Angel's friend

Oneshot by Ellen McGinnis

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ellen McGinnis
     
    .

    User deleted


    * * * *


    image


    * * * *


    Silenzio.
    Per quanto io mi sforzi non riesco a dormire, mi giro e rigiro nervosamente all'interno del mio sacco a pelo alla disperata ricerca della posizione giusta ma inutilmente; Morfeo sembra proprio non volermi accogliere tra le sue braccia, questa notte.
    A poca distanza da me Ellen e Dean dormono profondamente avvolti nei loro sacchi a pelo, l'uno sul pavimento e l'altra sul divano mezzo rotto dello zio Bobby; dopo l'incidente con il demone, io, Ellen e Dean non ce la siamo sentiti di lasciarlo solo e così per tutta la durata della sua convalescenza resteremo a casa sua onde evitare che commetta qualche sciocchezza.
    Per un cacciatore di demoni del suo calibro, restarsene buono e tranquillo su di una sedia a rotelle equivale all'inferno; io cerco per quanto possibile di tirargli su il morale, ma lui continua a borbottare frasi del tipo "ormai per me è finita" oppure " non sono altro che carne per gli avvoltoi".
    Quando quel demone l'aveva posseduto, Bobby aveva preferito accoltellare se stesso piuttosto che fare del male a Dean; dopo la morte di John Winchester, lo zio Bobby è diventato una sorta di punto di riferimento per noi quattro...e vederlo così, su di una sedia a rotelle e con il morale a terra rende triste anche me.
    Tristezza.
    Da un po’ di tempo a questa parte, non siamo più "in quattro" purtroppo.
    Sam se ne è andato.
    Dean e Ellen non si fidano più di lui, a causa dei suoi nuovi poteri che sono emersi da quando Sam ha sviluppato una sorta di dipendenza dal sangue di demone; un po’ di tempo fa, ha fatto del male anche a me ed è per questo motivo che Ellen è diventata diffidente e rancorosa nei suoi confronti.
    Sam mi ha aggredito perché aveva paura di ciò che era diventato, lui si reputa un mostro mentre io...io...lo amo e non potrei mai considerarlo tale; è dall'età di cinque anni che sono perdutamente innamorata di lui, però non ho mai avuto il coraggio di dirglielo apertamente.
    In un certo senso ho sempre vissuto all'ombra di mia sorella Ellen, lei è sempre stata la più bella, la più intelligente, la più carismatica mentre io sono il suo esatto contrario; molto timida, impacciata, introversa ed emotiva, infatti, basta un niente per farmi piangere o commuovere.
    Sospiro.
    Tra me e mia sorella non c'è mai stata alcuna sorta di rivalità, io le voglio molto bene e per lei farei qualsiasi cosa, anche gettarmi nelle fiamme dell'inferno se questo potesse renderla felice; lo stesso farebbe lei, infatti, quando Sam mi ha aggredito non ha esitato un solo istante a sparargli a una gamba, per fortuna colpendolo solo di striscio.
    Odio.
    Ebbene si in quel momento l'ho odiata profondamente, lei che fino a quel momento non aveva mai alzato un'arma contro i Winchester, neanche quando aveva scoperto del tradimento di Dean con quell'angelo femmina...aveva colpito Sam, senza alcuna pietà fregandosene altamente del fatto che questo avrebbe scatenato la rabbia di Dean.
    Nostalgia.
    Sam mi manca, mi manca da morire!
    Quando se ne è andato ho sentito come se una parte della mia anima lacerarsi, come un pezzo di stoffa troppo vecchio per essere utilizzato e allora viene strappato per poterne fare uno straccio. Noi siamo sempre stati molto legati l'uno all'altra, noi eravamo i "fratellini" che mentre Ellen e Dean uccidevano vampiri e spettri, noi aspettavamo nella macchina di John Winchester, fino ad addormentarci tenendoci per mano.
    Sorrido.
    Lui non sospettava minimamente dei miei sentimenti, per lui sono e resterò per sempre la "piccola Layla" che da bambina, piangeva perché i compagni di scuola le rubavano le cose e Sam prendeva le mie difese, arrivando anche a farsi picchiare dai "bulli" pur di non vedermi piangere.
    Lo amo.
    Come potrei smettere di farlo?
    Lui è una parte di me, come io lo sono di lui...se solo potessi dichiarargli il mio amore, forse lui smetterebbe di bere quel sangue di demone e potrebbe ritornare quello di prima, per la gioia di suo fratello Dean e anche di Ellen, che nonostante tutto continua a volergli molto bene e spera in un suo ravvedimento.
    Io?
    Sono molto preoccupata per Sam, da quando se ne è andato niente ha più lo stesso significato per me; ho provato a telefonarli ma il cellulare è spento e ascoltare la fredda voce della segreteria telefonica, non mi basta più ormai.
    Ho bisogno di Sam.
    Del suo sorriso.
    Della sua dolcezza.
    Dei suoi occhi.
    Delle sue braccia, che ogni volta che mi stringono mi fanno sentire al sicuro da ogni pericolo.
    Tutto.
    Non posso più vivere in questo modo, anche se mia sorella continua a ripetermi che ho fatto bene a non dichiarare a Sam il mio amore; Dean la pensa esattamente come lei, anche se cerca di nasconderlo in tutti i modi, la lontananza dal fratello lo sta logorando giorno dopo giorno.
    Basta!
    Esco dal mio sacco a pelo facendo attenzione al più piccolo rumore, compreso quello della zip che abbasso lentamente; mi blocco all'istante, quando sento mia sorella mormorare qualcosa del sonno sul fatto che Dean non può cucinare Lolly, il suo coniglio nano, nel forno con le patate.
    Una volta "libera" rovisto all'interno del mio zaino fino a quando non trovo ciò che sto cercando, ovvero un sacchettino della spesa bianco al cui interno ci sono tre scatolette di cibo per gatti e una bottiglia di latte.
    Libera!
    Chiudo gli occhi respirando a pieni polmoni l'aria fresca della notte, anche se indosso la vestaglia e le pantofole rabbrividisco quando un brivido di freddo s' impadronisce del mio corpo senza alcuna pietà.
    Alzo lo sguardo verso il cielo per accorgermi che non c'è neanche una nuvola, ma soltanto uno spicchio di luna e centinaia di migliaia di stelle; mi dirigo verso la macchina di mia sorella e nel farlo, Rumsfeld mi viene incontro scodinzolando affettuoso ed io gli dono una carezza sulla schiena e un'altra sulla testa prima di procedere nella mia "missione".
    Ci siamo!
    Rovisto nella tasca interna della vestaglia, e ne tiro fuori le chiavi della macchina di Ellen; dal bagagliaio prendo una scatola di cartone abbastanza grande, coperta da una grossa coperta di pile gialla.
    Sorrido.
    La testolina nera di Liquorice sbuca fuori da un lato della scatola miagolando nel sentire l'odore del cibo, la stessa cosa fa anche il suo fratellino, ovvero un micino dal pelo bianco come la neve e gli occhi verdi di nome Angel.
    Se mia sorella scopre che ho nascosto dei gatti nella sua automobile, mi uccide nel vero senso della parola; noi siamo cacciatrici e non possiamo permetterci di tenere animali con noi, men che meno dei cani o dei gatti, visto che hanno un sacco di necessità.
    Uffa!
    Raggiungo la "veranda" situata dietro la casa di Bobby, sui gradini appoggio la scatola e finalmente lascio uscire Liquorice e il gattino bianco, che miagolano felici non solo di vedermi e godere delle mie coccole, ma anche perché finalmente posso mangiare.
    Nostalgia.
    Afferro il piccolo Angel e lo stringo forte a me mentre un'ondata di ricordi legata a esso si fanno strada prepotentemente nella mia mente ma soprattutto nel mio cuore.
    Quando Ellen aveva scoperto che nascondevo Liquorice nella sua automobile, e Angel nell'Impala di Dean loro...non l'avevano presa affatto bene, anzi tutt'altro. Approfittando di una sosta in autogrill, Dean aveva lasciato la bestiola sul ciglio della strada, e aveva minacciato me di affogare Angel nel caso in cui avesse trovato un'altro gatto all'interno della sua "preziosissima bambina".
    La tristezza aveva preso il sopravvento su di me, per tutta la durata del viaggio mi ero rifiutata di rivolgere la parola a mia sorella nonostante la sua promessa di trovare un'ottima sistemazione a Liquorice presso una famiglia di sua conoscenza.
    Arrivati al motel che Dean aveva scelto come nostro "temporaneo" alloggio, Sam era venuto a bussare alla porta della mia stanza, approfittando del fatto che suo fratello e mia sorella erano usciti per svolgere delle ricerche riguardo la creatura di cui ci stavamo occupando. Una volta chiusa la porta della camera, ha aperto il giubbotto che indossava mostrandomi Angel che Dean aveva abbandonato sul ciglio della strada poche ore prima; sorridendo lo aveva messo tra le sue braccia, mentre abbracciavo Sam in preda ad una delle mie solite "crisi di pianto".
    Mi aveva fatto promettere che d'ora in avanti sarei stata più prudente, nel nascondere i miei animali; lo aveva detto con quel suo solito, dolce sorriso in grado di farmi battere il cuore come nessuno mai.
    L'ho amato in quel momento.
    Ho continuato a farlo.
    Lo amo tutt'ora, nonostante la lontananza ci divida in modo così dannatamente crudele.
    Guardo i miei due piccoli amici nutrirsi, entrambi mangiano le scatolette con una voracità sorprendente; mentre lo fanno io accarezzo il loro pelo con aria assente, il mio pensiero continua ad andare a Sam.
    Chissà che cosa starà facendo in questo momento?
    Darei qualsiasi cosa pur di ricevere una sua telefonata, un sms o una mail in cui mi dice che sta bene e che presto ritornerà a casa dalla sua famiglia e soprattutto da me.
    Spavento.
    L'abbaio di Rumsfeld mi riporta bruscamente alla realtà, facendomi sobbalzare per lo spavento: un rumore di passi giunge alle mie orecchie, passi che si via via sempre più vicini mentre la paura cresce dentro di me ogni minuto che passa.
    Un demone?
    Uno spettro?
    O un vampiro?
    Rimango letteralmente a bocca aperta per lo stupore, quando alla fioca luce di un lampione nella rimessa- auto di Bobby, vedo fare la sua comparsa Castiel con addosso il suo solito impermeabile beige.
    Che cosa ci fa qui?
    Di solito quando si "faceva vedere" era perché aveva bisogno di parlare con Dean, visto che era per merito di Castiel se Dean era fuggito dall'inferno per ritornare nel mondo dei vivi.
    Sorrido.
    Mia sorella ha un'odio a dir poco sviscerale per gli angeli, a detta sua non sono altro che demoni camuffati che fingono di aiutare, ma che in realtà sono più subdoli e spietati dei loro "fratelli rinnegati". Tutto questo perché Dean l'ha tradita con una di loro, e questo Ellen non riesce proprio ad accettarlo; anche io ad essere sincera, soffrirei moltissimo, nel sapere che il ragazzo che amo è andato a letto con un'altra donna, il giorno in cui stavo per chiedergli di essere finalmente una coppia e dare una svolta al nostro rapporto.
    Anche se ce l'ho con quell'angelo femmina per il modo in cui si è comportata, facendo soffrire mia sorella io...non credo che tutti gli angeli siano così, mia madre è uno di loro eppure è buona e ha salvato me e mia sorella in più di un'occasione anche se, non ha mai usato un "tramite" per mostrarsi a noi.
    Castiel.
    Lo guardo avvicinarsi a me ed ai miei piccoli amici, Angel non appena lo vede gli corre incontro strusciandosi contro le sue gambe affettuosamente; gli animali hanno un sesto senso che gli permette di capire, se la persona che hanno di fronte ha intenti malvagi oppure no.
    Castiel non sembra armato di cattive intenzioni, mi fido del giudizio degli animali a volte più giusto di quelli di noi esseri umani.

    - Che cosa ci fai qui? E' pericoloso.- domanda Castiel con il suo solito di voce freddo, ma soprattutto neutrale e guardandomi come se volesse trapassare la mia anima da parte a parte-

    - Lo so, ma non potevo lasciare questi due gattini, soli, al freddo e senza cibo. Ti prego di non dire niente a mia sorella di quello che hai appena visto, d'accordo? -replico io congiungendo le mani come se pregassi, la mia voce ridotta a un sussurro appena udibile-

    - La menzogna è peccato, il Padre non desidera che i suoi figli mentano.

    - E' per una giusta causa, inoltre a questo gattino bianco tu piaci molto di conseguenza non puoi negargli il tuo aiuto. Quindi non stai commettendo nessun peccato, al contrario dai una speranza a questi piccoli amici.

    Stupore.
    Castiel mi guarda con meraviglia, probabilmente non aspettandosi tutto questo "carisma" da parte di un essere umano; non mi ci vuole molto per capire, che questo angelo non ha una buona opinione di noi mortali.
    Lo guardo mentre prende posto accanto a me, un strano silenzio regna tra di noi interrotto soltanto dal miagolio di Angel che con un piccolo balzello si accomoda in grembo a Castiel facendo le fusa; lui osserva il gatto con sguardo freddo e dubbioso ed io senza esitare gli prendo una mano, posandola dolcemente sul pelo del micino che contento riprende le sue rumorose fusa di apprezzamento.
    Rido.
    Questa è la prima volta che parlo con un vero angelo, di solito nei libri venivano descritte come creature miti, buone e con il sorriso sulle labbra; allora perché Castiel è così serio, freddo e silenzioso?
    Forse perché il Paradiso che le Sacre Scritture descrivono come un luogo di pace eterna, in realtà non lo è affatto e questo Castiel lo sa bene.
    Ingenua.
    Per me tutti hanno diritto a una seconda possibilità, primo fra tutti Sam che appella se stesso come mostro quando in realtà non lo è; avere paura non significa per forza di cose essere dei mostri.
    Sam non lo ha capito, ha preferito allontanarmi dicendo che lo faceva per la mia sicurezza mentre io...tutto ciò che avrei voluto era di stargli accanto, abbracciarlo e soprattutto amarlo.
    Perché?

    - Tu odi la razza umana, Castiel? - domando senza alcuna paura o vergogna, mentre accarezzo Liquorice dietro le orecchie, sorridendo nel sentirlo emettere delle dolci fusa in segno di ringraziamento-

    - Voi mortali siete tutti dei peccatori, non fate niente per redimervi agli occhi di Dio. - replica Castiel, smettendo di accarezzare Angel che emette un miagolio di risentimento prima di acciambellarsi sulle sue ginocchia tranquillo-

    - Gli esseri umani non sono creature perfette su questo hai ragione, però se fossimo tutti uguali e "perfetti" il mondo sarebbe noioso e voi angeli non avreste motivo di esistere.

    - Parli come tua madre, le somigli molto.

    - Lo so, me lo dicono in tanti che assomiglio a lei però... non ho ereditato, la sua forza d'animo e il suo carattere.

    - Forse questi giorni, saranno gli ultimi che passerò in mezzo a voi mortali.

    Silenzio.
    Lo so che l'invidia è uno dei sette peccati capitali, però non posso fare a meno di provare un pizzico di gelosia nei confronti di mia sorella; Ellen non ha perso tempo, ha dichiarato a Dean tutto il suo amore senza pensare un solo istante alle conseguenze.
    Io invece tutte le volte che sono stata sul punto di dire a Sam dei miei sentimenti, la timidezza prendeva il sopravvento su tutto ed io mi limitavo a sorridere e abbassare lo sguardo incapace di proseguire oltre con il mio discorso.
    Allungo una mano accarezzando il morbido pelo di Liquorice, mentre Castiel ha smesso di coccolare il micino bianco che ora tranquillo sonnecchia appoggiato sul suo grembo; chissà quali cose gli avrà mostrato Dean, per far cambiare idea a questo angelo che non crede più in noi esseri umani e ci considera un popolo di peccatori.
    No!
    Non posso accettare una cosa del genere, Castiel deve vedere anche l'altra faccia della medaglia; è vero che noi esseri umani siamo tutti dei peccatori, ma questo non significa che il male sia l'unica cosa che siamo in grado di perpetuare.

    - Non tutti gli esseri umani sono dei peccatori, permettimi di dimostrartelo Castiel.

    - E in che modo?

    - Questa è una cosa che noi "mortali" chiamiamo, sorpresa! Non posso lasciarti tornare in paradiso, con una pessima opinione di noi umani...fidati di me, non te ne pentirai.

    - Dio ti ha appellato con il nome di "amica degli angeli" ora ne comprendo le motivazioni.

    Sorrido.
    Liquorice si è avvicinato di soppiatto a Castiel, per giocherellare con una fibbia del suo impermeabile; lui osserva il micino con espressione accigliata, mentre io lo tiro via sorridendo e scusandomi con lui per il comportamento del mio gatto.
    Amica degli angeli?
    Io?
    Perché?

    - Ti prego di non avercela con mia sorella, vedi per lei è molto difficile fidarsi di un'altro angelo dopo...si bhè...dopo quello che è successo con Dean e Anna. - dico io cercando di scusarmi per il comportamento, poco socievole di mia sorella in questi ultimi giorni nei riguardi di tutto ciò che ha a che fare con Dio e soprattutto con gli angeli-

    - Tu? Ti fidi di me? - domanda Castiel alquanto sorpreso, come se avesse appena scoperto che Dio è in realtà il dio delle zucche-

    - Si, anche perché come ti ho già detto non posso lasciarti tornare in paradiso con una pessima idea di noi esseri umani. Allora, vieni con me?

    - D'accordo.

    - Fantastico! Vedrai, non te ne pentirai.

    Felicità.
    Lo so bene che io agli occhi di Castiel sono solamente "una mortale", però è anche vero che la sua vicinanza, riesce in qualche modo a lenire il dolore e la sofferenza che mi attanaglia il cuore e l'anima dovuto alla lontananza di Sam.
    Quando Ellen verrà a sapere che ho stretto amicizia con un angelo, probabilmente mi ucciderà ma a me non importa; ora più che mai ho bisogno di qualcuno, che mi ascolti e mi conforti con la sua presenza.
    Un angelo.
    Un essere umano.
    L'inizio di un'amicizia?
    Forse.
    Perché no!
    Tutto è possibile.


    ANGOLINO: Salve a tutti ^:^ questo piccolo angolino, per dirvi che questa oneshot può essere tranquillamente definita una storia a quattro coppie, ovvoero la coppia SamxLayla, oppure CastielxLayla (come amici). Quindi a ogniuno la sua interpretazione ^___^. Un bacione.
     
    Top
    .
  2. eli*dreamer
     
    .

    User deleted


    bella bella...mi piace molto, è scritta davvero bene!
     
    Top
    .
  3. Amariah
     
    .

    User deleted


    Bellissima

    E' scritta davvero molto bene. Come al solito i sentimenti dei personaggi emergono dal testo in modo eccezionale!
    Layla è dolcissima

    Complimenti !!! :clap1:
     
    Top
    .
  4. O_o Ruby o_O
     
    .

    User deleted


    Bellissimaaaaaaa!! Cm al solito nn deludi le mie aspettative!! Mi piace la coppia CassxLayla cm amici!! :P
    Voglio Sam insieme a Layla xò!! :P
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Beatrice

    Group
    Dean's addicted
    Posts
    3,197
    Location
    PD

    Status
    Offline
    Davvero molto bella anke questa oneshot, ho conosciuto così un altro personaggio di tua invenzione, mi piace anke questa Layla..
    Secondo me riusciresti benissimo a scrivere una fan fiction, tutte le tue oneshot promettono molto bn, potresti continuarle.. Anke se così corte hanno più effetto, nn so cm spiegarlo.. :D
     
    Top
    .
  6. Vivaldi4love
     
    .

    User deleted


    l'ho scoperta solo adesso, è bellissima
     
    Top
    .
  7. PioggiaDiStelle
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    l'ho scoperta solo adesso, è bellissima

    Grazieeeeee ne sono felice

    CITAZIONE
    Davvero molto bella anke questa oneshot, ho conosciuto così un altro personaggio di tua invenzione, mi piace anke questa Layla..

    Grazie!
    Grazie!
    Troppo gentile.
    Quando ho creato le sorelle McGinnis, l'ho fatto immaginando come poteva essere vista la "caccia ai demoni", gli angeli e l'apocalisse dal punto di vista di due sorelle, invece che due fratelli.

    CITAZIONE
    Secondo me riusciresti benissimo a scrivere una fan fiction, tutte le tue oneshot promettono molto bn, potresti continuarle.. Anke se così corte hanno più effetto, nn so cm spiegarlo.. :D

    Grazie per le parole di incoraggiamento!
    Io però trovo più comodo scrivere oneshot, anche perchè le fanfiction dopo il primo capitolo non riesco più ad andare avanti perchè...mi passa la voglia :P :P quindi preferisco concentrare i pensieri, le azioni e le emozioni della mia pg, in un unico capitolo, unico ma d'effetto.


     
    Top
    .
6 replies since 17/11/2009, 11:11   237 views
  Share  
.