The Apocalipse Twins

eh magari conoscessi Zimmer. me lo sposerei solo per aver composto la colonna sonora de "Il Gladiatore"

mary sposami!!! muahahah!!abbiamo già pronta la marcia nuziale!!!!

ecco a voi il nuovo cap.
vi ricordate il mantra*uccidere l'autrice è reato*?
ecco beh tenetelo a mente
buona lettura

“Non dovresti tormentarti così” una voce interruppe i suoi pensieri.
Dean raddrizzò le spalle e cercò di darsi un contegno.
“Non fingere con me, non ce n'è bisogno. Riesce a leggere la tua sofferenza. Non dovresti tenerti tutto dentro, ti fa male”
“Non sapevo fossi anche psicologa. Comunque che ci fai alzata a quest'ora?”
“E' stata Luise a svegliarmi quando si è alzata per andare da Leonard. A quanto pare non sei l'unico Winchester che invece di dormire resta sveglio a rimuginare”
Dean non rispose, ma continuò a fissare dritto davanti a sé.
Samantha gli si sedette di fronte e cercò i suoi occhi.
“So che senza Daniel è difficile, ma almeno sai che è vivo”
“Si ma è con Micheal tra le nuvolette e gli starà sicuramente facendo il lavaggio del cervello. Quando lo rivedremo non sarà più lo stesso”
“E' suo padre. Non può che volere il meglio per suo figlio. Non credi?”
“Io sono suo padre, io sono quello che gli vuole bene. Micheal se non fosse per quella profezia non si sarebbe mai rivelato a lui. Jo non sarebbe andata con lui e non sarebbe morta”
Samantha prese posto accanto a lui e gli appoggiò la mano sul braccio.
“Non avrei mai dovuto lasciarla. Se non l'avessi lasciata sola, se l'avessi protetta sarebbe ancora via”
“Non è stata colpa tua. E' stata lei a lasciarti. Non potevi saperlo, non ti dare colpe che non hai”
“Io dovevo proteggerla. Mi ammazzo ogni giorno per salvare persone che non conosco e poi non riesco a salvare la donna che amo?”
Rimasero in silenzio. Samantha riusciva a percepire il dolore dell'altro e il suo cuore sanguinava, voleva cercare di alleviare quella sofferenza in qualche modo. Avrebbe voluto stargli vicino, molto vicino, consolarlo, abbracciarlo, dirgli che sarebbe andato tutto bene. Avrebbe voluto dirgli che nonostante tutto lì c'era qualcuno che lo amava, c'era qualcuno che si fidava di lui e che avrebbe volentieri diviso il suo peso con lui. Ma non lo fece, non se la sentì. Avrebbe sofferto troppo davanti ad un suo rifiuto e non era ancora pronta a sentirsi dire che per lui era solo un'amica.
Dean si sentiva ancora responsabile per Jo, l'amava ancora, lei non aveva speranze.
L'unica cosa che poteva fare era cercare di farlo parlare di farlo sfogare. Dean si sentiva responsabile di troppe cose: della morte di Jo, della scomparsa di Daniel. Cose con cui oltretutto non c'entrava nulla.
Si prendeva troppi pesi sulle spalle. Pur di non far pesare la cosa sulle persone che amava, preferiva sorridere, fare il macho di fronte agli altri e poi soffrire in solitudine e in silenzio. Ma lei era lì per dirgli che non era solo, che c'era qualcuno con cui poteva sfogarsi.
“La ami ancora?”
La domanda lo colse di sorpresa, interrompendo il so monologo. Sollevò lo sguardo e incrociò quello della donna.
“Di che parli?”
“Di Jo, la ami ancora?”
L'uomo abbassò di nuovo lo sguardo “Non lo so. Tutto quello che è successo fra noi ha cambiato molto le cose ì, ha attenuato il sentimento, eppure ogni volta che penso a lei quel sentimento sembra rinascere. Anche se non sembra più lo stesso”
“Ti capisco sai” rispose lei “Anch'io avevo un uomo molto tempo fa”
“ah davvero? Mi stupisce”
Lei gli colpì la spalla “Stupido. Certo che sì. Siamo stati insieme per parecchio tempo. E' il padre di Luise. Ci siamo amati tantissimo. E' stato l'uomo più importante della mia vita. Poi un giorno si è accorto che quello che gli davamo non gli bastava e se ne è andato”
“Che imbecille” commentò Dean.
“E' stato tanto tempo fa. Ora un altro occupa il mio cuore”
“Ah si il tuo innamorato segreto. Me lo farai conoscere un giorno?”
Samantha sorrise “Forse. Sai andreste d'accordo voi due. Siete molto simili”
“Sei riuscita a dirgli quello che provi per lui?”
“No non c'è speranza. Sai Dean a volte mi domando se ne vale la pena aspettare, se non convenisse buttarsi e fregarsene delle conseguenze. A volte mi guardo allo specchio e i chiedo se non sto sbagliando tutto. Molte volte mi sono frenata, ho messo paletti per salvare le apparenze, i rapporti che avrei rovinato. Le azioni che vorrei fare avrebbero conseguenze troppo disastrose e non so se sarei pronta a sacrificare la felicità di mia figlia per la mia”
“E' davvero così grave? Non c'è un modo per far felici entrambe?”
Un sorriso amaro sorse sulla bocca della donna “Entrambe abbiamo avuto la fortuna di trovare l'amore, ma solo una ha potuto realizzare il suo sogno”
“Secondo me dovresti agire” disse Dean “a volte bisogna seguire l'istinto e non la ragione. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”
“Che fai mi citi Pascal ora? Mi sei diventato intellettuale?”
“Eh fa parte del mio fascino. Comunque a parte gli scherzi, dovresti seguire il tuo cuore, il futuro potrebbe riservarti grandi sorprese”
“Dici davvero?
Uhm interessante” Samantha si avvicinò leggermente guardandolo in quegli occhi verdi che l'avevano fatta innamorare. “E dimmi quanto è lontano questo futuro?”
Dean sogghignò “Più vicino di quanto pensi”” le loro labbra erano ormai ad un soffio di distanza. Il cuore di Samantha batteva all'impazzata. Possibile che stesse per....
Sembrava che le loro bocce stessero per unirsi quando Dean si tirò indietro e si alzò.
“Mi dispiace, non posso” e uscì dalla cucina.

buona sera ecco il nuovo cap.
volete bene alla vostra autrice vero? se si tenetelo a mente *si defila in sordina*

La stanza era buia e silenziosa. Accovacciato al centro del letto sedeva Leonard, rannicchiato con le braccia incrociate sulle ginocchia, guardava fuori dalla finestra.

Dove sei? Che cosa stai facendo? Perché non torni qui? Abbiamo bisogno di te, io ho bisogno di te. Sei mio fratello, il mio gemello, una parte di me. Saperti lontano e non poterti raggiungere mi dilania il cuore. Siamo sempre stati insieme io e te. Anche quegli anni in cui eravamo lontani, sapevo che in qualsiasi momento avrei potuto raggiungerti. Ora non so dove sei, non so neanche se riesci a sentirmi. Sei lassù nel cielo, vorrei rivederti, farei qualsiasi cosa per averti qui di nuovo vicino a me.
Se potessi diventerei anch'io un angelo, ma poi dovrei abbandonare tutti quaggiù e non so se ne avrei il coraggio. Soffrirebbero troppo, papà non sopporterebbe di lasciar andare anche me, troppe persone l'hanno abbandonato. Se c'è una cosa di cui papà ha paura è la solitudine. Lui morirebbe per noi, sacrificherebbe la sua stessa vita pur di farti tornare.
Torna Daniel ti prego, qui nel mio cuore c'è una voragine che non riesco a colmare, una voragine che riuscirò a riempire solo se ti vedrò di nuovo qui vicino a me. Torna Dan e ti prometto che sarò il fratello migliore del mondo. Non litigheremo più, e ti proteggerò da tutto e da tutti. Sei il mio fratellino e ti voglio bene. Torna!!!

Scosso dalle lacrime che scendevano dal suo viso, sentì la porta socchiudersi e una figura avvicinarsi nell'oscurità. Riconoscendola si asciugò in fretta le lacrime.
La ragazza gli si sedette a fianco senza una parola e lo abbracciò. Le sue fini braccia gli circondarono il corpo e il ragazzo sentì un leggero sollievo crescere in lui. Luise era lì accanto a lui e ci sarebbe stata sempre. Il suo piccolo folletto dagli occhi color cielo.
“Come mai sveglia a quest'ora?” chiese dopo lunghi minuti di silenzio.
“Non lo so, mi sono svegliata all'improvviso e ho sentito l'impulso di venire qui”
Leonard fece un sorrisetto “Non sai resistermi eh?”
Lei gli diede un colpetto sulla spalla. “Scemo, ero solo preoccupata per te. Non dormi molto in questi giorni”
Lui la strinse ancor di più a sé e le diede un bacio sul collo “Ora che tu sei qui con me va molto meglio”
Lei sorrise dolcemente e mettendogli una mano sulla guancia lo baciò. Un bacio lungo e appassionato, dove misero tutto il loro amore.
Quella notte Luise non tornò a dormire in camera sua.


Intanto fuori dalla finestra una figura osservava gli eventi di quella strana notte.
Immobile in mezzo al cielo sorrideva, in attesa del momento giusto per agire.


Un raggio luminoso colpì il viso dell'uomo. Dean si girò dall'altra parte in cerca del sonno perduto, poi però aprì gli occhi. Si sollevò dal letto e si diresse in bagno. Le poche pre di sonno erano evidenti sul suo volto. Quando il suo aspetto sembrò almeno decente, scese in cucina. Lì trovò Ellen ai fornelli a preparare la colazione. Ad aiutarla c'era Samantha. Sam seduto al tavolo, leggeva il giornale bevendo il caffè. Quando entrò tutti si girarono verso di lui. Il verde incontrò il nocciola e si fusero insieme per un lungo attimo, prima che entrambi distogliessero lo sguardo.
“Buon giorno” disse andando a sedersi davanti al fratello e servendosi del caffè.
“Vuoi del bacon?” chiese Ellen.
“Si grazie” poi si guardò intorno. “Dove sono i ragazzi?”
“Staranno ancora dormendo probabilmente”
In quel momento entrò Luise mezza insonnolita. Poco dopo la raggiunse Leonard.
Sulla stanza scese il silenzio assoluto. Tutti li osservavano attoniti e con gli occhi sbarrati.
I due ragazzi si guardarono a vicenda poi loro stessi e arrossirono furiosamente. Troppo insonnoliti non si erano accorti delle loro condizioni.
Luise aveva preso la prima cosa che le era capitata sotto mano: la maglietta di Leonard. In quel momento indossava quella e le coulotte.
Quello messo peggio però era Leonard, che era sceso direttamente in boxer.
“Ehm ehm” Ellen si schiarì la gola. Samantha li guardava sorpresa ma sorridente. Sam sorrideva mentre Dean ghignava.
“Buongiorno ragazzi. Come mai questa mise?”
Leonard cercò di sorridere, mentre Luise fece per uscire “I-io vado a cambiarmi”
“Ma no. Non è assolutamente un problema” Dean si stava divertendo un mondo “Io e Sam non coi scandalizziamo mica, e credo che Leonard abbia già visto tutto”
“Papà smettila!” urlò Leonard, mentre Luise andava a fuoco per l'imbarazzo.
“Dean lasciali in pace su”
“Che c'è non mi posso neanche divertire?”
Pochi minuti dopo i due ragazzi erano seduti al tavolo levati e vestiti decentemente. Ma ormai il danno era fatto.
Sam si schiarì la gola e prese la parola per rompere il silenzio imbarazzante.
“Vogliamo parlare delle cose importanti per favore? Abbiamo un nuovo caso da risolvere”
“Di che si tratta?”
Sam gli passò un giornale di qualche giorno prima. Dean lo prese e cominciò a leggere.
Improvvisamente si sentì un botto provenire da sopra le loro teste.
Tutti si girarono e senza esitare si precipitarono fuori, sembrava che qualcosa fosse atterrato sul tetto.
“Non è un po' presto per Babbo Natale? Siamo ancora ad Aprile”
Quello che videro però non era una slitta trainata da renne e un uomo anziano vestito di rosso, ma due figure. Un uomo e un ragazzo erano in piedi uno a fianco all'altro e guardavano verso di loro.
“Ma chi può essere?” chiese Luise.
“Io lo so” rispose Leonard.
“Buon giorno a tutti” disse l'uomo ad alta voce.
“Micheal” urlò Dean “che dispiacere rivederti. Perché non vieni giù e ci mostri la tua faccetta da pennuto arrogante?”
Micheal apparve dietro di lui e al suo fianco c'era Daniel.
“Dan!” Leonard cercò di avvicinarsi al fratello ma il ragazzo glielo impedì ponendo una mano di fronte a sé.
“Non avvicinarti. Stai lontano da me”
“Ma.... che ti prende? Sei mio fratello, te ne sei dimenticato?”
“Certo che non me ne sono dimenticato. Sono qui per questo”
“Vuoi tornare con noi?” chiese Leonard con un filo di speranza.
“No” rispose l'altro “Io sono qui per ucciderti”

paura!
povero Dean, non lo trattare male, possibilmente non trattare male neanche l'autrice. prima mi chiedi di sposarti e poi mi vuoi uccidere? non si fa

“Papà ha ragione”
Dean a quel nominativo sussultò e qualcosa dentro di lui si ruppe

è difesa personale,legittima difesa.. chiamala come vuoi..cmq nn arrivo viva all'altare...la data dovrebbe essere l'unione delle date di nascita di dumas e hans zimmer, più la data d'uscita de il gladiatore... ke ne pensi?
cmq sei perfida!! ma veramente!! sei più crudele di sera,eric e bob messi insieme!!


un sussulto l'ho avuto anke io,pensavo per un secondo si riferisse a dean..poi ho capito e ho sentito i frantumi del suo e del mio cuore....
il finale.... credo di sapere ki ci lascia..nn ho capito ki l'ha uccisa però..