The Angel's Fall

Fanfiction by Amariah

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Amariah
     
    .

    User deleted


    PREMESSA:
    spoiler 5° stagione


    Questa fanfiction è nata dopo la mia conclusione che non tutti gli angeli possono essere così .......... (inserite un insulto a vostra scelta).

    Insomma, vogliamo davvero lasciare Cass solo soletto senza un fratellino/sorellina???????? ( è vero, ci sono Sam e Dean, ma un po' di supporto morale per il nostro angioletto non guasterebbe. Giusto per far sapere che Lassù c'è ancora qualcuno che gli vuole bene )



    La storia è nata per essere una one-shot, ma potrebbe diventare qualcosina di più se voi lo volete.

    Dico questo perchè una fanfiction a più capitoli potrebbe stufare...

    comunque, fatemi sapere cosa ne pensate e poi ditemi se volete un seguito.


    THE ANGEL'S FALL





    Dolore.

    Non avrei mai immaginato di riuscire a sentirlo, eppure ciò che provo deve essere per forza dolore.
    E’ così strano che quasi sorrido mentre con un spasmo, stringo una manciata di fango tra le dita.

    Un rombo sopra di me precede l’inizio del temporale e ben presto le piccole gocce d’acqua cominciano a martellare su di me, dandomi una sensazione piacevole al mio corpo che sembra in fiamme.

    I capelli lunghi scuri mi scendono sul viso, impedendomi di vedere qualsiasi cosa. Non che ce ne sia realmente bisogno.
    La leggera pioggia si trasforma in un violento acquazzone, tanto che il terreno sotto di me si trasforma in poltiglia.
    Sono talmente debole che non riesco a tenere la testa sollevata e il fango mi invade la bocca, quasi soffocandomi.

    Mentre rimango a crogiolarmi nel dolore, sento qualcosa avvicinarsi.

    Una macchina.

    Imploro che chiunque stia guidando, veda il mio corpo e non mi passi sopra. Straordinariamente, le mia preghiere vengono ascoltate e il conducente si ferma inchiodando. Poi sento il rumore di portiere sbattute.

    Qualcuno si avvicina a me correndo, scivolando nel fango, e si inginocchia per prendermi tra le braccia.
    “E’ viva?” chiede una voce lontana.
    Vorrei rispondere sì, ma non ho nemmeno la forza di aprire la bocca. Dita delicate mi sfiorano il collo in cerca del battito cardiaco.
    “Sì, ma ha il battito debole. Dobbiamo portarla subito in ospedale”.
    Mi viene quasi da ridere perché per le mie ferite non c’è più niente da fare.

    Sto morendo.

    “Ehi, ragazza?” l’uomo che mi sta abbracciando mi incita ad aprire gli occhi, a lottare, ma non ci riesco.
    Quando il ragazzo mi stringe ancora più forte, probabilmente per ripararmi dalla pioggia, mi sfugge un grido dalle labbra.
    “Dean. Che cosa-“

    La domanda di un terzo uomo viene interrotta nel momento in cui lui si avvicina.

    “Amithiel?” dice con stupore.

    Io apro con uno sforzo immane gli occhi e le labbra mi si stendono in un sorriso dolce, dolce quanto le gocce di pioggia che mi carezzano la lingua.

    “C-ciao fratello” riesco a dire con voce impastata.
    Sento i muscoli dell’uomo più vicino a me, Dean Winchester, il tramite di Michael, irrigidirsi.
    “E’ un angelo?” chiede, rivolto a Castiel.
    Non sento la risposta, ma probabilmente mio fratello ha annuito.

    Il freddo mi penetra fin nelle ossa e mi fa rabbrividire contro Dean. E’ una sensazione nuova e spaventosa. In effetti il mondo mi sembra così diverso da prima.

    “Portiamola in macchina” interviene Sam Winchester.
    In risposta, Dean mi solleva con delicatezza e mi fa sedere nella sua vettura nera, sempre sotto lo sguardo attento di Castiel.

    Una volta in macchina, l’angelo mi scosta i capelli dal viso.
    “Amithiel, che cosa ti è successo?”

    Io rabbrividisco al ricordo della mia ultima ora e, mentre cerco di rimanere sveglia, gli rispondo “Mi sono ribellata”.

    Sam mi gira verso di me, mentre Dean continua a guidare, ma sento distintamente le sue nocche scricchiolare mentre afferra con più forza il volante.
    “Perché?” chiede mio fratello.
    Io quasi alzo gli occhi al cielo. E’ così difficile da capire?
    “Per lo stesso motivo per cui l’hai fatto tu”

    Uno spasmo mi mozza il fiato e sento qualcosa di caldo colarmi lungo la schiena, per poi impregnare la giacca militare che indosso e la canottiera bianca.

    “C’è qualcosa che non va” cerco di avvertire Castiel con voce flebile mentre cerco una sua mano per trovare conforto da parte del mio fratello maggiore preferito.

    “Amithiel sei bianca come un lenzuolo!” esclama Sam.
    Cerco di ribattere qualcosa, ma qualcosa di liquido mi sale in gola e mi socchiude le labbra.
    Lo sputo.

    E’ sangue.

    “Amithiel!” grida mio fratello e mi aiuta a sollevarmi dal sedile mentre vengo scossa da un attacco di tosse.
    Facendo ciò, nota un enorme chiazza rossa sulla mia schiena. Castiel mi toglie in fretta il giubbotto verde e mette in mostra le mie ferite: due tagli larghi e profondi fino all’osso a livello delle scapole.

    “Ecco da dove viene il dolore!” Penso, spaventata.
    Per la prima volta da quando sono crollata in quella strada abbandonata, cerco di distendere le ali.

    Il dolore esplode come una bomba, facendomi urlare come non mai nella mia lunga vita.
    Mi dimeno, mentre stringo più forte la mano di Castiel e sento Dean imprecare ad alta voce.

    “Castiel! Mi hanno tagliato le ali! Mi hanno tagliato le Ali! Nooo!”.

    Mio fratello fa di tutto per calmarmi ma è inutile: mi hanno strappato le ali. E cos’è un angelo senza le ali? Niente. L’unica consolazione è quella di morire e, dalla vista che mi si oscura, al dolore che comincia a sciamare e alla nausea che mi sale dalla bocca dello stomaco sento che la mia fine oramai è vicina.

    “Amithiel andrà tutto bene, okay? Devi restare sveglia” mi sussurra Castiel in un orecchio, mentre sento la macchina aumentare la sua velocità.

    “ ‘kay” rispondo, ma sento la testa diventare sempre più pesante sul collo e non riesco a non appoggiare il mento contro il mio petto.

    In questi attimi ripenso alla mia tramite, Maya Andreade, e alla nostra somiglianza.

    Io sono stata creata da mio Padre per combattere il male, lei è diventata una Marine dopo che suo padre è morto combattendo per la sua patria. Io sono sempre stata fedele ai miei fratelli così come lei ha sempre eseguito gli ordini dei suoi superiori. Infine, lei è rimasta paralizzata a causa di un ordine sbagliato ed io ora mi trovo mutilata, senza ali, dopo essermi ribellata per passare da una parte migliore del fronte.

    A quel pensiero, sento i moncherini delle mie ali tremare febbrilmente.

    Quando avevo cercato di convincere Maya a dare il suo consenso non ci avevo impiegato molto tempo. Dopo il suo incidente, la ragazza si era sentita inutile, impotente e quando le avevo detto che avrebbe potuto partecipare ad una guerra per salvare l’umanità, mi aveva accolta a braccia aperte.

    Poi avevo scoperto la verità, su ciò che Zachariah voleva fare in realtà, avevo percepito il disgusto di quella piccola umana coraggiosa, disgusto che anch’io avevo provato. Ma ero una brava soldatessa e avevo eseguito ugualmente gli ordini.

    Poi mi era giunta la notizia del tradimento di Castiel e, invece di provare rabbia o di sentirmi ferita come tutti gli altri, avevo provato orgoglio verso mio fratello. Desideravo ardentemente trovarlo, restare al suo fianco in questa guerra, ma avevo troppa paura.

    Quando un giorno mi sono decisa a pensare con la mia testa, mi sono ribellata.

    Che sensazione fantastica la libertà! Persino Maya era contenta e, riuscivo a sentirlo, orgogliosa di me.

    Ma, prima ancora di aver trovato mio fratello, sono stata braccata da Zachariah e da altri quattro angeli. Insomma, non proprio una battaglia alla pari.
    Mi hanno picchiata, punita come solo gli angeli sanno fare. Quando sono caduta a terra non avevo visto più niente. Solo una luce bianca e avevo provato un dolore, non al mio corpo ma alla mia Grazia, tale da svenire.

    Non avevo capito che quel dolore proveniva dalle mie ali stappate.

    La presa sulla mano di Castiel si indebolisce e la mia mano scivola sul sedile di pelle nera.
    “Amithiel?” mi chiama mio fratello.
    “Castiel, ti ricordi la canzone che cantavamo insieme in Cielo?”
    L’angelo al mio fianco esita, prima di rispondere “Sì, certo”
    “Me la puoi cantare?”

    Dopo un attimo di silenzio, spezzato solo dal rombo del motore dell’auto, l’angelo intona l’antica litania in aramaico, pronunciando con scioltezza quei suoni duri e aspri che giungono alle mie orecchie come colate di miele.

    “Grazie”

    Mi appoggio completamente sulla sua spalla mentre sento due caldi lacrimoni solcarmi la pelle.

    La paura mi attanaglia ciò che resta della mia Grazia e sento il medesimo sentimento far battere più forte il cuore di Maya.
    Gli angeli quando muoiono svaniscono e basta, è questo che mi attende? Il nulla?

    Poi sorrido, pensando che almeno sto morendo per aver fatto qualcosa di giusto.

    I miei occhi diventano ciechi e non sento più alcun rumore.
    Il cuore rallenta la sua corsa sfrenata.

    Padre... Ti prego aiutami.




    Amithiel/Maya played by Michelle Rodriguez



    Cosa ne pensate????


     
    Top
    .
  2. dani61
     
    .

    User deleted


    Che dire? Sono commossa - mi piace molto il tuo modo di scrivere - e spero proprio che sia solo l'inizio di una ff - vorrei tanto che ci fosse uno sviluppo - certo non può finire così - Brava -
     
    Top
    .
  3. crix23
     
    .

    User deleted


    fan -fic,
    fan -fic,
    fan -fic,
    fan -fic,
    bellissima!!!tu scrivi divinamente , i presupposti per una storia super accattivante ci sono quindi...non è vero che una fan fic stufa!!!!
    bella!!!
    ...si capisce che mi è piaciuta??
     
    Top
    .
  4. Amariah
     
    .

    User deleted





    Sono felicissima!!!! Visto che vi piace così tanto m'inventerò un seguito!!!!

    Così da riempire il tempo morto in attesa che ritorni Supernatural.
    Quando ricomincerà, se non avrò finito la fanfiction, la continuerò insieme all'altra, Daddy's Little Hunter.



    Ciao!!!!!



    @ crix: noooooo, non si era capito!!!! :D :D :D
     
    Top
    .
  5. crix23
     
    .

    User deleted


    hihihhi!!! io fan di amariah's fan-fic!!!!
     
    Top
    .
  6. Amariah
     
    .

    User deleted


    Finalmente ecco a voi un capitolo fresco fresco!!!!




    Apro gli occhi, stordita. Le orecchie mi fischiano, come se avessi preso un colpo in testa. In effetti, credo che sia proprio quello che è successo.

    Mi accorgo di essere sdraiata sul sedile di pelle dell’auto nera dei Winchester.
    Sbatto le palpebre mentre sollevo lo sguardo.

    Castiel è seduto nella stessa posizione di poco prima, ma la testa gli ciondola da un lato, mentre un sottile rivolo di sangue gli cola dalle labbra appena dischiuse.

    Con uno sforzo immane, mi metto a sedere cercando di non appoggiare la schiena al sedile.
    “Castiel, Dean?” chiedo con un sussurro flebile. “Sam? Ehi, siete vivi?”.

    Dean geme, rialzandosi dal volante sopra il quale aveva perso i sensi un attimo prima.
    “C-cos... Sam? Sammy?!”
    Dean scuote con delicatezza la spalla del fratello “Sammy, non fare scherzi. Svegliati Bitch!”

    Il giovane Winchester apre gli occhi, portandosi una mano alla tempia per tastarsi un bernoccolo grande come un uovo “Non gridare Jerk! Ho la testa che mi scoppia!”
    Contemporaneamente si voltano verso di me.

    “Non è per essere scortese, ma tu non eri morta?” chiede Dean.
    “Tecnicamente sì” ribatto e abbasso lo sguardo sulle mani.
    Cos’era successo? Poco fa stavo morendo, ne sono sicura. Avevo sentito ciò che è rimasto della mia Grazia affievolirsi sempre più fino a svanire.
    Allora perché sono ancora qui?

    Con un gemito di dolore, Castiel solleva la testa e pianta i suoi occhi blu su di me.
    “Amithiel? Cosa...?”
    “Non lo so, Castiel. Ero morta, ne sono sicura” gli rispondo.
    Mi guardo attorno per controllare se ci sono prove del mio trapasso.

    I finestrini dell’auto nera sono andati completamente in frantumi a causa dell’esplosione che ho provocato poco prima. La stessa esplosione ha fatto perdere a Dean il controllo del mezzo, facendoci schiantare contro un albero.

    Dean apre la portiera con malagrazia e scende barcollando seguito a ruota da Sam.

    Castiel in un nanosecondo appare dall’altro lato dell’auto e apre la portiera per farmi scendere.
    “Ce la faccio anche da sola!” ribatto rabbiosa, ma prima di essermi messa completamente in piedi barcollo pericolosamente.
    Castiel tende una mano per aiutarmi ma io mi sottraggo ad essa per aggrapparmi al tetto nero dell’auto. Mio fratello mi lancia uno sguardo indecifrabile, prima di rivolgere la sua attenzione verso i due ragazzi.

    “Porca puttana!” grida Dean mentre tira un calcio ad un pezzo di legno sul terreno.
    “Dean... calmati fratello.”
    Il ragazzo si gira verso Sam “Calmarmi!” esplode con gli occhi fuori dalle orbite “Guardala Sam! Guarda com’è ridotta!”.
    Senza capire, mi guardo le mani e poi mi controllo la testa: ho solo qualche escoriazione, nulla di più. E’ strano che Dean si preoccupi così tanto, soprattutto per un angelo che nemmeno conosce.

    “La mia piccola...l’avevo appena lucidata!”
    Lo stupore mi porta a spalancare la bocca: Dean non è preoccupato per me, Castiel o Sam, è preoccupato per la sua insensibile, inanimata AUTO. Gli esseri umani sono proprio strani.

    Dean si volta verso di me, imbufalito.
    “Hai visto che cos’hai fatto?!”
    “Chiedo scusa, ma non capisco quale sia il problema. La tua auto può essere aggiustata: presto tornerà come nuova” rispondo, cercando di imporre una logica alla conversazione mentre guardo Sam, che da dietro il fratello scuote la testa per farmi capire che non ho afferrato il concetto.

    “Non è questo!” replica infatti il fratello maggiore “E’... è...”
    Sam gli appoggia una mano sulla spalla mentre l’altro si piega appoggiandosi alle ginocchia.

    Io mi volto verso Castiel senza capire “Ma che cosa ho fatto?”
    Lui sorride semplicemente “Dean tiene alla sua auto come fosse una figlia”.
    Pur non capendo, rispondo con un “Oh”.

    Dean si riprende e si siede per terra, tastandosi alla ceca il taglio sotto l’occhio.
    “Lascia che ti aiuti” propongo per riappacificarmi. Il mio incontro con i famosi fratelli Winchester non è andato come avevo sempre sperato.
    “Non toccarmi” ringhia Dean di rimando, allontanando la mia mano con la sua.

    “Senti, non capisco ancora perché sei così arrabbiato! E’ solo una macchina” Voi siete ancora tutti vivi e per questo dovreste ritenervi fortunati! Io mi sono fatta strappare le ali per voi, per combattere al vostro fianco e aiutarvi a tenere lontano dai vostri corpi i miei due fratelli ed è questa la vostra gratitudine? Forse era meglio se fossi morta. Definitivamente”.
    Detto questo mi allontano arrancando, mentre sento addosso gli sguardi dei tre nella radura di fianco a quella stramaledetta macchina.

    Sento dei passi che mi seguono. Passi leggeri, accompagnati dal fruscio di un lungo impermeabile.
    “Castiel, voglio restare da sola. Vattene pure con i tuoi nuovi compagni”.
    Ma il mio testardo fratello continua a seguirmi in silenzio. Allora, cerco di volare via ma poi un leggero bruciore alla schiena mi ricorda che non ho più le ali.

    Mi blocco di colpo.
    Sono inutile.

    Non ho più una famiglia, non ho più un luogo dove andare.

    Non ho più le ali.

    Non ho più niente.

    Sento gli occhi pizzicarmi e allora li chiudo mentre stringo le mani a pugno.
    “Non ho più niente” sussurro.
    Sento Castiel avvicinarsi e prendermi le mani nelle sue. Il suo gesto mi costringe a farmi riaprire gli occhi.
    “Amithiel, non è vero. Hai ancora me. E quando Dean avrà smesso di fare il bambino capriccioso avrai anche lui e Sam. Hai rischiato molto per aiutarci e hai pagato un prezzo immenso. Nessuno di noi lo dimenticherà mai, sorella”.
    “Grazie, Castiel”.

    Insieme, ritorniamo alla radura dove Sam e Dean stanno riparando, per quanto è possibile, l’auto.

    Sam mi fa un sorriso incoraggiante, mentre Dean si limita ad un cenno col capo.
    “Bene” dice poi “Lavorerò ancora per qualche oretta, poi potremo ripartire. Cass, ti dispiace andare a prenderci qualcosa da mangiare?”

    Castiel guarda prima lui e poi me. “Okay” risponde per poi sparire. Mi lascio sfuggire un sospiro malinconico. Avrei potuto seguirlo, se avessi ancora le ali.
    “Dean, ti dispiace si dormo un po’ ? ” chiede Sam “Ho sbattuto la testa”.
    "Riposati pure, Sammy" risponde Dean e il fratello si sdraia sul sedile posteriore dell’auto, cadendo in pochi secondi in un profondo sonno ristoratore.

    “Dean, mi dispiace davvero per l’auto. Io non sapevo che ci tenevi così tanto”

    Dean scuote il capo con un sorriso sulle labbra “No, sei tu che devi scusarmi. A volte perdo n po’ il controllo. Ma sai, quest’auto” spiega, accarezzando il cofano lucido “è un regalo di mio padre e quando me l’ha data, gli ho promesso che l’avrei sempre tenuta in ottimo stato”
    “Capisco” rispondo, capendo davvero il suo punto di vista.
    “Amithiel, grazie per ciò che hai fatto, davvero. Prima ho reagito male anche perché faccio fatica a fidarmi degli altri, soprattutto degli angeli. Oramai mi ero arreso di fronte all’evidenza che tutti gli angeli sono degli idioti, invece ora salti fuori tu. C’è ancora speranza”.

    Rido alle sue parole, la mia prima risata di tutta la vita. Mi sento straordinariamente bene per la prima volta da quando sono scesa sulla Terra e, una volta per tutte, mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta.

    Castiel ricompare, tenendo in mano un sacchetto con dei panini.
    “Ehi, Cass, ce ne hai lasciato qualcuno, vero?” scherza Dean.
    “Oh, sta zitto, non mangerò mai più, te l’assicuro” ribatte mio fratello.
    Io lo guardo confusa ma lui mi lancia uno sguardo del tipo: “lascia perdere”.
    Sam si sveglia con un grugnito “Oh, bene, cibo”.
    Dean gli lancia un panino avvolto da carta stagnola. “Come va la testa?”
    “Sento le campane” ribatte l’altro, addentando un enorme pezzo di panino.
    Dean si rivolge a me “Amie, vuoi qualcosa da mangiare?”

    Io guardo Castiel confusa, prima di rispondere “ Ehm, no non voglio niente, ma il mio nome è Amithiel”.

    Cass sorride divertito. Non l’ho mai visto così. Umano. In effetti mi spaventa un po’: diventerò anch’io così spontanea?
    “Amie è il diminutivo di Amithiel, così come Cass è il diminutivo di Castiel. E’ un’usanza degli umani dare soprannomi, anche se non ne ho mai capito bene il motivo” mi spiega.
    “Oh, okay”.

    Rimaniamo in silenzio, mentre Dean accende un fuoco per scaldare lui e il fratello.
    “Ho una domanda” interviene Sam “Insomma, tu hai detto che poco prima dell’incidente sei morta, okay? Tutti noi abbiamo visto la luce bianca irradiarsi dal tuo corpo. Come hai fatto a tornare indietro?”.

    Fisso con intensità le fiamme che danzano allegre tra di noi. Anch’io non ho fatto che domandarmelo. La risposta in teoria ce l’ho, ma ho il terrore che sia quella giusta.

    “Forse è successo ciò che è avvenuto a me: forse nostro Padre ti ha riportata in vita” risponde Castiel.
    “Ma tutti i nostri fratelli dicono che nostro Padre è morto. Come può essere stato Lui?” ribatto con forza.
    “E tu ti fidi degli altri? Dopo quello che ti hanno fatto?” chiede Castiel, alzando la voce.
    “No, ma cerco di essere obiettiva. Nostro Padre permetterebbe agli altri di fare scelte sbagliate? Di non curarsi degli esseri umani? Di trattarli come fossero esseri inferiori?”
    “Non ti è passato in mente che forse sparire e rendersi conto di come sarebbe se i nostri fratelli avessero il potere è ciò Lui che vuole? Magari vuole che siamo noi due a trovarLo?”
    Sospiro senza speranza “Vorrei tanto che fosse così, fratello. Ma se invece fosse stato Lucifer a riportarci in vita per farci passare dalla sua parte?”
    “E’ ciò che vorresti?” chiede Castiel, gelido.
    “Ma cos’hai capito? Assolutamente no! Non mi venderei a lui neanche se mi strappasse il resto della mia Grazia” grido ferita.

    “Ehi, ehi, ragazzi dateci un taglio” interviene Dean “Cass, tua sorella non vuole tradirci. Amie, tuo fratello è parecchio suscettibile riguardo a vostro Padre e non credo che abbia torto, quindi credigli. Ora fate pace”.

    “Scusa” diciamo all’unisono.

    “Bene, ora se non vi dispiace avrei del lavoro da sbrigare” Dean si alza con in mano una chiave inglese e si avvicina alla sua adorata auto.




    Scusate per il ritardo, ma ho avuto una sorta di "blocco dello scrittore" :D :D :D
     
    Top
    .
  7. Tanis_mezzelfo#21
     
    .

    User deleted


    l'ho letta tutta prima in università ma commento solo ora perchè l'ha tastiera dell'ipod scrive da cani XD
    bellissima! complimentoni scrivi benissimo!
    voglio il seguitoooo!!!
     
    Top
    .
  8. dani61
     
    .

    User deleted


    Alla faccia del blocco dello scrittore - stupendo capitolo - tutti i miei personaggi preferiti amichevolmente riuniti - ed in più un nuovo Cass in gonnella - stupendo - davvero molto molto brava - come al solito!!!! Grazie con questa astinenza ci si deve tenere su con le ff!!!
     
    Top
    .
  9. crix23
     
    .

    User deleted


    graaazieeeeeeeeeeeee!!!!!!!
    sai che io sono una tua sostenitrice e fan sfegatata e ....ribadisco pesantemente la mia posizione!!!!! ottime descrizioni, ottima storia, ottimi colpi di scena e "misteri"!!!



    ma non verrà pure a me i blocco dello scrittore, magari prima di qualche esamino, se questo è il risultato...vedo la mia laurea moolto vicina!!!!
    :fame: :fame:
    BRAVISSIMA!!!
     
    Top
    .
  10. Amariah
     
    .

    User deleted


    @dani: grazie mille! Sono molto contenta che ti sia piaciuto anche questo capitolo e sono contenta di tenervi compagnia con la mia fanfiction aspettando il ritorno di supernatural!

    @Tanis_mezzelfo: Grazie!!! Presto (se non mi verrà un altro blocco :D :D :D ) posterò un altro capitolo (anche se non riesco a postare velocemente come lo fai tu!!! ;) )

    @crix23: sono senza parole, dico davvero! Il tuo entusiasmo verso le mie fanfiction mi commuove sempre di più! Grazie crix!!!!!



    Avete reso più bella la mia serata con tutti questi bei commenti!!!!


     
    Top
    .
  11. Tanis_mezzelfo#21
     
    .

    User deleted


    sì ma i tuoi capitoli son chilometrici...i miei giusto quattro righe XD (no dia una ventinaXD)
     
    Top
    .
  12. Amariah
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Tanis_mezzelfo#21 @ 18/3/2010, 21:38)
    sì ma i tuoi capitoli son chilometrici...i miei giusto quattro righe XD (no dia una ventinaXD)

    E' vero, ma è soprattutto il contenuto che conta e la tua fanfiction ( che ha come sfondo i sentimenti e i dubbi di Castiel ) è stupenda.
    Tu arrivi a postare anche due capitoli al giorno, mentre io ci metto un' eternità indipendentemente dalla lunghezza dei capitoli !!!

    A volte vorrei riuscire a postare più velocemente ^_^
     
    Top
    .
  13. Tanis_mezzelfo#21
     
    .

    User deleted


    Va be ma ognuno di noi ha una sua vita per fortuna ;) io riesco a postare così tanto perchè scrivo usando l'ipod sul treno tornando dall'università XD
     
    Top
    .
  14. Amariah
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Tanis_mezzelfo#21 @ 18/3/2010, 21:56)
    Va be ma ognuno di noi ha una sua vita per fortuna ;) io riesco a postare così tanto perchè scrivo usando l'ipod sul treno tornando dall'università XD

    Alta tecnologia!!! :D :D :D

    Io, da brava liceale, uso carta e penna prima di scrivere a computer :D :D :D

     
    Top
    .
  15. Tanis_mezzelfo#21
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Amariah @ 18/3/2010, 22:03)
    CITAZIONE (Tanis_mezzelfo#21 @ 18/3/2010, 21:56)
    Va be ma ognuno di noi ha una sua vita per fortuna ;) io riesco a postare così tanto perchè scrivo usando l'ipod sul treno tornando dall'università XD

    Alta tecnologia!!! :D :D :D

    Io, da brava liceale, uso carta e penna prima di scrivere a computer :D :D :D

    eh be al liceo erano d'obblgo XD io fingevo di prendere appunti XD
     
    Top
    .
24 replies since 7/3/2010, 15:32   239 views
  Share  
.