8x12 Di Padre in Figlio

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  1. Rorosysy
     
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    CITAZIONE (Purple84 @ 2/2/2013, 15:25) 
    CITAZIONE (Rorosysy @ 2/2/2013, 12:20) 
    Uh, e se lo fosse anche Crowley? Un Abbadon? Magari si spiegherebbe perché conosce l"enochiano"

    Se i Cavalieri sono i primi angeli caduti trasformati da Lucifer in demoni, Crowley non può esserlo di certo. Lui era un umano, Ferguson MacLeod, vissuto nel 1600.
    Io ho sempre pensato che Crowley all'inizio non fosse un demone molto diverso o più potente degli altri demoni degli incroci, solo più intelligente e più astuto. E grazie alla sua grande astuzia avesse approfittato della morte dei vari Azazel, Alastair, Lilith e del caos post apocalittico per prendere il posto di King of Hell e da quel momento aumentare il suo potere grazie all'energia delle anime dell'inferno che lui controlla, come ci viene spiegato nella sesta stagione.

    Pero' magari chissà... Crowley potrebbe essere stato un "allievo" di uno di questi Cavalieri di Lucifer, e per questo conosce l'enochiano :mmm:

    ah, giusto. lo avevo dimenticato! :P
     
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  2. thinias
     
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    Premessa: credo di non aver mai avuto il dono della sintesi e se anche lo avessi avuto, qui non ve ne è traccia, sappiatelo :P

    Sapevo che sarebbe stata una puntata forte da digerire, quando si tratta della famiglia di solito i writers danno il meglio di loro e questo episodio non fa certo eccezione. Solo non pensavo che sarebbe stata così tosta, così piena di spunti per il futuro e colma di elementi che vanno ad incastonarsi perfettamente nella trama passata.
    Si perché qui siamo andati indietro fino alle prime stagioni per trovare gli agganci necessari ad inserire questa storia nell’arco generale, e a parte forse un riferimento al padre di John nella 4.03 che è stata giustificata con il fatto che si trattava del patrigno e non di Henry, per il resto sono riusciti ad inserire questo nuovo filone alla perfezione.

    Credo che l’idea dei ‘Men of Letters” sia fantastica, per non dire geniale, quando l’ho vista ho pensato subito che fosse perfetta per spiegare una parte della mitologia che era rimasta in sospeso.
    Con questa nuova storyline sono riusciti a spiegare la discendenza dei ragazzi e la loro eredità in modo perfetto, mettendo in luce anche da dove arrivano quelle che sono le caratteristiche principali dei bros.
    Credo che di per sé l’idea sia così geniale, da inserirsi in modo completamente naturale.
    L’unione della mente e del braccio armato della lotta al soprannaturale fusi insieme nella discendenza di John e Mary.
    Se è vero infatti che a livello di predilezione, Sam ama fare ricerca e Dean ama tirare cazzotti, è anche vero che entrambi sono molto intelligenti e sanno come si fa a prendere a calci un mostro.
    La diversità con Henry si vede proprio nella reazione del nonno davanti ad una lotta corpo a corpo (finisce per vomitare in mezzo alla strada) e al fatto che perfino il demone Abbadon lo deride dicendogli che non sa lottare; i nostri ragazzi invece fondono benissimo dentro di loro le caratteristiche di entrambe le eredità delle loro famiglie.

    Mi è piaciuto molto come hanno caratterizzato il personaggio di Henry, un intellettuale, propenso allo studio e alla conoscenza più che alla lotta corpo a corpo, ma lo stesso coraggioso e pronto a mettersi in gioco, all’inizio tiene fede a quelli che sono i dogmi della sua missione, poi semplicemente, spinto dalla forza del trasporto emotivo dei suoi nipoti e soprattutto di Dean, fa quello che è giusto per proteggere la sua famiglia.
    Ho trovato azzeccato e completamente voluto che tutta la situazione in cui si trova il Henry sia la medesima in cui si trovò Samuel. Entrambi hanno perso un figlio ed entrambi sono messi di fronte alla scelta di cercare di salvare quel figlio già perduto, oppure di salvare quella parte della loro famiglia che è ancora in vita ed è in pericolo. Tiriamo un sospiro di sollievo, perché questa volta la scelta è quella giusta.

    Henry decide di andare incontro al suo destino (sapeva che non sarebbe tornato indietro) e di sacrificarsi per salvare Sam, un nipote che praticamente non conosce, ma come dice lui è il richiamo del sangue.
    In questo senso nella mia testa hanno riecheggiato le parole che disse Dean nell’episodio in cui Nonno Campbell venne ucciso, ‘non è il sangue a renderti famiglia, te lo devi guadagnare’, ed è proprio quello che Henry ha fatto con quel gesto.
    Con quella scelta Dean lo ha sicuramente fatto entrare a pieno titolo nel cerchio della sua famiglia. Così come fece con Benny quando salvò Cass in Purgatorio, così ha fatto Henry salvando Sammy.

    Tutta la scena del diario è un colpo al cuore, l’ho trovata poetica. Tutti amiamo quel diario e lo identifichiamo con John e con il family business e ora, ancora di più, anche con la famiglia, dato che ci dicono che il diario era in realtà di Henry e che suo figlio lo ha conservato come uno degli ultimi elementi che lo tenevano legato al ricordo di suo padre. Di nuovo non credo si potesse fare una scelta migliore, colpisce al cuore, nel punto dove fa più male, ma non si può far a meno di pensare che quella degli autori sia stata un’ottima operazione di scrittura.

    Passando ai ragazzi, finalmente qui abbiamo rivisto una cosa che mi è mancata tantissimo: i fratelli che agiscono, pensano e si muovono all’unisono, addirittura completando i ragionamenti uno dell’altro; era tanto che non lo vedevamo e qui è stato quasi come un ritorno a casa. Non dico che abbiano cancellato il passato, restano ancora in sospeso alcune cose, ma con la scelta fatta alla fine della 8.10, sicuramente ora sono insieme non perché sono costretti, ma perché lo vogliono, tutti e due con lo stesso fine.
    Questo ha permesso loro di passare oltre alcune delle incomprensioni che ci hanno accompagnato per tutta la prima parte di stagione e ha permesso a noi di vederli di nuovo uniti.
    Mai come in questo episodio però, vediamo anche quanto il loro modo di reagire di fronte alle cose che li colpiscono di più emotivamente, siano differenti.

    Ovviamente la prima reazione di Dean, non poteva che essere quella di attaccare al muro lo sconosciuto che è piombato loro in camera e chiedere spiegazioni senza darne a sua volta. Credo che il solo nominare John abbia scoperchiato il suo vaso di pandora personale.
    Intendiamoci, Dean non affronta i suoi sentimenti, non lo ha mai fatto, lui li seppellisce nel profondo e li lascia fermentare. Se è fortunato non li affronterà più, se non lo è, come in questo caso, gli vengono sbattuti di nuovo in faccia e lui è costretto a trovare un modo di venire a patti con quello che prova.
    Henry non sa di aver appena messo le mani in una polveriera, ma se ne accorgerà abbastanza velocemente.

    Per Dean non è semplice affrontare il ricordo di John, ma per quanto abbia dovuto raccogliere i cocci di una figura paterna, che si è distrutta quando è caduta dal piedistallo su cui il figlio l’aveva messa, resta sempre nel suo immaginario l’eroe che ha sacrificato la sua vita per il bene dei suoi figli.
    Dean non ha ancora superato il senso di colpa del sacrificio di John per riportarlo in vita, è evidente nel dialogo che ha con Henry in macchina, sa quali sono gli errori che suo padre ha commesso, ma non ci sta a veder denigrare quello che è diventato dopo essere stato abbandonato da Henry.
    Come dice Dean nell’accorata difesa che fa di fronte al nonno, alla fine John ha fatto il meglio che ha potuto, con coraggio e con sacrificio, nonostante tutto il dolore che ha dovuto patire e, per quanto abbia commesso errori e sia stato fallibile, ha fatto più cose buone che cattive.

    Jensen è stato davvero spettacolare a trasmettere tutto. Tutti gli stadi emotivi che attraversa Dean nell’arco della puntata, sono visibili uno dopo l’altro sul suo viso e nel suo modo di comportarsi. Il rifiuto (forse per paura di trovarsi di fronte ad un nuovo Samuel), la rabbia, l’orgoglio nella difesa di suo padre e del suo operato, e poi la risolutezza nel convincere Henry ad occuparsi della sua famiglia e infine l’accettazione del nonno come membro di quella famiglia e poi il dolore di averlo perso.
    C’è un momento nella scena in cui Dean rivela ad Henry che John è morto, dove la voce seppure profonda e rabbiosa si spezza. E mentre difende quello che è John è stato costretto a diventare, le sue parole sono intrise di orgoglio mentre gli occhi diventano lucidi, perché per Dean è difficile parlare di suo padre.
    Ma la scena più toccante è quella nell’impala dove l’amore per suo fratello vince ancora una volta e Dean semplicemente non può lasciare che muoia, perché è tutto quello che ha, tutto quello che resta della sua famiglia. Bravo come sempre Jensen, nulla da dire.

    Per Sam invece le cose sono diverse. Quando Sam ha incontrato suo padre nel passato, ha avuto modo di risolvere i conflitti che aveva con lui, c’è stata assoluzione e perdono per la vita che gli era stata imposta e comprensione per le scelte che John aveva dovuto compiere. Parlare di suo padre è più facile per lui, proprio perché non ci sono le medesime cose in sospeso che gravano sull’animo di suo fratello.
    Per questo credo sia più propenso di Dean ad accettare l’arrivo di Henry; quantomeno a lasciargli il beneficio del dubbio, nonostante quest’ultimo si comporti in modo saccente e in alcuni casi sia perfino offensivo verso di loro.

    Sam è il primo a rendersi conto che forse il nonno non ha abbandonato John, ma che probabilmente è rimasto intrappolato nel suo viaggio temporale.
    Forse potevano dare un po’ più di spazio al suo rapporto con Henry, ma ho avuto la sensazione che la volontà fosse quella di mettere a nudo i problemi di Dean ad affrontare il ricordo del padre, che non quelli di Sam. Di fatto il minore dei Winchester si trova tra suo fratello e suo nonno cercando di calmare uno e di fa capire chi sono davvero all’altro. Magari avrà avuto meno scambi di battute con Henry, ma di sicuro molti dei suoi sguardi sono stati più significativi di mille parole.
    In tutto l’episodio ho comunque avuto la sensazione che Sam giustificasse il comportamento di suo fratello, sapendo esattamente quello che stava provando e quanto fosse difficile per lui affrontare la situazione.

    Mi è piaciuto molto invece che sia stato lui a seguire tutte le tracce lasciate dai ‘men of letters’ e che abbia compreso l’importanza di quel sapere che era andato perduto. Sicuramente tra i due Winchester, Sam è quello che più ama fare ricerche ed è affascinato dalla conoscenza, mentre Dean è più pratico e ricerca solo la conoscenza necessaria a risolvere i problemi contingenti.
    Sono sicura che in questo senso, con questi nuovi spunti, la storyline di Sam, dopo l’uscita di scena di Amelia, prenderà nuovo vigore ed entrerà a pieno titolo nella storyline principale della stagione, nella lotta contro Crowley, gli angeli e nella ricerca delle tavolette.
    Tutto quel sapere nelle loro mani, sarà un’arma potente nella lotta contro il soprannaturale.

    Fantastico il cavaliere infernale, ultimo della sua specie parrebbe, ma ho il sospetto che lo rivedremo o forse rivedremo uno dei suoi fratelli, sarebbe un peccato non sfruttarli di nuovo. Spettacolare il suo modo di scaricare le informazioni che vuole dalle persone, un’idea ottima.
    Bella la scena finale con Abbadon che sorpresa sorpresa ha mentito, solo che non conosce i Winchester e non sa che anche loro sono bravi a recitare la loro parte. Anche in questo caso tutta la scena è costruita alla perfezione.
    Menzione d’onore per l’idea della trappola del diavolo sul proiettile e sul modo in cui hanno eliminato la minaccia del demone (mi ricorda un po’ il modo di eliminare i leviatani). Questa è davvero uno delle soluzioni più fighe che ricordi.
    Devo dire che non ho potuto fare a meno di pensare a quando Dean usò il proiettile con la cenere della felice per uccidere Eve, non sparandole, ma bevendone il contenuto e asciandosi mordere. Diciamo che la fantasia in questo senso non manca ai Winchester.

    Tutto l’episodio è scritto splendidamente, non si può che togliersi il cappello e sperare che si ripeta anche nei prossimi.
    Funziona tutto, non ho nulla da dire, ogni pezzetto si mette nel posto giusto fino a quel finale strappalacrime in cui Henry prende le mani dei suoi nipoti e lascia loro l’eredità che gli spetta; un passaggio di consegne che è un colpo al cuore e che fa vedere sui loro volti il dolore della perdita, un altro pezzo della loro famiglia, già decimata, che viene perso nella lotta contro il soprannaturale. Henry a quel punto sa, ha visto cosa i suoi nipoti sono capaci di fare e l’ultima frase che dice, racchiude tutto il significato della famiglia: ‘I’m sorry I judged you two so harshly for being hunters. I should have know better. You’re also Winchesters. As long as we’re alive, there’s always hope.’
    Inutile dire che in quella frase c’era tutto l’orgoglio e la forza di una stirpe e sono contenta che Sam e Dean ora siano consapevoli delle loro origini.
    Ora la strada è stata tracciata, i Winchester devono solo raccogliere la loro eredità e usare cuore, muscoli e cervello per fare quello che sanno fare meglio.
    Family, Brotherly Love, Family Business, sono l’anima di questa fantastica puntata.


    Elementi random:
    - Bellissima la reazione di Henry alla società e alla tecnologia.
    - Henry che forse un po’ sfigato, sceglie proprio l’impala da rubare e gli sfonda il finestrino. Non è esattamente il modo migliore per farsi amico Dean XD.
    - la pseudo telefonata con il cellulare di Sam è stata fantastica, soprattutto per l’espressione impassibile del nonno e la non troppo velata presa in giro di Dean.
    - grazie per lo spudorato fan service di due intere scene: i fratelli addormentati e il risveglio di Dean, con visione dei due baldi giovani in maglietta. Non succede mai abbastanza per i miei gusti.

    Edited by thinias - 3/2/2013, 00:37
     
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    Pratica Esorcismi

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    ok esprimere cosa è stato per me guesto episodio è un po difficile perche sono coinvolta e sconvolta da troppe emozioni .

    provero a dare una parvenza di senso , a cio che provo e vorrei dire , ma vi prego non mi giudicate se sembrero confusa :D

    dunque non c'è stato nulla che non ho amato di questo episodio . perfino abaddon mi è piaciuta , una cattivo perfetto con una sensualita e pericolosita mischiate ad un senso di onnipotenza che traspariva perfetteemnte da lei come se nulla potsse scalfirla .

    ho adorato perfino le guest star , partendo dalle meno importanti se cosi si puo dire , ossia il vecchietto che faceva parte della confraternita degli uomini di lettere , per cui ho provato una tenerezza inaudita (soprattutto quando bacia la mano alla moglie ), e finendo ad henry .

    Su di lui devo dedicarmi un po di piu . innanzi troppo bello , si vede che i geni della bellezza dei boys partono da lontano , colto e raffinato un vero gentleman che pero nasconde in se una profonda cultura ma anche un innato senso dell'umoriso inglese per cosi dire . ma soprtattutto indomito , il coraggio e la prontezza a sacrificare se stesso , per quelli che sono i valori winchesteriani e i valori degli uomini di lettere ,traspare in ogni sua parola . in sam è dean c'è un po di lui , sam ha la sua voglia di conoscenza di sapere di carpire , dean lo spirito di sacrificio e la consapevolezza che è pronto a qualsiasi cosa per salvare la sua famiglia . dean ha la sua riluttanza per cio che non si confa alle sue idee , come quando henry non li accettava perche erano cacciatori /idem per dean che non lo accettava perche credeva di sapere tutto su di lui,credendo che per hanry la famiglia non fosse al primo posto cosa che non tollera . ma quando hanry gli dice " sono un uomo di lettere non avevo scelta " e dean si rivede in quelle parole a causa delle scelte dolorose fatte in passato , be allora scopre che non è poi tanto diverso da suo nonno , cosi come hanry scopre che non importa che tu sia uomo di lettere o cacciatore sei un winchester e come dice lui finche noi vivremo ci sara sempre speranza , dichiarandogli cosi il suo essere orgoglioso di loro .

    ed ora passiamo ai nostri boys , meraviglioso dean che non accetta il nonno e lo dimostra con ogni fibra del suo corpo a partire dal non stringergli la mano , continuando con le battute e frecciatine continue e finendo con il discorso che fa a hanry su john . quello per me è stato uno dei momenti piu belli della puntata , l'amore e il rispetto che dean dimostra verso john con ogni parte di se , cosi come lo dimostra quando dice che ogni ovlta che rilegge il diario di papà soffre , amore mioooo. la voglia di difendere joho sopra ogni cosa , dalle ingiustizie che aveva subito da suo padre hanry, mi commuove . in opposizione ovviamente all'accettazione di sam , che crede fermamente che c'è stato qualcosa che ha impedito a hanry di tornare da john e difatti aveva ragione .

    bellissimo il rapporto innescatosi tra hanry e dean , e il suo riuscire alla fine a farlo ricredere sul preconcetto che aveva verso i cacciatori .

    sensazionale la scena del lettooo. i due boys che dormono oddio sembrano due cuccioli , e la figagine e cucciolagine di dean quando si sveglia è da svenimento (ps ho amato molto i capelli di jared in questo episodio)

    meravigliose le battute durante tutto il corso della puntata , dal telefono alla quale hanry voleva parlare , al paragonarlo a mcfly ahahah di ritorno al futuro .

    ma il momento piu bello tra tutti è la dichiarazione di amaore di dean verso sam (mentre parla con hanry), l'essere pronto a tutto pur di salvare sam che è la sua sola famiglia . cioè io amo quest'uomo alla follia . e tutto cio viene dimostrato anche da parte di sam nello stare vicino al fratello e a voler convincerlo , al cambiare idea ....questo è amore .

    e per concludere oddio tutte le news: la scatola , l'essere braccio e mente , la nuova base che troveranno e per finire la comprendsione di sam alla fine che quella è la loro strada e di dean che ,pur essendo la loro storia costellata da morti , loro hanno un eredita e niente li distogliera da cio .

    troppe cose ci sarebbero ancora da dire , ma meglio che chiudo troppe emozioni troppo sentimento troppo amore e tristezza , (ad esempio non ho parlato della morte di hanry tristemente meravigliosa etc etc) puntata troppo assurdamente perfetta . come questo telefilm come i j2 e la loro recitazine.ma soprattutto si gettano le basi per molti spunti negli anni a venire chi è piu felice di me? nobody.
     
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  4. thinias
     
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    CITAZIONE (Purple84 @ 2/2/2013, 15:25) 
    CITAZIONE (Rorosysy @ 2/2/2013, 12:20) 
    CITAZIONE (jessystorm87 @ 2/2/2013, 11:21) 
    Un'altra cosa che scopriamo è l'esistenza degli Abbadon, cavalieri dell'Inferno, i primi angeli caduti dal Paradiso, trasformati da Lucifero in demoni. Trovo la cosa molto interessante, e mi chiedo se ce ne siano degli altri in giro. E mi domando, anche, se magari pure Crowley lo sia, sopratutto perchè nel decimo episodio era l'unico demone a sapere l'enochiano, e sappiamo che è una lingua che solo gli angeli conoscono. Probabilmente non sarà così, ma il dubbio mi è comunque venuto.

    Uh, e se lo fosse anche Crowley? Un Abbadon? Magari si spiegherebbe perché conosce l"enochiano"

    Se i Cavalieri sono i primi angeli caduti trasformati da Lucifer in demoni, Crowley non può esserlo di certo. Lui era un umano, Ferguson MacLeod, vissuto nel 1600.
    Io ho sempre pensato che Crowley all'inizio non fosse un demone molto diverso o più potente degli altri demoni degli incroci, solo più intelligente e più astuto. E grazie alla sua grande astuzia avesse approfittato della morte dei vari Azazel, Alastair, Lilith e del caos post apocalittico per prendere il posto di King of Hell e da quel momento aumentare il suo potere grazie all'energia delle anime dell'inferno che lui controlla, come ci viene spiegato nella sesta stagione.

    Pero' magari chissà... Crowley potrebbe essere stato un "allievo" di uno di questi Cavalieri di Lucifer, e per questo conosce l'enochiano :mmm:

    Sono daccordo, non credo che sia un cavaliere infernale, proprio perchè in origine era un essere umano.
    Io credo che Crow sappia l'enochiano solo perchè è il solito furbetto opportunista, dopotutto è stato alleato con Cass per quasi un anno, in quel lasso di tempo potrebbe aver imparato l'enochiano proprio dall'angelo, sia che quest'ultimo lo abbia fatto volontariamente, sia che il demone abbia approfittato della sua vicinanza per rubare quella conoscenza.
     
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    Lilith vs Sam

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    Ora che l'ho finalmente visto anch'io, e che avete già detto tutto voi, mi limiterò a qualche breve nota.

    1) Era davvero tanto che non piangevo così per un episodio di SPN. Forse perché ora sento più profondamente le problematiche del rapporto genitori-figli, e quanto sia difficile essere un genitore, e quanto sia doloroso il pensiero di deluderli o di non farli crescere come meriterebbero. E il pensiero di essere costretto, come Henry, a non vederli mai più, sia pure per salvare i tuoi nipoti... :cry: Eppure Henry è un Winchester, ed evidentemente i Winchester hanno il sacrificio nel sangue, anche se non sono uomini d'azione, e anche se possono desiderare una vita normale e serena, alla fine faranno semplicemente ciò che è giusto. (Comunque, in tutto il mare di lacrime, quello che mi ha commosso di più forse è stato sentire riecheggiare nella colonna sonora il "Tema della Famiglia Winchester" dopo SECOLI che non si sentiva più. E' stato come ritrovare un amico che non vedevi da tanto tempo. Come tornare a casa).

    2) Ma quanto è stato figo il modo in cui hanno fatto fuori Abbadon? Anche qui, era davvero tanto che non vedevo i nostri uscirsene con un'idea davvero originale e creativa. E per di più talmente perfida nei confronti della signora in questione da lasciarmi quasi dispiaciuta per lei, nonostante la sadica soddisfazione...

    3) Abbadon è un vero demone vecchio stampo. Fedele al suo nome ("Distruzione" in ebraico), semina morte al suo passaggio con sovrana e giocosa indifferenza, senza alcuno scopo, a differenza di Crowley. Eppure anche lei, a differenza di Crowley, commette l'errore di sottovalutare i Winchester. Certo, magari è giustificata dal fatto che lei non conosce personalmente "quei due incubi in jeans", eppure conosce Henry, e per quanto ancora "giovincello" in termini di esperienza e conoscenza, questi dimostra già una notevole tempra, prontezza di spirito e sangue freddo. Non avrebbe dovuto sottovalutarlo. Il che dimostra che si può essere molto potenti... e molto stupidi.

    4) L'idea dei "Men of Letters" è semplicemente GENIALE. Non solo amplia incredibilmente e dà una profondità "storica" pazzesca all'intera mitologia dei cacciatori (l'allusione ad Alberto Magno, Dottore della Chiesa, maestro di TOmmaso d'Aquino ed effettivamente noto fin dal medioevo più per i suoi studi in campo astrologico e alchimistico, o meglio, naturalistico, che per quelli teologici, allunga di parecchio nel passato la storia dei "family business", molto più del "Mayflower" citato da Nonno Campbell), ma offre una base solida per parecchie cose:
    - una sostituzione almeno del ruolo "pratico" svolto da Bobby come enciclopedica fonte di informazioni;
    - ri-centrare la mitologia dello show sui due frtelli Winchester, che, se effettivamente Henry e il vecchietto erano gli ultimi "Men of Letters" rimasti, diventano a questo punto gli unici eredi, depositari e custodi di un tesoro immenso di conoscenza che probabilmente farebbe gola praticamente a TUTTO l'universo sovrannaturale, demoni, angeli e mostri, il che significa che quest'ultimo dovrà di nuovo interessarsi ai bros non solo in quanto fastidiosi o pericolosi ostacoli alla realizzazione dei propri obiettivi, ma in quanto obiettivi essi stessi;
    - se invece Henry e il vecchietto non erano gli ultimi, si prospetta la possibilità per i Bros di incontrare altri "Men of Letters" che potrebbero rivelarsi dei mentori ("gli Yoda per i loro Jedi" ), ampliare le loro conoscenze e aiutarli nella loro missione;
    - ricreare qualcosa che nelle ultime due stagioni è dolorosamente mancato, ossia un ruolo e una possibile storyline per Sam; non credo sia sfuggito a nessuno (o almeno io ho notato) come si sia illuminato il suo sguardo mentre Henry spiegava cosa erano i "Men of Letters" (il che, sia detto per inciso, dimostra che Jared è ancora in grado di far "vivere" il suo personaggio dall'interno senza bisogno di chissà quali grandi discosri, e quindi mi rende ancora più "WTF?!?" riguardo a tutta la faccenda di Amelia o del non aver cercato Dean): è come se gli si fosse accesa una lampadina, del tipo "ECCO! Eccola la mia strada, ecco come ci posso entrare in questa cavolo di faccenda della caccia e di tutto il resto!"; come se avesse trovato finalmente un ruolo per sé, e potesse quindi smettere di sentirsi "fuori posto", "quello strano", il "diverso", e di cacciare solo per non abbandonare il fratello o per perseguire un qualche grandioso bene comune a cui sacrificare i propri sogni;
    - dal punto precedente deriva la possibilità di offrire a questi due: a) l'occasione di riconoscersi diversi eppure complementari, pari per competenza e importanza pur nella diversità di ruolo; b) un finale di serie aperto e positivo, in cui, ritiratisi dal "servizio attivo", i bros potrebbero decidere di addestrare praticamente e formare intellettualmente la nuova generazione di cacciatori, che riunirebbe quindi in sé le caratteristiche tanto dei "Men of Letters" quanto dei cacciatori "semplici" (ok, ammetto che qui l'influsso di Buffy si fa sentire)
    - aggiungere un ulteriore questione di cui (pre)occuparsi, oltre alle tavolette, quindi una maggiore complessità della storia e quindi altre possibili storylines per le future stagioni.
    Spero solo che le potenzialità di questo ulteriore strato mitologico vengano sfruttate bene e ampiamente.

    5) Come qualcuno ha già detto, questo episdio è talmente "denso" che non sarebbe stato un male farne due parti; in particolare, sarebbe stato interessante vedere Dean ed Henry scambiarsi i ricordi di John, e notare quanto fossero differenti, e trovare forse una base di comprensione reciproca senza la "fretta" che ho avvertito in quelle scene tra il negozio di articoli esoterici e il dialogo nell'Impala e rendendo quindi più spontaneo e credibile e comprensibile il sacrificio di Henry per Sam. D'altro canto, sarebbe stato interessante (e assolutamente IC) vedere Sam informarsi di più sui "Men of Letters", chiedere avidamente al nonno ogni particolare su quello che sapeva e che aveva imparato, confidargli il suo disagio e la sua stanchezza per la vita da cacciatore, magari la sua invidia per quel tipo di lavoro che invece sarebbe molto più nelle sue corde. Approfondire un po' le relazioni, ecco tutto.

    6) Scusate, ma COME faceva Henry a sapere che avrebbe potuto trovare delle piume di angelo nell'Impala? E soprattutto... COSA ci facevano delle piume di angelo nel bagagliaio dell'Impala??? :blink: C'è qualcosa che non ci hanno detto su Castiel? :P

    7) L'unica nota che ho trovato stonata è stata l'appassionata affermazione di Dean che John "c'era sempre stato per loro"; ora, da che mi ricordo io, Dean aveva finito per considerare John un "padre assente", tanto da non esitare, parlando con Castiel, a fare un parallelo tra lui e Dio durante la Quinta Stagione, e per quanto i suoi sentimenti nei confronti del padre potessero essere contrastanti e contraddittori, per almeno 4 stagioni (ma io direi fin dall'episodio dello shtriga) ciò che è sempre emerso dalle sue parole e dai suoi ricordi è stato un padre che se ne andava per giorni e giorni, spesso senza dare sue notizie, tanto da costringerlo ad inventare scuse per Sam ("A very Supernatural Christmas"), o ad eludere in modo vago le sue pressanti domande di bambino ("All Hell breaks loose II"), fino al punto in cui, confrontandosi con il se stesso del sogno in "Dream a little dream", urla che suo padre "non c'era mai stato" per Sam, mentre lui sì. Da dove spunta, ora, questo improvviso riconoscimento della sua "presenza"? POsso capire la lealtà nei confronti di un padre defunto (e per di più in quel modo e per quel motivo) davanti ad uno sconosciuto piombato letteralmente nella loro vita, ma con Sam? Non so, a me è sembrato un po' troppo un tentativo di riabilitazione della figura di John, eliminando le contraddizioni, le ambiguità e le tensioni tra il suo ruolo di padre e di cacciatore, che lo rendevano vero e umano, ancorché imperfetto (e che tra l'altro spiegavano bene la difficoltà di Dean ad accettare di poter essere un cacciatore E un padre per Ben).
     
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  6. sahany09
     
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    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    4) L'idea dei "Men of Letters" è semplicemente GENIALE. Non solo amplia incredibilmente e dà una profondità "storica" pazzesca all'intera mitologia dei cacciatori (l'allusione ad Alberto Magno, Dottore della Chiesa, maestro di TOmmaso d'Aquino ed effettivamente noto fin dal medioevo più per i suoi studi in campo astrologico e alchimistico, o meglio, naturalistico, che per quelli teologici, allunga di parecchio nel passato la storia dei "family business", molto più del "Mayflower" citato da Nonno Campbell), ma offre una base solida per parecchie cose:
    - una sostituzione almeno del ruolo "pratico" svolto da Bobby come enciclopedica fonte di informazioni;
    - ri-centrare la mitologia dello show sui due frtelli Winchester, che, se effettivamente Henry e il vecchietto erano gli ultimi "Men of Letters" rimasti, diventano a questo punto gli unici eredi, depositari e custodi di un tesoro immenso di conoscenza che probabilmente farebbe gola praticamente a TUTTO l'universo sovrannaturale, demoni, angeli e mostri, il che significa che quest'ultimo dovrà di nuovo interessarsi ai bros non solo in quanto fastidiosi o pericolosi ostacoli alla realizzazione dei propri obiettivi, ma in quanto obiettivi essi stessi;
    - se invece Henry e il vecchietto non erano gli ultimi, si prospetta la possibilità per i Bros di incontrare altri "Men of Letters" che potrebbero rivelarsi dei mentori ("gli Yoda per i loro Jedi" ), ampliare le loro conoscenze e aiutarli nella loro missione;
    - ricreare qualcosa che nelle ultime due stagioni è dolorosamente mancato, ossia un ruolo e una possibile storyline per Sam; non credo sia sfuggito a nessuno (o almeno io ho notato) come si sia illuminato il suo sguardo mentre Henry spiegava cosa erano i "Men of Letters" (il che, sia detto per inciso, dimostra che Jared è ancora in grado di far "vivere" il suo personaggio dall'interno senza bisogno di chissà quali grandi discosri, e quindi mi rende ancora più "WTF?!?" riguardo a tutta la faccenda di Amelia o del non aver cercato Dean): è come se gli si fosse accesa una lampadina, del tipo "ECCO! Eccola la mia strada, ecco come ci posso entrare in questa cavolo di faccenda della caccia e di tutto il resto!"; come se avesse trovato finalmente un ruolo per sé, e potesse quindi smettere di sentirsi "fuori posto", "quello strano", il "diverso", e di cacciare solo per non abbandonare il fratello o per perseguire un qualche grandioso bene comune a cui sacrificare i propri sogni;
    - dal punto precedente deriva la possibilità di offrire a questi due: a) l'occasione di riconoscersi diversi eppure complementari, pari per competenza e importanza pur nella diversità di ruolo; b) un finale di serie aperto e positivo, in cui, ritiratisi dal "servizio attivo", i bros potrebbero decidere di addestrare praticamente e formare intellettualmente la nuova generazione di cacciatori, che riunirebbe quindi in sé le caratteristiche tanto dei "Men of Letters" quanto dei cacciatori "semplici" (ok, ammetto che qui l'influsso di Buffy si fa sentire)
    - aggiungere un ulteriore questione di cui (pre)occuparsi, oltre alle tavolette, quindi una maggiore complessità della storia e quindi altre possibili storylines per le future stagioni.
    Spero solo che le potenzialità di questo ulteriore strato mitologico vengano sfruttate bene e ampiamente.

    L' ho pensato subito anch'io: l'argomento offre ottimi motivi e spunti per rimettere in pista Sam e proseguire la serie (volendo) con interessanti risvolti.


    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    5) Come qualcuno ha già detto, questo episdio è talmente "denso" che non sarebbe stato un male farne due parti; in particolare, sarebbe stato interessante vedere Dean ed Henry scambiarsi i ricordi di John, e notare quanto fossero differenti, e trovare forse una base di comprensione reciproca senza la "fretta" che ho avvertito in quelle scene tra il negozio di articoli esoterici e il dialogo nell'Impala e rendendo quindi più spontaneo e credibile e comprensibile il sacrificio di Henry per Sam. D'altro canto, sarebbe stato interessante (e assolutamente IC) vedere Sam informarsi di più sui "Men of Letters", chiedere avidamente al nonno ogni particolare su quello che sapeva e che aveva imparato, confidargli il suo disagio e la sua stanchezza per la vita da cacciatore, magari la sua invidia per quel tipo di lavoro che invece sarebbe molto più nelle sue corde. Approfondire un po' le relazioni, ecco tutto.

    Ci potrebbe venir fuori uno spin -off.



    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    6) Scusate, ma COME faceva Henry a sapere che avrebbe potuto trovare delle piume di angelo nell'Impala? E soprattutto... COSA ci facevano delle piume di angelo nel bagagliaio dell'Impala??? :blink: C'è qualcosa che non ci hanno detto su Castiel? :P

    Può essere stata una svista degli sceneggiatori.

    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    6)7) L'unica nota che ho trovato stonata è stata l'appassionata affermazione di Dean che John "c'era sempre stato per loro"; ora, da che mi ricordo io, Dean aveva finito per considerare John un "padre assente", tanto da non esitare, parlando con Castiel, a fare un parallelo tra lui e Dio durante la Quinta Stagione, e per quanto i suoi sentimenti nei confronti del padre potessero essere contrastanti e contraddittori, per almeno 4 stagioni (ma io direi fin dall'episodio dello shtriga) ciò che è sempre emerso dalle sue parole e dai suoi ricordi è stato un padre che se ne andava per giorni e giorni, spesso senza dare sue notizie, tanto da costringerlo ad inventare scuse per Sam ("A very Supernatural Christmas"), o ad eludere in modo vago le sue pressanti domande di bambino ("All Hell breaks loose II"), fino al punto in cui, confrontandosi con il se stesso del sogno in "Dream a little dream", urla che suo padre "non c'era mai stato" per Sam, mentre lui sì. Da dove spunta, ora, questo improvviso riconoscimento della sua "presenza"? POsso capire la lealtà nei confronti di un padre defunto (e per di più in quel modo e per quel motivo) davanti ad uno sconosciuto piombato letteralmente nella loro vita, ma con Sam? Non so, a me è sembrato un po' troppo un tentativo di riabilitazione della figura di John, eliminando le contraddizioni, le ambiguità e le tensioni tra il suo ruolo di padre e di cacciatore, che lo rendevano vero e umano, ancorché imperfetto (e che tra l'altro spiegavano bene la difficoltà di Dean ad accettare di poter essere un cacciatore E un padre per Ben).

    Checché se ne dica, nonostante tutto, secondo me, per Dean suo padre resta sempre una figura importante nella sua vita. Gli ha sempre voluto bene e, forse, sempre gliene vorrà, se non consapevolmente, di sicuro nell'inconscio.
     
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  7. thinias
     
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    CITAZIONE (sahany09 @ 5/2/2013, 01:06) 
    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    6) Scusate, ma COME faceva Henry a sapere che avrebbe potuto trovare delle piume di angelo nell'Impala? E soprattutto... COSA ci facevano delle piume di angelo nel bagagliaio dell'Impala??? :blink: C'è qualcosa che non ci hanno detto su Castiel? :P

    Può essere stata una svista degli sceneggiatori.

    Be ci sta che i ragazzi abbiano avuto in macchina degli ingredienti per fare incaterimi, tra sacchetti per le maledizioni e ingredienti per le bombe demoniache potrebbero avere parecchia roba. Se la piuma d'angelo fosse uno degli ingredianti della lista di Kevin, Cass l'avrebbe data loro per quel motivo. Henry potrebbe semplicemente aver frugato in cerca di quello che gli serviva, sperando proprio di trovare qualcosa nella macchina dei ragazzi


    CITAZIONE (sahany09 @ 5/2/2013, 01:06) 
    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 00:32) 
    6)7) L'unica nota che ho trovato stonata è stata l'appassionata affermazione di Dean che John "c'era sempre stato per loro"; ora, da che mi ricordo io, Dean aveva finito per considerare John un "padre assente", tanto da non esitare, parlando con Castiel, a fare un parallelo tra lui e Dio durante la Quinta Stagione, e per quanto i suoi sentimenti nei confronti del padre potessero essere contrastanti e contraddittori, per almeno 4 stagioni (ma io direi fin dall'episodio dello shtriga) ciò che è sempre emerso dalle sue parole e dai suoi ricordi è stato un padre che se ne andava per giorni e giorni, spesso senza dare sue notizie, tanto da costringerlo ad inventare scuse per Sam ("A very Supernatural Christmas"), o ad eludere in modo vago le sue pressanti domande di bambino ("All Hell breaks loose II"), fino al punto in cui, confrontandosi con il se stesso del sogno in "Dream a little dream", urla che suo padre "non c'era mai stato" per Sam, mentre lui sì. Da dove spunta, ora, questo improvviso riconoscimento della sua "presenza"? POsso capire la lealtà nei confronti di un padre defunto (e per di più in quel modo e per quel motivo) davanti ad uno sconosciuto piombato letteralmente nella loro vita, ma con Sam? Non so, a me è sembrato un po' troppo un tentativo di riabilitazione della figura di John, eliminando le contraddizioni, le ambiguità e le tensioni tra il suo ruolo di padre e di cacciatore, che lo rendevano vero e umano, ancorché imperfetto (e che tra l'altro spiegavano bene la difficoltà di Dean ad accettare di poter essere un cacciatore E un padre per Ben).

    Checché se ne dica, nonostante tutto, secondo me, per Dean suo padre resta sempre una figura importante nella sua vita. Gli ha sempre voluto bene e, forse, sempre gliene vorrà, se non consapevolmente, di sicuro nell'inconscio.

    Anche io ccredo per quanto si possa avere dei risentimenti per parecchie cose alla fine se tuo padre viene attaccato parti in difesa, però è anche vero che se Dean ha nell'arco del tempo smitizzato la figura di suo padre è anche vero che poi si è reso conto di quanto fosse difficile anche per lui e di quanto ci abbia provato facendo il meglio che poteva. Credo che tutta l'esperienza di Lisa e Ben lo abbia fatto capire ancora di più a Dean, proprio perchè alla fine ha finito per comportarsi nello stesso modo di John. Questo sicuramete lo ha avvicinato alla figura del padre, giustificandolo e comprendolo meglio di quanto non avesse fatto fino a quel momento.
     
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  8. emma.26
     
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    puntata davvero intensa, ricca di spunti e di profonde riflessioni su come i nostri bros abbiano davvero lottato per tutta la vita contro il destino che agiva su di loro per creare la stirpe perfetta in cui si unisse appunto la maestria degli uomini di lettere, la loro saggezza su tutto lo scibile soprannaturale e la potenza, l'ingegno e il coraggio dei cacciatori taglia teste che saranno si uomini molto più semplici e primitivi nelle loro reazioni ma, e Dean ne è un rappresentante egregio, hanno dato conto di come si può essere grandi strateghi e splendidi eroi anche essendo semplici scimmie

    ma la puntata è tutta un inno splendido all'amore per la famiglia, la famiglia che per Dean e Sam non è stata mai perfetta, non ha mai goduto di momenti dolci, gite, scampagnate, ma sempre catastrofi, morti ammazzati, persone perse lungo la strada eppure nonostante tutto il dolore e la desolazione che una responsabilità del genere comporta a livello di ferite emotive e fisiche, hanno ancora l'altro...hanno i momenti, quelli che definiscono la loro famiglia, il senso di quell'appartenenza assoluta che li unisce nonostante tutto cerchi di dividerli sempre
    Dean ha un unico appiglio a cui fare riferimento sempre...Sam e per quest'ultimo è lo stesso, e qui nel rapporto con Harry emerge proprio a fondo il senso di sacrificio che sono disposti a pagare per proteggersi, per darsi sostegno, darsi aiuto...amarsi nonostante tutti i problemi!

    bellissima la figura di Abbandon, cattiva e cinica al punto giusto, meraviglioso il metodo architettato per fregarla e toglierla di mezzo.....la figura di Henry è positiva, riesce a capire che la famiglia è la prima cosa, quella da proteggere a tutti i costi, ha aiutato i ragazzi e ristabilito un contatto indiretto con suo figlio nella figura dei suoi nipoti che John, pur con tutti i suoi problemi e le sue manchevolezze come genitore, ha allevato bene con il cuore e con una umanità e un senso di lealtà verso la propria missione davvero ammirevole :wub:
    il fatto che il diario fosse di Henry è stato un bellissimo momento come anche gli occhi lucidi di Dean nel parlare di suo padre, nel narrare il dolore che ancora prova nell'averlo perso e di non averlo potuto salvare come avrebbe voluto!
    non sarà più da tempo per lui l'eroe senza macchia e senza peccato che era un tempo ma mi sembra che lo guardi ancora come la persona che avrebbe voluto essere, è finalmente in pace con suo padre e lo ricorda e o lo ama come un figlio

    belllissima puntata, questi rimandi mitologici ai soldati demoniaci e alla chiave che apre il posto più sicuro della terra mi intriga molto , da morire...chissà cosa ne verrà fuori!!!!!!!!!
     
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    Lilith vs Sam

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    Altra perplessità logica: se la mamma di John si è risposata (come hanno suggerito gli autori, per mettere una pezza all'incoerenza con la 4x03), perché John ha mantenuto il cognome Winchester?
     
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  10. Purple84
     
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    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 16:06) 
    Altra perplessità logica: se la mamma di John si è risposata (come hanno suggerito gli autori, per mettere una pezza all'incoerenza con la 4x03), perché John ha mantenuto il cognome Winchester?

    Magari la mamma si è risposata dopo diversi anni e lui, ormai adolescente, ha preferito tenere il suo cognome :P
    questo spiegherebbe anche il perchè abbia vissuto l'infanzia senza un padre.
     
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    Caccia di Meg

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    CITAZIONE (Brynhild @ 5/2/2013, 16:06) 
    Altra perplessità logica: se la mamma di John si è risposata (come hanno suggerito gli autori, per mettere una pezza all'incoerenza con la 4x03), perché John ha mantenuto il cognome Winchester?

    facile, oramai era un Winchester aveva 7 anni quando il padre è sparito... e non si sà esattamente quando la madre si è risposata. magari lo ha fatto quando era adoloscente e gli avrà chiesto se voleva mantenere il cognome del padre o essere adottato dal "nuovo" e lui avrà detto no.
    o molto semplicemente seppur si è risposata il figlio all'anagrafe era un Winchester e c'è rimasto, tutto qui.


    ps per quanto riguarda la piuma di angelo nell'impala... bè magari è caduta dall'impermeabile quando Dean l'ha preso per restituirglielo :shifty:
     
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  12. Chris Winchester
     
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    Bellissimi e interessanti commenti.

    Concordo anche io sulla frase di Dean, dove cerca in qualche modo di fgar passare John come padre presente, cosa che invece non è mai stato.
     
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  13. Purple84
     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 5/2/2013, 16:49) 
    Concordo anche io sulla frase di Dean, dove cerca in qualche modo di fgar passare John come padre presente, cosa che invece non è mai stato.

    Su questo concordo anch'io. Anche a me ha un po' stonato quella battuta.
    Condividono i discorsi sul fatto che Dean sia ormai venuto a patti con i sentimenti contrastanti che nutriva per il padre e che abbia accettato che John non era perfetto ma "ha fatto il meglio che ha potuto", però dire che "per loro c'è sempre stato" fa a cazzotti con tutto ciò che ci hanno mostrato e detto fin ora su quanto in realtà sia stato assente nella vita dei ragazzi. Però non li ha mai abbandonati ed è morto per salvare il figlio. Questo credo conti più di qualsiasi altra cosa per Dean.
     
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  14. Chris Winchester
     
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    Esattamente. Con tutto che il ragazzo come del resto anche Sam, adesso...hanno ormai superato la cosa, avrei preferito un minimo di coerenza in più senza 'insabbiare' la realtà. Tuttavia, potremmo recepire la cosa come una sorta di protezione della figura di John da parte di Dean, nei confronti di un Henry non ancora totalmente accettato.
     
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  15. thinias
     
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    CITAZIONE (Purple84 @ 5/2/2013, 17:02) 
    CITAZIONE (Chris Winchester @ 5/2/2013, 16:49) 
    Concordo anche io sulla frase di Dean, dove cerca in qualche modo di fgar passare John come padre presente, cosa che invece non è mai stato.

    Su questo concordo anch'io. Anche a me ha un po' stonato quella battuta.
    Condividono i discorsi sul fatto che Dean sia ormai venuto a patti con i sentimenti contrastanti che nutriva per il padre e che abbia accettato che John non era perfetto ma "ha fatto il meglio che ha potuto", però dire che "per loro c'è sempre stato" fa a cazzotti con tutto ciò che ci hanno mostrato e detto fin ora su quanto in realtà sia stato assente nella vita dei ragazzi. Però non li ha mai abbandonati ed è morto per salvare il figlio. Questo credo conti più di qualsiasi altra cosa per Dean.

    anche io credo che il fattore 'sempre presente' sia da considerarsi come un mai abbandonati. Nel senso che alla fine nel momento più tragico della morte di Dean, John ha sacrificato sé stesso per il bene del figlio. Alla fine deve essere veunto a patti con quello che ha fatto o non ha fatto suo padre e ora che lo ha vissuto anche lui in prima persona, sa che comunque le azioni di suo padre che erano parse fredde e incoerenti, in realtà erano fatte per la loro protezione (come il fatto di averli lasciati per inseguire Azazel nel periodo del pilot). Su quello che invece fece quando erano più piccoli, io la vedo come scelte fatte da un uomo che era colpito dal dolore della perdita della moglie e che forse non era molto presente nemmeno a sé stesso, accecato dal bisogno di trovare una ragione per venire a patti con quello che gli è successo.
     
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240 replies since 26/10/2012, 07:29   5747 views
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