avevano accettato di collaborare col S. E. T. I. alle ricerche nello spazio e se altri avevano ricevuto il messaggio captato dal computer di Skinner, almeno nei bar, sottoforma di sussurro,qualcuno avrebbe dovuto accennare a ciò che era accaduto, invece niente. Di quell'evento straordinario non era uscita una parola. Possibile che Ministero della Difesa e N. A. S. A. fossero stati così bravi da tenere tutto segreto?
    Quando fu nell'ufficio di Skinner confidò al suo ex capo questa stranezza.
    "Non so che dirti, Mulder. - rispose l'uomo, allargando le braccia - D'altro canto, io ho paura a telefonare. Se lo sappiamo solo noi, è meglio che la cosa resti fra le mura di questo ufficio".
    Detto ciò, invitò il suo ex subordinato a sedersi alla scrivania occupata solo in parte dal computer e a guardare lo schermo nel cui centro, su sfondo bianco, campeggiavano i due disegni a confronto: quello del messaggio mandato da Drake nel 1974 e quello giunto la sera prima sul computer.
    "Sembra che sia stato rielaborato" commentò Mulder, osservando il secondo disegno.
    "L' ho ricevuto e rielaborato io con il programma di decodificazione. - tenne a precisare Skinner - Il messaggio è arrivato in cifre binarie".
    "Il sistema binario è conosciuto in tutto l'universo" osservò Mulder.
    "Già. - convenne Skinner - Linguaggio universale, evidentemente".
    Ora Mulder aveva lo sguardo fermo sul triangolo.
    "Cosa pensi che voglia dire?" chiese.
    "Può voler dire un milione di cose. - rispose Skinner, sconsolato - Dall'avere la testa triangolare a... - si bloccò, convinto di aver avuto un'illuminazione - Potrebbe indicare il luogo di provenienza".
    "Cioè?" lo incitò Mulder, aggrottando la fronte.
    "Il triangolo - puntualizzò Skinner - potrebbe alludere ad una costellazione. Cerchiamo le costellazioni".
    "Aspetta" lo fermò Mulder che invece aveva notato un particolare ben preciso.
    "Cosa?" ribatté Skinner apparendo infastidito da quell'alt che smorzava il suo entusiasmo.
    Mulder fece notare al collega quel che aveva còlto lui. E che ricordava.
    Il messaggio, steso sul lungo rettangolo, era stato suddiviso in sezioni disposte con ordine non casuale, ciascuna contenente le informazioni che si era deciso di dare al destinatario, ossia: luogo di provenienza, dettagli sulla composizione atmosferica con simbologia chimica dei componenti, codice genetico, conformazione fisica della razza, schema del sistema solare, e infine strumenti tecnologici disponibili, tutto esattamente disposto seguendo questa scaletta di preferenza.
    "Il triangolo non è il luogo di provenienza dei nostri risponditori" concluse il brillante agente FBI.
    "E' davvero la forma della loro testa?" suppose Skinner non sapendo se dare alla frase una piega ironica o meno.
    Rammentando la suddivisione delle informazioni, a Mulder venne di rispondere affermativamente. Nel rettangolo della risposta aliena il triangolo si trovava alla stessa altezza della testa terrestre, facendo presumere che, in effetti, potesse rappresentare in modo molto sintetico la forma della testa del popolo che aveva mandato il messaggio, ma la risposta non era quella.
    Qualcosa sfuggiva a tutti e due e nessuno dei due riusciva - e riuscì - a capire cosa, nei minuti successivi.



    Castiel era seduto su una panchina di un parco, non sapeva dove, e solo dopo un pò si rese conto che era la stessa in cui si era seduto prima di progettare di diventare Dio; la stessa panchina da cui aveva chiesto a suo Padre di mandargli un segno, uno qualunque che lo avesse aiutato a capire cosa fare nel futuro. Quel segno non era arrivato e lui aveva provocato un disastro. Ora si trovava di nuovo lì, forse per pura combinazione, solo e disilluso, convinto di aver perso gli ultimi amici che gli erano rimasti. Anche i fratelli Winchester sembravano avergli voltato le spalle ed era stata soltanto colpa sua. Attorno a lui l'autunno infantile di un settembre tiepido stava cominciando ad arrossare le foglie di alcuni alberi, ma lui se ne accorse appena giusto perché una foglia strappata dal vento si posò sulle ginocchia. Avvertì una strana vibrazione contro una coscia e frugò nella tasca dell'impermeabile. Aveva ancora il cellulare di Dean e stava per lanciarlo in mezzo al prato antistante quando, sentendo la vibrazione, gli venne lo scrupolo di vedere perché vibrava. Ricordando le lezioni di tecnologia di Dean, aprì il telefono e fissò il display. Messaggio.
    Premette il piccolo pulsante di conferma e il messaggio si rivelò nella forma di un rettangolo fitto di zeri e di uno.
    Fissò il rettangolo di cifre, lo percorse con lo sguardo fino in fondo e non capì nulla.
    Rimase seduto sulla panchina a guardare l'immagine. Gli occhi restarono lì, ma la sua mente andò altrove, alla ricerca di una possibile spiegazione e, soprattutto a chi avrebbe potuto fornirgliela.
    Non poteva andare dai Winchester poiché, forse, neppure loro sarebbero stati in grado di capire, se non Sam ma, in ogni caso, dati i rapporti un pò tesi fra loro e lui negli ultimi tempi, non gli avrebbero dato retta più di tanto. Frugò nell'archivio mentale finché in testa non gli balenarono un paio di volti, anche questi conosciuti, sebbene non da molto.


    Il seguito, alla prossima. :)

    Ripeto: tranquilli ! Non è lunga. Al massimo 4, 5 puntate.

    Edited by sahany09 - 11/9/2013, 01:23
     
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    In attesa di leggere il seguito (alieni con la testa triangolare? magari con un solo occhio al centro? :P ), volevo solo fare un appunto: il radiomessaggio inviato da Arecibo non fu inciso in una placca d'oro e inviato con la sonda Voyager. Credo che tu abbia fatto un mash-up di tre messaggi diversi:

    1) quello inciso su una placca di alluminio anodizzato in oro, rappresentante in modo grafico gli esseri umani, il sistema solare, l'atomo di idrogeno a altre informazioni, inviato a bordo delle sonde interstellari Pioneer 10 e 11 nel 1972 e 73

    2) l'effettivo messaggio di Arecibo, codificato in linguaggio binario secondo una matrice che, se decodificata nel modo giusto da un computer, fornisce l'immagine a cui ti riferisci nella tua fiction, inviato tramite onde radio dal radiotelescopio di Arecibo nel 1974

    2) quello registrato su un disco audio-video in oro, costituito da immagini di animali e ambienti della Terra, da suoni naturali e musiche e da un messaggio di pace in 55 lingue, inviato a bordo delle sonde Voyager 1 e 2 nel 1977.
     
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    L'inizio è abbastanza intrigante e coinvolgente Sahany ^_^ E sono molto curiosa di sapere cosa avrai in mente ^_^ Cass che vorrebbe chiamare i fratelli Winchester, ma non può...Mi fa molta tenerezza ^_^ Bravissima
     
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  5. sahany09
     
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    Oh! Vedo che qualcuno ha letto la mia nuova piccola ff. Bene.

    CITAZIONE
    Brynhild
    1) quello inciso su una placca di alluminio anodizzato in oro, rappresentante in modo grafico gli esseri umani, il sistema solare, l'atomo di idrogeno a altre informazioni, inviato a bordo delle sonde interstellari Pioneer 10 e 11 nel 1972 e 73

    2) l'effettivo messaggio di Arecibo, codificato in linguaggio binario secondo una matrice che, se decodificata nel modo giusto da un computer, fornisce l'immagine a cui ti riferisci nella tua fiction, inviato tramite onde radio dal radiotelescopio di Arecibo nel 1974

    2) quello registrato su un disco audio-video in oro, costituito da immagini di animali e ambienti della Terra, da suoni naturali e musiche e da un messaggio di pace in 55 lingue, inviato a bordo delle sonde Voyager 1 e 2 nel 1977.

    Lo so. Ma aspetta a leggere gli sviluppi, nelle poche prossime puntate :)



    @Gabrielle: grazie cara. :) Quando torni?




    Le precisazioni di Brynhild sono giuste ma, come ho detto, nelle prossime puntate qualche tiro si sistema e, soprattutto, si scoprirà lentamente cosa sta per accadere. La testa a triangolo degli alieni? Anche quella avrà la sua spiegazione.
    Se avete voglia, e ce la fate, continuate a leggere. Stavolta lo sforzo non sarà prolungato. ;)
    Alla prossima, fra non molto. :)
     
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  6. sahany09
     
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    Riecchime !! :)


    Nuova puntata di: WANTED, RICERCATO, POSSIBILMENTE VIVO.
    Qualcuno si chiederà: chi? Ah ah !! :D Qui sta il bello. Ma non dovrete attendere molto per saperlo.
    Comunque, eccoci ad un 2o capitoletto di questa strana e misteriosa storia, nel quale i nostri eroi X-Filers: Mulder e Skinner cominciano a far funzionare le meningi per cercare di capire cosa diavolo dice il messaggio. E in cui Dana Scully ha un'apparizione....;)


    Naturalmente, buona lettura, con la speranza che sia di vostro gradimento.





    WANTED, RICERCATO, POSSIBILMENTE VIVO


    2) POSSIBILI SPIEGAZIONI





    Seattle

    Su Internet Skinner aveva trovato un articolo in cui si parlava del famoso messaggio di Drake, e chi lo aveva scritto, forse aiutato da qualche studioso, aveva tentato di dare una spiegazione, ed ora Skinner e Mulder spostavano gli sguardi da un disegno all'altro mettendoli a confronto.
    "Qui dice che per capire meglio, il messaggio va diviso in sezioni" asserì Skinner.
    "Va bene. - accondiscese Mulder - Proviamoci. Quante?".
    "Per la precisione: nove" rispose Skinner, professionale.
    Mulder dette un'occhiata al primo foglio stampato su cui erano visibili i due rettangoli.
    "La prima sezione - cominciò - riguarda i numeri e sono dall'uno al dieci".
    "E anche questa potrebbe essere una costante in tutto l'universo" commentò Skinner.
    "I numeri valgono ovunque. - osservò Mulder - Pur se scritti in qualsiasi modo".
    Seguì una pausa di silenzio in cui i due scesero con gli occhi di qualche millimetro lungo i due rettangoli, dopodiché Skinner gettò un'altra occhiata all'articolo stampato dalla rete.
    "Qui c'è scritto che probabilmente la seconda sezione riporta i numeri atomici dei cinque elementi contenuti nella tavola di Mendeleev: ossigeno, idrogeno, azoto, fosforo e carbonio" disse al termine della lettura.
    Mulder guardò il secondo rettangolo nel quale si notavano gli stessi disegni.
    "Se il messaggio proviene davvero dallo spazio, - commentò - il pianeta da cui viene sembra avere le stesse caratteristiche della Terra....".
    "Quindi, - confermò Skinner - anche le stesse possibilità di vita".
    "Già. - convenne Mulder, a dire il vero, non molto convinto dell'autenticità di quel messaggio - Quasi una fotocopia".
    "Non pensi che possa essere? - replicò Skinner - Avanti, Mulder! Tu sei sempre stato il primo ad essere sicuro che nell'universo ci sia vita, oltre che sulla Terra! Oppure non ti sembra vero che qualcuno ci abbia mandato i saluti?".
    Mulder stirò le labbra in un sorriso teso e amaro.
    "Non sai quanto vorrei che fosse vero! - sospirò - Ma un pizzico di saggezza mi dice sempre di non sognare troppo. Comunque, andiamo avanti".
    "Terza sezione. - proseguì Skinner, tornando a leggere i fogli stampati - Il nostro corredo genetico, ovvero: il perché alcuni esseri umani sono stronzi di natura" Questa volta la battuta riuscì a strappare a Mulder un sorriso più aperto che sfociò in una risatina.
    E qui i due disegni si differenziavano, soprattutto nella 4a sezione in cui nel secondo disegno le eliche del DNA sparivano quasi completamente facendo cadere i due nella perplessità pressoché totale.
    "I nostri fratelli dello spazio non hanno acido?" si chiese Mulder, meravigliato e un pò seccato.
    "Dunque non possono essere stronzi" cazzeggiò Skinner.
    "O non vogliono far vedere quanto lo sono" resse il gioco Mulder. Ma la voglia di scherzare si smorzò presto giacché quell'anomalia era più strana dell'immaginabile.
    Poi gli sguardi si fermarono sul triangolo in mezzo al secondo rettangolo.
    "Poveretti! - esclamò Skinner - Se sono così, devono essere veramente brutti!".
    Ma la battuta era uscita forzata. In realtà, quel triangolo li lasciava sgomenti.
    Pareva superare qualunque ipotesi, anche la più ardita.





    Vancouver, ospedale

    Dana si accomiatò dagli ultimi pazienti entrati nel suo studio in ordine cronologico per quella mattina e, chiusa la porta, sospirò infilando le dita fra i lunghi e sempre folti capelli rossi.
    Da quando era tornata ad essere medico non ricordava più l'opprimente cappa di mestizia nel dover comunicare a un essere umano incolpevole che non aveva molte aspettative di vita, e di trovare il modo migliore per dirglielo. Ma tant'era. La diagnosi non aveva lasciato molte speranze: sclerosi laterale amiotrofica, uguale: morte sicura e neanche fra quelle augurabili.
    Stava per girare la sedia dietro alla grande scrivania di metallo lucido e vetro nero quando nella stanza l'aria si mosse con una certa vivacità e davanti a lei comparve per incanto qualcuno, facendola saltare dallo spavento se non fosse stato per l'aspetto familiare dell'apparizione.
    "Castiel!" esclamò dirigendo lo sguardo su di lui.
    "Ciao Dana" la salutò lui fra l'amichevole e il moderatamente cerimonioso.
    "Che... - balbettò lei tentando di riprendersi e riconquistare il controllo dei nervi - che ci fai qui? Non appari in seguito ad un'evocazione?".
    "In teoria si. - rispose l'angelo, compunto - Ma non in questo caso".
    Scully lo scrutò. Il look trasandato, con la cravatta allentata e storta e l'impermeabile stazzonato, faceva pensare più ad un povero immigrato clandestino che ad un messaggero celeste, ma la donna notò che il suo bel volto, e soprattutto i suoi occhi blu, avevano un'espressione preoccupata e molto perplessa.
    "Non mi sembri molto .... angelico" commentò.
    Castiel stirò le spesse labbra in un sorriso triste.
    "Già. - convenne - Sei abituata a pensarci come creature portatrici di serenità e buone notizie ma...".
    "Non è sempre così. - finì Dana, accettando consapevolmente la delusione - Non nel tuo caso. Sei un angelo un pò particolare, fuori dagli schemi; almeno Sam e Dean ti avevano descritto in questo modo. A proposito: dove sono? Non sono con te? Stanno bene?".
    Castiel annuì ma con una punta di amarezza.
    "Si. - confermò poi - Stanno bene. L'ultima volta che li ho visti stavano bene..".
    "Ma?"
    "E' una storia lunga" terminò l'angelo.
    Dana annuì credendo di aver capito l'antifona. C'era stato sicuramente qualche screzio fra loro. D'altronde, avendo conosciuto i Winchester, non ci si poteva meravigliare, specie Dean, il quale si era dimostrato fin dall'inizio, il classico tipo che non beveva tutto quel che vedeva e sentiva raccontare.
    "Beh, - fece Dana, per cambiare argomento - cosa ti ha portato qui senza un annuncio ed un'evocazione?".
    Castiel estrasse il cellulare e mostrò a Dana il messaggio.
    Dana trasecolò.
    "L' hai ricevuto anche tu?" chiese, esclamando.
    Anche l'angelo strabuzzò gli occhi.
    "Anche tu?" domandò a sua volta, molto stupito.
    "L' ha ricevuto Mulder" rispose Dana, eccitata.
    "Dov'è?" chiese Castiel, ansioso. Dana glielo disse, ma allorché vide che se ne stava andando, lo fermò.
    "Aspetta un attimo, Castiel. - disse - Sai se per caso lo ha ricevuto qualcun altro?".
    Castiel scomparve per riapparire qualche minuto dopo.
    "No. - la informò, serio - L'abbiamo ricevuto solo noi".
    "P... - farfuglio la donna - perché solo noi?".
    "Non lo so. - rispose l'angelo, sinceramente meravigliato della cosa - O almeno, non lo so ancora".



    Il seguito, ovviamente, alla prossima puntata.

     
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    Poi dici a me che sono una maga? :surprise:
    Le cose si fanno davvero molto interessanti...E se pensiamo che siamo solo all'inizio, immagino che darai il meglio di te andando avanti...Oh il mio Cass triste :(...Molto bello il dialogo tra Dana e Cass ^_^ Bravissima Sahany
     
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    Il caso promette molto bene. Niente DNA e testa a triangolo, eh? Uhm, mi sta venendo in mente una possibilità, ma mi sembra talmente folle...
     
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  9. sahany09
     
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    Grazie ragazze!! :) Sono contenta che questa mia piccola nuova follia vi piaccia. Piccola, appunto, perché non è lunga. Diciamo che è una specie di favoletta un pò bizzarra, sopra le righe. Molto sopra le righe. :rolleyes: ;)


    CITAZIONE
    Gabrielle. Poi dici a me che sono una maga? :surprise:

    @Gabrielle: Beh si... anche a me riesce qualche magia !! Ma le mie magie sono diverse dalle tue. Tu hai il potere di calarci in un mondo davvero fatato. Riguardo al prosieguo della fiction, come ho già detto, questa si risolve in poche puntate (4, forse 5. Dipende.)


    CITAZIONE
    Brynhild: Uhm, mi sta venendo in mente una possibilità, ma mi sembra talmente folle...

    @Brynhild: la fantasia offre sempre molte possibilità . ;) :)


    Con ciò vi dò appuntamento abbastanza presto (in settimana) con la prossima puntata.
     
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  10. sahany09
     
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    Eccomi. :)

    3a puntata della mini fiction.
    Non anticipo molto per non rovinare la sorpresa. giacché in questa puntata viene svelato il senso del triangolo. Qualcuna di voi c'è già arrivata? Se si, allora è un genio!

    Il sottotitolo della fiction è: nuova piccola ff tragicomica.
    Infatti, questa puntata scivola verso il surreale e il demenziale che rivela però qualcosa di molto serio e profondo...In certi punti potreste anche commuovervi.


    Buona lettura.



    WANTED, RICERCATO POSSIBILMENTE VIVO


    3) IL TRIANGOLO



    Seattle

    Mulder e Skinner avevano gli occhi incollati al monitor per studiare i due rettangoli quando il display dello smartphone di Mulder si accese, accompagnato da tre trilli. L'agente rispose e Skinner vide gli occhi del collega dilatarsi da uno stupore oltre misura.
    Mulder allontanò il telefono e fissò Skinner che gli rivolse una domanda muta, ma molto comprensibile.
    "Solo noi abbiamo ricevuto questo messaggio" annunciò sgomento.
    "E cos'avremmo di speciale per essere stati gli unici a riceverlo?" chiese Skinner, sorpreso.
    "E lo domandi a me?" replicò Mulder, quasi stizzito per quell'osservazione che sembrava ovvia.
    Tornarono a decifrare il messaggio, ma quella notizia li aveva sconcertati e faticarono a ritrovare la concentrazione. A levargliela completamente fu la comparsa ventosa dell'angelo che mostrò il messaggio anche a loro.
    "E' quello che stiamo cercando di capire anche noi" disse Mulder.
    Proseguirono con l'analisi dei due rettangoli, ma l'elemento del triangolo continuava a riportare i loro sguardi all'altezza della quarta sezione.
    Era proprio un mistero apparentemente insolubile.
    "Okay. - tagliò corto Mulder ad un certo punto - E' inutile che stiamo qui a scervellarci. Andiamo avanti. Forse, guardando il resto ci verrà un'idea. Tu, Castiel, - si rivolse poi all'angelo - hai qualche ispirazione? - Castiel negò tristemente. - Proseguiamo" propose Mulder alla fine, sconsolato.
    Passarono alla sezione sottostante in cui nel primo rettangolo si vedevano cinque file verticali di quadratini scuri e altri quattro quadratini solitari separati ciascuno da un quadratino bianco e, nel secondo rettangolo, solo due quadrati grandi che occupavano quattro quadratini scuri ognuno.
    I tre si scambiarono occhiate interrogative dopo le quali Skinner tornò a leggere l'articolo.
    "I quadratini rappresentano i pianeti del Sistema Solare" rivelò.
    "Il nostro Sistema Solare ha nove pianeti, - dedusse Mulder - e il Sistema Solare dei nostri messaggeri ne ha, probabilmente, solo due, ma piuttosto grossetti".
    Skinner cambiò velocemente schermata aprendo sul monitor quella di una mappa celeste.
    Mulder lo bloccò.
    "E' inutile impazzire a cercare una galassia o un Sistema Solare a soli due pianeti. - sentenziò - Il messaggio di Drake ha impiegato quarant'anni ad arrivare al loro pianeta...".
    "Meno. - lo corresse Skinner - Messaggio e risposta hanno impiegato quarant'anni a percorrere lo spazio fino a noi".
    "Il che fa presumere una certa vicinanza del loro pianeta alla Terra" ipotizzò Mulder.
    "Ma il pianeta non è nel nostro Sistema Solare" disquisì Skinner.
    "Non potrebbe. - affermò Mulder - Sappiamo che, a parte la Terra, nel nostro sistema, nessun altro pianeta ha requisiti per ospitare la vita sul suo suolo". A quel punto, si girò verso l'angelo.
    "Cas, - lo apostrofò amichevolmente - ne sai niente tu che giri tanto per il firmamento?".
    Castiel scosse la testa.
    "Anch'io ho visto che qui da voi solo la Terra è abitata e abitabile".
    Skinner scattò in piedi, apparentemente fulminato da un'illuminazione. E si rivolse all'angelo.
    "Castiel, - lo chiamò - Tu sai se nell'universo ci sono altri pianeti abitati, vero?".
    Parve che avesse còlto la creatura celeste, impreparata.
    In effetti, nella sua posizione, e grazie ai suoi poteri, Castiel era in grado di scorrazzare per il cosmo ma, bizzarramente, non aveva mai fatto molto caso all'esistenza di vita su altri mondi. Era sempre stato occupato in altri compiti molto più importanti ed impegnativi. E forse fu per quel motivo che lasciò la stanza in fretta e furia.
    "Okay, - fece Mulder, divertito - sarà andato a ripassarsi l'astronomia sul posto. Andiamo avanti. Può darsi che sia proprio lui a dirci da dove viene il messaggio". Ma questo non allontanò dalle loro menti l'arcano del triangolo sul quale i loro occhi tornarono a posarsi.




    In un punto qualsiasi della Terra, o anche altrove.....

    Non sapeva esattamente dove si trovasse, ma il dettaglio passava in second' ordine.
    In ogni caso, il luogo era racchiuso da catene di montagne con le cime innevate e, in quel momento, era deserto. Ottimo per pensare.
    Castiel tirò fuori il telefono, attivò il display, cercò il messaggio e lo riaprì.
    Il triangolo. Perché? Cosa voleva dire? Cosa volevano trasmettere i mittenti del messaggio? Perché solo lui e Mulder lo avevano ricevuto? Cos'avevano di particolare per aver meritato quell' esclusiva?
    Da dove era stato inviato quel messaggio?
    Si guardò intorno per trarre ispirazione e maneggiò il cellulare nella speranza che gli desse qualche risultato, ma l'apparecchio non mostrò di reagire ad alcuno stimolo. Come aveva detto Dean una volta, lì non c'era campo. Le tacche erano inattive. Ripose il telefono in tasca.
    Nessuno dei suoi colleghi venne in suo aiuto.
    Decise di tornare da Dana Scully.
    E fu una decisione intelligente.





    Vancouver

    Quando rimise piede nella stanza, lo studio di Dana Scully era vuoto e lui si aggirò qualche minuto in perlustrazione per il vano. Il tutto era elegantemente sobrio: la scrivania scura, la sedia comoda in velluto cobalto, le fotografie che ritraevano la bella dottoressa in vari momenti della sua vita, i titoli di studio incorniciati, qualche dipinto classico e....il Crocefisso!
    Si fermò davanti all'oggetto in legno e argento, appeso proprio sopra la sedia, e lo fissò, prima con interesse superficiale poi con maggior attenzione.
    Le braccia tese verso l' alto, in diagonale, con le mani inchiodate all'asse orizzontale della croce, formavano col corpo un triangolo. Tirò di nuovo fuori il cellulare e riaprì il messaggio.
    In quel momento, la porta dello studio si aprì, lui tentò la fuga, ma Dana lo bloccò.
    "Non aver paura, Castiel. - lo rassicurò - ti vedo solo io".
    L'angelo tornò in posizione di "riposo" e scorse preoccupazione nel volto della donna.
    Senza aggiungere altre parole superflue, la guardò intensamente quasi ad aver capito un dramma che la stava turbando. Anche Dana capì che Castiel aveva capito.
    "Prova a dire ad una donna di nemmeno quarant'anni che non arriverà a quarantacinque... - disse con dignitosa tristezza. Poi si fermò di colpo, puntando lo sguardo ceruleo sull'angelo - Castiel, - lo interpellò - Tu potresti fare qualcosa?".
    "Un miracolo?" tirò a indovinare l'angelo, con un mezzo sorriso.
    "Qualcosa del genere" rispose Dana, tuttavia disillusa.
    "Vedo cosa posso fare" provò a consolarla Castiel, poco convinto
    "Già. - replicò Dana, avvilita - Forse bisogna rivolgersi al capo, giusto?".
    "Se lo trovi" bofonchiò Castiel. Ma in quel borbottio, Dana captò risentimento e rifilò all'angelo un'occhiata interrogativa; poi si accorse che Castiel si era girato verso il Crocefisso. Si avvicinò alla sedia, guardò anche lei la scultura e si fece il segno della croce.
    Per Castiel fu l'Illuminazione !
    Spostò lo sguardo su Dana, sul crocefisso e poi sul cellulare acceso.
    E credette di aver capito il significato del triangolo.
    In quel momento Dana pensò con timore che gli occhi dell'angelo sarebbero usciti dalle orbite.
    "Che ti succede, Castiel? - domandò allarmata - Cos' hai visto?".
    Castiel glielo spiegò.
    "Facendo quel gesto, - disse - hai tracciato un triangolo. Cosa vuol dire per te?".
    "Mi sono fatta il segno della croce" puntualizzò Dana.
    "Si, - reiterò l'angelo - ma hai anche tracciato un triangolo".
    "Padre, Figlio e Spirito Santo. - illustrò Dana, sorpresa dalla domanda, ripetendo il gesto.*
    Castiel ebbe la certezza di aver capito cosa simboleggiava il triangolo.
    Anche Dana.
    - Non mi starai dicendo che..." azzardò.
    "Il messaggio non viene dagli extraterrestri, Dana. - trovò il coraggio di dichiarare Castiel - Cioè, si. Può darsi. Ma credo più da Dio...che forse si trova su un altro pianeta, con loro. Dio è in ogni luogo, creatore dell'universo, lo sai, vero?".
    Dana era allibita, tuttavia, stranamente, si rese conto che stava accettando quell'ipotesi pazzesca.
    "Non stai scherzando, vero Castiel? - lo apostrofò comunque. Castiel sorrideva. - No. - continuò Dana, parlando a se stessa, sicura che lui non stava scherzando - Forse no". Poi, però, vide l'angelo tornare serio, anzi! Si sarebbe detto, addolorato e lei si sentì spinta dall'impulso di compiere un gesto di comprensione ed affetto. Alla sua lieve carezza sul viso, Castiel provò un brivido.
    "Dana... " farfugliò, imbarazzato.
    "Mi sembra che per te la faccenda sia più importante di quanto possa immaginare, Castiel. - osservò Dana - Non mi dirai che non hai mai visto Dio". Castiel negò.
    "Mai visto. - confermò mestamente, riconquistando la sua dignità - Solo pochi fra i miei fratelli hanno avuto questo privilegio e io non rientro fra quei pochi. Sono un angelo di serie B. Un soldato semplice di Dio". Dana gli allungò un'altra carezza.
    "Lo stai cercando" avanzò Dana.
    "Da molto tempo. - continuò Castiel - In Paradiso non c'è più e non l' ho trovato neppure sulla Terra. L'unica spiegazione è che sia altrove, su altri mondi che Lui ha creato".
    Dana abbassò gli occhi per il disappunto.
    "Lo abbiamo cacciato via noi" commentò.
    "Se lo ritrovo, lo riporto" parve promettere l'angelo, piuttosto risoluto.
    Dana sorrise e gli accarezzò una spalla. Anche Castiel sorrise e lasciò la stanza nel suo solito vivace batter d'ali.


    * Ragazze, avete fatto caso che in SPN, quando si parla di religione, si parla solo di Dio, ma non di Gesù, della Madonna e di tutti gli altri personaggi del Nuovo Testamento? Sembra quasi che si sostenga una concezione religiosa più di stampo ebraico - quindi vetero-testamentario - che cristiano. Comunque, io ho voluto aggiungere anche gli altri. Noi siamo Cristiane/i.





    Seattle

    Skinner e Mulder erano all' ultima sezione dei due rettangoli e la stavano esaminando.
    Sul primo rettangolo si vedeva una specie di casetta con il tetto spiovente, simile a quelle disegnate dai bambini che imparano a tenere la matita in mano, e sul secondo era riprodotto un mix fra una bottiglia corta e tozza e un panettone natalizio europeo.
    Skinner riprese l'articolo di giornale per trovare un'eventuale interpretazione ragionevole.
    "Sembra che la casetta sia la riproduzione stilizzata del radiotelescopio di Arecibo" ragguagliò il collega.
    "Da dove è stato lanciato il messaggio" continuò Mulder .
    "Esatto" ribadì Skinner.
    "E rimanendo sullo schema seguito finora, quella specie di panettone sul messaggio alieno - proseguì Mulder - dovrebbe essere il loro telescopio..."
    Il telefono di Mulder trillò quasi volesse annunciare da solo la rilevanza della chiamata.
    "Sta per tornare il nostro angelo. - avvisò Scully con tono concitato della voce - Non immaginate con quale notizia!".
    "Non dirmi che è riuscito a interpretare il triangolo!" esclamò Mulder.
    "Bingo! - rispose Dana - E non indovinerai mai la soluzione!".
    "Ehi, ehi, aspetta! - tentò di bloccarla Mulder, pure lui eccitato - Non puoi darmi un'anteprima?".
    "Sorpresa!" cinguettò lei, sadica, chiudendo la telefonata.
    Skinner corrugò la fronte, guardando Mulder.
    "Forse sta arrivando la spiegazione del triangolo" annuncio Mulder, teso,
    "E lo dici così?" lo apostrofò Skinner, stupito.
    "Come lo devo dire? - si lamentò Mulder - Cantando?".
    "Prova. - lo sfotté Skinner - In fondo, è una grande occasione". Mulder lo mandò al diavolo.
    In quel momento, l'aria si mosse con veemenza e Castiel si materializzò, moderatamente soddisfatto.
    I due uomini lo fissarono come fosse comparso l'oracolo.
    E Castiel, compunto, diede la sua interpretazione del misterioso triangolo.
    "DIOOOOO?" esclamarono i due all'unisono, sgranando gli occhi, al termine del racconto.
    Castiel illustrò la sua teoria con la sua più spontanea naturalezza, mentre Mulder e Skinner guardavano, attoniti, il triangolo.
    "Un momento. - interruppe Mulder - Lui è un angelo ed è ovvio che caldeggi per il suo capo".
    "No, Mulder, - lo contraddisse Skinner - Per quanto incredibile, potrebbe essere così. - si fermò un attimo assumendo un' aria convinta - E se così fosse, beh....sarebbe straordinario!".
    "Si, certo. - ribatté Mulder, leggermente cinico - Due piccioni con una fava: gli alieni e Dio in un colpo solo. Che giornata, oggi !Quanti ne abbiamo?".
    "Undici settembre 2013" rispose Skinner . Mulder sollevò gli occhi al soffitto.
    "Adesso capisco" disse, acido.
    "Cosa?" chiese Skinner, dubbioso.
    "Undici è un numero speciale. - intervenne Castiel - Un numero divino. E' la somma di uno: Dio, e dieci: il mondo. E' il numero della conoscenza assoluta. Chi è sotto l'influsso di questo numero ha un messaggio da portare".
    "Tutto chiaro, amico mio. - sentenziò Mulder, ironico - A questo punto però, perché solo noi abbiamo ricevuto il suo messaggio? Perché noi fra otto miliardi di persone?".
    "Questa è una bella domanda!" fece notare Skinner.
    "Okay. - riprese Mulder, cercando di reprimere una sottile inquietudine dovuta a quella rivelazione - Non abbiamo ancora stabilito dove accidenti si dovrebbe trovare questo sistema solare..." Skinner tornò alla mappa celeste e la perlustrò con lo sguardo.
    "La galassia a noi più vicina è Alpha Centauri. - precisò - ma sarebbe comunque troppo lontana per inviare un messaggio giunto, tutto sommato, abbastanza presto...Diciamo con uno scarto di una ventina d'anni".
    "Ci sarà qualcosa di più vicino. - commentò Mulder, ironico - Magari non segnato sulla mappa. Non tutti i luoghi della Terra sono stati mappati su Google....Sai com'è ....per evitare il turismo di massa... - si voltò verso Castiel, immobile, in attesa - Tu saresti in grado di localizzare la provenienza del messaggio?" gli chiese a bruciapelo.
    Castiel sparì.
    E Mulder sospirò di rassegnazione.
    Skinner alzò le sopracciglia e sghignazzò.
    "Magari fra un pò torna con Lui" scherzò.
    "Chi, Dio? - replicò Mulder, sarcastico - Certo. Con il ministro degli Esteri del mondo dove si trova ora". Ma ridendo e scherzando, i due uomini si sorpresero a posare di nuovo i loro sguardi sul triangolo. E, valutando l'essenza del messaggio, smisero di scherzare. La scelta divina, se di quella si trattava, gravava su di loro come un macigno. Forse avevano in mano un segreto dal valore inestimabile ed erano i soli ad esserne in possesso in tutto il globo.


    Con questo racconto spero di non offendere la sensibilità di alcuno. Non è una presa in giro. E' solo una fiaba.


    Il seguito alla prossima puntata, presto. :)


    P.S. : in caso nella ff le descrizioni dei due messaggi non vi fossero molto chiare, vi inserisco le immagini dei due disegni. Il secondo, ovviamente, è stato ritoccato (non è un certo un capolavoro, ma è solo per rendere l'idea della differenza fra messaggio originale e risposta)


    n06s

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    nyof

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    Come si fa ad affiancare le immagini? :hum:

    Edited by sahany09 - 12/9/2013, 19:54
     
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    Chissà perché, me lo immaginavo... :P
     
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  12. sahany09
     
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    CITAZIONE (Brynhild @ 13/9/2013, 19:15) 
    Chissà perché, me lo immaginavo... :P

    Si, eh? Era quella la tua folle possibilità? Ebbene si. Ho detto che la fantasia ne offre molte, anche le più folli. Anzi! Soprattutto quelle. Che spesso possono rivelarsi quelle giuste. :) Piaciuta?
    Ora non devi fare altro che attendere il seguito.
    A presto. :)
     
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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Molto bello e interessante questo capitolo Sahany ^_^ Mi piace moltissimo l'accoppiata X-files e Supernatural e sarebbe davvero interessante se facessero una puntata crossover ^_^ Ritornando alla ff, eh sì anche io mi ero accorta che sì parla solo di Dio e mai di Gesù e della Madonna...Qualche volta nelle puntate si fa riferimento alle chiese, ma mai alle figure di Gesù o della Madonna. Si va alla ricerca di Dio eh? ^_^ Bravissima ^_^
     
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    Lilith vs Sam

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    Sì, mi sta piacendo molto, anche se il mio apprezzamento è limitato dal fatto di non conoscere bene i personaggi di X-Files e quindi magari non riuscire ad apprezzare le loro "voci", il lro eventuali scherzi interni e manie ed idiosincrasie e il tuo modo di scriverli (anche se so della mania di Mulder per gli alieni in paradossale contrasto con il suo totale scetticismo per tutto quello che riguarda il sovrannaturale e paranormale, al contrario di Scully, la cui fede religiosa le consente di essere più aperta alle possibilità sovrannaturali mentre la sua razionalità scientifica cerca di mettere un freno alle folli speranze aliene di Mulder).
     
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  15. sahany09
     
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    @Gabrielle: grazie. Sono contenta che ti stia piacendo. Un crossover X-Files/ SPN? Magari !! Ma non credo, a meno che - ipotesi lontanissima e poco probabile -, non lo si realizzi al cinema, dato che la serie è finita ormai da 10 anni. A proposito: breaking news a chi interessa. E' possibile l'arrivo di un 3o film di X-Files.

    @Brynhild: sono contenta che stia piacendo anche a te e, nonostante tu dica di non conoscere a fondo i personaggi di X-Files, mi pare che invece tu abbia centrato bene i loro caratteri. Il punto è che, all'inizio della serie, Mulder crede ciecamente all'esistenza degli alieni ed è ossessionato dal voler a tutti i costi trovarne le prove (cosa che, tra l'altro, sembra che gli riesca. In una puntata specialmente, li vede proprio!); inoltre, diversamente da come pensi tu, non rifiuta del tutto il sovrannaturale pur trattandolo con la dovuta cautela, mentre Scully, scienziata, studiosa, è ovviamente più scettica e trattenuta, almeno riguardo agli extraterrestri. Poi, nel corso degli anni, dopo un bel pò di scornate, non dico che Mulder diventi più scettico, ma si dà una calmata, mentre lei, che ha avuto occasione di toccare le prove con mano, comincia a prendere la cosa più sul serio. Insomma, nello scorrere delle 9 stagioni, sembra che ad un certo punto la situazione si ribalti.

    In questa mia mini fiction, Mulder è "prudente" e sembra un pò cinico, ma sotto sotto, ci spera molto; Scully è curiosa. Vuole vedere come va a finire, soprattutto la faccenda di Dio.

    Ultima nota: in effetti, Mulder è spiritoso. Anche nel telefilm è il personaggio che pronuncia più battute di tutti gli altri e ama scherzare con Scully che, in principio, è, al contrario, molto seria. Poi, col tempo, anche lei è "contaminata" dall'umorismo di lui e i dialoghi diventano più frizzanti. Infine, all'inizio, Skinner è serissimo, quasi antipatico, anche perché è contro Mulder, a favore del Governo poi, pure Skinner si schiera dalla sua parte e comincia a scambiare qualche battuta - rara - con lui. Io l' ho reso meno ingessato e più disponibile allo humour. Adesso il quadro ti è più chiaro? :)

    Alla prossima, presto. :)
     
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31 replies since 27/8/2013, 21:23   259 views
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