8x15 Una Strega per Amico

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    Lilith vs Sam

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    Finalmente sono riuscita a vedere l'episodio, e devo dire che, a giudicare da certi commenti in rete, mi aspettavo peggio. Grazie a dio, gli abissi di "La caduta dei... famosi" o di "Il Martello degli Dèi" non sono stati raggiunti.

    Diciamo che il caso della settimana non era particolarmente entusiasmante, anche perché telefonato dal principio alla fine. Poi io non ho una gran passione per il mondo di maghi e streghe, e ho trovato fastidiosa l'atmosfera a metà tra "Streghe" e "Harry Potter" dell'intera faccenda, che ha edulcorato pesantemente quella che, nell'era Kripke, era una faccenda seria e pericolosa, perché i poteri magici o comunque l'uso della magia (checché ne pretenda di dire Portia) derivavano, consapevolmente o inconsapevolmente, da un legame con i demoni. Allora Kripke non temeva di prendere una posizione etica decisa nei confronti dell'uso (per scelta di vita o come mezzo normale per risolvere i problemi, non sporadico come un esorcismo o sim.) di qualunque "potere", specie se di dubbia origine, e dato che era esattamente la MIA posizione etica, mi ha particolarmente disturbato che si sia voluto rendere la magia una cosetta tranquilla e senza conseguenze etiche in sé e per sé (a prescindere quindi dal perché e percome la si usa). E' una cosa iniziata già nella Settima stagione, ma in questo episodio è stata particolarmente evidente, con il bar e i maghi che giocano a scacchi muovendo i pezzi col pensiero (esemplificazione semplicistica e piuttosto sciocchina).

    In compenso Portia mi è piaciuta molto, una delle rare donne forti ma non stron*e di SPN (e grazie a dio sopravvissuta: mentre lottava con Spencer per un attimo ho temuto che l'avrebbe fulminata e che ci fossimo giocati anche lei oltre al micetto... il che tra l'altro è fonte dell'altra mia perplessità: scusate, ma Spencer, mago tanto potente e figo da insinuarsi nella mente delle persone, si fa mettere nel sacco dall'attacco di un cane? che gli ci voleva a spararle contro una palla di fuoco o un bell'incantesimo paralizzante? voglio dire, è proprio l'ABC del mago di Dungeons&Dragons, ragazzi!). Il collare non era poi così diverso da un bel collier e lei era talmente decisa e indipendente anche nei confronti di James che a tutto faceva pensare meno che ad un "animaletto domestico". Tuttavia ho trovato la scena di sesso tra lei e James un po' troppo insistita e forse nemmeno necessaria (capisco il concetto dell'"intimità" e dell'"apertura della mente", ma si poteva ottenerlo in altro modo, o semplicemente filmare la scena in modo più breve, elegante e suggestivo): diciamo che la sensazine che dava era proprio di VOLER solleticare i "kink" (tra la bestialità e il bondage, era praticamente un festino) degli spettatori, e quindi risultava un tantino sgradevole nella sua gratuità.

    James al contrario è risultato un po' anonimo, anche se l'attore (a proposito, anche a me risulta una faccia nota, ma non riesco proprio a identificarlo) è stato bravo a renderne lo smarrimento e l'angoscia, nella tensione delle labbra, nei piccoli gesti nervosi, nello sguardo "condannato". Il problema è che è stato reso protagonista (insieme a Portia) dell'episodio, ma senza un'introduzione adeguata che ci dicesse di lui qualcosa di più del "ci ha salvato la vita, quindi lo aiutiamo" (BTW, Sam: due pesi e due misure? A questo proposito, ho trovato giusta e anche ben calibrata l'osservazione di Dean riguardo a Benny e Kate: senza farne di nuovo un casus belli con suo fratello, ma attento a fare le giuste dinstinzioni).

    L'idea della proiezione astrale è stata carina, una cosa un po' diversa dal solito per i bros.

    A proposito dei quali... davvero non riesco a vedere (per una volta) in cosa Sam avrebbe sbagliato, nell'ambito di questo episodio. Né cosa ci sia di così terribile in tutta la questione. Non vedo molta differenza con Dean che dopo aver fatto il suo patto ha cercato di tenere la cosa nascosta a Sam (e se Jake non avesse fatto capire a Sam che c'era qualcosa sotto, chissà quando glielo avrebbe detto) esattamente per gli stessi motivi: non farlo soffrire, non spaventarlo, non farlo sentire in colpa, evitargli di fare qualche stupido colpo di testa. Ok, diciamo che allora magari non sapevano QUANTO tenersi nascoste le cose possa rischiare di mandare le cose a pu**ane, con loro, però continuo ad avere la fstidiosa sensazione che se un comportamento simile lo stesse tenendo Dean, i giudizi sarebbero molto meno duri.

    Sul fatto che la cosa risulti un po' trita proprio come meccanismo narrativo/drammatico, invece concordo. Oddio, lo trovo comunque un comportamento perfettamente in linea con quello che questi due sono, e quindi che ci si poteva aspettare, ma portare di nuovo il discorso in quella direzione... mh, alla faccia dell'originalità. Anche se tutto sta a vedere come lo proseguiranno: magari riusciranno ad evitare la trappola della solita dinamica "menzogna-scoperta-calo di fiducia-tentativo di recupero", anche perché appunto, le motivazioni in questo caso sono molto più "nobili" e soprattutto del tipo che Dean è in grado di capire ("sono tuo fratello e pur di proteggerti sono disposto a sputare (letteralmente) sangue").

    L'unica cosa che ho trovato leggermente "stonata" è stat l'osservazione di Sam sul "Sei capace solo di fidarti di te stesso": 1) perché è un discorso morto e sepolto da parecchio tempo anche fra i bros, 2) perché Sam, l'esperto della "coda di paglia", non si arrischierebbe (come infatti NON ha fatto durante questa stagione) a fare un discorso petulante sul "ma tu non ti fidi di me" dopo gli exploit non proprio edificanti dell'anno trascorso, e 3) perché è un falso clamoroso: di Bobby Dean si fidava, e ciecamente, e se dobbiamo dar retta alla 6x20, si fidava parecchio anche di Castiel, prima dell'ennesima pugnalata ale spalle; diciamo che Dean E' capace di fidarsi di coloro che sente come "famiglia", A MENO CHE questi non gli diano motivo per non farlo. E Sam è troppo intelligente per non averlo capito.

    A parte questo (che attribuisco a un'interpretazione superficiale, da "Bignamino di SPN", dei personaggi e delle loro dinamiche: chi è l'autore dell'episodio?), il mio problema con i bei discorsi dei bros è che... sono completamente fuori contesto. A parte quello iniziale, che è una logica coda dell'episodio precedente, gli altri risultano forzati, non inseriti fluidamente nella trama dell'episodio: spuntano fuori dal nulla, non provocati (nei personaggi) né richiamati (nello spettatore) da situazioni presentate nell'episodio. COme se questi due VOLESSERO parlare, e per quanto possano essere "cresciuti", sappiamo bene che questa è una delle ultime cose che questi due fanno. Ok se qualcosa provoca il discorso (tipo la frase sibillina di Alastair che spinge Dean a confessare a Sam ciò che ha passato all'Inferno), e ok brevi accenni vaghi in cui è lo sguardo a dire tutto (tipo Dean e la sua esperienza in Purgatorio), ma un dialogo in stile "Adesso dobbiamo parlare"? Ma quando mai!

    E ho trovato debole come motivazione anche i flashback provocati da Spencer, perché diciamocelo, non è che fossero cose che i ragazzi potessero aver dimenticato. Loro sanno benissimo cosa hanno passato, non c'era certo bisogno di Spencer per ricordarselo. Anche perché la scena è, di nuovo, girata malissimo: se quei flashback avessero provocato nei bros, oltre a quella specie di paralisi, un qualche tipo di sofferenza morale o fisica visibile dalle loro espressioni (è sempre il solito problema, lo stesso dei flashback di Sam di inizio stagione: mostra, non raccontare), avremmo capito che almeno quei flashback non erano semplici ricordi, ma erano stati rivissuti, che il dolore, normalmente sopito e presente solo in sottofondo, era stato ravvivato al punto da renderlo "motivante" per il bel discorso finale di Dean. Così come è, il discorso in questione risulta forzato e privo di una reale , profonda e significativa causa scatenante.

    Di conseguenza, se l'intento era di costruire un episodio "di svolta" che giustificasse la decisione di Dean di aderire alla visione di Sam (la "luce in fondo al tunnel") e accettare che fosse lui a sostenere le prove (il sospetto per me è nato nel momento in cui James grida a Portia che affronterà Spencer da solo, perché tanto tutto gli sta crollando a ddosso, mentre lei ha ancora una vita... ricorda qualcosa?), è decisamente fallito, e l'episodio, invece che "di svolta", risulta uno stand-alone.
     
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    Studio delle Leggende

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    E ho trovato debole come motivazione anche i flashback provocati da Spencer, perché diciamocelo, non è che fossero cose che i ragazzi potessero aver dimenticato. Loro sanno benissimo cosa hanno passato, non c'era certo bisogno di Spencer per ricordarselo. Anche perché la scena è, di nuovo, girata malissimo: se quei flashback avessero provocato nei bros, oltre a quella specie di paralisi, un qualche tipo di sofferenza morale o fisica visibile dalle loro espressioni (è sempre il solito problema, lo stesso dei flashback di Sam di inizio stagione: mostra, non raccontare), avremmo capito che almeno quei flashback non erano semplici ricordi, ma erano stati rivissuti, che il dolore, normalmente sopito e presente solo in sottofondo, era stato ravvivato al punto da renderlo "motivante" per il bel discorso finale di Dean. Così come è, il discorso in questione risulta forzato e privo di una reale , profonda e significativa causa scatenante.

    credo che i flashback provocati da spencer non siano stati provocati perchè fosse importante ai livelli della trama ritornare su quei loro traumi passati all'inferno, ma credo che in quel momento era semplcemente per distrarl, fermarli :)spencer ha fatto leva sui loro traumi passati come avrebbe fatto su chiunque avrebbe provato a fermarlo. probablmente se ci fosse stato bobby al loro posto, avrebbe visto la moglie morta :)
     
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    Lilith vs Sam

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    Ovvio che Spencer lo ha fatto per fermarli e che con la trama del caso della settimana non c'entravano nniente, però poi dopo in macchina Dean adduce quelle visioni come motivazione (o almeno come definitiva spinta) per la sua decisione di fidarsi di Sam e lasciargli fare le prove (quindi, se anche non erano significative per il caso, avrebbero dovuto essere significative per i bros e il loro stato mentale, e quindi per l'arco narrativo generale). Come se fino a quel momento entrambi non sapessero benissimo che schifezza di vita era stata la loro, e avessero avuto bisogno di quelle visioni per ricordarlo. Il che ovviamente è assurdo.

    A MENO CHE (again) non mi mostri QUANTO quelle visioni sono state traumatiche e dolorose e hanno richiamato in primo piano un dolore sepolto, ma sempre presente. Cosa che però non mi pare di aver visto, in quella scena. Cioè, noi spettatori sappiamo che sicuramente lo sono state (come potrebbero non esserlo?), ma non è che sia trasparito granché dalle espressioni dei bros in quel momento. E, come al solito, questo significa meno efficacia drammatica, e quindi meno significatività come evento.
     
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    Good vs Evil

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    Poi io non ho una gran passione per il mondo di maghi e streghe, e ho trovato fastidiosa l'atmosfera a metà tra "Streghe" e "Harry Potter" dell'intera faccenda, che ha edulcorato pesantemente quella che, nell'era Kripke, era una faccenda seria e pericolosa, perché i poteri magici o comunque l'uso della magia (checché ne pretenda di dire Portia) derivavano, consapevolmente o inconsapevolmente, da un legame con i demoni.

    Ora che mi ci fai pensare, se James è diventato una strega e, come abbiamo visto, per farlo è necessario fare un patto col diavolo, allora una volta morto è destinato a finire all'inferno? L'idea non mi piace più di tanto, eh =(

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    L'unica cosa che ho trovato leggermente "stonata" è stat l'osservazione di Sam sul "Sei capace solo di fidarti di te stesso": 1) perché è un discorso morto e sepolto da parecchio tempo anche fra i bros, 2) perché Sam, l'esperto della "coda di paglia", non si arrischierebbe (come infatti NON ha fatto durante questa stagione) a fare un discorso petulante sul "ma tu non ti fidi di me" dopo gli exploit non proprio edificanti dell'anno trascorso, e 3) perché è un falso clamoroso: di Bobby Dean si fidava, e ciecamente, e se dobbiamo dar retta alla 6x20, si fidava parecchio anche di Castiel, prima dell'ennesima pugnalata ale spalle; diciamo che Dean E' capace di fidarsi di coloro che sente come "famiglia", A MENO CHE questi non gli diano motivo per non farlo. E Sam è troppo intelligente per non averlo capito.

    Credo che Sam voglia dire che Dean si fida solo di se stesso ma non perchè non si fida degli altri, ma solo perchè nel fare le cose da sè non debba preoccuparsi di eventuali fallimenti da parte delle persone che ama. Voglio dire, più che una mancanza di fiducia, in Dean c'è un'eccessiva preoccupazione. In pratica è come se pensasse: "E se Sam non ce la facesse? Mi fido di lui, ma potrebbe comunque andare male e potrebbe morire. Meglio allora se lo faccio io e lo faccio da solo, allora mi potrò preoccupare solo di me stesso". E' difficile da spiegare xD

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    E ho trovato debole come motivazione anche i flashback provocati da Spencer, perché diciamocelo, non è che fossero cose che i ragazzi potessero aver dimenticato. Loro sanno benissimo cosa hanno passato, non c'era certo bisogno di Spencer per ricordarselo. Anche perché la scena è, di nuovo, girata malissimo: se quei flashback avessero provocato nei bros, oltre a quella specie di paralisi, un qualche tipo di sofferenza morale o fisica visibile dalle loro espressioni (è sempre il solito problema, lo stesso dei flashback di Sam di inizio stagione: mostra, non raccontare), avremmo capito che almeno quei flashback non erano semplici ricordi, ma erano stati rivissuti, che il dolore, normalmente sopito e presente solo in sottofondo, era stato ravvivato al punto da renderlo "motivante" per il bel discorso finale di Dean. Così come è, il discorso in questione risulta forzato e privo di una reale , profonda e significativa causa scatenante.

    Su questo sono d'accordo. Un po' debole come motivazione e gli stessi falshback mi sono sembrati fuori luogo. Avrebbero potuto trovare un pretesto migliore per farli parlare, ecco.
     
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    io ho trovato simpatica,la coincidenza del nome dell'attore che interpreta James Frampton,nella realtà si chiama Christian Campbell,proprio come il cugino-demone-mortoammazzato dei Wincester


    personaggio-James Frampton
    attore Christian Campbell
    James_Frampton
    personaggio Christian Campbell
    attore Corin Nemec
    300px-Christian
     
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  6. Chris Winchester
     
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    SCHEDA EPISODIO 8x16 - Ratings, Trama, Note & Curiosità, Quotes, Bloopers episodio 8x15 "Man's Best Friend With Benefits"; ALTRI DETTAGLI SUL SITO: www.theotherlife.net/supernatural/show/episodi/815.htm

     
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  7. >>holly
     
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    Comunque non credo che le streghe debbano per forza fare patti coi demoni per ottenere i poteri. Solo nella 3x09 si parla di streghe che poi finiscono all'inferno perché si sono vendute l'anima, tipo Ruby. Per esempio, nella puntata in cui Dean diventa vecchio si dice che Patrick sia uno stregone molto vecchio ma non un demone. E anche Gary di "Swap meat" non si è venduto l'anima. E ancora, Nova e Delta, anche loro erano streghe (wiccan, anzi). Secondo me i demoni c'entravano solo quella volta in quel particolare contesto che è la 3 stagione.
     
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  8. Chris Winchester
     
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    Recensione dell'episodio a cura del sito 'Recenserie': http://recenserie.blogspot.it/2013/02/supe...riend-with.html

     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 26/2/2013, 16:49) 

    Recensione dell'episodio a cura del sito 'Recenserie': http://recenserie.blogspot.it/2013/02/supe...riend-with.html


    davvero è convintoa che come spettatori,siamo partecipi di tutta la vita dei Winchester ??????????? eppure non è mica la prima volta che ci viene raccontato qualcosa di cui non eravamo precedentemente a conoscenza

    per quel che riguarda le bugie,Sam, tecnicamente non ha detto nessuna bugia,basta rivedersi gli ultimi minuti per rendersi conto che ha iniziato a tossire DOPO tutto il discorso sulla fiducia tra lui e Dean,certo come tempi e modi un po stridono,bastava qualche piccola variante per rendere meglio la scena
     
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    Lilith vs Sam

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    CITAZIONE (>>holly @ 26/2/2013, 16:16) 
    Comunque non credo che le streghe debbano per forza fare patti coi demoni per ottenere i poteri. Solo nella 3x09 si parla di streghe che poi finiscono all'inferno perché si sono vendute l'anima, tipo Ruby. Per esempio, nella puntata in cui Dean diventa vecchio si dice che Patrick sia uno stregone molto vecchio ma non un demone. E anche Gary di "Swap meat" non si è venduto l'anima. E ancora, Nova e Delta, anche loro erano streghe (wiccan, anzi). Secondo me i demoni c'entravano solo quella volta in quel particolare contesto che è la 3 stagione.

    Non è questione di vendersi l'anima: le streghe della 3x09 facevano magia grazie a un libro di origine demoniaca, anche se non lo sapevano. Gary idem, grazie ai suggerimenti dell'amichetta/demone. Nel "Curioso Caso" non si dice niente dello stregone, ma infatti quella è un'altra puntata come questa, in cui il protagonista (che non è uo dei bros) viene introdotto senza un minimo di background che fornisca carattere, motivazioni e contesto delle sue azioni. (Nova e Delta mi sfuggono: chi sono?)

    Infatti io ho detto che la magia veniva rappresentata nell'Era Kripke come una relazione consapevole o inconsapevole con i demoni. La magia (quella fatta di incantesimi e filtri) era di origine demoniaca, punto. Poi potevi praticarla senza saperlo o pensarci, ma il fatto restava, e proprio per questo ti esponeva a rischi. Le uniche eccezioni erano il "mojo" voodoo e le altre magie "etniche" (come quella pellerossa), che però comunque si appoggiano agli spiriti (degli elementi naturali, degli animali, delle emozioni, ecc.), che sono comunque da tenere sotto controllo, perché non sono esattamente una cosetta da niente.

    Insomma, la magia, come qualunque altro "potere" esterno all'uomo (compresi quelli di Sam, dovuti al sangue di Azazel, e quindi non quelli dei sensitivi) era una cosa pericolosa, che portava con sé un peso etico non da poco, che doveva essere controllata bene e chi la usava correva sempre il rischio di usarla male, di farsi prendere la mano, di lasciarsene dominare, di combinare casini, anche di rimetterci le penne, a volte, e di farle rimettere ad altri. Non mi piace che sia diventata semplicemente uno tra i tanti modi di vivere. Anche perché altrimenti davvero non si spiegherebbe l'antipatia di Dean, che un tempo era perfettamente giustificata, mentre adesso risulta davvero un pregiudizio razzista, come dice Portia.
     
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    Caccia di Meg

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    però continuo ad avere la fstidiosa sensazione che se un comportamento simile lo stesse tenendo Dean, i giudizi sarebbero molto meno duri.

    mi sa che hai ragione....
     
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  12. Rorosysy
     
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    CITAZIONE (°°°bacinaru°°° @ 26/2/2013, 13:32) 
    Credo che Sam voglia dire che Dean si fida solo di se stesso ma non perchè non si fida degli altri, ma solo perchè nel fare le cose da sè non debba preoccuparsi di eventuali fallimenti da parte delle persone che ama. Voglio dire, più che una mancanza di fiducia, in Dean c'è un'eccessiva preoccupazione. In pratica è come se pensasse: "E se Sam non ce la facesse? Mi fido di lui, ma potrebbe comunque andare male e potrebbe morire. Meglio allora se lo faccio io e lo faccio da solo, allora mi potrò preoccupare solo di me stesso". E' difficile da spiegare xD

    Potrebbe essere così, e avrebbe più senso.
     
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  13. Leleontheback_
     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 26/2/2013, 16:49) 

    Recensione dell'episodio a cura del sito 'Recenserie': http://recenserie.blogspot.it/2013/02/supe...riend-with.html


    Non ho voglia di muovergli critiche contro perchè senonaltro ha riconosciuto che il 'mentire' di Sam è conseguenza stessa di ciò che in questo momento vuole per suo fratello. E per ora Sam vuole appunto proteggere Dean (non c' è nessun orgoglio e nessuna voglia di sembrar forte).
    E ci stà effettivamente che il mentire sia ripetitivo. Ad essere diverso è però il movente e il fine. Io giustifico Sam (che vedo molto più IC) tanto quanto la scelta di Carver. Mi dispiace, risuonerà nella mente ma senonaltro è coerente.

    Ma pensiamoci. Pensiamo a quello che ha detto trimmer.
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    per quel che riguarda le bugie,Sam, tecnicamente non ha detto nessuna bugia,basta rivedersi gli ultimi minuti per rendersi conto che ha iniziato a tossire DOPO tutto il discorso sulla fiducia tra lui e Dean,certo come tempi e modi un po stridono,bastava qualche piccola variante per rendere meglio la scena

    Tecnicamente è così, nonostante Sam DOPO l' aver sputato sangue non ha fatto comunque parola al fratello.
    Forse abbiamo sparato a zero troppo presto. Forse dobbiamo aspettare di vedere altro, ancora.
     
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  14. Rorosysy
     
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    CITAZIONE (Brynhild @ 26/2/2013, 01:06) 
    (...) però continuo ad avere la fastidiosa sensazione che se un comportamento simile lo stesse tenendo Dean, i giudizi sarebbero molto meno duri.

    Forse hai ragione, e l'ho scritto anche in un mio precedente commento.
    Credo di essere di parte. Dalla parte di Dean, ma non dalla parte di Jensen e contro Jared... vorrei specificarlo xD
    Ad esempio, avrei preso a calci (e anche peggio) Alastair, ma per quanto riguarda il personaggio, non di certo l'attore che è stato a dir poco fantastico! Bravissimo!
    Lo stesso accade con il personaggio di Sam, mi sento più vicina a Dean e non ci posso fare niente. Ma ciò non significa che ho la stessa opinione su Jared, che non baratterei mai con nessun altro :DDDD
     
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    questo episodio con la magia :drool: :drool: :drool:
     
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