X -Files, il segreto dell'Oregon

science ff, leggermente catastrofica by Sahany

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  1. Vivaldi4love
     
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    ;)

    tra parentesi spero di tornare a scrivere anche io ma la stanchezza e un po' di rassegnazione mi fermano per ora...
     
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  2. sahany09
     
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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 21/8/2012, 23:43) 
    ;)

    tra parentesi spero di tornare a scrivere anche io ma la stanchezza e un po' di rassegnazione mi fermano per ora...

    Hai tutta la mia comprensione e solidarietà, mia cara. Prenditi pure tempo. Anch'io, finita questa, mi fermerò per un pò. Ho le batterie leggermente scariche e qualche faccenda urgente da risolvere.


    A presto, guys !!! :)
     
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  3. sahany09
     
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    Okay, ragazzi, siamo giunti al termine di questa folle avventura fantascientifica.
    Non anticipo nulla.
    Dico solo che alcuni nostri eroi si trovano in una situazione poco frequente nel loro standard, ma piuttosto onorevole. .
    In un dettaglio, ho rispettato la cronologia degli eventi nella serie. Riguarda Bobby.
    E infine, le Castiel's addicted troveranno il loro (ma anche nostro) angelo un pò depresso, perso in pensieri non molto angelici, in compenso piuttosto umani.

    Dimenticavo: spoilers 5a stagione Fringe.

    Read and enjoy



    X - FILES, IL SEGRETO DELL'OREGON

    EPILOGO







    Giorni dopo....

    Uscito finalmente dal bunker, il gruppo di sopravvissuti per eccellenza si sciolse in parte.
    Fox Mulder e Dana Skully tornarono a Vancouver, Walter Bishop tornò al suo laboratorio di Harvard, Annarita Massetti rimase qualche giorno con lui a Boston, Dean e Sam Winchester, Lisa e Ben, Marcine, Peter Bishop, Olivia Dunham e Astrid Farnsworth si fermarono a New York decidendo di prestare aiuto nel rimettere a posto la città, almeno per quel che poterono fare. L'angelo Castiel li aveva lasciati in precedenza per effettuare una perlustrazione del pianeta e andare in cerca di Bobby Singer.
    Nel suo passaggio, l'asteroide non aveva lasciato New York indenne. Molti palazzi erano crollati e le vie della metropoli erano invase dalle macerie. Smessi i loro panni del mestiere, i giovani investigatori lavorarono di pala, di braccia e di mani per estrarre i corpi di chi aveva avuto la sfortuna di rimanere sotto strati di vetri e blocchi di cemento. Un buon numero di essi fu rinvenuto senza vita, ma alcuni, al momento dell'estrazione, respiravano ancora. Le sirene delle ambulanze ulularono giorno e notte per parecchio tempo, ma a tener desti l'attenzione e il lavoro dei soccorritori furono anche numerosi incendi scoppiati in varie zone della città.
    Lì per lì, i componenti del gruppo non badarono alle coincidenze, ma ad un certo punto, Dean si accorse della stranezza.
    A bruciare non erano stati quartieri a caso. Gli incendi erano divampati nelle aree più disagiate di New York: Harlem, Chinatown, Soho... tutte zone dove la popolazione non aveva la pelle bianca.
    Si fermò con la pala conficcata in mezzo ad un mucchio di mattoni e, dopo di lui, anche gli altri smisero di scavare.
    "Che ti prende, Dean? - chiese Sam, sorpreso da quella sosta - Sei stanco? Qualcosa non va?".
    Dean lo rese partecipe di quella sua riflessione e anche Sam convenne che non aveva torto.
    "I soliti. - commentò Peter, amaro - Approfittano di queste occasioni per fare pulizie. In realtà, in questo paese, il razzismo non è mai morto definitivamente".
    Tuttavia, si fermò a pensare. Nemmeno lui era molto convinto delle casualità.
    Tutti polarizzarono i loro sguardi in direzione del bagliore che scaturiva dalle fiamme in lontananza, ai bordi della città, dopodiché ripresero a sgombrare le strade.







    In giro per il mondo...

    I luoghi della Terra colpiti dai sismi erano in condizioni disastrose e i terremoti avevano causato migliaia di vittime. A vedere quelle distese di macerie semi sepolte da uno spesso strato di polvere grigia, Castiel avvertì una dolorosissima stretta al cuore, ed un senso pesante d'impotenza gli invase il corpo fino al midollo. Alzò gli occhi al cielo, maledicendo ad alta voce suo Padre che aveva permesso tutto ciò senza muovere un dito. Perché Dio lasciava che migliaia di persone morissero dentro le proprie case rase al suolo dalla terra che tremava, senza fermare quello scempio?
    Dov'era Dio? C'era? C'era mai stato? Lui non lo aveva mai visto e quando lo aveva chiamato per avere una risposta alla sua domanda, lui non aveva risposto. Alla faccia del libero arbitrio !
    Quello non era libero arbitrio, era semplicemente assenza totale dell'arbitro, o meglio: inesistenza del medesimo ! Per un anno e poco più, lui aveva provato a sostituirsi al Creatore, ma aveva dovuto presto constatare che l'opera era impossibile. Poi si ricordò il motivo di quella distruzione - le astronavi extraterrestri che stavano uscendo dai loro millenari nascondigli sotto i vulcani - e scoprì di non avere il potere di rimettere in piedi le costruzioni. Mentre percorreva, solo, la via di una città italiana fiancheggiata da monconi di edifici polverizzati dal sisma sotto un cielo grigio come il paesaggio, si sentì gonfiare di rabbia. Almeno avesse potuto restituire la vita a qualcuno !
    Si fermò di colpo in mezzo alla strada.
    A cosa sarebbe servito ridare la vita ad una persona che nel terremoto aveva perso tutto, magari anche la famiglia? A cosa sarebbe servito dirgli che la vita, nonostante questo, sarebbe continuata?
    Si rese conto che i suoi non erano pensieri da angelo, ma ultimamente per lui molte cose erano cambiate. Ricominciò a camminare con passo più spedito. Prossima meta: Jacksonville, in Florida, dove avrebbe dovuto trovare Bobby Singer.
    Sperò che almeno quella missione avesse avuto esito positivo, se non altro per i ragazzi.
    Si fermò di nuovo e provò a concentrarsi per cercare di "vedere" l'uomo con la mente.
    Lo vide per una frazione di secondo. Era pallido. Oh no!
    Chiuse gli occhi, affranto. Come l'avrebbe detto a Sam e a Dean?
    Quando li riaprì, Bobby era davanti a lui.
    "Non dir niente ai ragazzi ! - lo pregò il cacciatore senza tuttavia usare un tono lamentoso - Dì solo che non mi hai trovato. Forse ero in un luogo a te inaccessibile. Non dir loro niente fino a dopo le feste".
    Castiel gli fece cenno di essere d'accordo, ma trovò il coraggio di muovere un'osservazione.
    "Sarà difficile. - disse - Soprattutto con Dean. Sa leggere negli occhi. In particolare i miei. E se capisce che mento, sarebbe capace di strapparmi la verità rispolverando ciò che ha imparato all'Inferno".
    "Beh, tu provaci. - replicò Bobby - A volte, sai essere una Sfinge. Al diavolo, Cass! Devo dirti io cosa devi fare?" sbraitò alla fine. Castiel assentì senza parlare.
    "Com'è successo?" chiese poi.
    "Stavo lavorando ad un caso di bilocazione. - rispose l'uomo, assumendo un atteggiamento professionale - Al momento opportuno non me lo sono ricordato. Sai....ho un'età.....I riflessi non sono più quelli di una volta, ma chi mi ha ucciso lo ha capito subito e ne ha approfittato alla grande" Bobby aveva un foro di proiettile nella fronte.
    L'angelo annuì, avvilito.
    "Mi dispiace, Bobby, - disse - ma stavolta credo che non....".
    "No, Cass. - lo bloccò il cacciatore - Ad un certo punto, bisogna avere il coraggio di dire basta. Altrimenti, la faccenda diventa ridicola. - finì con il suo abituale tono scherzosamente serio. Castiel abbozzò un mezzo sorriso - E poi, - riprese Bobby - cominciavo a essere stanco".
    "Ci mancherai" gli fece sapere Castiel.
    "Mi sono messo d'accordo col Mietitore. - rivelò Bobby ridacchiando - Romperò ancora per un pò, finché i ragazzi non faranno l'abitudine a non avermi più intorno. - si fermò a fissare il volto mesto dell'angelo - Non fare quella faccia! - lo rimproverò, ironico - Non abbandonare i miei ragazzi. - lo esortò - E non abbandonare la tua Marcine" E con queste parole, scomparve, lasciando Castiel in mezzo alla strada mezza ingombra da briciole di mattonato.
    Non abbandonare la tua Marcine....si ripeté Castiel nella mente, perplesso per quella raccomandazione. Perché gliel'aveva detto? Perché avrebbe dovuto abbandonare Marcine?
    Oh, per la miseria !! Si svegliò. Era stato un avvertimento! Forse Marcine era in pericolo!
    Abbandonò quel luogo di per sé già abbandonato e si teletrasportò a New York dove Sam, Dean e anche Marcine lavoravano ancora per la strada. A parte la situazione drammatica in cui la città versava, i suoi protetti, compresa Marcine, sembravano star bene e non correre pericoli. E allora perché Bobby gli aveva dato quel consiglio? Forse era stata solo una sua impressione. Forse anche lui stava risentendo dello scombussolamento provocato da quegli ultimi eventi scioccanti. Eppure un fosco presagio lo invase subdolamente e non uscì più dal suo animo.
    La voce forte di Dean lo richiamò alla realtà e si vide il gruppetto venire incontro a lui, felice di rivederlo, ma con un filo di apprensione.
    "Come vanno le cose in giro, Cass?" gli domandò il ragazzo.
    "Non è un bello spettacolo" rispose l'angelo, cupo. Tutti abbassarono le teste, in silenzio quasi fosse un tacito invito a raccogliersi per commemorare chi non c'era più.
    "Hai visto Bobby?" chiese Sam.
    Castiel negò, sconsolato, riuscendo a dissimulare il suo dolore.
    "Ho paura che si trovi in un luogo che io non posso vedere e dove non posso entrare" puntualizzò.
    Dean si morse il labbro inferiore.
    "Okay, Cass. - disse poi, avvicinandosi all'angelo e battendogli una mano su una spalla per confortarlo - Niente paura. Adesso andiamo noi a cercarlo. Tu resta qui con Marcine".
    Marcine! Doveva proteggere Marcine. Contro chi? Contro cosa? Disse di sì in silenzio.
    Dean e Sam lasciarono gli strumenti di quel lavoro provvisorio e salutarono Peter e compagnia spiegando che dovevano andare a cercare un amico, forse in gravi difficoltà. Peter, Olivia e gli altri capirono e accettarono la loro dipartita con un pizzico di rammarico.
    Non sapevano se si sarebbero mai più rivisti.
    La separazione più dura paventò essere quella con Lisa e Ben, ma per allungare i tempi, Dean si offrì di accompagnare i due a casa. Dopo l'ultima fallimentare storia d'amore della ragazza, lei e il figlio si erano trasferiti ad abitare in un sobborgo ai margini di New York, ma quando arrivarono con la macchina nei pressi della loro residenza, i quattro scoprirono che anche questa era finita in pezzi. Destino?
    Ben ne fu quasi entusiasta; Lisa guardò Dean, senza parlare. I suoi occhi scuri parlarono per lei; Dean capì e, in fondo, ne fu felice. Rimontarono tutti e quattro sull'Impala e partirono dirigendosi verso sud, sotto lo sguardo invisibile, silenzioso e contrito di Castiel che, non visto, seguì l'auto nera allontanarsi a grande velocità nella notte.






    Italia, interno del castello di Torre Chiara, presso Bologna

    L'uomo entrò nella vasta sala dei ricevimenti, si fermò in mezzo ad essa tenendosi a distanza dal lungo e grande tavolo di noce scuro posto in fondo, dietro il quale un altro uomo dai capelli biondi tagliati a spazzola lo scrutò con occhi azzurri che passavano i muri, e si tolse cerimoniosamente il cappello nero scoprendo il suo cranio glabro.
    "Allora, mio buon amico, - lo invitò l'uomo biondo - vieni pure. Avvicìnati. Missione compiuta?".
    "Si, signore. - rispose l'uomo pelato - Il gruppo è salvo. Stanno tutti bene. Una coppia è già in attesa di un figlio".
    "Benissimo! - esclamò l'uomo biondo dietro al tavolo - Hai fatto un ottimo lavoro, Settembre, ma sai che dovrai continuare a vigilare, soprattutto su una di loro".
    "Lo so, signore. - confermò l'Osservatore - E lo farò. Non si preoccupi".
    "Certo, certo. - disse l'uomo biondo, cordialmente - So che lo farai. Conviene anche a te e ai tuoi simili. Se ben condotto, il lavoro di squadra porta a grandi risultati. Vieni qui. Brindiamo. - sull'estremità sinistra del lungo tavolo, campeggiavano una bottiglia di cristallo finemente cesellato e quattro bicchieri, ugualmente di cristallo. L'uomo versò vino rosso dalla bottiglia nei bicchieri e ne porse uno all'Osservatore, scolandosi il suo in un avido sorso - Adesso vai pure amico mio - lo congedò galantemente - Continua il tuo lavoro".
    Settembre piegò la testa di un grado, si rimise il cappello, uscì e svanì.
    L'uomo biondo si accomodò meglio sull'avvolgente poltrona che molti secoli prima era stata un trono e che lui aveva fatto rimodernare allargandolo, riempiendo i vuoti sotto i braccioli, imbottendolo ai tre lati e ricoprendolo di morbida seta cremisi, e volse lo sguardo verso i vetri delle grandi finestre oltre i quali si vedeva la neve scendere leggera e silenziosa su tutto ciò che circondava il maniero.
    Grazie ad un manipolo di uomini e donne, intelligenti e coraggiosi, scelti non a caso, il pianeta girava ancora sul suo asse e la popolazione rimasta si apprestava a festeggiare un Natale che aveva rischiato di non festeggiare. Il mondo non era finito come l'antico popolo americano aveva predetto, ma misteriosi eventi avevano provveduto a farlo pensare per alcune settimane proprio prima della data stabilita.
    Era il 21 dicembre, fuori nevicava, tutto andava bene e l'uomo sapeva che sarebbe andata ancora meglio.
    Lanciò un'occhiata all'orologio a pendolo dal quadrante tondo e dorato incastonato nell'imponente struttura di legno intarsiato, che si ergeva a sinistra del tavolo. Le lunghe lancette, anch'esse dorate, segnavano le sette di sera. Mancava mezz'ora alla cena. Nell'Italia del Nord si mangia presto.
    Si stiracchiò soddisfatto e si alzò.
    Per quella sera era ora di tornare a casa.
    Prima di uscire dalla sala, si fermò a guardarsi in uno specchio alto quanto lui (1, 90cm), chiuso in una cornice brunita e zigrinata, posto vicino alla porta, si sistemò la soffice sciarpa di cashmere bordeaux attorno al collo e la fermò con la spilla a forma di saetta.


    F I N E




    E che ci volete fare? Adoro i finali sospesi. ;)
    Da me non potrete mai aspettarvi il: "tutto finì e vissero felici e contenti".

    Per i nuovi lettori/lettrici: la saetta è il simbolo dei Custodi della Verità, associazione che compare nell'episodio omonimo della saga.

    Ovviamente, a questo punto, alcuni di voi si chiederanno: ma allora la storia non è proprio finita del tutto !!! Boh? E chi lo sa? :unsure: :rolleyes:
    Molti di voi aspettano da me una storia originale. Ci sarà.
    Insomma, ci sarà un pò di tutto per tutti, ma fra qualche tempo. Devo elaborare. Nel mentre, continuerò a leggere le vostre ff che, devo dire, non sono molto meno folli delle mie, ah ah ah ah !!!! Bravissimi tutti !!!
    A presto, spero.... :) :) :)
     
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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Ma cosa devo dire? Sei un autentico genio Sahany ^_^ Degno finale della storia, i miei complimenti, bravissima
     
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  5. sahany09
     
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    E a te i complimenti per la velocità con cui hai letto e fattomi pervenire subito il tuo commento. Sei davvero una ..... saetta !!!!
    Grazie carissima. :) :) Speriamo che piaccia anche agli altri. :pray:
    Alla prossima, non so quando. :rolleyes:
     
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  6. John7776
     
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    no no no no no no no noooooooooooooooooo non è la fine non è la fine...Stupendo e soprattutto magnifico...però un finale aperto mi dice che tornerai e continuerai questa vicenda right?
     
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  7. [william;]
     
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    Che bel finaleee. Brava, brava. Mi è piaciuto.. Un buon epilogo x tutti loro!
    I Custodi? Me li ricordo benissimo.. Fin troppo. Non avevano di sicuro buon intenzioni!
    Alla prossima, quando vuoi tu ^^
     
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  8. sahany09
     
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    @John:
    Grazie. :) In effetti, qualche settimana fa mi è venuta una piccola idea di proseguire ma, nel caso, sarebbe veramente la conclusione.


    @William:
    Ovviamente, grazie anche a te :) La precisazione sulla saetta era per i nuovi lettori, o meglio: le nuove lettrici. So bene che tu e John ricordate senz'altro i Custodi e le loro malefatte. Saranno veramente finite o c'è un colpo di coda?
    Chi lo sa !!! :rolleyes:


    Comunque, stavolta dovrete aspettare un pò di tempo perché devo ricaricare le batterie e ho anche da fare in altri campi. Spero, in ogni caso, di tornare appena possibile. Voi, intanto, continuate a scrivere le vostre ff. Andate fortissimo !!!
     
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  9. Vivaldi4love
     
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    Settembre, Settembre e riecco un nuovo mistero! Al prossimo lavoro ;)
     
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  10. sahany09
     
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    Ciao Viv. Grazie. :)
    Eh si. I misteri non sono finiti, ma ormai siamo arrivati agli ultimi.
    Diversamente da quel che pensi, nella prossima avventura, Settembre non apparirà, o almeno non molto, forse solo all'inizio, ma ci saranno nuovi personaggi.......pericolosissimi!!! (Primo spoiler)
     
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  11. John7776
     
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    mi piace la paola che inizia a produrre e a inventare le sue formidabili storie :)
     
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  12. sahany09
     
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    Grazie John. :)
    La produzione procede a rilento, causa impegni vari, ma non ti preoccupare che prima o poi si materializzerà in qualcosa.
    Abbiate fiducia. :) :)
    Intanto rilascio un 2o piccolo spoiler: vi ricordate che Bobby stava seguendo un caso di bilocazione? Beh... i bros dovranno continuare le indagini.....
     
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  13. Vivaldi4love
     
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    good :shifty:
     
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  14. sahany09
     
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    :)
     
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  15. sahany09
     
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    3o piccolo spoiler: posso darvi il titolo: MINE VAGANTI (ma non c'entra assolutamente niente col film di Ozpetek).
    ;)
     
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284 replies since 10/1/2012, 23:35   2072 views
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