Il tunnel

oneshot by sahany09

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  1. sahany09
     
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    DOVEROSE PREMESSE:



    1) SPOILERS 4° E 5° STAGIONE;

    2) Questa piccola fiction mi è stata ispirata da un articolo letto su un giornale in cui si parla dell’aldilà in termini scientifici;

    3)L’ ho scritto come una piéce teatrale, una sorta di atto unico;

    4) Il luogo d’azione è un pub, in una città qualsiasi degli Stati Uniti (ma il locale si trova a Cicero); il tempo è collocato più o meno alla fine della 5° stagione, ma non ha molta importanza ai fini della storia;

    5) Il protagonista unico di questo oneshot è Dean;

    6) Sappiamo dei trascorsi infernali di Dean, e della sua fede non proprio granitica, ma da quando è stato ripescato dall’Inferno da Castiel, sembra che creda un po’ di più, salvo poi riperdere la fede quando non trova Dio;

    7) Ho immaginato un dialogo fra lui, che è stato all’Inferno – e anche in Paradiso – ; ha cacciato demoni, e quindi ha visto l’aldilà, ed una persona che, come lui, è passata a “miglior vita”, ed è ritornata, senza però aver visto nulla. E per questa persona, l’esperienza è stata devastante in virtù di ciò che era e che faceva.

    8) Per quanto mi è stato possibile, ho cercato di rispettare soprattutto il personaggio di Dean. L’altro personaggio è totalmente inventato.


    Ragazzi, io non so se vi piacerà. Sono consapevole che sia una cosa un pò particolare. Non è un'avventura dei bros. E' un dialogo su un tema piuttosto importante. aldilà di ciò che voi pensate sull'argomento, dateci una letta.
    Però posso dirvi sinceramente che l' ho scritto con l'anima.
    Tra l'altro, questo passaggio, riarrangiato per l'occasione, fa parte di un mio progetto che sto portando avanti e, se riuscirò nell'intento, dovrebbe essere una mia personale versione della profezia del 2012. Ma non so ancora cosa uscirà, e se uscirà qualcosa di veramente valido. Ci sto provando.
    Buon divertimento....si fa per dire!



    IL TUNNEL


    Tarda sera, in un locale qualunque di una qualsiasi città negli Stati Uniti


    Il locale è ampio e lungo e ci sono molti tavoli, alcuni dei quali, da quattro posti, occupano tutta la zona a sinistra dell’ingresso; gli altri, sempre da quattro, ma con i divanetti, sono invece allineati l’uno dopo l’altro, contro la parete destra, al lato destro del salone, In linea diretta con l’ingresso si vede il bancone in legno scuro, coperto da un vetro.
    Dean sta giocando a poker all’ultimo tavolo, al lato destro, con altri tre avventori del locale, e sta vincendo. Dopo aver tenuto per dieci secondi col fiato sospeso la coppia avversaria, cala la sua scala reale, provocando nei due una reazione piuttosto irritata, beccandosi un sentito “Va all’inferno” da colui che, pur avendo chiesto di vedere, è sicuro di avere in mano la combinazione vincente.
    Il momentaneo irrigidimento del ragazzo non sfugge al suo occasionale partner di gioco, seduto proprio di fronte a lui, benché Dean abbia fatto di tutto per non far emergere i suoi sentimenti. Ma non può fare a meno di rabbrividire.
    Ehi, - dice il giocatore, vedendo la sua faccia seria – era solo una battuta!”.
    Dean gli fa cenno che non si è offeso.
    La partita è conclusa, e i rivali lasciano il tavolo, Dean invece rimane seduto bevendo il dito di whisky in fondo al suo bicchiere. L’uomo, con cui ha giocato contro gli altri due, resta anche lui al tavolo, e si scola in un sol colpo la sua bevanda. Ora che la tensione del gioco è svanita, Dean lo osserva meglio: ha i capelli cortissimi biondo rossiccio, la barba e i baffi chiari appena accennati, e gli occhi azzurri, con dentro una luce dolente e disillusa. Nell’insieme, dimostra un’età fra i quaranta e i cinquant’anni. Si chiedono i rispettivi nomi, e il suo partner a poker dice di chiamarsi Josh, abbreviativo di Joshua. Dean tira fuori i soldi, e li divide fra lui e il suo temporaneo socio che pare abbacchiato.
    DEAN: “Ehi, - scherza Modera il tuo entusiasmo! Va bene che abbiamo vinto, ma….!
    JOSH: “Ti ho visto!” tronca, guardando intensamente Dean.
    DEAN: “Mi hai visto far cosa? – chiede, sul chi vive – Non ho barato!” .
    JOSH: “Non alludevo a quello” replica, abbozzando un mezzo sorriso sornione.
    DEAN: “A cosa, allora?” chiede, a metà strada fra il nervosismo e la curiosità.
    JOSH: “Quando quel tipo ti ha mandato all’inferno.. – prosegue – Hai reagito come se ci fossi andato sul serio” termina ridacchiando.
    DEAN: “E’ stata una tua impressione” lo liquida, con nonchalance, mentre mette a posto le carte.

    Ma Josh lo afferra per la giacca, con una certa risolutezza.

    JOSH: “Hai avuto un’esperienza di trapasso?” gli domanda poi a bruciapelo, con la faccia a due centimetri.

    Dean si irrigidisce di nuovo. Non ama parlarne.

    DEAN: “Mi stai chiedendo se sono ….morto e resuscitato?”.
    JOSH: “ Esattamente” sibila.

    Dean sospira.

    DEAN: “Posso chiederti perché lo vuoi sapere?” domanda.

    Josh si esibisce in un moto di impazienza.

    JOSH: “Perché è successo anche a me” risponde, con fare cospiratorio, mollando Dean.
    DEAN: “Beh, – commenta, tranquillo - non siamo i soli al mondo ad aver fatto un giro di là” .
    JOSH: “E’ vero. – ammette - Ma molti dicono di aver visto qualcosa
    DEAN: “Tu, no?”
    JOSH: “No
    DEAN: “Invidia?” .
    JOSH: “Come la prenderesti se passando di là non vedessi quello che speri di vedere?” replica, affranto.
    DEAN: “Ah. - fa, ironicamente meravigliato - Non hai visto il tunnel con la luce in fondo?”.
    JOSH: “Non ho visto tunnel, - replica, stizzito - e non ho visto luci in fondo. A meno che la luce che ho visto non fosse quella della lampada alogena sulla mia testa, all’ospedale”.
    DEAN: “Forse sei rimasto morto per troppo poco tempo” osserva, ironico.

    Poi però ricorda che la sua discesa all’Inferno è stata immediata e rapidissima.

    JOSH: “Sono rimasto morto per un tempo sufficiente a vedere qualcosa, se ci fosse”.
    DEAN: “Da come lo dici, mi viene da pensare che per te fosse importante vedere l’aldilà” .
    JOSH: “Si. - risponde, triste - Lo sarebbe stato”.
    DEAN: “Quindi, credi”.
    JOSH: “Credevo” .
    DEAN: “Cavolo, amico. Mi dispiace che non ti sia successo, ma posso garantirti che di là qualcosa c’è. Non è la favola che ci si aspetta, ma oltre la morte c’è una vita”.
    JOSH: “Cos’ hai visto tu? – ribatte, nervoso - Anime, angeli, diavoli, Inferno, Paradiso,… Dio?
    DEAN: “Tutti tranne l’ultimo” risponde, sarcastico.
    JOSH: “Che sfiga! - ribatte, anche lui sarcastico - Mancava proprio lui!”.
    DEAN: “Già. – conviene sconsolato - Non era in sede”.
    JOSH: “Dio non è mai in sede. – sentenzia, velenoso - Non esiste”.
    DEAN: “Neppure io l’ ho visto. - replica – Ma da qualche parte, forse sarà”.
    JOSH: “No. – ribatte, duro - Non c’è. E non c’è niente oltre la morte. Siamo stati ingannati. Ci sono state raccontate un sacco di balle per farci star buoni. Se ti comporti bene vai in Paradiso, se fai lo stronzo vai all’Inferno. Ma gli stronzi all’Inferno non ci vanno. E i buoni non vanno in Paradiso. Non andiamo da nessuna parte. E quello che crediamo di vedere in punto di morte, non sono altro che allucinazioni provocate dal nostro inconscio quando non siamo più in grado di dominare la coscienza” .
    DEAN: “Bella teoria! – commenta, amaro.- Magari fosse così”.

    I ricordi del suo soggiorno all’Inferno riemergono terribili.

    JOSH: “E’ così!” ribadisce , sicuro.
    DEAN: “A me non risulta”.
    JOSH: “Si vede che nella tua vita hai fatto collezione di sensi di colpa”.
    DEAN: “Non m’incanti con le tue sparate da strizzacervelli di periferia” ringhia, infastidito.
    JOSH: “E allora com’è l’Inferno?” .
    DEAN: “Spaventoso” risponde, serio.
    JOSH: “Ci sono i diavoli con le corna, la coda e il forcone?” chiede, sghignazzando, molto acido.

    Dean afferra l’uomo per il collo della giacca.

    DEAN: “Non fai ridere. – sibila, gelido - Non immagini nemmeno lontanamente che cos’è”.
    JOSH: “Avrei voluto vederlo” dichiara, lasciando di colpo il sarcasmo.
    DEAN: “Stasera sei spiritoso, hai bevuto troppo, o sei sempre così?” .
    JOSH: “No! – replica, accalorato - Parlo sul serio. Avrei pagato non so cosa per poter vedere una lingua di fuoco, o una piuma dell’ala di un angelo”.
    DEAN: “Per andare a raccontarlo in giro? – lo apostrofa, torvo - Per finire in televisione?”.
    JOSH: “No. – risponde, serio - Per poter continuare a dire alla gente di credere in Dio e nella vita eterna” .
    DEAN: “E non puoi più farlo adesso?” .
    JOSH: “ Ora non più”.

    Dean molla la presa su Josh, guardandolo contemporaneamente con sospetto.

    DEAN: “Perché?” chiede,
    JOSH: “Perché sono un prete! – risponde con dignitoso avvilimento – O meglio: lo ero” .


    E dopo questa rivelazione, Josh si alza e lascia il pub, senza dare a Dean possibilità e tempo di trovare una risposta consolatoria. Dean resta seduto, perplesso e sgomento, a riflettere.
    Crede di capire il dramma dell’uomo, e ne è turbato. Si rende conto di quanto possa essere traumatico per una persona che ha sempre creduto in Dio e nella vita oltre la morte, e ha votato, convinta, la sua vita a dare speranze ai credenti come lui, scoprire che quelle speranze non ci sono, ma dal suo canto, reputa impossibile che la sua atroce esperienza all’Inferno possa essere demolita dalla scienza, e in un ciclo di sedute sopra il lettino di uno psicanalista.
     
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  2. eli*dreamer
     
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    bellissima idea...comlimenti
     
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  3. sahany09
     
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    Grazie, cara !!! Sono già contenta che tu l'abbia letta. So che è un pò "ambiziosa".
     
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  4. Vivaldi4love
     
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    Molto avvincente! Sembrava di vederli discutere sul serio, brava come sempre ^^
     
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  5. Passiøn
     
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    Che bello, mi è piaciuto!
    Dean che trasale involontariamente mi ha ricordato una scena di SPN... Sam: "La vita di quella ragazza è stata un Inferno" Dean rabbrividisce e dice "Come se tu sapessi com'è". Non riesce proprio a dimenticarlo, povero.
    Il dialogo che hai costruito è perfetto... Insomma, proprio una bella idea e scritta bene, brava ^^
     
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  6. sahany09
     
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    Grazie! Grazie ragazze! Si, più che altro è stata una cosa molto sentita. Povero Dean! A volte mi chiedo se mai dimenticherà e, soprattutto, se mai riuscirà a perdonarsi. E dovrebbe perché in fondo, è stato spinto dall'eccessiva sofferenza provata. Spero che un giorno, prima o poi, ci riesca, o la sua vita potrebbe davvero trasformarsi in un inferno in terra.
     
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  7. dani61
     
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    Bellissima storia - certo particolare - l'eterna domanda a cui nessuno può rispondere - solo la fede o la mancanza di essa ci da risposte sicure!!! - Bravissima come al solito - scrivi egregiamente !!!!
     
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  8. sahany09
     
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    Grazie, cara. Lo dico anche qui: molto bella anche la tua.
    Alla fine, ero commossa.
     
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  9. dani61
     
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    Grazie - troppo gentile! Ma fidati - in cose come queste si vede la "classe"!!!
     
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  10. sahany09
     
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    CITAZIONE
    l'eterna domanda a cui nessuno può rispondere - solo la fede o la mancanza di essa ci da risposte sicure!!!

    Pare che la scienza sia riuscita a dare una spiegazione. Ma sinceramente non so cosa pensare. Ad ogni modo, in una battuta del mio oneshot, accenno alla spiegazione data, finora, la più plausibile, e la più vicina alla realtà. Poi....purtroppo lo sapremo solo in quel momento e, secondo me, non potremo mai raccontarlo, a meno di...risorgere, come Joshua. O come Dean.

    CITAZIONE
    in cose come queste si vede la "classe"!!!

    Nessun dubbio. Giusto! E tu, mi pare che ne abbia. Coraggio! Continua.
    Ah, probabilmente IL Tunnel avrà un seguito. Mi sta venendo un'idea.
     
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  11. Passiøn
     
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    Sìììììììììììììììì *gioisce senza ritegno*
     
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  12. sahany09
     
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    Ok, Passion! Il tuo entusiasmo mi commuove e mi spinge ad andare avanti.
     
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  13. dani61
     
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    Speravo proprio che "Il tunnel" avesse un seguito - grande!!!!!
    Tremo un po' all'idea però - fin dove vorrai condurci??? -
    Sai per quanto riguarda le risposte concrete e scientifiche su questi argomenti - io ci credo poco - io sono la classica curiosa - una di quelle persone che devono "mettere il naso" in ogni cosa - non so .. per esempio perfino il funzionamento di un frullatore mi interessa - ma ci sono cose che comunque - pur consapevole della mia ignoranza - non mi convincono - e che ci sia o no una vita oltre la morte è sicuramente la prima di esse - certo dare spiegazioni su cosa potrebbero essere o significare delle "visioni" che hanno persone durante un coma - è scientificamente possibile - ma andare oltre non credo proprio - come dici tu questo è un classico caso di "provare per credere" - o credere a priori senza bisogno di alcun tipo di spiegazione -come nel mio caso - e comunque nel caso poi risultasse non essere così - certo non avremo la possibilità di rimanere delusi - no?
     
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  14. sahany09
     
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    Se parli di curiosità, hai trovato la persona giusta poiché io sono fra coloro che smontano gli apparecchi per vedere come sono fatti, e riescono anche a rimontarli. Ma, lasciando da parte il lato materiale della vita, e passando a quello spirituale, posso riportarti personalmente le testimonianze di due miei conoscenti, passati a miglior vita per qualche minuto, e resuscitati. Beh: uno ha detto di aver visto il mondo come fosse su un aereo; l'altro ha dichiarato di non aver visto assolutamente nulla. Che altro posso dirti? Solo che il primo è un ufficiale dell'aeronautica. Sarà stato determinante?
    Secondo me, l'inconscio c'entra.
    Passando al seguito, ho pensato ad un dialogo fra i due fratelli.
    Ci sto lavorando sopra, ma devo fare i conti con i miei impegni.
    Abbiate tutte un pochino di pazienza, anche perché costruire questi dialoghi non è proprio facilissimo.
    A presto, e ancora grazie a te e a tutti per il vostro apprezzamento.
     
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  15. Passiøn
     
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    *Attende fiduciosa*
    E, sì: l'inconscio c'entra eccome, anche secondo me.
     
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37 replies since 9/7/2010, 22:24   375 views
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