We gotta keep you back in line

fanfic by Tanis_mezzelfo#21

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  1. Tanis_mezzelfo#21
     
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    ATTENZIONE!!!! CONTIENE NUMEROSISSIMI SPOILERS SULLA QUARTA STAGIONE!!!




    CIAO! questa è la prima fanfic su Supernatural, non sarà molto lunga, tuttavia la dividerò in capitoli, perchè il mio progetto di one shot è miseramente fallito
    Se nonostante l'avvertimento avete letto fino a qui, ve ne dò un ultimo...se non volete spoiler non leggete.

    Detto questo. Questa fanfic ha come protagonista assoluto Castiel, è ambientata in paradiso, dopo (o meglio durante) l'episodio "il rapimento" in cui dopo si vede un Cass tornato sui suoi passi, di nuovo in riga come un bravo soldatino...
    cosa gli avranno fatto lassù da fargli cambiare idea?
    me lo sono chiesta, E ho provato a dare una risposta
    SPOILER (click to view)
    anche in base a quello che dice Anna nella quinta stagione
    Naturalmente con la fortuna che ho nella prossima puntata in onda Cass racconterà quello che gli è davvero successo lassù, ma nel frattempo, sono lieta della mia ignoranza...


    We gotta keep you back in line

    Capitolo 1 - THE KIDNAPP
    Castiel fece per andare dai fratelli, ma Zaccaria, all'improvviso, lo riportò indietro
    -Che succede?- chiese l'angelo serio -Ci sono problemi?-
    -Sì- rispose il suo superiore -Tu sei il problema-
    L'angelo lo guardò in modo strano, i suoi profondi occhi blu in un espressione un po' confusa. Era certo di aver fatto nulla di male; non aveva disobbedito agli ordini. Certo stava cominciando a legarsi a Dean. Sapeva che ad alcuni dei suoi fratelli questo non piaceva, ma cosa poteva farci? Quando tiri fuori una persona dall'inferno e, cosa ancora più importante, con questa persona mantieni dei contatti, anche se sei un angelo del Signore è inevitabile affezionarsi. Forse questo aveva a volte, ma soltanto a volte, annebbiato un po' la sua capacità di giudizio, ma sapeva per certo di non essere mai andato oltre i limiti. O almeno così credeva
    -Cosa vorresti dire, scusa?-
    -Stai cominciando a dubitare, Castiel. Quei due umani ti stanno facendo il lavaggio del cervello-
    -Non cadrò, Zaccaria. Non tradirò nostro Padre, lo sai bene-
    -Secondo alcuni di noi, bè, diciamo pure secondo la maggior parte di noi, è ora che tu torni sulla retta via-
    -Sono già sulla retta via- rispose Castiel, seppure con la gola secca. Non gli piaceva il tono che stava prendendo quella conversazione. Per nulla. Non che avesse paura in senso stretto, ma sapeva di cosa potevano essere capaci angeli e arcangeli, e le parole di Zaccaria non facevano presagire nulla di buono. -Ora scusami. Devo andare da Dean. Hanno bisogno di me-
    Fece per scomparire, ma si trovò tutto d'un tratto bloccato contro una parete. Ovviamente non erano in paradiso. Era ormai da molto tempo che Castiel non metteva piede ai piani alti, anche perchè ogni volta avrebbe dovuto abbandonare il proprio tramite, il che gli avrebbe decisamente rallentato le cose in caso di emergenza, ragion per cui preferiva rimanere nei panni degli umani, nonostante questo a volte gli procurasse non pochi disagi.
    Guardò Zaccaria, improvvisamente sospettoso, e, ora sì, leggermente spaventato. Gli occhi azzurri erano spalancati, le pupille dilatate. Non era certo l'ultimo arrivato tra gli angeli, e nemmeno uno dei più deboli, ma il superiore era decisamente su un altro livello, e sebbene riuscisse a mandarlo via coi sigilli enochiani di sangue, era decisamente poco probabile (prima di conoscere Dean avrebbe detto impossibile, ma ora che stava con quei due aveva capito che niente lo era) che riuscisse a scamparla in un corpo a corpo contro di lui. Ragion per cui, decise di non cercare nemmeno di provarci.
    -Ti ordino di non rivederli, di non contattarli, di non avere nessun contatto, visivo, spirituale o inconscio, di non usare sensitivi come tramite e di non avvicinarli con nessun mezzo, umano o sovrannaturale con i fratelli Winchester. Sono stato chiaro?-
    Castiel non rispose. La pressione su di lui aumentò ancora. Non era una pressione a livello fisico, non gli avrebbe causato alcun tipo di fastidio, poiché certe sensazioni riguardavano solo gli umani in cui erano ospiti, e non strettamente gli angeli. Era una pressione sul suo io angelico; come se la sua essenza stesse venendo compressa in una scatola sempre più piccola. Cominciò a sentire un lieve malessere, come un principio di claustrofobia. Una sensazione che andava peggiorando, e non era nemmeno piacevole.
    -Fino a quando?- chiese con un leggero affanno dovuto ai poteri che l'altro stava usando su di lui. In fondo, non voleva lasciare Dean nelle mani di Zaccaria, ma nemmeno ribellarsi. La sua mente era in subbuglio. Mai, prima di allora, si era trovato davanti a una situazione tanto strana. Che gli stava succedendo? Possibile che fosse cambiato così tanto e che i suoi superiori avessero ragione?
    -Fino a quando non saremo certi che non saranno più in grado di influenzarti- fu la secca risposta. La pressione su di lui si accentuò ancora di più -Sono stato chiaro?- ripetè Zaccaria, il tono di voce pericolosamente calmo
    -Sì, signore- non potè fare altro che rispondere l'angelo, e non solo per far sì che l'altro lo lasciasse, ma anche perchè non era nei suoi progetti ribellarsi agli ordini.

    All'improvviso, Castiel si ritrovò da solo. Zaccaria se ne era andato. Sapeva di non avere molto tempo, perciò decise comunque di comunicare con Dean, anche se questi era lontano chissà dove. Per fortuna esistevano i sogni.
    Purtroppo, l'unica cosa che riuscì a comunicare all'amico, fu un indirizzo, quello di una zona industriale vicino a dove si trovava in quel momento.
    Ad un tratto, qualcosa lo trascinò di nuovo alla realtà. Erano due suoi fratelli.
    -Che volete?-
    -Ci dispiace, Castiel. Sul serio- disse uno a voce bassa. Gli occhi nocciola freddi e distaccati, esattamente come quelli di Zaccaria. Esattamente come quelli di qualunque altro angelo. Qualunque altro angelo, eccetto Castiel. Vedendo sé stesso riflesso in uno specchio sulla parete opposta, si accorse che i suoi occhi azzurri erano diversi, ma non seppe dire come, anche perchè non ebbe il tempo di pensarci su.
    L'altro angelo gli bloccò le braccia dietro la schiena, impedendogli di muoversi. L'istinto fu quello di ribellarsi, ma fu tutto inutile. Prima che riuscisse a pensare a qualcosa di intelligente, l'altro mise una mano sulla sua fronte e premette forte, scatenandogli contro tutto il suo potere.
    La sensazione che Castiel provò non fu per nulla piacevole. All'improvviso si sentì strappare via dal suo tramite, con una tale violenza che se avesse avuto ancora il controllo delle corde vocali di quell'uomo, probabilmente ne sarebbe uscito un urlo che avrebbe spaventato mezzo stato.
    Il dolore fu atroce, ma quel che fu anche peggio, fu il fatto che non potè fare assolutamente nulla per impedirlo.

    fine capitolo 1


    -------------------------------------
    spero vi sia piaciuta...fatemi sapere che ne pensate di questo primo capitolo puramente introduttivo ^^

    Edited by (Jesse) - 14/3/2010, 23:48
     
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  2. dani61
     
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    In molti si saranno chiesti cosa è successo a Cass quela volta - e credo che ormai l'argomento non verrà più affrontato nella serie - quindi hai avuto una bellissima idea - scrivi veramente bene - è tutto molto scorrevole e molto ben descritto - complimenti - spero posterai presto il seguito - adesso sono ancora più curiosa -
     
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  3. Tanis_mezzelfo#21
     
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    grazie dani ^^
    comunque si un secondo capitolo è già pronto ^^
    io sinceramente spero che se non approfondiscono questo punto però approfondiscano il personaggio, almeno nella sesta serie o in quel che resta della quinta
     
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  4. Tanis_mezzelfo#21
     
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    CAPITOLO 2: DOUBTS

    Si risvegliò ore più tardi, circondato da nuvole bianche sullo sfondo del cielo azzurro. Era passato molto tempo dall'ultima volta che ci era stato, ma era impossibile dimenticare quella situazione di pace, quel candore che per qualunque essere non angelico sarebbe stato letteralmente accecante. Non era cambiato niente. Eccetto per il clima di agitazione e tensione che ora vi regnava a causa di Lilith e dalla sua caccia ai sigilli.
    Cercò di alzarsi in piedi, ma si accorse all'improvviso di essere legato a una tavola di pietra color bianco puro. Un brivido gli percorse la schiena. Non presagiva nulla di buono.
    Tuttavia, a evitargli una crisi di panico, arrivò, puntuale come un orologio svizzero la sua natura di angelo, che fece sì che, ancora una volta, non perdesse il completo controllo della situazione. Si rilassò e attese.
    Perse il conto delle ore, o forse dei giorni, ma mai una volta, in tutto questo tempo, il suo corpo diede cenni di impazienza o cedimento. Si limitava ogni tanto a voltare il viso da una parte all'altra, per vedere qualcosa di diverso. Non parlò, né implorò di essere liberato. Sapeva che qualunque cosa avresse fatto o pensato, avrebbe soltanto peggiorato la situazione. Perciò si sforzò di svuotare la mente e non pensare a nulla, se non a suo Padre.
    Alla fine, ricomparve Zaccaria
    -Bravo Castiel, vedo che almeno credi ancora in nostro padre-
    L'angelo non replicò. Rimase con gli occhi chiusi, tutti gli altri sensi dilatati al massimo delle sue possibilità.
    Scacciò dalla sua mente ancora prima che potessero diventare pensieri concreti e captabili, svariati insulti di Winchesteriana memoria che in quel momento avrebbe voluto davvero usare per definire Zaccaria. Non poteva permetterselo. C'era in gioco il suo ruolo di angelo, e non solo.
    -E così, hai disobbedito ad un ordine diretto e specifico. Perchè?-
    Già, perchè l'aveva fatto? Bella domanda. Voleva avvertire i fratelli. Avvertirli che anche gli angeli, come i demoni, stavano giocando sporco, li stavano usando come marionette per i loro scopi. Non volevano davvero fermare l'apocalisse, anzi, volevano scatenarla. Già, ma perchè voleva farlo? Lui non aveva un vero e proprio interesse nel fermare l'apocalisse; se avessero vinto il paradiso sarebbe sceso sulla terra. Non ci sarebbero state più sofferenze, più litigi, più guerre. Solo amore, perdono e tolleranza.
    -Esattamente, Castiel. Tutti sarebbero in pace- Zaccaria gli stava leggendo nella mente, tanto valeva parlare apertamente.
    -E le persone che moriranno?-
    -Ti preoccupi dei mortali, Castiel? Ma guardali. Non sanno mai accontentarsi di quello che hanno, la gelosia fa da padrone. Guerre, omicidi. Perfino i tue cari Winchester: è bastato che andasse all'inferno, e si è messo a torturare gente, e Sam? Si è buttato tra le braccia di un demone senza pensarci due volte. La loro storia è un susseguirsi di bugie e tradimenti. Saranno in pace anche loro, se tutto questo succederà-
    Castiel rimase di nuovo in silenzio. Zaccaria aveva ragione, ma Dean era Dean anche e soprattutto per via dei suoi difetti, della sua rabbia. Dei suoi gesti impulsivi. E sì, anche per l'esperienza avuta all'inferno. E Sam... pur non potendo negare che di azioni moralmente discutibili ne aveva fatte, e parecchie anche, aveva certamente i propri difetti, e sì, si stava comportando decisamente male, ma in fondo era convinto di farlo a fin di bene. A tempo debito si sarebbe certamente accorto dell'errore. -Stai cercando di giustificarli, fratello. Se anche così fosse, prima o poi riaccadrà, in un circolo vizioso senza fine-
    Le parole di Zaccaria avrebbero convinto davvero chiunque...ma lui non era un qualunque angelo. Nessun altro angelo aveva vissuto quello che stava vivendo lui, nessun altro era stato a così stretto contatto con i mortali come lui, eccetto Anna, che però poteva considerarsi un caso particolare. O meglio, nessuno aveva finora tentato di instaurare un rapporto, o accettato come lui gli scetticismi al limite della blasfemia di Dean.
    Aveva visto il dolore, dolore vero, di chi è costretto a fare qualcosa che non vuole fare, come quando avevano costretto il maggiore dei Winchester a torturare quel demone. Per la prima volta nella sua lunga vita, Cass aveva provato la sensazione di una stretta al cuore, e avrebbe davvero, ma davvero voluto evitare al ragazzo quell'esperienza, che si era conclusa anche in un modo tragico, con Sam che, di nuovo, aveva bevuto sangue di demone per salvare il fratello. Aveva ucciso Alastair e scoperto che non erano i demoni a uccidere gli angeli, ma a quale costo?
    -Esatto. A quale costo? Gli umani cercano sempre la via più facile per la soluzione, anche se questo porta ad azioni sconsiderate-
    -Come puoi dire che è stata la via più facile? Sam era disperato. Non avrebbe voluto riprendere a bere il sangue di demone, ma doveva farlo. Per Dean. Io credo sia un grande gesto d'amore-
    -Ad ogni modo, l'apocalisse risolverà tutti i problemi degli umani-
    Castiel provò a immaginarsi un Dean senza rabbia, senza scatti d'ira, senza le arrabbiature verso il fratello, senza il suo lavoro di cacciatore.
    -Questo però annullerà le personalità-
    -Ciò che conta è l'unità-
    -Non posso accettarlo-
    -Molto bene, Cass, posso chiamarti così, vero? O lo ritieni un privilegio degli umani?- non attese risposta -Comunuqe. Rimarrai qui per un po'. Il tempo di schiarirti le idee-
    -Che ne sarà del mio tramite? E Sam e Dean?-
    -Il tuo tramite tornerà a casa. E i Winchester se la sono sempre cavata anche senza di te. Sono sicuro che sopravviveranno. Per quel che importa-
    E in un attimo, l'angelo si ritrovò seduto a terra, coi polsi incatenati a una candida parete, e una serie di sbarre tutto intorno. Era nel carcere. Il carcere del paradiso. E questo poteva portare solo guai.
     
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  5. dani61
     
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    Ma che bello anche questo capitolo - grazie -
    Povero Cass - e Zaccaria è odioso anche qui - spero anch'io che il personaggio di Cass venga approfondito - lo merita davvero - ti rifaccio i complimenti perchè sei davvero molto brava -
     
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  6. Amariah
     
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    WOW è bellissima!!!!
    Mi sono sempre chiesta cos'avesse fatto Cass in paradiso durante il suo periodo di prigionia.

    Non vedo l'ora di leggere il seguito.
     
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  7. Tanis_mezzelfo#21
     
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    grazie^^
    terzo capitolo breve breve, ma spero, coinvolgente...

    CAPITOLO 3: MAKING A DECISION...
    Castiel non era mai stato un ribelle; anzi, anche per essere un soldato, aveva un temperamento piuttosto mite, almeno per la maggor parte del tempo. Soltanto dopo aver conosciuto Dean e aver ascoltato le motivazioni del suo estremo scetticismo nonostante avesse a che fare col sovrannaturale praticamente da quando era poco più che bambino, aveva cominciato a chiedersi se forse non avesse ragione.
    E ora si trovava nei guai senza speranza che i fratelli venissero a dargli una mano. Non era mai stato nemmeno punito, figuriamoci messo in carcere, tuttavia, anche se solo di fama sapeva cosa avveniva la dentro. Parlavano tanto dei demoni e dell'inferno, ma neppure gli angeli erano da meno in quanto a torture.
    Castiel non sapeva davvero come giocare le sue carte questa volta. Non aveva molta voglia di lasciarsi indottrinare, ma resistere sarebbe stato solo deleterio, e fingere perfettamente inutile, per non dire che gli avrebbe sicuramente fruttato una punizione coi fiocchi.
    Cercò di pensare a come avrebbe agito Dean. Ritenne scontata la risposta: Dean non si sarebbe mai arreso. Per nulla al mondo.
    Ci pensò su ancora un attimo. No. Non era del tutto vero. All'inferno, alla fine il ragazzo aveva ceduto, accettando di torturare anime in cambio dello stop al proprio tormento. E aveva dato inizio alla rottura dei sigilli. Come poteva pensare lui, Castiel, di poter opporre resistenza al volere dei suoi superiori?
    Al diavolo. Doveva almeno tentare o tutte le fatiche dei due fratelli, e le vite dei suoi fratelli perse sarebbero state vane. Non si sarebbe arreso. Se volevano portarlo di nuovo nei ranghi, avrebbero dovuto farlo con la forza.
     
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  8. Amariah
     
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    Non c'è che dire: corto, ma molto profondo.
    Bellissima la descrizione dei sentimenti che si contrastano a vicenda nella sua mente: la sua lealtà al Cielo e l'amicizia che prova per Dean.
    Davvero molto bello.

    Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
     
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  9. dani61
     
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    Bellissimi capitolo - molto profondo e appassionato - bravissima -
     
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  10. Tanis_mezzelfo#21
     
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    grazie ^^ sono contenta che quello che volevo trasmettere sia arrivato ^^

    CAPITOLO 4: NO MATTER WHAT
    Qualcuno venne verso la sua cella. Era una ragazza, sua sorella maggiore. Un pochino gli assomigliava, gli stessi occhi azzurri e intensi e la stessa espressione intelligente. Aveva i capelli lunghissimi, fin quasi alle cosce. Erano leggermente mossi e molto luminosi, biondissimi. Lei si fermò davanti alle sbarre e lo guardò con un misto di compassione e dispiacere.
    -Castiel-
    -Claire-
    -Non farlo. Ti prego- lo supplicò lei -Non per dei mortali egoisti-
    -Mi dispiace. Non posso- rispose lui pacato -Non guardarmi così. Non voglio la tua compassione. Non sono pazzo, né malato. Né mi hanno fatto il lavaggio del cervello-
    -Allora mi dispiace, fratellino-
    Un respiro. Un battito di ciglia. Era già sparita. Castiel sospirò. Non si aspettava certo che lei capisse. Erano solo 2000 anni che non scendeva sulla terra, limitandosi a guardare la vita sulla terra dall'alto delle nuvole. In altre parole: i suoi fratelli stavano giudicando, ma senza sapere davvero di cosa parlavano.

    -Cass- Zaccaria aveva il tono amabile di chi è in procinto di fare una piacevole conversazione con qualcuno. Il suo volto era aperto in un sorriso apparentemente affabile, ma nessuno meglio di lui sapeva che avrebbe portato solo guai.
    -Mi chiamo Castiel- non potè fare a meno di rispondere il prigioniero. Non gli dispiaceva quel soprannome, ma per qualche motivo a lui stesso poco chiaro, lo irritava sentirsi chiamare così dal superiore.
    -E così il diminutivo è un privilegio del tuo amichetto Winchester?-
    Castiel non rispose. Rispondere male una seconda volta a Zaccaria poteva essere l'ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua. -Saggia decisione, Cass- fu il commento, con un leggero accento sul nomignolo, accentuandolo in tono di derisione.
    Rimasero in silenzio per un po'. Zaccaria gli dava le spalle, le mani allacciate dietro la schiena. Ondeggiava leggermente su talloni e punte, non in segno di agitazione. Sembrava quasi gongolasse, o fosse eccitato per qualcosa che non vedeva l'ora accadesse.
    Castiel invece era seduto a terra. Non che le catene gli impedissero di alzarsi, ma era molto più semplice controllare l'agitazione da seduto che in piedi. Non che non sarebbe riuscito a controllarsi, ma non voleva assumente un atteggiamento di sfida aperta. Non ancora, per lo meno.
    -Dunque- prese infine la parola Zaccaria -cosa hai deciso? Continuerai con questa tua storia o tornerai nei ranghi?-
    -Non ti lascerò dare il via all'apocalisse-
    -Come vuoi- il carceriere fece per andarsene. Poi si voltò e tornò indietro -Solo perchè tu lo sappia. Quello che hai sentito dire sulle nostre carceri...è tutto vero-
    Solo quando Zaccaria se ne fu andato, Castiel permise a sé stesso di rilassarsi. Rannicchiò le ginocchia contro il petto e se le abbracciò.
    Ormai il danno, se così poteva chiamarlo, era fatto. Non poteva tornare indietro. Avrebbe affrontato le conseguenze della sua decisione, cercando di non piegarsi mai.
     
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  11. dani61
     
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    Brava! Mi piace quello che sta provando Cass - quegli aspetti dell'essere umano - che lo rende superiore a qualunque altro essere -
    una richiesta - se possibile - potresti far in modo che qualcuno - finalmente - dia una mazzata in testa al buon vecchio Zach? Grazie!!!
     
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  12. Tanis_mezzelfo#21
     
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    Grazie!^^ cmq non Credo Che quel grandissimo *inserier insulto à Piacere tra il Ricco vocabolario Di. Dean per definire zach* Le prendera in quEsta ff... Förse
     
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  13. Amariah
     
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    Bellissimo capitolo!!!!! Mi piace proprio il modo con cui descrivi i sentimenti di Cass e poi queste frasi:
    CITAZIONE
    In altre parole: i suoi fratelli stavano giudicando, ma senza sapere davvero di cosa parlavano.

    CITAZIONE
    Non poteva tornare indietro. Avrebbe affrontato le conseguenze della sua decisione, cercando di non piegarsi mai.

    fanno capire pienamente ciò che prova il nostro angelo


    Ti prego: scrivi scrivi scrivi!!!!!!!
     
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  14. Tanis_mezzelfo#21
     
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    grazie *_* mi fate commuovere

    altro capitoletto corto corto...
    CAPITOLO 5: THE WHITE MILE

    Lo scorrere del tempo in paradiso, così come all'inferno, era ben diverso rispetto alla concezione umana. Tuttavia, anche per i tempi dilatati del paradiso, i suoi fratelli non lo lasciarono languire per molto tempo prima di cominciare il loro trattamento di convincimento coatto. Evidentemente avevano urgente bisogno di fratelli fedeli e alla svelta.
    Quando due soldati vennero a prelevarlo, tenendolo stretto per le braccia mentre lo guidavano lungo il candido corridoio alla leggendaria e tanto chiacchierata stanza delle torture. Un lungo brivido gli percorse la schiena e una morsa gli strinse all'improvviso lo stomaco. Per la prima volta nella sua vita, stava provando paura.
    Per calmarsi, provò a non pensare a quello che probabilmente lo stava attendendo una volta giunti alla fine di quell'anticamera. Tutto era bianco attorno a lui. Bianco. Il colore del bene, della pace. Della serenità. Del paradiso. Eccezion fatta per le nuvolette con cui solitamente era raffigurato nell'immaginario umano, il paradiso era davvero tutto candore e serenità. Solo che gli angeli non se ne stavano tutto il giorno a pregare il signore o vegliare sugli uomini. Fondamentalmente il paradiso era una grande caserma militare, con spazi per il riposo, l'allenamento, il combattimento e, ovviamente le punizioni per chi cercava di disobbedire. Non erano in molti a essere stati nelle prigioni del paradiso, e ancora meno erano quelli che vi erano sopravvissuti.
    Inspiegabilmente, sorrise. Trovava alquanto paradossale che un tale colore fosse quello dominante lungo la via che portava alla tortura. Per lo meno, con i demoni non vi era ombra di dubbio.
    La vista di una porta lo riportò al presente. Ci siamo, pensò. E una preghiera gli salì spontanea verso Dio. Ti prego, Padre. Dammi la forza.
     
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  15. Amariah
     
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    Povero Cass... si sta preparano alla tortura :cry: :cry:

    Comunque, anche questo è bellissimo capitolo!!!

    Complimenti!!!
     
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64 replies since 14/3/2010, 23:32   488 views
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