Together forever

Fanfiction by Vanity&Amariah

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  1. Vanity_Homunculus
     
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    PREMESSA: Questa fanfiction è una round robin di due capitoli + epilogo scritta da Amariah e da me Ellen McGinnis; ma prima di augurarvi una buona e (speriamo) piacevole lettura, io e la mia socia ci teniamo a darvi qualche piccolo avvertimento onde evitare di ricevere mp pieni di insulti e cose di questo tipo....perchè come dice il detto " uomo avvisato, mezzo salvato".

    Le autrici.


    1) Il primo capitolo che leggerete sarà quello di Amariah dove Ellen si rivolgerà a Dean insultandolo in modo piuttosto "colorito" ed accuse molto gravi. Sia chiaro che ne io, ne tanto meno la mia socia abbiamo NULLA contro il personaggio di Dean Winchester; chiunque abbia letto le mie oneshot (Ellen McGinnis) avrà sicuramente notato che Ellen è una persona dal carattere forte che non si fa mettere i piedi in testa dal primo venuto, però è anche una donna molto fragile e sensibile, che ha visto morire la madre in un modo a dir poco atroce....e poi a chi non darebbe fastidio, vedere la persona che amiamo "scimmiottare" con le altre donne?!
    Quindi evitate di tempestare la mia "socia" oppure me con mp pieni di critiche, insulti o quant'altro...soltanto perchè Ellen
    SPOILER (click to view)
    ha dato del pedofilo a Dean
    Dean e Sam sono personaggi di pura fantasia, non esistono nella realtà quindi non confondiamo la realtà con l'immaginario, per favore.

    2)I fatti narrati, i dialoghi e gli eventi che accadranno sono FRUTTO ESCLUSIVO DELLA NOSTRA IMMAGINAZIONE. Per scrivere questa fanfiction non ci siamo, minimamente ispirate a nesssun romanzo, film, opera o quant'altro. Il nostro stile di scrittura per tanto non è stato copiato da nessun libro o sceneggiatura, ma è un qualcosa appartenente SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a me e Amariah.
    Questo onde evitare accuse del tipo " Il vostro modo di scirvere è identico a quello della Rowling" e cose di questo tipo; io ( Ellen McGinnis) so che cosa significa essere accusate ingiustamente di plagio, quindi ho voluto fare questa piccola premessa onde evitare discussioni inutili con il forum.

    3) Sia chiaro che le critiche sono ammesse, a patto che la cosa non degeneri in turpiloquio, insulti, bestemmie etc etc verso noi autrici. Se la storia non vi piace, potete tranquillamente scriverlo e poi andarvi a leggere altre fanfiction; litigare non serve a nulla visto che le fanfiction sono un modo come un'altro per passare il tempo a leggere qualcosa che può piacere, emozionare o addirittura non piacere.

    4) I personaggi di Ellen McGinnis e Layla McGinnis non esistono nel universo di Supernatural, ma sono stati inventati da me (Ellen McGinnis). Quindi non cercateli nelle varie stagione di supernatural o negli episodi, perchè non compariranno da nessuna parte ^.^.


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    * * * *


    Capitolo 1° by Amariah


    Sono seduto sul letto di Ellen, a gambe incrociate (ovviamente non ho le scarpe, altrimenti Ellen mi avrebbe scuoiato vivo per aver messo i piedi sul letto con i miei stivali da motociclista).
    Lei invece si sta cambiando dietro il paravento verde. E’ il suo terzo vestito che devo votare per la sua serata con il caro Mark Owens. Già il nome diceva tutto, no? Un emerito deficiente.
    Senza contare il fatto che è stata la prima cotta di Ellen.
    Ricordo bene com’era al liceo e, se era rimasto uguale, c’è da disperarsi. Non che io sia geloso, chiaro.
    Insomma dopo tanti anni, appari come un fungo (velenoso) e tiri fuori la scusa “ ehi, ti ricordi? Mi sono preso una sbandata per te al liceo, che ne dici di uscire insieme?” Ma andiamo.
    C’è poi da considerare l’ipotesi che quello non sia il vero Mark-idiota-del-liceo.
    Sono ad Austin con mio fratello perché Ellen e Layla ci hanno informato della presenza di un mutaforma che semina terrore nei vicoli della città. * Non può essere un caso che il ragazzo di cui Ellen si era innamorata ai tempi del liceo l’abbia invitata fuori dopo così tanti anni e che un mutaforma è apparso più o meno lo stesso giorno, no?
    Ellen si sposta da dietro il paravento e alza le braccia, facendo un giro su se stessa.

    “Allora? Come sto?”

    -Sei uno schianto- vorrei dirle, ma prima che lo faccia mi ricordo che non sono io il ragazzo con cui deve uscire. “E’ troppo corto” dico con aria critica.

    “Dean, è la stessa cosa che hai detto per gli altri due vestiti!”

    “Ma è la verità” replico acido.

    Lei si spazientisce. “Senti, volevo un parere, ma a quanto il tuo giudizio è ben lontano dall’essere oggettivo” Ma poi, guardando il vestito, si accorge che è macchiato. “Oh, no”.
    Scoppio in una risata a pieni polmoni “Visto? L’ho detto io che non andava bene!”

    “Chiudi quella fogna, idiota!” mi riprende Ellen, poi ritorna dietro il paravento per cambiarsi.

    “Allora” dico evasivo “Com’è questo Mike?”

    “Mark” mi corregge, anche se sa che l’ho fatto apposta a sbagliare il nome. “Dovresti ricordartelo”. Dice con una punta di sarcasmo.

    “Oh, si. E’ quello che ti ha piantata dopo il ballo di fine anno, giusto?”

    “No, è quello a cui hai rotto il naso dopo il ballo di fine anno. Grazie a te ho passato il mio dopo ballo all’ospedale, scusandomi con i suoi genitori, mentre tu te la sei filata” ringhia Ellen attraverso il paravento.
    Mi assale un po’ di gelosia, ripensando a quella serata.

    “Sempre meglio di dove saresti stata se non l’avessi picchiato: in una squallida stanza di motel, a perdere la verginità con il cavaliere di uno stupido ballo che nemmeno conoscevi”.
    Sento la risata sguainata di Ellen. “Mio Dio, che cosa orribile! Non è quello che hai fatto tu? Ricordo bene il momento in cui sei diventato uomo. Avevi sedici anni, no? Sei arrivato al motel nel quale alloggiavamo, ubriaco fradicio, urlando a squarciagola che avevi passato un’ora di fuoco con una ragazza di cui non sapevi nemmeno il nome”.
    Touchè. Accarezzai il copriletto, mormorando un “tu meritavi di meglio”.

    “Cosa?” chiede Ellen, che evidentemente non mi ha sentito.

    “Niente”.
    Cala un improvviso e imbarazzato silenzio, interrotto solo dal fruscio dei vestiti di Ellen.


    “Comunque, voi ragazze avete fatto progressi sul caso del mutaforma?”

    “No. Per quel che ne so. Layla ci sta lavorando insieme a Sam”.

    Approfitto dell’assenza di indizi per dar voce alle mie preoccupazioni.

    “Non è che, insomma-“

    “Cosa Dean?”.

    “Beh, quel Matt”

    “Mark”

    “Quello che è, è praticamente spuntato fuori e ti ha chiesto di uscire lo stesso giorno in cui si sono verificati i primi attacchi del mutaforma.”

    “Vai al sodo”

    “Non è che il tuo spasimante e il mutaforma siano la stessa cosa?”
    Ellen resta in silenzio per qualche secondo.

    “Dean, prenditi qualche giorno di vacanza, o vai da uno psicologo, ma uno veramente bravo”.
    Strabuzzo gli occhi. “Cosa?”

    “Dean, che tu ci creda o no, al mondo esistono anche cose che non cercano di ammazzarci un giorno sì e l’altro pure”

    “Ma io-“

    “Stasera uscirò con Mark. Fine della discussione”.
    Il dialogo finisce con il rumore secco della cerniera degli stivali di Ellen.

    “Quanto ci metti?” le dico: sono stufo di vederla sexy per qualcun altro.

    Ellen con uno scatto sposta il paravento e si para di fronte a me.
    E’ semplicemente stupenda.
    Porta un paio di pantaloni neri che le fasciano strette le gambe lunghe, mettendo in risalto le sue forme e lasciando poco spazio all’immaginazione.
    Indossa una canottiera verde scollata, ma non eccessivamente e un coprispalle nero che le copriva tre quarte delle braccia. I boccoli castano scuro, sono tenuti indietro da una fascia verde, tranne il ciuffo, che le copriva leggermente l’occhio sinistro.
    Un sottile velo di trucco mette in risalto i suoi grandi occhi castani. Porta la collana d’argento che Layla le aveva regalato per il suo venticinquesimo compleanno e il braccialetto in coordinato, un regalo mio e di Sam.
    Il mio sguardo deve dirla lunga, perché Ellen mi chiede “Hai intenzione di dirmi come sto o vuoi continuare a spogliarmi con gli occhi?”
    Chiudo la bocca, che mi si è aperta per lo stupore. “Ellen, sei fantastica”.
    Le sue guance si infiammano rendendola, se possibile, ancora più bella.

    “Ellen-“

    La guardo, desideroso di lei in un modo che non ho mai provato, faccio per avvicinarmi a lei, ma mi ritrovo per terra, dopo che Ellen mi ha spinto per mantenere le distanze.

    “MA SEI COMPLETAMENTE FATTO?! STO PER USCIRE CON UN RAGAZZO DEAN! UN RAGAZZO CHE NON SEI TU!”

    Rimango stupefatto dalla sua improvvisa sfuriata, tanto da non rendermi conto di essere sdraiato per terra.

    “POTEVI CHIEDERMELO, SAI? POTEVI CHIEDERMI DI USCIRE! SONO LA STESSA DI CINQUE SECONDI FA, MA ORA CHE MI SONO VESTITA IN UN MODO CHE TI AGGRADA, IL TUO CERVELLO INFERIORE SI E’ ACCESO? COSA CREDI CHE SIA, UNA DELLE TUE RAGAZZE FACILI CHE RIMORCHI NEI BAR?”
    Rimango in silenzio, mentre i suoi insulti vanno a segno uno ad uno nella mia coscienza. Mi rialzo e la fronteggio, troppo orgoglioso per farmi mettere i piede in testa, anche se ha ragione.

    “SAI UNA COSA? TU GIUDICHI MALE MARK, MA DOVRESTI FARTI UN BELL’ ESAME DI COSCIENZA! ALMENO LUI CI TIENE A ME, ALLA MIA FELICITA’. NON E’ COME QUALCUN ALTRO, CHE VIVE SOLO DI CACCIA. SI’ DEAN, PERCHE’ DI GIORNO CACCERAI I MOSTRI, MA DI NOTTE VAI NEI LOCALI A CACCIA DI QUALCHE RAGAZZA TROPPO UBRIACA PER DIRTI DI NO! E A TE T’INTERESSA DI LORO PREPRIO QUANTO T’INTERRESSA DI ME, OSSIA NIENTE! DIAMINE, NEMMENO L’ETA’ CONTA PER TE!”
    A quell’accusa reagisco. “MI STAI DANDO DEL PEDOFILO, PER CASO?!”

    “DICO SOLO CHE SE NON CI FOSSE IN BALLO LA LEGALITA’, NON TI DISPIACEREBBE FARTI QUALCHE MINORENNE, TANTO PER TE UNA DONNA BASTA CHE RESPIRI PER PORTARTELA A LETTO”.
    Tiro un calcio al letto, facendo piovere una mancia di schegge sul pavimento. Ignorando il dolore, mi volto verso Ellen.

    “DANNAZIONE, ELLEN, ADESSO BASTA! CHE COSA VUOI, EH? MI STAI FACENDO IMPAZZIRE! PRIMA DICI CHE VUOI STARE CON ME, POI MI RESPINGI DICENDO CHE NON E’ GIUSTO, CHE SIAMO CRESCIUTI COME FRATELLO E SORELLA. ADESSO DICI CHE SONO UN MANIACO SESSUALE! PRIMA DI ACCUSARMI DI QUALCOSA, FATTI TU L’ESAME DI COSCIENZA! SEI COME ME! ANCHE TU ESCI CON ALTRI PERCHE’ NON SAI SE VOLERE ME O CHI ALTRI!”

    Ellen ha gli occhi lucidi. Non è facile farla piangere, ma questa è la peggiore litigata degli ultimi anni, ed ognuno ha un limite. Ed Ellen ha superato il suo.

    “Sono in ritardo”. Prende la borsa dall’armadio.

    “Ecco, vai dal tuo Max”

    “IL SUO NOME E’ MARK!!!” urla Ellen e scappa giù dalle scale, sbattendosi a porta della camera dietro le spalle.

    Mi siedo sul letto e fisso le foto sulla parete: io Ellen, Sam e Layla che ridiamo felici.

    “Dean Winchester, sei proprio un emerito idiota” Mormoro.


    Sam e Layla intanto sono in salotto.

    “Come vanno gli esercizi di matematica?” chiede Sam, scrivendo senza sosta al computer, cercando notizie sui mutaforma.
    Layla solleva la testa dalla pigna di libri che ingombrano il tavolo. “Bene” risponde, stiracchiandosi. “Due esercizi e ho finito”.

    Dal piano di sopra giungono le urla dei rispettivi fratello e sorella.

    “Ci danno dentro stasera, eh?” chiede Sam, alzando lo sguardo al soffitto.

    “Gia” Layla riprende a fare i compiti, ma smette dopo qualche secondo. “Uffa, con questo casino è impossibile studiare!” esclama.

    “Non preoccuparti. Di solito le loro sfuriate sono intensi, ma brevi”.
    Infatti dopo qualche secondo, sentono una porta sbattere e il rumore dei tacchi degli stivali di Ellen.
    Subito dopo la vedono sfrecciare verso l’ingresso a tutta velocità, mormorando un affrettato
    “Ci vediamo dopo”.
    Layla e Sam si guardano preoccupati, poi il ragazzo si alza in piedi. “Vado a vedere cos’è successo questa volta”.
    Layla annuisce, distratta. Mentre Sam sale le scale si volta a guardarlo. -Perlomeno Dean ed Ellen sono consci dei sentimenti che provano l’uno per l’altra- pensa –invece per Sam sono sempre la piccola sorellina Layla- e si rimette a scrivere e a schiacciare velocemente i tasti della calcolatrice, senza accorgersi di avere, per qualche secondo, gli occhi del giovane Winchester puntati addosso.

    Edited by Ellen McGinnis - 4/11/2009, 14:54
     
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  2. eli*dreamer
     
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    bellissimo...stupendo...dico sul serio. Mi piace il modo in cui è scritto, mi sembrava proprio di sentire le urla dei due
     
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  3. *pinki*
     
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    Che Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
    Le urla è vero pare proprio di sentirle....
    Mi piacerebbe leggere anche di Sam e Layla e dei loro "sentimenti"....

    Brave ragazze!!!:)
     
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  4. Vanity_Homunculus
     
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    Sono più che sicura che Amariah sarà entusiasta delle recensioni che le avete scritto ^_^ ^_^ tra l'altro tutte quante meritate. Per quanto riguarda Sam e Layla, chi lo sa magari io e Amariah prenderemo in considerazione, anche questo proggetto ;) grazie per l'idea pinki ^^.
    Per quanto riguarda il tuo capitolo "socia" è assolutamente fantastico, hai azzeccato in pieno Ellen e anche Layla è dolcissima ^_^ .
     
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  5. Amariah
     
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    Grazie mille! Siete tutti molto gentili

    Mi è piaciuto molto lavorare a questa storia. Oltre alle storie EllenxDean, mi sta entusiasmando il rapporto LaylaxSam!

    Grazie di nuovo a tutti!
     
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  6. Vanity_Homunculus
     
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    Ohhhh che bello finalmente tocca a me mi auguro davvero, che il mio capitolo sia all'altezza di quello della mia socia Amariah a cui rinnovo i miei complimenti per l'ottima riuscita del suo capitoluzzolo ^^.
    Per quanto riguarda SamxLayla vi diciamo solo che io e la mia "socia" stiamo raccogliendo le idee, quindi non disperate che presto ritorneremo con un nuovo lavoro...sempre se la mia socia, vorrà ancora "collaborare" con me ^^.
    Un bacione.
    By Ellen Mcginnis

    * * * *


    Capitolo 2 by Ellen McGinnis



    Bellissimo.
    La vista a dir poco meravigliosa che si può godere da questa terrazza al coperto è qualcosa di assolutamente unico nel suo genere; io e Mark abbiamo deciso di comune accordo di cenare in un piccolo ristorante fuori citta, nei pressi del lago Town Lake.
    Il cielo sopra di noi è completamente sgombero da nubi, le stelle e la luna si contendono tutta la volta celeste in un continuo sfavillare di luci e bagliori mentre una leggera brezza proveniente dal lago artificiale, soffia tra i pini che circondano la tenuta facendoli ondeggiare pigri e diffondendo nell'aria un odore aspro e pungente allo stesso tempo.
    Sospiro.
    Nonostante siano passati molti anni dal nostro ultimo incontro Mark è rimasto sempre lo stesso ragazzo dei tempi del liceo; il suo dolce sorriso in grado di farmi battere il cuore come quando ero una ragazzina, i suoi modi gentili ma soprattutto...al sincerità con cui a metà della notra cena, mi ha ringraziato per averlo accompagnato all'ospedale quando al ballo della scuola Dean gli aveva rotto il naso ed io ero rimasta con lui per tutta la notte cospargendomi il capo di cenere davanti ai suoi genitori, scusandomi per il modo in cui "mio cugino" si era comportato.
    Idiota!
    Per quanto io mi sforzi non riesco a smettere di pensare a Dean e alle sua parole, così cariche di odio ma soprattutto rabbia; lui può tranquillamente andare in un locale, abbordare una ragazza ancora meglio se ubriaca e poi divertirsi senza che nessuno abbia niente da ridere sul suo comportamento a dir poco disgustoso.
    Maschilista!
    Dean è solamente un povero idiota geloso di una persona, a cui lui non potrà mai assomigliare neanche tra centinaia di migliai di anni; Mark è sempre stato molto gentile e cortese nei miei riguardi, non mi ha mai fatto sentire una sgualdrina da scopare ma una ragazza con dei sentimenti e delle emozioni.
    Sospiro.
    Giocherello con la mille foglie alle fragola che ho nel piatto, il solo ripesare a quell'idiota ed alle sue insinuazioni riguardo il fatto che lo faccio impazzire, che prima ho detto di voler stare con lui e poi lo respingo perchè non sarebbe giusto vistp che il Signor Winchester ci ha cresciuto proprio come fossimo davvero fratello e sorella.
    Il motivo per cui io e Dean non potremmo mai essere una coppia normale, è dato dal fatto che lui non conosce la parola "fedeltà". Si è vero potremmo anche smetterla di soffocare i sentimenti che proviamo l'uno per l'altra; tutto si risolverebbe con una bella nottata di passione e poi con Dean che corre da una delle sue tante amichette e mi tradisce senza il minimo scrupolo.
    Chi sono io, per meritare un rapporto basato solo ed esclusivamente su una farsa?
    Nessuno, però io credo di meritarmi qualcosina di più dalla vita che sofferenza, odio e tradimento.
    Stupida!
    Perchè continuo a pensare a lui?!
    In fin dei conti mi ha umiliato e offeso, paragonandomi al pari delle sue amichette ed io questo non posso sopportarlo; nessuna ragazza merita l'appellativo di "sgualdrina" neanche se pratica davvero il mestiere più antico del mondo.
    Nemmeno io.
    L'unica colpa che ho è quella di amare con tutta me stessa un ragazzo, che non sa neanche da che parte si comincia a voler bene a qualcuno.
    Su facebook esiste un gruppo intitolato "tutte le donne sono principesse", peccato che per Dean le donne sono solo una squallida valvola di sfogo a cui attaccarsi quando gli istinti più bassi hanno il sopravvento.
    Che schifo!

    - Un penny per i tuoi pensieri!

    Sorrido.
    Mark è ritornato al nostro tavolo, dopo essere corso nel bagno con una certa urgenza; mi auguro solo che dietro questo suo improvviso malessere, non ci sia lo zampino di Dean e dei suoi scherzi idioti.
    Assurdo!
    Secondo Dean la persona che ho davanti altri non è che un mutaforma, comparso nello stesso identico giorno in cui Mark mi ha chiesto di uscire dopo esserci incontrati al Centro Commerciale.
    Paranoico!
    Da quando sua madre è morta Dean è diventato una sorta di "piccolo" John Winchester, vede pericoli e minacce ovunque. Posso capire che il dolore per la perdita di suo padre sia ancora una ferita aperta nel suo cuore, ma questo non gli da il diritto di poter decidere della vita altrui; con Sam il giochetto ha funzionato, io invece non mi faccio comandare da niente e da nessuno.
    Tanto meno da Dean Winchester!

    - Oh scusami Mark è solo che...

    - Ho come la sensazione che il tuo amico Dean, sia molto di più che un semplice amico. Sbaglio?

    - Ecco...veramente io...lui...

    - L'ho capito dal modo in cui mi ha rotto il naso al ballo della scuola, accidenti se ho rischiato grosso! Ora però basta parlare del passato, andiamo a fare una passeggiata ok?

    - Si certo, con molto piacere!

    Dopo aver pagato la cena, Mark si avvicina a me e mi porge il suo braccio destro invitandomi ad afferrarlo e seguirlo fuori; questa è una serata a dir poco meravigliosa, in cielo non c'è una nuvola e la dolce brezza proveniente dalla pineta a poca distanza da noi si diverte a scompigliarmi i capelli.
    Felice.
    Mark è veramente una persona fantastica, semplice ma allo stesso tempo dolce, premurosa e che mi apprezza per quella che sono. Cosa che invece Dean non ha mai fatto, anzi lui non perde occasione per mortificarmi, facendomi sentire una nullità solo perchè non mi comporto come le sue amichette e non squoto il sedere e le ciglia come fanno loro.
    Stupido!
    Avrebbe potuto chiedermi di uscire invece di urlarmi contro tutte quelle cattiverie, se le cose non potranno mai funzionare tra di noi è proprio a causa sua e del suo comportamento fedifrago.
    Un mutaforma!
    Pur di non farmi uscire a cena con Mark si è inventato la storia del mutaforma, perchè il suo stramaledetto orgoglio maschile gli impedisce di esternare i suoi veri sentimenti per me; piuttosto che amemttere di essere geloso, si frebbe tagliare tutte e dieci le dita delle mani questo è poco ma sicuro.
    Finalmente io e Mark arriviamo in prossimità del Town Lake ed io rimango letteralmente a bocca aperta per lo stupore, quando vedo la luna riflettersi sulla superficie scura dell'acqua e tutto intorno a noi centinaia di lucciole danzano sulle note di una dolce e allo stesso tempo silenziosa melodia.
    Sto per dire a Mark quanto sia piacevole ammirare questo spettacolo in sua compagnia, quando all'improvviso lui mi attira a se con forza e cerca di baciarmi; io cerco di respingerlo e proprio in quel momento scorgo nei suoi occhi una luce biancastra tipica dei mutaforma.
    E adesso, che cosa faccio?
    Anche se provassi ad urlare nessuno mi sentirebbe, la pistola con i proiettili d'argento si trova nella borsetta che il mutaforma provvede a strapparmi di mano e lanciare dentro al lago, in modo tale che io non possa difendermi o peggio ancora ucciderlo.

    - Io so cosa vuole dire non sentirsi amati Ellen, il tuo amico Dean non merita una ragazza speciale come te e in fondo al cuore anche tu pensi la stessa cosa.

    - NO! LASCIAMI, MI HA SENTITO?! LASCIAMI TI HO DETTO!

    - Quel bastardo del tuo amico si è preso mio fratello, lo ha ucciso con una pallottola d'argento nel cuore senza neanche prendersi la briga di ascoltare la nostra storia e dei motivi che ci portano ad agire in questo modo.

    - Voi mutaforma non siete altro che dei parassiti, vi servite delle identità altrui per compiere i vostri efferati crimini; la vostra mente è devastata dalla pazzia e dalla sete di vendetta ed è compito di noi cacciatori liberare il mondo dalla vostra presenza.

    - Oh ma davvero? Allora visto che il tuo amichetto Dean si è preso mio fratello, io gli porterò via la donna che ama...non prima di essermi divertito un pò con il suo bel corpo.

    Boato.
    Prima che io abbia il tempo di rendermi conto di quello che effettivamente è appena sucesso, il ristorante in cui io e il falso Mark abbiamo cenato è avvolto dalle fiamme il tutto preceduto da una potentissima esplosione.
    E' stato lui!
    In lontanaza vedo molti corpi avvolti dalle fiamme uscire dal ristorante e gettarsi a terra nella speranza di riuscire a spegnere le fiamme che li avviluppano facendoli assomigliare a delle vere e proprie torce umane.
    Il mutaforma mi colpisce con un pugno facendomi cadere a terra, sento in bocca il sapore metallico del sangue segno che il bastardo mi ha appena spaccato il labbro inferiore; quest'ultimo mi salta letteralmente addosso e invece di abusare di me, stringe le sue mani intorno al mio collo mozzandomi il fiato.
    Urlo.
    Almeno ci provo, ma tutto ciò che ottengo è un rantolo convulso mentre con le unghie cerco di graffiare il volto del mutaforma; in risposta ottengo un altro pugno che ha come risultato quello di spaccarmi il sopraciglio destro.
    Le presa intorno al mio collo si fa sempre più serrata ed io sento l'aria mancarmi fino a scoparire quasi del tutto; il mutaforma continua a fissarmi con sguardo folle, negli occhi una sinistra luce biancastra mentre la sua vendetta sta quasi per compiersi.

    - HEY FIGLIO DI PUTTANA, LEVAGLI SUBITO LE TUE LURIDE MANI DI DOSSO!

    Uno sparo.
    Vedo il mutaforma alzare lo sguardo mentre un proiettile d'argento lo colpisce all'altezza del cuore, uccidendolo sul colpo.
    Mi allontano il più velocemente da quel corpo disgustoso, a carponi tossisco respirando a pieni polmoni l'aria fresca della notte; Dean lascia cadere per terra la pistola che ha usato per uccidere il mutaforma e poi si precipita verso di me, attirandomi a se stringendomi in un abbraccio convulso, quasi disperato.
    Piango.
    Sono viva ed è tutto merito di Dean, che stupida sono stata a non fidarmi di lui e dei suoi sospetti; per quanto io mi sforzi non riesco a frenare le lacrime, che senza sosta fuoriescono dai miei occhi rigandomi le guance rovinandomi tutto il trucco.
    Mi ha seguita.
    Non lo ringrazierò mai abbastanza per averlo fatto; se Dean non fosse arrivato in tempo, io a quest'ora sarei già bella che morta, invece sono viva e lo devo solo ed esclusivamente a lui.
    Dean mi prende in braccio sollevandomi da terra, io gli cicondo il collo con entrambe le braccia senza oppore la minima resistenza; mi porta verso il ristorante a cui poca a distanza i vigili del fuoco sono ancora impegnati a domare il fuoco che il mutaforma ha appiccato; insieme a loro ci sono centinaia di ambulanze che si prendono cura dei feriti scampati all'incedio.
    Uno dei paramedici mi scorta fino a una delle ambulanze e comincia a medicarmi, facendomi un sacco di domande rigurdante il pazzo psicopatico che ha fatto saltare in aria il ristorante; io non rispondo, anche perchè sono ancora sotto shock.
    Dean ritorna da me con un bicchiere di carta al cui interno c'è del the, io lo afferro con mani tremanti e lo porto alle labbra sorseggiandolo; se solo ripenso allo sguardo folle di quel mutaforma, sento la paura riprendere il sopravvento su di me.
    Il paramedico finisce di suturarmi il taglio al sopraciglio e poi mi avvolge in una pesante coperta marroncina; lo rassicuro del fatto che sto bene e lui sembra convincersi della cosa, visto che lascia me e Dean da soli per tornare ad occuparsi degli altri feriti.

    - Come ti senti?

    - Una favola! Sono appena scampata alla furia omicida di un mutaforma, c'è mancato davvero poco.

    - Quel bastardo non ti avrà per caso...

    - N-no, lui non ha abusato di me se è questo che intendi, credo di doverti delle scuse sai?

    Vicini.
    Guardo Dean negli occhi e nel farlo mi accorgo di quanto i nostri volti siano pericolosamente vicini l'uno all'altra; Dean mi accarezza dolcemente la guancia destra con la punta delle dita, per poi attirarmi a se e baciarmi.
    Dolcezza.
    Anche se la ragione mi urla di respingerlo perchè quello che stiamo facendo è sbagliato, il cuore mi dice di fare l'esatto contrario; mi abbandono completamente a quel bacio e alle sensazioni meravigliose che ogni volta è in grado di trasmettermi.
    Dean mi attira a se stringendomi con forza e dolcezza allo stesso tempo, come se fossi il più prezioso dei suoi tesori ed io tra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta ma soprattutto amata.
    Lo amo.
    Purtroppo come è iniziato quel bacio dolcissimo finisce, io mi allontano da Dean anche se con una certa riluttanza; vorrei che le cose tra di noi non fossero così dannatamente complicate.

    - Vieni, torniamo a casa.

    - D'accordo. Hey Dean...

    - Che altro c'è?

    - Grazie.

    Con una gentilezza di cui mai lo avrei creduto capace, Dean mi afferra il braccio sinistro e lo fa passare intorno al suo collo. Anche se con qualche difficoltà dovuta alla mia andatura leggermente claudicante, raggiungiamo l'Impala e Dean mi aiuta a sedermi al suo interno; appoggio la testa contro il finestrino, mentre sento la stanchezza iniziare a prendere il sopravento su di me.
    La voce di Dean mi giunge alle orecchie come una sottospecie di fastidioso ronzio, mi racconta di come Sam e Layla abbiano scoperto del mutaforma ed il luogo in cui il vero Mark Owens è tenuto prigioniero.
    Sbadiglio.
    Piano piano allontano la fronte dal finestrino e appoggio la testa contro la spalla di Dean, che sobbalza non aspettandosi un simile gesto da parte mia.
    In questa posizione mi addormento, dimenticandomi all'istante del mutaforma e dei momenti a dir poco tremendi che ho trascorso in sua compagnia.
    E' finita.
     
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  7. *pinki*
     
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    Bella!!!
    E bravo Dean che l ha seguita,il suo istinto era giusto!!

    Complimenti ancora ad entrambe per come scrivete..ormai sono assolutamente una vostra fan!!!

    CITAZIONE (Ellen McGinnis @ 5/11/2009, 13:04)
    Per quanto riguarda SamxLayla vi diciamo solo che io e la mia "socia" stiamo raccogliendo le idee, quindi non disperate che presto ritorneremo con un nuovo lavoro...

    Bene bene..nn vedo l'ora di leggere...:D
     
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  8. eli*dreamer
     
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    bellissimo questo capitolo...hai reso il mutaforma benissimo!!!!E Dean è semplicemente fantastico, ma questo lo sa anche la grande Ellen!
     
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  9. Amariah
     
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    Ehi socia! A quanto pare facciamo faville! :D

    Molto bello il tuo capitolo, non vedo l'ora di scrivere di nuovo insieme a te! ^_^
     
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  10. Vanity_Homunculus
     
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    CITAZIONE (Amariah @ 5/11/2009, 16:35)
    Ehi socia! A quanto pare facciamo faville! :D

    Molto bello il tuo capitolo, non vedo l'ora di scrivere di nuovo insieme a te! ^_^

    In questo caso sappi che ho alcune ideuzze su SamXLayla, appena finiamo l'epilogo di questa fanfiction te le dico uhuhuh! Grazie ragassuole, siete tutte delle lettrici fantastiche ^.^
     
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  11. O_o Ruby o_O
     
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    Muaaaaaaah, siete fantastiche!! Qst ff mi ha preso tr...bellissima!! :)
     
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  12. Vanity_Homunculus
     
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    ANGOLINO: Eccoci quaaaaaaaa, io e la mia socia Amariah siamo tornate con l'epilogo di questa fanfiction, che a quanto pare ha ricevuto non poche, lodi, apprezzamenti e consensi.
    Io e Amariah ne siamo molto, molto felici e vi ringraziamo per la pazienza che fino ad ora avete dimostrato, aspettando l'epilogo senza tempestarci di mp per chiederci quando avremmo concluso la nostra storia ^_^
    Il capitolo che apprestate a leggere è stato scritto sia da me che Amariah insieme, la mia socia (almeno credo) per non deludere i fan delle coppie DeanxEllen e SamxLayla ha dedicato ampie spazio ad entrambi...nulla a che vedere con il mio stile, io sono "incapace" di scrivere, mi concentro solo su un personaggio che come avrete senz'altro immaginato è Ellen.
    Lo so bene che vorreste vedere scritti i punti di vista di Sam e Dean da parte mia (Ellen McGinnis) ma come ho già detto nelle altre premesse, io sono un pò imbaranata a scrivere i pensieri degli uomini, ancora peggio se sono personaggi "orginali" che compaiono davvero nei telefilm, libro o quant'altro.
    Quindi tale compito lo lascio alla mia socia, ovviamente prima di postare un capitolo Amariah fa leggere la sua parte a me ed io faccio lo stesso con lei, per eventuali correzioni, dubbi o quant'altro. Quindi in un certo senso, la sua parte di epilogo contiene una piccola parte di me ^___^.
    Non abbiatecela con me, per questo mio handicap....purtroppo è più forte di me, quando si tratta di scrivere i pensieri maschili io mi blocco, ecco perchè non amo definirmi "scrittrice" perchè i veri scrittori sanno destreggiarsi in tutto, mentre io no ^___^.
    Ad ogni modo non temete giovani lettori, io e Amariah non vi abbandoneremo tanto facilmente...stiamo lavorando a una storia, tutta incentrata sulla coppia SamxLayla, stiamo radunando le idee e appena sarà tutto pronto, posteremo il primo capitolo.
    Continuate a seguirci ok?! ^.^
    Bene dopo questo lungo discurso (spero di non avervi annoiato :P ) godetevi questo fantastico epilogo e mi raccomando "fan delle coppie"...non scioglietevi troppo, altrimenti poi non riuscirete a leggere l'altra storia su cui io e Amariah stiamo lavorando ;)
    A presto.
    By Ellen McGinnis & Amariah
    Le autrici


    * * * *


    Epilogo


    By Amariah


    Sono appoggiato al tavolo delle bevande e sorseggio distrattamente dello champagne. Indovinate un po’? Sono alla festa organizzata da Mark-idiota- Owens per il suo matrimonio con una certa Cindy Sanders, ora diventata Cindy Owens. Ragazza carina, non c’è che dire, ma non è ai livelli di Ellen.
    Mentre vedo volteggiare i due novelli sposini in mezzo alla pista da ballo, vengo raggiunto da Ellen, splendida nel suo lungo abito verde, lungo fino al ginocchio.
    Sbuffo, cercando di allentare il nodo della cravatta che sembra volermi strangolare.
    Ellen alza gli occhi al cielo e le sue mani prendono il posto delle mie. Mentre cerca di sistemarmi quel dannatissimo cappio intorno al collo, respiro il suo profumo dolce e il mio sguardo accarezza dolce il suo viso. Lei, accortasi del mio sguardo, abbassa gli occhi arrossendo impacciata e si allontana di un passo da me. Con un sorrisetto continuo a bere, mentre lei si versa un po’ di succo d’arancia in un bicchiere colorato.

    “Sono carini insieme, vero?” chiede ad un certo punto, Ellen.

    Osservo Mark che in quel momento prende Cindy fra le braccia, facendole fare un piccolo caschè.

    “Non c’è male” dico, guardandola intensamente.

    Lei arrossisce ancora di più e apre la bocca per dirmi qualcosa ma è interrotta dall’arrivo di Layla.

    “Come va?” chiede, sorridendo.

    “Benissimo” rispondo “Non vedo l’ora di togliermi questa tortura di dosso” e inizio a tirare la cravatta.

    “Dean piantala” dice Ellen, esasperata. “E’ soltanto una cravatta, sembra che hai le pulci”.

    “Non ho le pulci!” ribatto con fervore.

    Ellen cambia argomento alla velocità della luce, per evitare un battibecco.
    “Dov’è Sam?” chiedo.

    Alzo gli occhi per cercare mio fratello. Sta venendo verso di noi.

    “Non è difficile da trovare” dico con un ghigno.

    “”Stavate parlando di me?” chiede Sam. E’ perfettamente a suo agio un quel completo. Maledetto lui.

    “No, Sammy. Non sei così acclamato”.
    Sam mi tira un leggero pugno sulla spalla. “Sono Sam, Jerk”

    “Oh, le mie scuse, Bitch”.
    Ellen e Layla ridacchiano.

    “Layla, Mark ha portato dei cavalli bianchi per Cindy. Io gli ho detto che tu adori gli animali e lui mi ha risposto che se vuoi, puoi venire a vederli”.

    Gli occhi di Layla brillano estasiati. La ragazza si gira verso Ellen, quasi implorante.

    “Ellen, posso?”

    Io sorrido. Layla è così dolce che è impossibile dirle di no.

    Infatti Ellen sospira rassegnata.
    “Okay, ma se rovini il vestito, i nonni sentiranno le urla fino a casa loro”.

    “Grazie” Ellen abbraccia Ellen e poi si rivolge a Sam “Andiamo?”

    “Certo”.

    Tutti e due escono dalla sala.

    “ Se non tornano entro mezz’ora, andiamo a cercarli, okay” propongo, indovinando i pensieri di Ellen..

    “Ci puoi scommettere”.

    Intanto la festa continua, e la musica diventa più lenta, quasi malinconica.

    “ Ti va di ballare?”.

    Ellen mi guarda stranita.

    “Ballare? Tu e io? Insieme?”

    “No, ti lascio con primo che mi passa davanti!” le rispondo sarcastico “Certo, con me!”

    Ellen è indecisa, ma dopo qualche secondo mi prende la mano che le sto porgendo.

    “Okay”.

    Siamo al centro della pista ed Ellen mi passa le mani intorno al collo. Ci muoviamo lenti, al ritmo della musica.

    “ Dean Winchester che sa ballare. Non l’avrei mai detto”.

    Sorrido “Sono pieno di sorprese. Se me lo permetti, potresti scoprirne altre”.

    Un pugno in pieno stomaco, forte.

    “Ahia” gemo.

    “L’hai voluto tu”

    “Vero”.

    Continuiamo a ballare per qualche minuto. Io inclino la testa per respirare l’odore fruttato dei suoi capelli.

    “Adoro questo profumo, lo sai?”

    Ellen mi guarda e sorride.

    “Anch’io ho dei segreti e lo shampoo che uso è uno di questi”

    Scoppio a ridere e lei mi guarda perplessa. “Che c’è?”

    Continua a ridere.

    “ Beh, Sue Ellen , mi dispiace contraddirti, ma il tuo shampoo ai frutti esotici lo conosco molto bene”.

    Ellen mi guarda minacciosa

    “Avevo finito il mio” spiego.

    Un dolore acuto al piede, che per poco non mi fa salire le lacrime agli occhi. Il tacco da dodici di Ellen fa il suo dovere.

    “Tu. Hai. Usato. Il. Mio. Shampoo? “ sibila, furiosa.

    “Te ne ho ricomprato una confezione formato gigante”.

    Ellen rimane rigida, ma riprende a ballare, abbracciandomi.

    La sento sospirare e abbracciarmi più forte

    “Potessero rimanere sempre così le cose”.

    A quella frase la stringo forte tra le braccia. Anch’io a volte mi chiedo come sarebbe la vita senza qui figli di puttana di demoni, fantasmi, vampiri e compagnia bella. L’unica cosa che mi consola è che almeno Ellen e Layla hanno degli agganci con il mondo “normale”. Io e Sam no. Ellen è una brava giornalista e Layla promette di diventare un’ottima veterinaria. Noi Winchester abbiamo un lavoro per cui nessuno ci paga, nessuno ci ringrazia e in più dobbiamo fingere di essere qualcun altro. Per vivere dobbiamo truffare istituti di credito. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo.

    Un’angoscia che avevo provato solo poche volte nella mia vita mi percuote. Prendo vi viso di Ellen fra le mani e appoggio le mie labbra sulle sue, così morbide e calde.
    Immagino che ora si stacchi con uno spintone, mi tiri uno schiaffo o mi faccia una scenata davanti a tutti gli invitati, ma invece la sento rispondere con dolcezza al bacio.
    In quel bacio metto tutta la disperazione, il dolore che avevo provato nella mia vita; ogni perdita, ogni speranza distrutta dal bastardo di turno; quando prendiamo fiato, Ellen mi guarda.

    “Dean, io-“

    “E’ tutto okay, Ellen. Va tutto bene. Ti prendo qualcosa da bere”

    E mi allontano dalla pista, lasciandovi una Ellen stordita, con le labbra umide e gli occhi lucidi.

    - - - -

    Layla e Sam escono nel cortile, dove li attendono una carrozza color panna, in testa alla quale ci sono due splendidi cavalli bianchi, annoiati.

    “Certo che questo Mark ha dei gusti un po’ esagerati, eh?” dice Sam.
    Layla ridacchia, accarezzando il pelo lucido del cavallo davanti a lei. “Decisamente”.

    “Bella festa” commenta la ragazza, con una punta di sarcasmo.

    Sia Le sorelle McGinnis che i Winchester non erano abituati a tutto quello sfarzo. E Layla ringrazia il Cielo per questo. Alla festa di Mark e Cindy è tutto decisamente troppo smielato.
    Sam osserva la ragazza. Layla le era sempre piaciuta. Così naturale, spontanea. La classica bellezza acqua e sapone. E’ anche dolce e gentile fino all’inverosimile. Fin da quando erano piccoli si erano sempre presi cura l’uno dell’altra. Come fratelli.
    Ora Sam non sa più cosa prova per la giovane McGinnis. Forse, non è più amore fraterno quello che gli batte nel cuore.

    Il cavallo che Layla sta accarezzando le struscia addosso la testa, lasciando una macchia sul tessuto rosa.

    “Oh, no. Ellen mi ucciderà”

    Layla guarda Sam e poi scappa veloci gridando

    “Vado a lavarlo”

    Ma Layla inciampa nel vestito e perde la scarpa rosa, cadendo sui gradini.
    Sam corre verso di lei preoccupato.
    “Ti sei fatta male?” le chiede, aiutandola a mettersi seduta.

    “No, ma ho rovinato il vestito. Devo chiamare i nonni”.

    “Perché” , chiede Sam, pulendole le mani con delicatezza.

    “Per avvisarli che presto sentiranno la voce di Ellen giungere a casa loro”.

    Sam ride.

    “Non preoccuparti per questo”.

    “Layla si guarda intorno e individua la scarpa.

    “La-“

    Prima che possa alzarsi per recuperarla, Sam si alza e va a prenderla. Sempre con delicatezza, le solleva l’orlo della gonna sulle caviglie e le accarezza il piede sottile.
    Layla arrossisce e Sam osserva il bel contrasto tra i suoi occhi blu intenso e le guance color porpora.
    Lentamente le mette la scarpa e le sistema la gonna. Layla gli prende una mano fra le sue e o guarda negli occhi.

    “Sam, io-“

    Sam annuisce, capendo ciò che voleva dirgli.
    “Anch’io Layla. Ma per ora, non possiamo. Senza contare che Dean ed Ellen ci ammazzerebbero. Lo sai che non vogliono”.

    Layla lo guarda con gli occhi lucidi e ribatte con forza.

    “ Da quando ti interessa ciò che gli altri pensano?!”

    Sam la guarda sorpreso. Non era da lei comportarsi così. Di solito, l’addetta alle sfuriate era Ellen.
    “ Lo so. Layla. Ma ho già deluso troppe volte Dean. Solo, lascia passare un po’ di tempo, okay? Sistemiamo una cosa per volta”.

    Layla abbassa lo sguardo sulle loro mani, intrecciate.

    “Come vuoi”.

    Sam si avvicina e posa un bacio a fior di labbra sulla sua fronte. Poi porge la mano a Layla, aiutandola ad alzarsi.

    “Cerco che con i tacchi alti e i vestiti lunghi sono un disastro” commenta, guardandosi il vestito.

    Sam ride.
    “Guarda il lato positivo: tu non hai le pulci come Dean”.

    Entrambi scoppiano a ridere.

    “Coraggio, vediamo di sistemarti prima che tua sorella ti veda”.

    Layla sbianca improvvisamente, guardando la porta d’ingresso.

    “Troppo tardi” mormora. Sam si gira per vedere Ellen e Dean avvicinarsi a loro.

    “LAYLA MCGINNIS TI AVEVO AVVISATA !”

    L’urlo di guerra di Ellen si propaga per tutto il cortile mentre, Dean, si appoggia allo stipite della porta, contento del fatto che, per una volta, non è lui ad essere sgridato da Ellen.

    Sam sorride e, prima che Ellen si avvicini troppo, sussurra.

    “Ci sono qui io”

    * * * *

    By Ellen McGinnis


    Lo sapevo, maledizione!
    Credevo di essere stata abbastanza chiara con mia sorella, per quanto riguarda il vestito che indossava e il modo in cui sarebbe dovuto ritornare a casa dei nonni ovvero pulito; ma conosco Layla e so che è una frana colossale in tutto e per tutto, di conseguenza non sono uscita di casa, senza le dovute "precauzioni".
    Dopo l'avventura a dir poco terrificante con quel mutaforma, io e Dean abbiamo raggiunto Sam e Layla in un cubicolo sotterraneo a poca distanza dalle fogne, dove il mutaforma aveva rapito e tenuto prigioniero per quasi due settimane il vero Mark Owen. Una volta liberato, io ho dovuto raccontare a Mark e alla sua futura moglie, la verità per quanto riguardava il mio "lavoro", la coppia ha promesso di mantenere il segreto su me, Dean, Sam e Layla e in caso di bisogno le porte della loro casa sarebbero sempre state aperte per noi quattro.
    Sorrido.
    Come ringraziamento per avergli salvato la vita Mark ha invitato me, Dean, Sam e Layla alle sue nozze; sono molto felice per lui e Cindy dopo la brutta avventura che hanno vissuto si meritano tutta la felicità di questo mondo, almeno loro.
    Per quanto io mi sforzi non riesco a dimenticare il bacio che io e Dean ci siamo scambiati sulla pista da ballo, è stato qualcosa di assolutamente meraviglioso e unico nel suo genere; purtroppo però questa è stata soltanto una "parentesi", Dean non sa cosa voglia dire la parola fedeltà ed per questo motivo che preferisce tenermi a debita distanza da lui, non vuole vedermi soffrire a causa sua.
    Lo amo.
    Dio solo sa come vorrei poter vivere questo mio sentimento alla luce del sole senza dovermi nascondere dietro alla solita maschera di forza e indifferenza; quando io e Dean abbiamo scoperto che i sentimenti che provavamo l'uno per l'altra, andavano al di la della semplice amicizia fraterna, niente è stato più come prima, anche il solo guardarci o parlarci era diventato un qualcosa di molto difficile.
    Dean...
    Vorrei poterlo amare.
    Vorrei poterlo abbracciare.
    Baciare.
    Dirgli che la mia vita, senza di lui non ha senso.
    Perché è tutto così dannatamente complicato per noi due?!
    Uffa!
    Scendo la scalinata in marmo bianco che i due novelli sposi percorreranno, dopo che la sposa avrà lanciato il bouquet per designare la prossima "sposa felice" che stando a quanto recita la tradizione, dovrà sposarsi entro un anno.
    Stronzate!
    Lancio un rapida occhiata a mia sorella seduta sui gradini e Sam che le sta al fianco, in modo alquanto "equivoco", ho i capelli elettrici segno evidente che i due "poppanti" non me la raccontano giusta.

    - Ti sei fatta male, sorellina? –domando preoccupata, una volta che ho raggiunto mia sorella in fondo alle scale cercando di ignorare per quanto possibile la macchia sul vestito rosa che mia nonna, aveva cucito su misura per lei-

    - N-no, sono solo inciampata è tutto a posto. – replica con un balbettio confuso Layla, distogliendo rapidamente lo sguardo da me e Dean, arrossendo furiosamente-

    - Sam?

    - Sto bene, Layla è inciampata sulla scalinata ed io l'ho soccorsa.

    - Mmm! Voi due avete l'occhio bugiardo, voglio la verità! Ora! –esclamo io al colmo dell’esasperazione, alternando il mio sguardo da Sam e Layla, che mi guardano con occhi “colpevoli “ come se fossero stati sorpresi con le mani nel barattolo della marmellata-

    - E'-è questa la verità. Ora mi aiuti a pulire il vestito? Per favore. – urla mia sorella con una vocina strozzata, simile al pigolio di un pulcino mentre lancia un’occhiata a Dean sulla cima delle scale come a voler dire “aiuo”-

    Sospiro.
    A volte ho come la sensazione che mia sorella sia stata adottata, perché non è possibile una cosa genere,; Layla è una frana nel vero senso della parola, timida, impacciata, emotiva. Come se non bastasse è da quando ha cinque anni che è innamorata perdutamente di Sam, ma non ha il coraggio di dichiarargli il suo amore, anche perché io e Dean siamo contrari ad una loro eventuale relazione; i poteri che Sam ha sviluppato in quest’ultimo periodo lo rendono a mio avviso, una persona molto pericolosa.
    Dalla pochette nera tiro fuori una bustina di plastica rossa al cui interno c'è tutto il necessario per rimuovere le macchie accidentali, ovvero una bomboletta mini di smacchiatore e una spazzola pieghevole, naturalmente mini. Spruzzo un po’ di smacchiatore nel punto in cui mia sorella si è imbrattata, aspetto qualche minuto e poi passo sulla stoffa lo spazzolino, rimuovendo così la macchia dal vestito che mia nonna con tanta bravura e amore aveva cucito per mia sorella.
    Per tutta la durata dell'operazione Sam non ha lasciato mia sorella un solo istante guardandola in un modo che a me e Dean non piace affatto, sono sicura che i nostri "fratellini" ci nascondono qualcosa, ovvero che si amano ma preferiscono farlo di nascosto perché altrimenti andrebbero incontro alla mia ira e al disappunto di Dean...devo porre fine a questa cosa, prima che sia troppo tardi.
    Aiuto mia sorella a rialzarsi afferrandola per un braccio, lei mi ringrazia con uno dei suoi soliti sorrisi affettuosi prima di raggiungere Sam in cima alle scale; io li guardo allontanarsi sospirando affranta.
    Sam e Layla sarebbero una coppia a dir poco perfetta, si amano e sono sicura che Sam la renderebbe felice come merita; però i poteri che Sam ha manifestato nell'ultimo periodo mi spaventano non poco, e non desidero che a mia sorella capiti qualcosa di brutto.
    Il corso dei miei pensieri, viene interrotto da Dean che una volta raggiuntami sul fondo delle scale appoggia entrambe le mani sulle mie spalle ed io rialzo lo sguardo incontrando i suoi occhi che con dolcezza e comprensione mi guardano facendomi sentire unica ed importante.
    Sospiro.

    - Hai visto? – domando con tono sofferto, osservando il punto in cui Sam e Layla sono scomparsi in cima alle scale-

    - Si, dobbiamo fare qualcosa Ellen altrimenti la situazione rischia di sfuggirci di mano cazzo! –replica Dean furente, seguendo il mio sguardo per un momento prima di ritornare a guardarmi negli occhi-

    - Lo so, ma impedire ai nostri fratelli di amarsi è una crudeltà ! Sam e Layla non si meritano questo, loro non devono soffrire come stiamo facendo noi.

    - Dannazione! Se solo tu mi permettessi di...

    - Shhhhh! Non dire altro ti prego, non rendere tutto ancora più difficile.

    - Ellen io...

    - Lo so, anche io.

    Sorrido.
    Le mani di Dean che fino a quel momento, erano rimaste ferme all'altezza delle mie spalle, lentamente risalgono oltrepassando il collo, fino a raggiungere il mio viso che prende ad accarezzare dolcemente quasi fosse un qualcosa di prezioso e incredibilmente fragile.
    Come vorrei poter dare libero sfogo ai sentimenti che provo per Dean, dirgli che lo amo e che non me importa un accidente di soffrire per colpa sua; invece non dico niente, limitandomi a rimanere ferma e immobile, mentre Dean si avvicina con la sua bocca alla mia per un'altro bacio, splendido ma doloroso allo stesso tempo.
    Lentamente socchiudo gli occhi pronta, ad abbandonarmi a quel momento a dir poco meraviglioso, quando all'improvviso un rumore di passi che via via si fanno sempre più vicini ci "costringe" ad allontanarci l'uno dall'altra anche se con una certa riluttanza, lanciando occhiate velenose a mia sorella Layla sopraggiunta in quel momento.

    - Dean! Ellen! Venite presto, la sposa sta per lanciare il bouquet!

    Rido.
    Prendo sottobraccio Dean che nel frattempo si sta lamentando per il fatto che mia sorella è una stupida e che ha interrotto il nostro "momento" proprio sul più bello; raggiungiamo il centro della pista da ballo, ed io vado da mia mia sorella che insieme alle altre ragazze sta aspettando che Cindy nel suo bellissimo abito da sposa bianco lanci il bouquet di rose con cui è entrata in chiesa.
    Stupore!
    Cindy conta fino a tre, poi lancia il bouquet che volteggia alcuni istanti in aria prima di posarsi con un "paf" tra le mie braccia; la folla radunata intorno a me scoppia in un fragoroso applauso, mentre mia sorella mi butta le braccia al collo abbracciandomi commossa.
    Io invece darei tutto ciò che possiedo, affinché una voragine si apra sotto ai miei piedi e mi inghiotta in questo preciso istante; sento le guance bruciarmi, mentre lancio una rapida occhiata a Dean, che sorride sarcastico...perché ho come la sensazione, che mi tormenterà con questa storia della "sposina felice" per i prossimi dieci anni?!
    A cerimonia finita, gli sposi salgono a bordo di una ferrari che li condurrà in luna di miele, in una delle isole caraibiche più belle del mondo; io, Sam, Layla e Dean ce ne andiamo, salendo a bordo della MIA automobile.
    - Entro la fine dell'anno io e te dobbiamo sposarci Ellen, è la tradizione della, "sposina fortunata". Visto che siamo in viaggio, potremmo andare a Las Vegas e... – esclama Dean iniziando la sua opera di “sfottimento”, nei miei confronti, dopo essersi accomodato senta tanti complimenti, sul sedile davanti, quello riservato al passeggero-
    - Piantala! Io sono una ragazza all'antica, voglio una dichiarazione d'amore in piena regola, un anello di diamanti e una bella chiesetta di campagna addobbata con tanti bei girasoli e rose bianche! – replico io di rimando con un sorrisetto tutto canini, mentre rovisto nella pochette nera alla ricerca delle chiave per far partire il mio “gioiellino”-

    - Stai scherzando vero? - chiede Dean con gli occhi spalancati per il terrore, mentre ingaggia una lotta furiosa con il nodo della cravatta che io stessa ho provveduto a sistemargli, prima durante il ricevimento-

    - Assolutamente no! Quindi vedi di darti da fare per "compiacermi"...un anno passa in fretta, Dean Winchester.

    - Tu non hai un cuore Ellen! –esclama mia sorella con tono sconcertato, seduta con Sam dietro visto che Dean è stato così “carino” da fregarle il posto-

    - Dean, sei proprio un incapace! – dice a sua volta Sam in direzione del fratello, rimproverandolo mentre quest’ultimo è riuscito finalmente nell’ardua impresa e getta la cravatta dal finestrino, dopo averlo aperto-

    - TACETE! –urliamo io e Dean all’unisono, di fronte a “coalizione” che i due poppanti, hanno ordito contro di noi per farci perdere le staffe-

    Sorrido.
    Infilo le chiavi della macchina nel cruscotto e metto in moto, lasciandoci definitivamente alle spalle Mark Owen, il suo matrimonio e soprattutto una parte del mio passato.
    L'unica cosa che conta davvero in questo momento per me, è il presente e soprattutto il mio futuro, che mai come in quest’ultimo periodo, mi appare così incerto, pieno di dubbi e soprattutto paure.
    Qualsiasi cosa avrà in serbo il futuro per me, io lo affronterò a testa alta come ho sempre fatto; dalla mia parte c'è la mia famiglia, con Sam, Layla e soprattutto Dean al mio fianco niente o nessuno potrà mai spaventarmi.

    RINGRAZIAMENTI

    - eli*dreamer

    - *pinki*

    - O_o Ruby o_O
     
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  13. eli*dreamer
     
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    oddio oddio oddio...ma voi mi farete uscire pazza...già lo sono, ma queste ff peggiornao la mia situazione!!!!
    Che dire...è stupenda...ho gli occhi a cuoricino!!!!!
     
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  14. *pinki*
     
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    Che bella!! molto dolce e romantica ma come sempre con quel sarcasmo che la contraddistingue!! complimenti ad entrambe!!! :)
     
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  15. O_o Ruby o_O
     
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    Bellissimaaaaaaa!! Brave!!
     
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18 replies since 4/11/2009, 09:34   388 views
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