A promise

Oneshot by PioggiaDiStelle

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  1. PioggiaDiStelle
     
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    ANGOLINO DEL AUTRICE

    Ciao ragassuole :) dopo quasi un'anno e mezzo ( o forse di più) di lontananza dal mondo delle fanfiction per motivi tutt'altro che piacevoli tra cui la fine di una grande amicizia (ora per fortuna recuperata) e il mio ultimo lavoro che non era stato granchè apprezzato.
    Eccomi qua!
    In questa oneshot voglio introdurre un nuovo personaggio da me inventato, ovvero Susan Spencer meglio conosciuta Sketch (Schizzo) ma le motivazioni che mi hanno portato a scegliere questo particolare sopranome per la ragazza...lo capirete più avanti, quando comincerete a leggere.
    Questa volta non starò qui a farvi le solite vecchie, noiose e pallose premesse...anche perchè ormai, credo le sappiate a memoria. L'unica cosa che mi auguro è che la mia storia vi piaccia (sono un pò arruginita, dopo quasi un'anno quindi abbiate pietà :P ) e che se questa storia avrà un seguito, possiate affezionarvi a Sketch come avete fatto con Ellen, Layla e tutti i personaggi da me inventati in passato.
    Ultima cosina (poi vi lascio alla storia, promesso :P ) per quanto riguarda la "forma umana" della protagonista, mi sono ispirata a questa attrice:



    ovvero Ellen Page (X-men e Juno) in quanto secondo me incarnava alla perfezione l'idea che avevo di Sketch per quanto riguarda il suo viso.
    Bene!
    Ora bando alle ciance, vi lascio alle lettura!
    Un besossss!

    - - - -




    - Titolo Fan Fiction: A promise
    - Nome/Nick autore: PioggiaDiStelle
    - Fandom : Supernatural
    - Timeline : Gli eventi narrati nella fanfiction, fanno riferimento agli ultimi due episodi della 2° stagione (Scontro tra prescelti parte 1 - Scontro tra prescelti parte 2°)
    - Sommario : " Il mio soprannome è come una specie di "scudo" che mi protegge dal mondo esterno e le sue cattiverie; se la gente vedesse cosa sono in grado di fare con un foglio e una matita, probabilmente mi inseguirebbero tutti quanti armati di coltelli e pistole con l'intenzione di farmi fuori."
    - Spoiler: NO SPOILER
    - Disclaimer: Sam Winchester, Dean Winchester, John Winchester e Bobby Singer non mi appartengono l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.


    - - - -





    Come ha avuto inizio tutto questo?
    Non me lo ricordo.
    O forse si...
    Avevo appena quattro anni e da quando ne avevo due, soffrivo di una grave forma di insufficienza renale. L'unica soluzione sarebbe stata quella di un trapianto, onde evitare che l'infezione andasse a intaccare anche il rene sano; ma di donatori compatibili neanche l'ombra.

    Se non fosse stato per mio fratello...
    Esatto, proprio lui.
    Purtroppo è molto raro che tra fratelli vi sia compatibilità per quanto riguarda la donazione degli organi; ma almeno per una volta nella vita, la fortuna aveva cominciato a girare dalla mia parte e da quella di Thomas, mio fratello.

    Non ricordo che cosa accadde dopo.
    Mi sono svegliata diverse ore più tardi, con mio padre accanto e tutti i medici che fin da quando ero nata, praticamente avevano seguito il mio "caso". Ero attaccata a macchine che emettevano suoni fastidiosi, diversi aghi infilati in un braccio e dei sacchetti contenenti liquidi trasparenti appesi a una sbarra di metallo.

    Proprio come allora.
    Sono qui distesa in questo letto d'ospedale con la sola compagnia del "bip bip" dei
    macchinari che tengono sotto controllo le mie funzioni vitali, un sondino infilato su per il naso che mi aiuta nella respirazione e una flebo nella mano sinistra contenente dei farmaci per evitare crisi di rigetto improvvise.

    Ebbene si.
    Mio fratello, nonostante avesse appena sei anni aveva deciso di sua spontanea volontà, senza costrizioni da parte di nessuno (tanto meno di nostro padre o dei medici che mi avevano in cura) a donarmi uno dei suoi reni affinché io potessi correre, ridere e giocare come gli altri bambini.

    Mi ha donato un suo rene.
    Se oggi sono viva, sdraiata su questo letto di ospedale il merito è suo ma...quel rene è stata si la mia salvezza, ma anche la mia rovina e l'inizio di un incubo che forse mai avrà fine.

    Che cosa è successo?
    Mio fratello era uno dei "bambini speciali", a cui un demone dagli occhi gialli aveva
    fatto visita al compimento del 6° mese di nascita e aveva riversato nella loro bocca alcune gocce del suo stesso sangue.

    Che schifo!

    Thomas aveva dei poteri.
    La prima volta che cominciarono a manifestarsi, aveva diciotto anni e cominciò a soffrire di fortissime emicranie; diceva di avere delle visioni, di essere in grado di leggere i pensieri della persone che lo circondavano compresi quelli di spettri e altre creature soprannaturali a cui davamo la caccia.

    Perché la famiglia Spencer è una famiglia di cacciatori.
    Mio padre era un cacciatore.
    Mio fratello era un cacciatore.
    Mia madre era una cacciatrice.
    E anche io...sono una cacciatrice, praticamente dal giorno in cui ho emesso il mio primo vagito in una sala parto di Osaka in Giappone.

    Dunque, dove ero rimasta?!
    Ah si!
    Mio fratello Thomas e la scoperta, dei suoi "poteri speciali".

    Nostro padre, lo mandò in uno dei più antichi monasteri buddisti del Giappone dove li con l'aiuto di un Sensei amico della nostra famiglia imparò a controllare i suoi poteri, grazie alla preghiera e soprattutto alla meditazione.

    Che ingenua sono stata!
    Quando Thomas lasciò il monastero per riunirsi a ciò che restava della nostra famiglia, visto che la mamma era morta durante una caccia...pensavo che la faccenda dei "strani poteri" fosse chiusa e che avremo ripreso a cacciare come ai vecchi tempi.

    Invece...

    L'anno seguente toccò a me, manifestare "strani poteri".
    Mi bastava disegnare qualcosa su un foglio di carta, anche un semplice scarabocchio che questo prendeva vita.

    Il sangue del demone con gli occhi gialli era entrato in me, nel momento stesso in cui i medici in sala operatoria avevano eseguito il trapianto di rene.
    Bello vero?!

    Mi è sempre piaciuto disegnare.
    Fin da quando ero piccola e immergevo le mie piccole mani nelle tempere che mia madre usava per realizzare i suoi quadri astratti e impiastricciavo dei grossi fogli bianchi.
    Amo l'odore dei colori a olio.
    La durezza delle matite.
    La morbidezza dei pastelli a cera.
    Le tonalità delicate degli acquarelli.

    Non a caso, se tra i cacciatori sono conosciuta come "Sketch *" un motivo c'è!
    Mio padre mi vietò categoricamente di disegnare.
    Lo so, che lo ha fatto per il mio bene ma...in quel momento l'ho odiato.
    Ricordo che per "ripicca" nei confronti del suo divieto, ho terrorizzato la mia classe
    facendo entrare nel laboratorio di arte (materia da cui ovviamente ero esonerata per motivi di "allergia") un alligatore a grandezza naturale, con tanto di fauci acuminate e scaglie.

    E' stato divertente!
    Almeno fino a quando mio padre non è venuto a sapere, che dietro alla comparsa del famigerato alligatore c'ero io, con i miei "poteri maledetti".
    Fui punita, nella maniera peggiore.

    Ho passato i due anni successivi alla scoperta del "mia maledizione" ed alla comparsa del "famigerato" alligatore rinchiusa nello stesso monastero dove ha vissuto Thomas dopo la scoperta dei suoi poteri.
    Li grazie con l'aiuto dello stesso Sensei che si era occupato di mio fratello, imparai i
    segreti della meditazione, il codice del bushido* e come praticare esorcismi nell'antico codice per rispedire i demoni all'inferno senza uccidere i corpi umani di cui si erano impossessati.

    Una cura per la mia "maledizione"?!
    Il Sensei non riuscì a trovarla, prima di lasciare il monastero per ricongiungermi alla mia famiglia mi fece dono di uno juzu* per proteggermi dalla possessione demoniaca e mi disse semplicemente di "ricordare i suoi insegnamenti".

    Usare i miei poteri con cautela.
    Per fare del bene e non del male.
    Comprendere il perfetto equilibrio tra la benevolenza e la malvagità.
    Ecco quali furono gli insegnamenti del sensei, durante quei due lunghi anni di reclusione forzata nel monastero.
    Nascosta agli occhi del mondo.
    Agli occhi di tutti.

    - Hey, buongiorno principessa! Come va stamattina?! Sono venuta per cambiare la flebo! - Esclamò Rosy, un'infermiera di colore, piuttosto in carne e sulla cinquantina d'anni entrando nella mia stanza e cominciando ad armeggiare con il sondino e la bottiglia della flebo vuota -

    - Ciao Rosy...un altro? E' già il quarto in tre giorni, non credi che il dottor Preston
    stia un pochino esagerando con tutti questi farmaci anti-rigetto? - chiedo esasperata, lasciandomi ricadere completamente esausta sulla pila di cuscini alle mie spalle e stringendo tra le mani il mio prezioso rosario juzu, in quanto non posso metterlo al collo-

    - Se tu non fossi stata così incosciente da dimenticarti di prendere le medicine a
    quest'ora non saresti qui, sdraiata su questo letto di ospedale a lamentarti con me.

    - E' vero! Lo so, ho sbagliato ma ti prometto che la prossima volta starò più attenta.

    - A proposito! Ti ho detto, che c'è una visita per te, principessa? E che visita...-
    affermò Rosy con un sorriso tutto denti e canini, mentre usciva ancheggiando dalla mia stanza -

    - Una visita? Chi è? - chiesi non riuscendo a trattenere la mia curiosità, mentre mi
    mettevo a sedere sul letto pronta a scoprire chi sarebbe entrato da un momento all'altro nella mia stanza -

    - Lo scoprirai molto presto tesoro! A dopo.

    Che strano!
    Da quando sono stata portata in ospedale da Bobby Singer, un cacciatore di demoni come me e Thomas nessuno è mai venuto a farmi visita.

    Thomas, mio fratello è morto.
    E' stato ucciso da una qualche creatura malefica, che infestava il villaggio in cui entrambi siamo stati "teletrasportati" in modo alquanto misterioso.

    Non ricordo molto, a dire il vero.
    Io stavo meditando e mio fratello stava stendendo la biancheria fuori dal camper in cui vivevamo e che utilizzavamo per spostarci durante le varie cacce.
    Poi il buio.

    Ci siamo risvegliati in un villaggio abbandonato da tutto e da tutti, circondato da
    abitazioni fatiscenti e con un grande bosco tutto intorno; pensavamo di essere soli, almeno fino a quando non abbiamo incontrato "altre persone, come noi".

    Ava.
    Lily.
    Jake.
    Andy.
    E Sam Winchester.

    Questi ragazzi e ragazze,che insieme a mio fratello avevano in comune due cose: la prima era che tutti (tranne me) avevano compiuto i ventitré anni. La seconda, ogni persona presente in quel villaggio aveva dei "particolari poteri".

    C'è chi aveva le visioni.
    Chi vedeva il futuro.
    Chi aveva una super-forza.
    Chi causava la morte delle persone, tramite un semplice contatto epidermico.
    Chi poteva controllare la volontà delle persone, attraverso un oggetto.
    Chi leggeva i pensieri.
    E chi poteva dare vita a un disegno, semplicemente realizzandolo, ovvero io.

    Tutti noi, eravamo li per uno scopo ben preciso.
    Al demone dagli occhi gialli serviva un leader, e noi (stando a quello che Sam ha detto) dovevamo scampare alla morte; solo uno di noi sarebbe sopravvissuto a quella trappola infernale.
    Ho avuto paura.
    Ho visto uno dopo l'altro gli altri ragazzi morire, senza poter fare nulla per
    impedirlo...io sono riuscita a sopravvivere ancora una volta, grazie al sacrificio di mio fratello Thomas.

    Mi ha salvato la vita.
    Con la scusa di andare con Sam e Jake alla ricerca di una "via di uscita", ha usato i suoi poteri per stordirmi facendomi apparire senza vita; poi ha disegnato sulla porta del "rifugio" un segno per fare in modo che le creature non potessero trovarmi e uccidermi.
    E' andato incontro al suo destino, come un bravo guerriero samurai.

    Io sono sopravvissuta e Thomas è morto.
    Come farò ad andare avanti, ora che lui non c'è più?
    Io sono buddista e credo fortemente nella reincarnazione, se verrà giudicato in modo positivo gli verrà concesso di ritornare tra noi umani sotto un'altra forma.
    Una pianta.
    Un sasso.
    Oppure un'animale.
    Chi lo sa!

    Mi manca.
    Anche se per noi buddisti la morte non è vista come qualcosa di brutto e doloroso ma come una possibilità di rinascita e redenzione; continuo a domandarmi con "feroce" insistenza, come farò ad andare avanti senza mio fratello.
    Dopo la morte di nostro padre, è stato lui ad occuparsi di me.
    Mi ha amato.
    Mi ha protetto.
    Mi ha fatto da padre e madre insieme.
    Come farò d'ora in poi, a fare a meno della sua presenza?

    - Sam! Che bello vederti, ma come hai fatto a sapere che...

    - Ciao Sketch! Bobby mi ha detto che eri ricoverata in questo ospedale e così sono venuto a trovarti, prima di lasciare la città. Come stai?

    - Un po ammaccata, ma dovrei averne ancora per una settimana e poi potrò lasciare questo ospedale...non mi piacciono gli ospedali.

    - Ti ho portato una cosa, sono sicuro che ti tirerà su il morale.

    Sam mi mette sulle ginocchia una scatola di cartone chiusa alla bene e meglio con dello spago; avevo sentito parlare di lui e di suo fratello Dean da mio padre, che in passato aveva aiutato John Winchester nella caccia ai demoni prima del nostro trasferimento in Giappone.

    Guardo la scatola.
    Guardo Sam, che mi invita ad aprirla con un sorriso prima di accomodarsi sul bordo del letto dopo avergli fatto un po d spazio.
    Ricordo che in quel maledetto villaggio si è comportato davvero come un leader, è riuscito a tranquillizzare tutti noi; specialmente quando abbiamo trovato Lilly impiccata alla ruota in un vecchio mulino.

    Io ero spaventata.
    Terrorizzata, forse più di tutti gli altri.
    Sam in un momento di "calma apparente" si era avvicinato a me, che nel frattempo mi ero rannicchiata su di un vecchio divano, mentre Thomas con la scusa del "vado a spargere il sale sulle finestre del rifugio" ne approfittava per tenere d'occhio me e Sam immaginando chissà quali cose "scabrose" avremmo potuto fare nella situazione a dir poco drammatica in cui ci trovavamo.

    Mi ha detto di non preoccuparmi.
    Che avremmo lasciato presto quel luogo abbandonato da Dio e dal mondo.
    Per strapparmi un sorriso, mi ha costretto a fargli una promessa, ovvero rivelargli il mio vero nome, se fossimo usciti vivi da quella situazione.
    Non gli ho mai rivelato il mio vero nome, per ragioni di sicurezza.
    Cosa ho fatto promettere a Sam?!
    Semplice!
    Nel caso in cui fossimo sopravvissuti con tutte le ossa attaccate al corpo, io e lui
    saremmo usciti insieme come DUE BUONI AMICI (come mio fratello ha puntualizzato nel momento stesso in cui ha sentito quelle parole uscire dalla mia bocca.

    Faccio un respiro profondo.
    Apro il regalo che Sam mi ha portato, facendo molta attenzione nello sciogliere il nodo di spago che la tiene chiusa.
    E' pur sempre un regalo.
    Tolgo il coperchio della scatola e subito il terrore si impadronisce di me, nel vedere sul fondo un album da disegno e due matite.

    - Grazie ma non posso accettare il tuo regalo Sam. - affermo con un sospiro carico di tristezza, mentre rimetto l'album da disegno e le matite dentro la scatola -

    - Perché no? - chiede Sam con la stessa espressione che assumeva un mio vecchio professore di fisica, quando mettevo in dubbio una sua spiegazione durante una lezione-

    - Lo sai benissimo che cosa succede, quando io disegno...non voglio farti del male.

    - Non me ne farai Scketch. Tu prova a disegnare qualcosa, qualsiasi cosa.

    Ho paura!
    Il mio sguardo corre terrorizzata dal blocco da disegno che ho appoggiato sulle ginocchia, alle matite e poi a Sam che pare l'immagine stessa della "tranquillità".
    Come fa ad essere così tranquillo?
    Eppure ha visto cosa sono in grado di fare se provo a disegnare qualcosa su di una
    qualsiasi superficie; prende vita e se intorno a me ci sono delle persone...queste si fanno male.
    Di solito riesco a controllare mie creazioni, ma se la paura mi attanaglia la mente
    rendendomi difficile la concentrazione, il disegno si ribella al mio controllo e chi o cosa gli stia intorno è spacciato.

    Alla fine decido di tentare.
    In fin dei conti se Sam è tranquillo, perché io non posso esserlo altrettanto?
    Con la mano sinistra che mi trema per la paura e anche l'emozione, prendo una delle due matite dentro la scatola, apro l'album da disegno e comincio a tracciare le prima linee di un disegno.

    Una farfalla.
    Come il delfino rappresenta la libertà, ma soprattutto la grazia visto il modo in cui si
    libra in volo, leggera e delicata.
    Ormai sono diventata piuttosto veloce!
    Non ci impiego molto tempo.

    Perchè?
    Osservo il disegno che ho appena finito di realizzare, la farfalla non prende vita dal
    foglio come al solito, non si libera leggera e aggraziata per la stanza.
    Ci riprovo.
    Disegno una libellula.
    Nulla.
    Disegno un rospo.
    Niente.
    Disegno un cavallo alato.
    Il nulla.

    Ho perso i poteri!
    La mia attenzione viene attratta come una calamita fa con il chiodo, dalla matita che ho ancora tra le mani.
    La osservo, scoprendola stranamente morbida e flessibile come...

    - Gomma?!Una matita completamente rivestita di gomma! - esclamo allibita, mentre con le dita della mano destra e sinistra piego leggermente la matita per accertarmi che sia davvero fatta di gomma -

    - La gomma è un'isolante e non un conduttore, ho pensato che se funziona con l'elettricità, poteva funzionare anche con i tuoi poteri. - Risponde Sam con calma e tranquillità, non rendendosi forse pianamente conto di quanto una simile "scoperta" rappresentasse per me la fine di un incubo -

    - Ma...ma...e questo blocco da disegno?

    - E' fatto con carta, ricavata dalla lana di pecora. Un ottimo isolante acustico e termico.

    - Questo vuol dire che, posso ricominciare a disegnare? Oh, grazie, grazie, grazie!

    Abbraccio Sam!
    Sono così felice di potermi dedicare nuovamente alla mia più grande passione, che me ne frego se l'ago che ho piantato nel braccio possa andare fuori dalla vena.
    Non poteva farmi regalo più bello!
    Sento chiaramente le sue braccia circondare le mie spalle, in confronto a lui sembro uno scricciolo o peggio ancora...uno gnomo.

    E' una sensazione meravigliosa!
    Da quando mio fratello è morto, nessuno qui in ospedale è venuto ad abbracciarmi per farmi sentire meno sola, visto il lutto che mi ha colpito.
    Solamente il dottor Presto e Rosy l'infermiera che conoscevamo me e Thomas fin da quando eravamo piccoli, mi hanno espresso tutto il loro sconfortonell'apprendere la notizia della morte di mio fratello, offrendosi di aiutarmi con il funerale.

    Sam è buono!
    I suoi occhi sono buoni.
    Appoggio la fronte contro la sua spalla mentre una sua mano si posa dolcemente sulla mia testa (tutt'altro che pettinata, anzi sembra un cespuglio); probabilmente se Thomas fosse ancora in vita, sarebbe entrato nella stanza mettendosi a urlare come un folle, ordinando a Sam di tenere giù le mani da sua sorella.

    Mi allontano da Sam, mettendo fine a questo abbraccio.
    La cosa stava diventando imbarazzante, nonostante il nostro fosse solo un abbraccio amichevole.
    Sono stanca!
    Mi lascio ricadere esausta contro la pila di cuscini che Rosy mi ha sistemato dietro la schiena in tarda mattinata; a Sam durante la permanenza in quel villaggio maledetto, ho raccontato di come ho ricevuto in dono i miei poteri e del trapianto di reni.

    Con la mano destra mi sfioro la schiena, (coperta dal tessuto leggero di una camicia da notte in lino celeste) nel punto dove si trova la cicatrice.
    Segno indelebile del sacrificio fatto da Thomas per potermi permettere di vivere una vita quasi-normale; per quanto io cerchi di non pensarci, ignorarla, lei è sempre li a ricordarmi che se sono viva, lo devo a mio fratello.
    Non l'ho mai fatta a vedere a nessuno.
    Mi vergogno.
    Mi disgusta.
    Quel lungo taglio biancastro, impossibile da ignorare o cancellare.

    - Che cosa farai, quando uscirai dall'ospedale? - chiede Sam interrompendo quell'assurdo silenzio che si era venuto a creare tra di noi -

    - Riporterò mio fratello a casa, a Osaka in Giappone e lo seppellirò accanto ai miei
    genitori. - rispondo sorridendo a Sam, scostando la mano dalla cicatrice come se la stoffa sotto di essa bruciasse -

    - Non brucerai il suo corpo?

    - No. La mia famiglia è buddista e anche io lo sono, se bruciassi il corpo di Thomas lui non potrebbe essere giudicato e quindi reincarnarsi.

    - E la promessa, che mi hai fatto? - domanda Sam con un mezzo sorrisetto, ben sapendo che con quella domanda avrebbe toccato un "tasto" molto dolente -

    - Quale...oh no, non penserai sul serio che io...che tu...SAM NO! - protesto indignata, al solo ricordo di quella promessa assurda, scambiata in un momento di disperazione "

    - Lo hai promesso.

    - E allora?! Eravamo disperati, se non volevamo impazzire dovevamo cercare almeno di stare allegri e...VA BENE, VA BENE!

    Sbuffo!
    Perché faccio promesse che poi non ho alcuna voglia di mantenere?!
    Incrocio le braccia sotto al seno e guardo Sam che invece se la ride, nel vedermi così maledettamente a disagio e in imbarazzo.
    Sia chiara, una cosa!
    Non metto in dubbio il fatto che Sam non sia un ragazzo carino (sono una ragazza anche io, in fin dei conti), che nei miei confronti è sempre stato molto gentile e disponibile ma...non voglio avere problemi, soprattutto con suo fratello Dean.

    Perché?!
    Mi reputa una cacciatrice di demoni inferiore a lui, sia per la mia giovane età che per la faccenda del trapianto. Una volta io e mio fratello abbiamo aiutato lui e suo padre John a cacciare un branco di vampiri; sentii Dean parlare con suo padre di me, davanti alla loro macchina.
    Un problema.
    Sarei stata solo d'intralcio, visto le mie "condizioni di salute".
    Per farla breve: secondo Dean Winchester, una persona che ha subito un trapianto di organi, non può avere una vita come quella delle altre persone.
    Non può cacciare.
    Non può fare nuove amicizie.
    Sposarsi.
    O fare sesso.

    Sarei voluta morire, in quel preciso istante.
    Le parole che erano uscite dalla bocca di Dean, mi trapassarono da parte a parte come la lama di una spada; ai suoi occhi io non sarei mai stata "normale", avrei sempre avuto qualcosa che non andava, di anomalo.
    Mi ha fatto sentire brutta.
    Mi ha fatto sentire sporca.
    Mi ha fatto sentire un mostro.

    Come la prenderebbe Dean se venisse (disgraziatamente) a sapere , che io e suo fratello siamo usciti insieme come semplici amici?
    Farebbe il diavolo a quattro.
    Direbbe a Sam di stare attento, che io non sono come le altre ragazze, non sono "normale" e quindi non posso essere trattata come tale...insomma, un disastro.
    Però ho fatto una promessa!
    Io mantengo sempre le promesse.
    Ed è questo che...mi frega sempre!

    - Devo andare Sketch, sono contento di sapere che stai bene!

    - Grazie a te per essere passato a trovarmi e anche per il regalo, mi è piaciuto davvero molto.

    - Come andrai a Osaka?

    - Io e mio fratello dividevamo un camper, credo si trovi ancora a Denver in Colorado dove lo abbiamo lasciato prima di finire in quell'orrido villaggio. Non appena uscirò da questo stramaledetto ospedale, andrò a prenderlo e poi...mi imbarcherò alla volta del Giappone.

    - Che ne diresti di... venire con noi? Potremmo darti un passaggio fino a Denver, una volta che ti sarai ripresa. - azzarda Sam porgendomi un bicchiere d'acqua, che io subito afferro e porto alle labbra siccome i farmaci che mi stanno somministrando da un pò di tempo a questa parte mi causano una forte sete -

    - Grazie, ma non credo che a tuo fratello Dean faccia piacere la mia compagnia! -replico con una leggera venatura di sarcasmo, alla generosa offerta di Sam. Un passaggio del resto, mi farebbe molto comodo-

    Sorrido.
    Sam mi abbraccia di nuovo ed io ricambio, mordendomi con i denti il labbro inferiore in quanto so di non essere riuscita a tenere fede alla mia seconda promessa ovvero...rivelare a Sam quale fosse il mio vero nome.
    Non ci riesco!
    Il mio soprannome è come una specie di "scudo" che mi protegge dal mondo esterno e le sue cattiverie; se la gente vedesse cosa sono in grado di fare con un foglio e una matita, probabilmente mi inseguirebbero armati di coltelli e pistole con l'intenzione di farmi fuori.

    Guardo Sam che un passo dopo l'altro si avvicina alla porta che da accesso alla mia stanza con l'intenzione di varcarla e uscire ed io lo saluto agitando la mano destra libera dalla presenza dell'ago della flebo; so bene che se gli dicessi di non rivelare il mio vero nome lui lo farebbe senza esitare ma...se poi non fosse così?!
    Ho paura.

    - Sam! Aspetta un attimo, per favore!

    - Si, che cosa c'è?

    - Mi chiamo Susan...


    GLOSSARIO:

    - * Juzu: Rosario buddista
    - * Sensei: Maestro
    - * Bushido: Antico codice di comportamento giapponese.

    Edited by PioggiaDiStelle - 20/7/2011, 10:03
     
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  2. Vivaldi4love
     
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    molto bello, complimentissimi scrivi divinamente ;)
     
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  3. PioggiaDiStelle
     
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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 3/7/2011, 23:08) 
    molto bello, complimentissimi scrivi divinamente ;)

    D-davvero?! :blink:
    Ti è piaciuta sul serio, questa oneshot?! :huh: :huh:
    Che bello, ne sono davvero felice anzi no felicissima :cry: :cry: purtroppo sono un pò arruginita, visto che è da un sacco di tempo che non scrivo più...ma spero ugualmente, che la mia storia venga apprezzata nella sua essenza e nei sentimenti positivi che essa trasmette ^_^ ^_^ ^_^ .
     
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  4. Vivaldi4love
     
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    se quando sei arruginita scrivi così bene, figuriamoci quando sei al top :)
    Bellissima e complimenti davvero :) ;)
     
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  5. fuffimary
     
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    questa one-shot è stupenda complentissimi. comunque credo che scrivere sia una cosa innata se sai scrivere bene una volta sai scrivere bene per sempre. quindi complimenti
     
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  6. {William Angelus Halliwell}
     
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    Io sono arrivato dopo le tue precedenti storie quindi non conosco i personaggi come Ellen o Layla ma ti dirò che questa Sketch mi è piaciuta molto, innanzitutto il suo potere, che anche io ho usato in una mia FF. Sei geniale, scrivi bene, la trama è molto carina, la povera ragazza ha perso tutti ma spero con tutto il cuore che possa seguire i Winchester. Sam è molto gentile con lei, chissà Dean invece come la potrebbe prendere :) Come x tutte le altre storie attendo sviluppi, tornerò a commentare i capitoli successivi.
    William
     
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  7. PioggiaDiStelle
     
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    Voi non avete idea, di quanto mi abbiate reso felice con le vostre recensioni positive :cry: :cry: :cry: vi prometto che farò il possibile per creare un sequel che sia all'altezza delle vostre aspettative e naturalmente anche delle mie...a dire la verità sono piuttosto indecisa tra due sequel, uno chiaro e l'altro un pò meno.

    CITAZIONE
    la povera ragazza ha perso tutti ma spero con tutto il cuore che possa seguire i Winchester.

    Diciamo di si, che li seguirà...ma non saranno mai un trio, ma piuttosto "colleghi" ;) ;)

    CITAZIONE
    Sam è molto gentile con lei, chissà Dean invece come la potrebbe prendere :)

    Con Sam, Sketch ha un buon rapporto anche perchè hanno interessi e caratteri piuttosto simili...con Dean è un pò' più difficile la cosa, si parlano in maniera civile ma lui è piuttosto diffidente nell'accettare lei come persona e il suo aiuto.
    Si vedrà ;)

    CITAZIONE
    se quando sei arruginita scrivi così bene, figuriamoci quando sei al top :)
    Bellissima e complimenti davvero :) ;)

    Così per mi fai arrossire ;) quello che ho scritto non è nulla di speciale, solamente un ritorno di ispirazione quando credevo di averla perduta per sempre :D
     
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  8. Vivaldi4love
     
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    scrivere è come sentire il vento su di sé.
    Quando ci sfiora, ci pervade e ci colma.
     
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  9. PioggiaDiStelle
     
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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 4/7/2011, 15:40) 
    scrivere è come sentire il vento su di sé.
    Quando ci sfiora, ci pervade e ci colma.

    Quoto! :D
     
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  10. fuffimary
     
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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 4/7/2011, 15:40) 
    scrivere è come sentire il vento su di sé.
    Quando ci sfiora, ci pervade e ci colma.

    quoto anch'io
     
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  11. sahany09
     
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    Mi associo.
     
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  12. Vivaldi4love
     
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    :) ^_^
     
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  13. Amariah
     
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    Bellissima one shot.

    Il personaggio di Sketch mi piace molto! (ed Ellen Page è una bravissima attrice oltre ad essere molto carina)
    Hai ricominciato a scrivere senza aver perso minimamente la tua bravura! Complimenti!
     
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  14. PioggiaDiStelle
     
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    CITAZIONE (Amariah @ 15/7/2011, 21:12) 
    Bellissima one shot.

    Il personaggio di Sketch mi piace molto! (ed Ellen Page è una bravissima attrice oltre ad essere molto carina)
    Hai ricominciato a scrivere senza aver perso minimamente la tua bravura! Complimenti!

    Grazie!
    Grazie!
    Grazie!
    Sono davvero stra-felice che il mio personaggio ti piaccia, ci tenevo moltissimo a una tua opinione in quanto mia "socia" quando scriviamo insieme fanfiction ^___^.
    Credevo che non sarei mai più riuscita a scrivere fanfiction, come ho già detto...per un anno e mezzo non ho più scritto nulla. Ora però sono tornata e...ho deciso di "sperimentare" nuovi metodi di scrittura di fanfiction, spero che i miei esperimenti piacciano :P :P
    Un bacione!!

    Ps: Ho scelto lei come "volto" per Sketch, in quanto la rappresenta in maniera perfetta...una ragazza normale, come tante, non la classica "bellocce strafighe" che si vedono spesso e volentieri in Supernatural.
     
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  15. John7776
     
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    bellissima one shoot e piacere di conoscerti anzi di leggerti ;) a presto !
     
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17 replies since 3/7/2011, 18:28   201 views
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