Angel's life

Oneshot by PioggiaDiStelle

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  1. PioggiaDiStelle
     
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    Ciao a tutti ^___^ ebbene si, non sono "morta" come forse molti di voi avranno sicuramente pensato; eccomi qui di nuovo tra voi, con una oneshot nuova nuova che parla di Sarah un nuovo personaggio e per essere precisi un'angelo o meglio "un'apprendista angelo" allieva di Castiel.
    Prima di cominciare però, ci tengo a fare alcune piccole premesse...prometto di essere breve ^_^

    1) E' da parecchio tempo che non scrivo più fanfiction, quindi sono un pochino arrugginita riguardo lo stile. Vi prego quindi, di avere un pò di pazienza e di apprezzare al meglio questa oneshot ^___^

    2) Il volto che ho scelto per rappresentare Sarah è quello di Eugenia Suarez, attrice che recita nel telefilm intitolato Teen Angels. Qui potete vedere una sua foto, in modo che vi rendiate conto di come è fatta la protagonista della oneshot.

    SPOILER (click to view)
    image


    3) Sarah non è un personaggio appartenente all'universo di Supernatural, non compare in nessuna puntata, così come l'attrice che le "da" il volto. Quello che leggete riguardo la storia degli angeli apprendisti, dei poteri deboli etc etc è frutto esclusivo della mia immaginazione. Chi segue Supernatural, sa che non esiste niente di tutto questo nel telefilm ^^.

    Ecco fatto, avevo promesso che sarei stata breve e così ho detto...non mi resta altro che augurarvi una piacevole lettura e perdonatemi ancora, per il mio stile non poco arrugginito.

    By PioggiaDiStelle


    * * * *


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    * * * *





    - Chi sei?

    - Non avere paura, non voglio farti del male. Mi chiamo Sarah, sono un angelo del Signore e ho bisogno del tuo aiuto Cassidy!

    - Cosa…io, in che modo posso aiutarti?

    - Il mio “maestro” è sceso sulla terra per aiutare due mortali, e impedire a Lucifero di liberarsi dalla sua prigione infermale in cui è rinchiuso da secoli e secoli. Io sono solamente un’ “apprendista” e la mia aura angelica è ancora molto debole ma…io sento che mio “maestro” ha bisogno di me, ed io voglio aiutarlo e per farlo ho bisogno che tu mi permetta di “impossessarmi del tuo corpo!

    - Perché proprio del mio corpo? Non puoi usare il tuo?

    - No, non posso! Se tu vedessi il mio vero aspetto perderesti per sempre l’uso della vista o peggio ancora non sopravvivresti. Allora, mi aiuterai?

    - Si, lo farò! Io credo in te, ed è per questo motivo che voglio aiutarti a trovare il tuo maestro, quindi…prendi possesso del mio corpo Sarah! Sono pronta.

    - Grazie Cassidy. Non ti deluderò, lo prometto.

    * * * *


    Stupendo!
    Il mondo dei mortali è qualcosa di assolutamente fantastico, ogni cosa di loro mi affascina; è come avere tra le mani un gioiello dalle mille e più sfaccettature.
    Purtroppo però, la maggior parte dei miei fratelli e sorelle non la pensano allo stesso modo; per loro gli umani, non sono altro che patetiche creature, dedite al peccato e che non imparano mai dai proprio errori.
    E’ vero!
    I mortali non sono perfetti come noi angeli e forse non lo saranno mai, però…è proprio questa loro imperfezione a renderli straordinari ai miei occhi.
    Gioiscono per ogni cosa, anche la più insignificante, e quando il dolore sembra piegarli, dentro al loro cuore trovano sempre la forza di rialzarsi ed andare avanti.
    Sospiro.
    Un tempo noi angeli camminavano tra i mortali, senza bisogno di nascondere il nostro verso aspetto; la gente credeva in noi e nei nostri poteri, quindi non esisteva il rischio di uccidere qualcuno o privarli per sempre dell’uso della vista.
    In altre parole, la pace regnava sovrana sulla terra ma questo purtroppo era tanto, anzi troppo tempo fa.
    Con il tempo però il male iniziò ad avvelenare il cuore degli uomini e delle donne, che smisero di credere sempre meno a noi angeli.
    Così fummo costretti ad abbandonare la terra per evitare di soccombere alla crudeltà senza fine dei nostri “cugini”demoni.
    Questa è la storia della mia razza o meglio del mio popolo, stando a quanto Michele mi aveva raccontato all’inizio del mio “apprendistato angelico”; io purtroppo non sono ancora un angelo nella sua totalità, non ho una “vocazione” come invece i miei fratelli e sorelle.
    Lelahel è l’arcangelo della luce.
    Elemiah quello del potere.
    Jeliel del amore.
    I miei poteri sono deboli, alcuni dei quali pressoché inesistenti e nonostante mi impegni a fondo nello studio per imparare a concentrare al massimo la mia “aura angelica” finisco sempre, per combinare qualche disastro portando scompiglio nel paradiso.
    Quindi è per questo motivo, che quando Dio lo ritenne opportuno mi ha “assegnata” ad uno dei miei fratelli, ovvero Castiel diventando così sua “allieva” nella speranza di imparare ad accrescere i miei poteri angelici e scoprire così quale fosse la mia reale “vocazione” .
    Purtroppo però il mio apprendistato fu di breve durata, in quanto Nostro Padre affidò a Castiel una missione molto importante nel mondo dei mortali e lui dovette “partire” subito.
    Ricordo che prima della sua “partenza” mio fratello si era raccomandato, o meglio mi aveva supplicato di continuare con i miei studi e che d’ora in avanti, nostro fratello Michele si sarebbe occupato del mio “apprendistato angelico”.
    Orrore!
    Michele era se possibile l’angelo più noioso di tutto il Paradiso, ancora peggio di Castiel; non perdeva occasione per rimproverarmi o prendersi gioco di me e delle mie capacità: nella migliore delle ipotesi ero costretta ad ascoltare il suo racconto, di come è stato abile nel cacciare nostro fratello Lucifero nell’inferno per aver osato sfidare nostro Padre.
    Fu così che un bel giorno, stanca di Michele e dei suoi noiosissimi insegnamenti sono fuggita dal Paradiso all’insaputa di tutti, compreso mio Padre e sono scesa tra i mortali per ritrovare il mio “maestro” e aiutarlo.

    - Il mondo dei mortali è fantastico, dovremmo approfittare dell’opportunità che c’è stata offerta Castiel!

    Ebbene si, l’ho ritrovato.
    Sorrido divertita al mio “maestro”, che seduto di fronte a me, mi rivolge un’occhiata tra il rimprovero e il disgustato, mentre inzuppo una ciambella alla crema dentro una tazza fumante di caffè.
    La gola è peccato.
    Vorrei tanto che Castiel vedesse le cose nel modo in cui le vedo io; gli esseri umani non sono tutti dei peccatori, capaci solamente di fare del male a se stessi o ai propri simili.
    Loro sono in grado di amare, ridere, piangere e in alcuni casi sono addirittura capaci di dare la vita; come per esempio i medici, che ogni singolo giorno lottano per strappare qualcuno dal freddo abbraccio della morte.
    Sorrido.
    Io ho aiutato una donna mortale, a mettere al mondo il suo bambino; è stato qualcosa di assolutamente incredibile e allo stesso tempo sconvolgente. Nel momento in cui ho tenuto tra le braccia quella piccola, indifesa vita innocente ho sentito una strana “sensazione” invadermi l’anima, facendomi sentire, per la prima volta “completa”.
    Gli esseri umani non sono un popolo di peccatori, infatti, sono creature imperfette, ma è proprio questa loro imperfezione a renderli così speciali ai miei occhi.
    Vorrei tanto che anche Castiel la pensasse come me, invece di seguire alla lettera gli insegnamenti dei nostri fratelli e sorelle più “anziani” e gli ordini di Nostro Padre.
    Freddo.
    Distaccato.
    Insensibile.
    Sempre pronto a “bacchettarmi” quando non mi impegno a sufficienza nel mio apprendistato; oppure perché la mia aura angelica è sempre troppo debole ed in caso di attacco da parte di un demone, non avrei scampo.
    Purtroppo ha ragione, è tutto vero.
    Non sono in grado di leggere il pensiero.
    Non so “piegare” il tempo.
    Tanto meno esorcizzare un demone.
    Tutte cose che gli angeli “adulti” sono in grado di fare, mentre io, riesco a malapena a diffondere pace e armonia nel cuore degli esseri umani.
    Che vergogna!

    - A dire la verità, non capisco il motivo di tutto questo tuo entusiasmo Sarah, anzi dovresti concentrarti di più sui tuoi studi invece di perdere tempo e peccare d’accidia, come stai facendo adesso. – Rispose freddamente Castiel, osservando con severità la sua “giovane allieva” seduta di fronte a lui intenta a nutrire il corpo del mortale che ha acconsentito ad ospitarla-

    - Uffa! Sei veramente un’insopportabile bacchettone, lo sai Castiel? – Rispondo di rimando, addentando un pezzo di ciambella ed impiastricciandomi la bocca di crema e granelli di zucchero-

    - E tu dovresti smettere di mangiare quelle “cose” e imparare a potenziare la tua “aura angelica” La gola è peccato, lo sai?

    - Quanto sei noioso! Devo mangiare, se voglio mantenere il corpo di colei che “mi ospita” in forza e salute.

    Insopportabile!
    Possibile che l’unico pensiero di Castiel, fosse solamente quello di ricordarmi quanto io fossi debole come angelo?!
    Pensavo che la vicinanza con Sam e Dean, due cacciatori di demoni, lo avrebbe un tantinello “ammorbidito” dal punto di vista caratteriale; ma a quanto pare mi sono sbagliata.
    Distolgo irritata lo sguardo dal mio “maestro” e porto la tazza di caffè che ho ordinato, alle labbra, sorseggiandolo lentamente; i fratelli Winchester sono stati i primi mortali, dopo Cassidy che ho incontrato subito dopo la mia venuta sulla terra.
    Come al solito mi ero cacciata nei guai, finendo tra le grinfie di un demone e rischiando seriamente di ritornare in Paradiso con un biglietto di sola andata; Castiel aveva chiesto il loro aiuto, salvandomi così la vita.
    Dean!
    Fin dal primo momento, ha preteso da parte mia una sorta di “rispetto gerarchico”; essendo lui il “più vecchio” era il leader, e quindi una mocciosa come me, gli doveva portare il massimo rispetto e appoggiare ogni sua idea, comprese le più assurde.
    Sorrido.
    Anche se Dean mi ritiene una “mocciosetta” per via del “corpo terrestre” di cui mi sono impossessata, con il tempo ha imparato a volermi bene; per lui io sono come la “sorellina” che non ha mai avuto, altrimenti perché prendersi la briga, ogni volta che mi caccio in qualche brutto pasticcio di venirmi a salvare personalmente?!
    Addirittura è riuscito a perdonarmi, quando per errore, durante un’esercitazione con Castiel su come concentrare al massimo il flusso del la mia aura spirituale, ho fatto partire senza volere la sua automobile; ricordo che Dean ha inseguito la sua “piccolina” per più di due isolati, invocando il mio nome e minacciando di sbudellarmi o farmi a pezzi.
    Oppure come quella volta, che io e Dean durante una caccia, siamo stati catturati da un demone che amava congelare le proprie vittime per poi accanirsi sui loro corpi senza vita; rinchiusi in una cella frigorifera appartenente a una macelleria, abbiamo rischiato seriamente di morire congelati.
    Gli angeli non possono morire.
    In teoria possono essere uccisi, solamente da altri angelo, dai demoni, con particolari armi, oppure perché i loro poteri sono troppo deboli e quindi non assicurano loro sufficiente protezione.
    Proprio per questo motivo, infatti, che in quell’inferno di freddo e ghiaccio io ho rischiato seriamente di morire; se non fosse stato per Dean sarebbe successo veramente.
    Ricordo che mentre il freddo avvolgeva il mio corpo e il dolce sonno della morte, piombava lentamente su di me; Dean mi ha avvolto nella sua giacca, incoraggiandomi a non addormentarmi, di resistere e parlargli di qualsiasi cosa mi venisse in mente. Addirittura è arrivato al punto di schiaffeggiarmi pur di costringermi a rimanere sveglia, nonostante le forze stavano per abbandonare anche lui.
    Nella disperazione del momento, mi ha addirittura abbracciato cercando di regalarmi quel poco di calore che era rimasto nel suo corpo intorpidito dal gelo; ed io nonostante la debolezza che mi intorpidiva il corpo e la mente ho ricambiato il suo abbraccio, cingendogli il collo con entrambe le braccia e sperimentando così, per la prima volta da quando Dio mi aveva dato la vita, il significato della parola “affetto”.
    Sospiro.
    Non mi occorre certo la telepatia, per sapere, quale pesante e invisibile fardello gravi sulle spalle di Dean; ha passato metà della sua vita mortale a cercare di tenere unita la sua famiglia e di proteggere suo fratello Sam, arrivando addirittura a sacrificare la sua vita per lui.
    Come può una persona dotata di un così grande coraggio, forza e spirito di sacrificio essere condannata a trascorrere l’eternità nelle profondità più oscure dell’inferno?! Non c’è giorno, infatti, che io non ringrazio mio Padre, per aver deciso di riportare in vita Dean; non esiste, che qualcuno debba essere condannato a subire torture e patire sofferenze indicibili, per un atto d’amore.

    - Vogliamo andare, Sarah? Abbiamo già perso fin troppo tempo in questo posto! – Esclamò con impazienza Castiel, porgendo alla sua allieva un tovagliolo di carta affinché si pulisse il viso-

    - Eh?! Cosa?! S-si, d’accordo. – Replico io di rimando, balbettando e riscuotendomi dal torpore nel quale ero caduta-

    - Sarah! Tu sei un angelo, e in quanto tale non ti è permesso provare alcun tipo di emozione, lo sai. Non ti ricordi, cosa è successo a nostra sorella Anna?!

    - Uffa! Quanto sei noioso, sei l’angelo più antipatico e rompiscatole che io abbia mai conosciuto, lo sai? Stai tranquillo, ho la situazione sotto controllo…brutto antipatico! –

    - Ti ho sentito!

    Usciamo dalla caffetteria in cui abbiamo trovato “rifugio”, ed il nostro cammino ci porta ad addentrarci in un parco; dove una lieve brezza aleggia tutto intorno, diffondendo nell’aria un dolce profumo di rose o forse qualche altro fiore. Io e il mio “maestro” ci sediamo sulla riva di un piccolo lago, al cui interno nuotano una famiglia di graziose papere.
    Mi sdraio sull’erba, chiudendo gli occhi e lasciando che il tiepido sole primaverile mi accarezzi il viso e solletichi il naso dolcemente.
    E’ tutto così meraviglioso!
    Pigramente apro l’occhio sinistro, giusto per vedere cosa sta combinando quel “rompiscatole insopportabile di Castiel;è seduto proprio accanto a me ed osserva le cristalline acque del lago con aria “terribilmente” pensierosa.
    Come può restare indifferente, di fronte alle bellezza di questo pianeta?!
    Noi angeli dovremmo apprezzare tutto ciò che di bello e meraviglioso esiste; però ultimamente, quasi tutti i miei fratelli e le mie sorelle, sono impegnati a guardarsi le spalle l’uno con l’altro o prepararsi per l’imminente arrivo dell’Apocalisse, nel caso in cui Lucifero riesca a liberarsi dalla prigione che lo tiene intrappolato negli Inferi.

    - “ Vorrei tanto che Sam fosse qui con me adesso! Sono sicura , che in un luogo meraviglioso come questo, dimenticherebbe all’istante il sangue di demone ed i suoi poteri”

    Sam.
    A differenza di suo fratello Dean, lui ha “accettato” la mia venuta sulla terra fin dal inizio e con entusiasmo senza pretendere alcun tipo di “rispetto gerarchico” per via della mia giovane età, non solo terrestre.
    Quando non eravamo impegnati in qualche caccia, per impedire a Lilith o altri demoni di rompere i rimanenti sigilli, che servivano a tenere Lucifero rinchiuso nella sua prigione infernale; io e Sam passavamo molto tempo insieme.
    Un giorno per esempio, ero alquanto giù di morale a causa di mio fratello Castiel e dei suoi rimproveri a causa del mio scarso impegno nello studio su come potenziare la mia aura angelica, perché ancora troppo debole.
    Il giorno seguente, ricordo che Sam mi aveva svegliata quando fuori era ancora buio, siamo saliti a bordo della macchina di Dean; in direzione del mare.
    L’oceano.
    Quella era la prima volta in assoluto che vedevo il mare; e mentre affondavo i piedi nella grigia sabbia, lasciando che l’acqua proveniente dal mare li lambisse per poi ritrarsi, ho avvertito chiaramente il mio potere crescere.
    Poi ci siamo seduti sulla spiaggia e mentre le onde del mare s’infrangevano sulla scogliera, ho raccontato a Sam della mia “famiglia”, di quel noioso di mio fratello Michele, che non faceva altro che vantarsi della sua grande impresa, ovvero di aver cacciato Lucifero dal Paradiso.
    Oppure di Gabriele, sparito chissà dove e dedito a ogni genere di vizio o eccesso, senza che nostro Padre o qualche altro angelo alzasse un dito per punirlo.
    Ricordo che Sam mi aveva ascoltato con attenzione e interesse il racconto riguardante la mia “famiglia”; poi dopo essere scoppiato a ridere di fronte alle mie “ più che legittime” lamentele, aveva risposto, sostenendo che le famiglie dei mortali, non erano poi così differenti dalla mia.
    Stessi problemi tra “fratelli”
    Stesse liti.
    Stesse “preferenze” tra l’uno o l’altro figlio.
    Sorrido.
    Poi è stato il mio turno di ascoltare Sam, che nel modo più dettagliato possibile, mi ha raccontato degli esseri umani, del loro modo di vivere e di affrontare la vita; ed anche il motivo, per cui fosse così difficile per loro credere agli angeli ed alla nostra magia.
    So che non avrei dovuto, ma mentre passeggiavamo sulla spiaggia, ed io raccoglievo piccole conchiglie, avevo pregato Sam di parlarmi dei suoi “veri problemi”.
    Così è stato.
    Dopo un minuto di assoluto silenzio tra di noi, in cui ho scorto un fulgido velo di tristezza aleggiare negli occhi di Sam; lui ha iniziato a parlare con voce spenta, un sussurro appena udibile mentre osservava il mare e l’orizzonte in lontananza.
    Come tutto ebbe inizio.
    Sam diede così il via alla sua “triste” nonché personale storia; mi parlò della morte di sua madre, quando lui era poco più che un neonato, del rapporto conflittuale con suo padre John,il desiderio di avere una vita normale ed infinte…l’incontro con il demone di nome Ruby e la sua “dipendenza” dal sangue di demone.
    Sospiro.
    L’unico significativo ricordo che ho, di quella lunga quanto sofferta conversazione, è l’abbraccio convulso, quasi disperato che ho “donato a Sam.
    Come può un essere umano, portare un così grande peso sulle spalle, senza comprendere le reali motivazioni che l’hanno spinto ad agire in quel modo?!
    Dolore.
    Rabbia.
    Odio.
    Dubbio.
    Erano queste le emozioni che si agitavano senza sosta nell’animo di Sam, che dopo un primo istante di “smarrimento”, non aspettandosi forse un simile gesto da parte mia; aveva ricambiato il mio abbraccio, stringendomi a se con grande affetto.
    Sorrido.
    Al nostro ritorno al motel, abbiamo trovato ad aspettarsi Dean e Castiel: uno sul punto di ucciderci, perché la sua preziosa macchina era ricoperta di sabbia fin nel motore e l’altro con il solito cipiglio severo ma allo stesso tempo preoccupato.
    Quella splendida giornata si concluse, con me e Sam costretti a lavare la macchina di Dean sotto la minaccia, da parte di quest’ultimo di un fucile caricato a proiettili di sale grandi quasi quanto un’arancia; quante storie per un’automobile!

    “ Uffa! Avrei preferito di gran lunga, passare una giornata in compagnia di Sam e Dean e invece, ho dovuto sopportare per più di tre ore Castiel e le sue noiosissime lezioni su come potenziare la mia aura angelica e…”

    Il corso dei miei “rabbiosi” pensieri, viene bruscamente interrotto da qualcosa che mi si posa dolcemente mi si posa sul viso, o meglio sugli occhi impedendomi così di vedere il cielo e le bianche nuvole che lo attraversano.
    Lentamente mi giro a sedere ed osservo divertita, il piccolo cappello di paglia bianco che ho tra le mani la cui sommità è decorata con colorato nastro rosa.
    A poca distanza dal punto in cui io e Castiel ci troviamo, una bambina con capelli neri, il viso tondo e paffuto, gli occhi azzurri e un vestitino bianco mi osserva ricambiando il sorriso che io le ho rivolto.
    Ignorando l’occhiata “sospetta” che Castiel rivolge a me ed alla piccola mortale, mi alzo e raggiungo quest’ultima; mi inginocchio davanti a lei, in modo tale da essere alla sua stessa altezza porgendole infine il suo cappellino.

    - Credo che questo adorabile cappello, appartenga a te,non è così piccolina? – Chiedo alla piccola mortale sorridendo, mentre le restituisco ciò che aveva perduto-

    - Si! Io stavo giocando e il vento l’ha portato via…ma tu lo ha ritrovato! Lo sai che sei bellissimissima, sembri proprio un angioletto, come quelli di Natale. – Afferma la bambina, gonfiando le guance tonde e paffute, sorridendomi dolcemente e sicura di ciò che stava dicendo-

    - Ah davvero?! Pssst…lo vuoi sapere un segreto, piccolina?

    - Siiiiii!

    - Gli angeli esistono piccola, sono molto più vicini di quanto tu creda.

    - E dove sono? – Chiese la bambina, portandosi il piccolo indici alla bocca guardandomi, con occhi trepidanti di curiosità-

    - Proprio qui, e tu non devi mai smettere di credere in loro. Me lo prometti? – Rispondo io, afferrando la mano destra della mia piccola interlocutrice portandogliela a sinistra, vicino al cuore.

    - Promessooooo! Ora però devo andare, che la mamma mi sta cercando se no poi si preoccupa. Ciao ciao signora angelo!

    Sorrido.
    Ritorno in posizione eretta, mentre guardo la bambina allontanarsi e ricongiungersi alla madre; soddisfatta osservo il piccolo monile di corda e perle bianche, che ho fatto apparire sul polso sinistro di quella piccola, quanto meravigliosa creatura senza che lei si fosse accorta di qualcosa.
    La proteggerà!
    Castiel si avvicina a me, pronto per la sua ennesima “strigliata” in quanto ho quasi rivelato ad una creatura mortale, la mia vera natura e averle donato un talismano di protezione, senza che ne fossi espressamente autorizzata da Dio o da qualche Arcangelo.

    - Sei stata imprudente Sarah! – Esclamò Castiel affiancandosi a me, le braccia ciondolanti lungo i fianchi, rivolgendomi un’occhiataccia di rimprovero come faceva, tutte le volte che commettevo un grave errore-

    - Lo so, ma non mi importa…i bambini non devono smettere di credere in noi, ed io devo proteggerli. Loro sono la nostra unica speranza ed il nostro futuro. – Rispondo a mia volta, portando le mani dietro la schiena per nulla intimorita dal suo sguardo, sicura di aver fatto la cosa giusta-

    - Il tuo apprendistato è ancora molto lungo e…

    - Sei deluso del mio operato, fratello? – Domando senza troppi giri di parole, sfidando apertamente Castiel i miei occhi azzurri fissi nei suoi -

    - No al contrario, è un grande onore per me averti come sorella e soprattutto come mia allieva. – Rispose Castiel, mentre le sue labbra per la prima volta in assoluto si piegarono in un piccolo, ma allo stesso tempo sincero sorriso-

    Sorrido.
    Vivendo tra i mortali, anche Castiel sta imparando ad apprezzare quelle che gli esseri umani chiamano “emozioni” .
    Lui è orgoglioso di me come allieva, ed io lo sono altrettanto fortunata ad avere lui come maestro…nonostante il più delle volte, preferisco agire di testa mia piuttosto che dare ascolto ai suoi noiosi insegnamenti.
    Gli voglio bene.
    Non solo perché è il mio “maestro”, ma anche e soprattutto perché è mio fratello.
    In silenzio ci avviamo verso l’uscita del parco, mentre per un fugace istante, il sole si diverte a giocare con le nostre ombre, mostrando per un attimo le nostre ali.
    Chi sono io?
    Mi chiamo Sara, e sono un angelo del Signore.
     
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  2. sahany09
     
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    Che bella idea!
    Ma finisce qui o è a puntate?
    Carinissima! Tenera.
    Non mi sembri tanto arrugginita!
    Brava!
     
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  3. PioggiaDiStelle
     
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    CITAZIONE (sahany09 @ 9/8/2010, 21:42)
    Che bella idea!
    Ma finisce qui o è a puntate?
    Carinissima! Tenera.
    Non mi sembri tanto arrugginita!
    Brava!

    Una recensione, ti confesso che cominciavoa perdere le speranze :cry: :cry: :cry:
    Questa è una oneshot e quindi è formata da un solo capitolo, però non appena mi verrà di nuovo l'ispirazione scriverò qualcos'altro sul personaggio di Sarah...sicuramente tendente al comico, perchè lei è molto buffa come personaggio e angelo, del tutto fuori dal comune ^^.
    Grazie per la recensione :console:
     
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    Lilith vs Sam

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    Questa Sarah è adorabile! Giovane e tenera e pasticciona... una boccata d'aria in mezzo a tanti angeli seriosi o str***i o poco raccomandabili! Devo dire che mi piacerebbe leggere qualche sua avventura... ;)
     
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  5. dani61
     
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    Ma bentornata!!!!! Bellissimo racconto - molto originale e dolce - mi piace che con il personaggio di Sarah siamo tornati alla versione angelica che ci accompagna da sempre - e cioè i cari e buoni Angeli Custodi - simpaticissimo però anche il suo lato umano -
    Brava e assolutamente non arruginita!!!!
     
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  6. Amariah
     
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    Ciao! Mi sono mancate davvero tanto le tue fanfiction!
    E a proposito...
    Ma che bella questa storia!!!!!! Sarah è così... umana! Non è fredda e distaccata come gli altri angeli!
    Un personaggio davvero molto originale!

    Complimenti!!!!
     
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  7. Vivaldi4love
     
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    Che doooolce la tua Sarah ^^... bravissima!!!!!!!!!
     
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    avviso agli autori :
    aperto topic su come impostare l'intro delle vostre fiction ,lo trovate in cima a questo settore :)
    lo abbiamo fatto per regolarizzare un po' il tutto e omologarci agli altri siti e forum che usano postare fiction.
    Il regolamento è in vigore da oggi in poi ,quindi i vecchi lavori possono restare come sono ..se volete modificarli fatelo pure :) a vostro piacere ;)
    se avete problemi o domande non esitate a mandare mp o a postarle in Help nel settore "guida cacciatori/cacciatrici".
    grazie a tutti lo staff.
     
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    Beatrice

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    Bella anke questa oneshot, ormai avrai capito k commenterò tutte le tue opere.. Piano piano spero di leggere anke altre storie.
    Ripeto k scrivi davvero bn e k anke questa mi è piaciuta, stavolta hai inquadrato la vita di una giovane angelo, un po' pasticciona, ma molto più umana di Cass a quanto pare! :D Peccato k sia formata solo da un capitolo..
     
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  10. PioggiaDiStelle
     
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    Lo so!
    Sono vergognosa!
    Mi dimentico sempre di rispondere ai topic delle vecchie fanfiction che ho scritto...d'ora in poi starò più attenta, lo prometto :D :D .

    CITAZIONE
    stavolta hai inquadrato la vita di una giovane angelo, un po' pasticciona, ma molto più umana di Cass

    Ti confesso che mi sono ispirata al rapporto tra Mhado e Mana di Yu-Gi-Oh, lui è il maestro e lei l'allieva apprendista...il rapporto che ha con Castiel è proprio questo :D :D

    CITAZIONE
    Bella anke questa oneshot, ormai avrai capito k commenterò tutte le tue opere..

    Wow!
    Mi fa piacere leggere queste parole...però così, mi fai anche arrossire insomma, non credo di meritare tutte queste lodi ^_^

    CITAZIONE
    Peccato k sia formata solo da un capitolo..

    E' vero! Però chi lo sa...magari un giorno potrebbe venirmi l'ispirazione e scrivere un sequel :D :D
     
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    Beatrice

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    non credo di meritare tutte queste lodi

    Cosa dici?? Sn più k meritate!
    CITAZIONE
    magari un giorno potrebbe venirmi l'ispirazione e scrivere un sequel

    Sequel k leggerò senz'altro.. Vado a commentare altre tue opere.. :D
     
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10 replies since 9/8/2010, 10:34   156 views
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