The Angel's Fall

Fanfiction by Amariah

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  1. Amariah
     
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    CITAZIONE (Tanis_mezzelfo#21 @ 18/3/2010, 22:05)
    CITAZIONE (Amariah @ 18/3/2010, 22:03)
    Alta tecnologia!!! :D :D :D

    Io, da brava liceale, uso carta e penna prima di scrivere a computer :D :D :D

    eh be al liceo erano d'obblgo XD io fingevo di prendere appunti XD

    :ahah: :ahah: :ahah: :ahah:
     
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  2. Amariah
     
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    Nuovo capitolo fresco fresco!!!





    Mi distendo a prona su quella brandina scricchiolante emettendo un lieve gemito.
    Sono passati due giorni dal mio incontro con i Winchester e la mia resistenza è notevolmente diminuita. Fortunatamente, la mia forza è rimasta la stessa per il momento ma ora mi stanco più facilmente.
    Senza contare che mi prudono ancora dolorosamente le due grosse cicatrici sulla schiena.
    Secondo Castiel ci vuole un po’ di tempo affinché il dolore sparisca completamente.
    “Sei stanca?” chiede mio fratello avvicinandosi e controllando le cicatrici.
    Io sospiro, sconfitta “Odio ammetterlo...ma sì. Sono esausta”.
    Castiel mi fa passare de dita sulla guancia in segno di affetto e, istintivamente, m’ irrigidisco.
    Mio fratello percepisce i miei sentimenti e si scosta dalla brandina, con espressione di scusa.
    “Vado a vedere come se la cavano Sam e Dean. Se c’è qualcosa che non va, non esitare a chiamarmi”.
    Io annuisco, appoggiando un lato della testa sulla stoffa ruvida della branda. “Grazie Cass”.
    Ma l’angelo è già volato via.

    Sospiro e chiudo gli occhi, ascoltando il silenzio attorno a me. Sapevo di aver ferito leggermente mio fratello sottraendomi alla sua carezza ma odio quel gesto, così come odio gli abbracci.
    Infatti, l’unico contatto che posso accettare, è una stretta di mano. Nient’altro.
    Non che mi dispiacciano, chiaro, ma mi riportano alla mente ricordi dolorosi, lontani più di duemila anni.

    Lucifer.

    Me lo ricordo molto bene, nonostante abbia fatto di tutto per dimenticarlo.
    Era bello come il sole, senza dubbio il più bello del Paradiso. Somigliava molto a Sam, anche se i capelli erano biondi dorati.
    Era l’unico angelo, forse ancora più di Castiel o Gabriel, che non mi considerasse come un soldatino, ma come una sorella minore. Era bellissimo chiacchierare, allenarsi e pregare con lui, starlo ad ascoltare mentre venerava nostro Padre e Michael, il quale, tra l’altro, a sento conosceva la mia esistenza tanto mi considerava.

    No, Lucifer era diverso. Ed era la cosa che amavo di più, dopo Dio.
    Ma un giorno le cose sono cambiate, gettando un’ombra scura e terribile su tutto il Paradiso.
    Stavo correndo nella foresta piena di luce, cercando di isolarmi dai sussurri concitati dagli altri angeli, “voci di corridoio” come le chiamano gli umani. Si diceva che Lucifer avesse cominciato a nutrire seri dubbi riguardo nostro Padre e la Sua nuova creazione: l’umanità.

    Anch’io ero rimasta spiazzata dalla Sua decisione, un po’ come tutti: amare quegli esseri, così fragili e imperfetti, più di Lui. Nel profondo del mio cuore pensavo che fosse impossibile. Ma mi adattai agli ordini, perché era giusto così e perché non volevo avere pregiudizi.

    Ero rimasta disgustata da quelle voci: Lucifer amava nostro Padre e senza dubbio non lo avrebbe mai combattuto. Come potevano gli altri insinuare cosa del genere?

    “Amithiel” sentii sussurrare una voce morbida e piena di vita.
    Mi voltai di scatto, interrompendo quella corsa sfrenata: davanti a me, splendente come un raggio di sole, c’era Lucifer.
    Mi avvicinai a lui sorridendo e in cerca di conforto e risposte a tutte quelle voci. Volevo dirgli di non preoccuparsi, che l’avrei protetto anche a costo della mia vita, perché quelle voci non potevano essere vere.
    “Lucifer! Sono così felice di vederti, ero in pensiero per te. Stai...“ fermai di botto il mio discorso, vedendo qualcosa che mi fece tremare: la Grazia di Lucifer era diversa dal solito.
    Non era più limpida, cristallina e calma, ma vorticava dentro di lui come un mare in tempesta. Con uno sguardo più attento, potevo vedere delle zone d’ombra, come delle impurità, all’interno della Grazia.

    Non era mai capitata una cosa del genere a nessun angelo, quindi non avevo idea di che cosa significasse, ma in quel momento non mi sentii più al sicuro.

    “Sorella, sto benissimo, ora che sono qui con te” sussurrò mio fratello, avvicinandosi.
    Istintivamente, arretrai.
    Vedendo la mia espressione, sollevò le mani, in segno di resa “Non avrai paura di me spero”.

    “No, certo che no” risposi, ma in cuor mio sapevo di aver appena mentito per la prima volta in tutta la mia vita.
    Lucifer alzo appena la testa, con lo sguardo di chi ha appena capito qualcosa “Sei venuta a conoscenza delle voci sul mio conto, vero?”
    Abbassai lo sguardo, incapace di sostenere il suo. “Sì” sussurrai appena.
    Mio fratello non rispose, troppo intento a studiarmi così attentamente che mi sentii trapassare da parte a parte.

    “E credi a quelle voci?”
    “No” risposi immediatamente anche se, dopo aver visto il suo cambiamento, non ero più sicura di nulla.

    “Mi ami, sorella?” chiese all’improvviso, mettendomi le mani sulle spalle.
    “Certo, Lucifer. Sei il mio fratello preferito”
    Lui spostò le mani e mi diede una carezza leggera. “Brava la mia Amithiel” disse, parlando più a se stesso che con me.
    Io raggelai. Non lo avevo mai sentito parlare così. Per rispetto di nostro Padre, ognuno di noi apparteneva solo a Lui e a nessun altro.

    Il mio sguardo spaventato dovette riscuoterlo. “Cosa c’è, sorellina? Non era mia intenzione turbarti”.

    “Sono vere le voci sul tuo conto?” chiesi a bruciapelo.
    “Come?” rispose, facendo finta di non capire ma dalla sua espressione era evidente il suo disappunto. D’un tratto non sentii più a luce del sole sul viso e alzai lo sguardo: per la prima volta dalla mia nascita, il cielo sopra di noi era coperto di nuvole scure.
    Una nuova emozione mi scosse: il terrore.

    “La tua Grazia è cambiata. E’ scura e maligna. Te lo chiederò solo una volta: sono vere le voci sul tuo costo?” ringhiai quasi, prendendo in mano il mio pugnale angelico.

    Lui non si scompose, anzi, sembrò divertito. “La piccola Amithiel vuole combattere! Metti via quel coltellino piccola, prima di farti male”.

    “Lucifer, che cos’hai fatto?!” gridai.
    Sul suo volto si aprì un ghigno sadico, che mi fece arretrare di qualche passo. Quello non era più il mio amato fratello, era un mostro.

    “Ricordi la piccola creaturina di nostro Padre, Lilith?” spiegò divertito “Beh, ho dimostrato ciò che pensavo fin dal primo momento della sua nascita: una sporca, corrotta e traditrice umana”

    “Non capisco” ammisi.

    “Non è più la casta creatura di un tempo, Amithiel. Ho creato una nuova razza nell’universo. L’ho chiamata “Demone”. Ti piace il nome?”

    Arretrai ancora di più, disgustata. Com’era possibile? No, doveva esserci un grosso errore.
    “Non capisci, Amithiel?” continuò con uno sguardo folle “Ho “CREATO” qualcosa! Sono come...come...“ mi guardò con uno sguardo misto di soddisfazione, orgoglio e follia “...un dio” concluse.

    Quella fu la goccia che face traboccare il vaso. Con un scatto mi lanciai contro di lui con il pugnale levato.
    Lucifer barcollò appena di un passo, tenendosi una mano premuta contro il viso. Quando la scostò, vidi un profondo squarcio che si estendeva dalla tempia destra al labbro.

    Il suo bel volto, in quel momento, divenne una maschera di puro odio. Prima ancora che potessi capire le sue intenzioni, mi colpì, tanto forte da farmi cadere a terra, incapace di muovermi. In un attimo, mi fu sopra.
    “Stupida!” gridò, con una voce aspra, così diversa da quella che ero abituata a sentire “Volevo che mi seguissi, Amithiel” Credevo di poter contare su di te, invece tu mi hai abbandonato, proprio come tutti gli altri!” sollevò il pugnale per piantarmelo nel centro della mia Grazia “Quando vi stancherete di farvi manovrare da Lui? Quando vi deciderete a spalancare gli occhi come ho fatto io?”
    “Lucifer!”

    Entrambi sobbalzammo a alla voce profonda dietro di noi. Poi sentii Lucifer tremare, perché davanti a lui, in tutta la sua potenza, si stagliava il suo fratello preferito, il nostro grande generale.

    Michael

    “Lasciala andare, Lucifer” ordinò in tono perentorio
    Con riluttanza, Lucifer mollò la presa e io sgattaiolai da sotto il suo corpo. Due braccia mi sollevarono e mi misero in piedi con cautela: era Castiel.
    Mi guardai attorno e vidi decine e decine di angeli avvicinarsi per assistere a quella battaglia.
    Un tuono spaccò in due il cielo e il boato si espanse per tutto il Paradiso.

    “Lucifer, sei accusato di alto tradimento. Sai qual è la condanna” disse Michael, guainando la sua spada.
    Lucifer strinse i pugni in un moto di rabbia. “Michael, t’imploro, cerca di capire: ci ha traditi tutti! Ha creato quei piccoli scarafaggi pretendendo la nostra sottomissione a loro! Ci ama davvero così poco? Si è forse stancato di noi? Rispondi, Michael”.

    Gli occhi verdi brillante del nostro generale rimasero freddi come due pezzi di ghiaccio.
    “Sei tu il traditore, Lucifer! Sei un abominio, un mostro!”

    Michael scattò in avanti e piantò la sua lama dritta nel petto di Lucifer. L’angelo cadde all’indietro con gli occhi sgranati e il suo corpo divenne sempre più luminoso e dal terreno sotto di lui si formò un profondissimo baratro che lo risucchiò, gettandolo nelle tenebre.
    Chiusi gli occhi per non vedere quello che un tempo era mio fratello, venire gettato all’Inferno.

    “Amithiel? Ma...stai dormendo?”
    Apro gli occhi e sollevo lo sguardo: Castiel mi osserva preoccupato.
    “Ho sognato. Il primo sogno della mia vita”.

    Edited by Amariah - 28/3/2010, 19:45
     
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  3. dani61
     
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    Ma che bella storia!!! brava!!!! Certo pensare a Sam con lunghi capelli biondi, può dare benissimo l'idea di vedere un angelo! Però è sempre inquietante il paragone anche fisico - con Lucifero - Complimenti davvero!!!
     
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  4. Tanis_mezzelfo#21
     
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    bravvissima!!!
    molto bello il flashback/sogno di amithiel, complimenti!!

    quando posti il seguito? :P
     
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  5. Amariah
     
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    Grazie mille!!! E grazie anche per la vostra pazienza!


    CITAZIONE (Tanis_mezzelfo#21 @ 28/3/2010, 19:50)
    quando posti il seguito? :P

    Eh eh... non lo so. Prima cercherò di portare avanti l'altra mia fanfiction a più capitoli, poi si vedrà.

    Abbiate pazienza!!!

     
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  6. crix23
     
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    meravigliosa!!!!! la battaglia dove tutto ha inizio, raccontata dall'interno è originale e bellissima!!!
    grazie mille ogni volta i tuoi racconti sono pieni di emozione è un piacere leggerli!!!graziee!!!!!

    ecome al solito bravissima!!!!
     
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  7. Amariah
     
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    PREMESSA:

    Lu so, lo so; non aggiorno da una vita e mi dispiace per questo è che in questa fanfiction devo lavorare tutto di fantasia, mentre nell'altra seguo la trama degli episodi e quindi è più facile.
    Spero in futuro di riuscire a scrivere più velocemente.

    Buona lettura!!!




    La pioggia leggera scivola sul mio impermeabile nero, cadendo a terra senza emettere alcun suono.

    I miei capelli scuri, leggermente umidi mi incorniciano il volto mentre cammino per strada. Da una settimana ho deciso di dividermi da Castiel e dai Winchester.

    Qui a Phoenix si stanno verificando degli episodi allarmanti, molto più forti della classica tempesta di fulmini e ho detto a mio fratello che ci avrei pensato io. Dopotutto, anche se non ho più le mie ali, sono ancora un angelo e mi posso benissimo occupare da sola di qualche demone.

    Eppure, da quando sono arrivata in città, di demoni non ne ho trovati, così mi ritrovo a pattugliare le strade di quella città dell’Arizona in una giornata stranamente piovosa. Con l’ascesa di Lucifer, anche il clima sta cambiando e ben presto anche gli umani si accorgeranno che c’è qualcosa che non va e allora si scatenerà il panico. Proprio ciò che vuole Lucifer: il terrore.

    Osservo i bambini appena usciti da scuola correre, ridendo spensierati, verso il parco giochi dall’altra parte della strada. Sono così felici, pieni di vita. Non sanno, e forse è meglio così, che quelli che stanno vivendo potrebbero essere gli ultimi istanti della loro vita.

    Sento una singola lacrima calda scivolare lungo la mia guancia, mescolandosi con le fredde gocce di pioggia.
    Com’è possibile che mio Padre Possa stare a guardare bruciare il mondo senza alzare un dito? Ha davvero così poca considerazione per gli umani, gli esseri che più Ama e sui quali Ci ha ordinato di vegliare? Castiel ha ragione: c’è qualcosa che non va.

    Un tuono squarcia il cielo, facendo aumentare il ritmo della pioggia. Sbatto le palpebre, mentre brividi di freddo cominciano a percorrermi la schiena e dopo qualche secondo, mi ritrovo completamente fradicia. A Phoenix, quella pioggia torrenziale non è per niente naturale.

    Con la coda dell’occhio, vedo una figura incappucciata appoggiata al muro di un bar che di certo aveva visto tempi migliori.
    La Grazia freme dentro di me, quasi riconoscesse quella figura.
    “Chi sei?” sussurro, come se lui potesse sentirmi.
    L’uomo si stacca dal muro e si incammina senza degnarmi di uno sguardo.
    L’atmosfera diventa meno pesante e il cuore di Maya ricomincia a battere normalmente.

    Dopo un attimo di indecisione, seguo l’istinto e mi metto sulle tracce dell’uomo, percorrendo gli stretti cunicoli fino ad arrivare ad un piccolo magazzino.
    Lentamente, apro la porta di metallo e poi la richiudo dietro di me con un rumore stridulo.
    Nell’istante in cui vi metto piede, percepisco una presenza estremamente familiare, che mi fa capire di aver appena commesso un gravissimo errore.
    “Amithiel”.
    Mi giro di scatto, ritrovandomi ad un soffio dall’ultimo angelo che avrei voluto rincontrare:
    Lucifer.
    “N-no, Non può essere” sussurro dandomi mentalmente della stupida per essere stata così imprudente.
    “La mia presenza ti spaventa, proprio come l’ultima volta” commenta a bassa voce più a se stesso che a me. Il suo vessel è molto diverso da lui e da Sam ma conserva molto rancore e rabbia. Riesco a percepirlo.

    Mio fratello alza una mano per accarezzarmi una guancia ma io indietreggio fino a che la mia schiena incontra la fredda e umida parete opposta del piccolo locale.
    “Non toccarmi” sibilo, mentre l’ombra che si era avvicinata a me con il suo tocco si affievolisce.
    Lucifer sembra ferito dal mio comportamento. “Non voglio che tu abbia paura di me. Sei l’unico angelo che può vantarsi di ciò, Amithiel” dice cercando di tranquillizzarmi.
    “Devo andare... io...” balbetto in preda al panico. Non mi sono mai sentita così, nemmeno quando mi hanno strappato le ali. Scommetto che è Lucifer a gettare un’ombra sulla mia Grazia, imprigionandola in una sorta di gabbia di terrore.
    “Non ho finito” replica in tono di comando “ C’è qualcosa di diverso in te” commenta.
    L’Angelo Caduto si avvicina, forse troppo, a me, sovrastandomi. Ora riesco ad intravedere le piccole bruciature sulla sua pelle e capisco che il suo vessel, Nick, riesce a stento a contenerlo.
    Presto avrà bisogno di un nuovo corpo e so bene chi cercherà di prendere: Sam.

    Sobbalzo e sgrano gli occhi dalla paura quando sento le sue mani calde ma bagnate dalla pioggia farsi strada sotto la mia canottiera e sulla mia schiena. Cerco di dibattermi, di spingerlo via ma è come cercare di smuovere una montagna. Allora rimango immobile mentre mi chiedo cosa diamine abbia intenzione di fare. Le sue dita scorrono sulla mia pelle fino a fermarsi sulle due profonde cicatrici parallele.
    “Ah, ecco cos’hai” sussurra, mentre nel suo sguardo compare un lampo di dolore. Le sue dita premono sempre di più sulle cicatrici scure fino a che un gemito mi sfugge dalle labbra.
    “Fa male, vero?” chiede con un sorriso di scherno “E pensa che non è niente in confronto alla perdita della Grazia. Te lo posso garantire, sorellina”.
    “Non chiamarmi così: io non sono più tua sorella” ringhio istintivamente.

    Lucifer mi toglie le mani dalla schiena e mi accarezza con le dita scarne una guancia “Questo mi ferisce molto. Sai, Amithiel, ho sentito molte voci sul tuo conto. E’ vero che hai giocato a fare l’angelo capriccioso?”
    Cerco di arretrare di un passo ma i miei piedi incontrano ancora una volta il muro.
    “Cosa?” chiedo per guadagnare tempo.
    Lucifer ride alla mia domanda “Non fare l’ingenua, Amithiel; le voci girano più in fretta di quanto tu possa sperare. Sei la new entry del nuovo team Winchester, non è così? Oh, a proposito, quando uscirai di qui, porgi i miei omaggi al caro Castiel”.

    La sua richiesta mi sorprende e mi terrorizza allo stesso tempo.
    “Vuoi... vuoi dire che non mi ucciderai?” chiedo a fatica.
    Lucefer scoppia a ridere e le sue labbra si tendono in un sorriso sincero. “Amithiel, non ho mai voluto ucciderti. Mai. La mia richiesta è semplicemente quella dell’ultima volta”.

    Il mondo comincia a girare intorno a me. Lucifer mi vuole al suo fianco nella battaglia contro Michael, esattamente come qualche millennio fa. Sento le gambe cedermi e mio fratello mi accoglie contro il suo petto, cullandomi come una bambina, mentre i miei occhi rimangono spalancati con le pupille dilatate e ogni muscolo del mio corpo rifiuta di muoversi per via dello shock.
    “So che adesso sei spaventata e il tuo primo impulso è di mandarmi di nuovo all’inferno, perciò di concederò del tempo per decidere. Ma lascia che ti dica una cosa: anch’io mi sentivo solo, inerme in quel baratro nero e ho cominciato a covare tanto di quell’odio da rischiare di consumarmi. Ma sai perché è successo il contrario? Sono diventato molto più potente di prima perché l’odio e la vendetta hanno riempito il vuoto che prima conteneva la mia grazia. E questo è successo grazie al fatto che non mi sono pianto addosso ma mi sono fatto forza pensando che un giorno ti avrei rivista, Amithiel”.

    Tremo sempre stretta nel suo abbraccio, mentre gioca con i miei capelli. Anch’io avevo pensato spesso a lui, durante la nostra lontananza ma la malinconia era stata soppiantata dalla rabbia per il suo tradimento verso me, verso gli altri nostri fratelli e verso Dio.
    “Amithiel, ti manca volare vero? Ti manca la sensazione di essere potente, invincibile, un vero guerriero. Dopotutto, cos’è un angelo senza ali? E’ come un pesce senza pinne: inutile, uno scherzo della natura”. Sento il mio cuore stringersi dolorosamente e accelerare i battiti a quella verità schiaffatami in faccia in quel modo. Soprattutto se colui che l’ ha detta è Lucifer.
    L’angelo avvicina le labbra al mio orecchio destro “Posso aiutarti, sai? Posso darti un nuovo paio di ali muovo di zecca e posso renderti più potente di prima. Ti piace l’idea?”

    L’aria rimane intrappolata nei miei polmoni per qualche secondo. Il mio primo pensiero è “no, non mi piacerebbe” ma nel profondo della mia coscienza so di mentire a me stessa: voglio essere potente, non voglio essere scarrozzata in giro da un mio fratello perché io ho perso la capacità di volare. E mi mancano i miei poteri.
    “Permettimi di aiutarti, sorellina. Sei sempre stata la mia preferita. Ho perso la fiducia in Michael, ma mai in te. Sei così forte, bella. Sei sempre stata nei miei pensieri e continuo a sentire la tua mancanza. So che anche per te è lo stesso. Ho visto il tuo sguardo addolorato quando sono stato punito. Ti amo, sorella”.

    Com’è facile cedere alle sue tentazioni... com’è facile rimanere ipnotizzata di fronte alle sue parole dolci e consolatorie e credere che, dopotutto, c’è ancora qualcosa di buono in lui. Lucifer è sempre stato un abilissimo manipolatore, basti guardare con quanta facilità ha intrappolato nella sua rete Lilith ed Eva.
    “Come ho appena detto, ti lascerò del tempo per decidere. Quando sarai pronta, sussurra il mio nome e io apparirò al tuo fianco” detto ciò, sento le sue labbra calde stamparmi un bacio casto sulle labbra, come per suggellare la sua promessa. D’un tratto mi trovo per terra, senza più il suo calore bruciante sulla pelle.

    La tensione mi abbandona completamente e mi ritrovo senza forze.
    Dapprima un singhiozzo, poi un altro e in un attimo mi ritrovo a piangere forte, come una bambina. Mi sento così sola, terrorizzata e disgustata di me stessa per aver preso in considerazione la proposta di mio fratello.
    “CASTIEL!” grido con tutto il fiato che ho in corpo “Cass ho bisogno di te!”
    Il suono distinto di un battito d’ali mi fa sobbalzare.
    “Amie, cos’è successo?!” chiede con gli occhi blu sgranati.
    Istintivamente mi aggrappo a lui e riverso i miei ricordi degli ultimi minuti in lui. Ma mano che percorre i miei pensieri in ordine cronologico, sento le sue mani stringersi sempre più forte attorno alle mie spalle.
    Una volta finito, mi lascio cullare da lui in un abbraccio migliore di quello che ho ricevuto poco prima.
    “Sono qui con te, sorella. Non permetterò a Lucifer di manipolarti così un’altra volta”.





    My personal space:

    Il rapporto tra Lucifer e Amithiel è un po' ambiguo, lo ammetto e rasenta l'incesto... però nelle mie fanfiction mi sono sempre immaginata Lucifer come un individuo che gioca con i sentimenti, le emozioni e le paure degli altri, individuando i punti deboli e cedevoli.
    Inoltre è un potente ammaliatore, dotato di un forte carisma.
    Infine, con la lista chilometrica dei peccati che lo caratterizzano, l'incesto è l'ultimo dei suoi problemi.

    Spero comunque che questo non vi abbia disturbato. In caso contrario, vi prego di farmelo sapere tramite i vostri commenti, in modo da modificare il suo modo d'agire nei capitoli futuri.

    Grazie.
     
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  8. Tanis_mezzelfo#21
     
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    se bisogna aspettare tanto per leggere una cosa del genere...


















    vale assolutamente la pena aspettare!!!!!

    BRAVISSIMAAAA!!!!!!!!!!!
    Stupenda!!!
    Sul serio!!!
    E' daveero amgico come riesci a rendere le paure e le sensazioni di Amie...

     
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  9. Amariah
     
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    Grazie Tanis!!! Sono davvero felice che ti piaccia!!!


    ( sono anche felice che tu non abbia trovato vana l'attesa di questo capitolo!!!)

    Grazie!!!
     
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  10. dani61
     
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    Bellissimo capitolo - tutto il discorso di Lucifer è stato "ammaliante" - mamma mia! come hai saputo descrivere bene quello che lui rappresenta - e il suo modo di ottenere quello che vuole - ti rinnovo i complimenti - sei come al solito molto molto bravaaaaaaaa!!!!!!!!!!
    P.s. - per quanto riguarda il discorso dell'incesto - non credo proprio che si possa definire così il rapporto fra gli angeli - anche noi umani siamo tutti "fratelli" - e quindi il definirsi "fratelli" per gli angeli dovrebbe essere inteso allo stesso modo -
     
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24 replies since 7/3/2010, 15:32   239 views
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