Mine vaganti

thriller esoterico

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  1. [william;]
     
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    Sono qua.
    A scatti, ma ci sono ^^
    Come sapevate sono stato al Nord, e al ritorno, ho dovuto fare un altro viaggetto verso la capitale.
    Poi, ho la scuola, il quinto anno, e ho tanto da recuperare. Ma non potevo non recuperare quello che ho perso anche qua.
    Menomale che hai continuato.. E la protagonista sembra essere Marcine, ma di certo non sentiremo la mancanza degli altri personaggi, visto che, fortunatamente, continui a inserirli. Molto originale. Queste persone vogliono riportare il mondo al passato. Saranno altri pazzi, come quelli che volevano un mondo pieno di giovani alti, e belli :P
    Continua così. Complimenti, ancora.

    Mi piacerebbe tornare con le mie due storie, ma devo prima iniziare e finire (in pochissimi mesi) una nuova storia, e tutto ciò per la scuola, ed un concorso alla quale mi sono iscritto su richiesta di una professoressa. Siccome, in futuro non nego di voler diventare uno scrittore, o anche regista, non potevo perdere questa occasione, ovvero un concorso chiamato: Crea la tua serie tv :D Non credo potrò pubblicare la storia visto che dovrò mandarla alla giuria, ma in ogni caso, quando mi daranno il permesso sicuramente ve la farò leggere ;)
     
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  2. sahany09
     
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    Weeeeeeee !!! Ben tornato Willy! :D
    Hai girato parecchio !! E sei venuto pure a Roma !!
    Hai fatto benissimo! Se ti càpitano queste occasioni, non devi perderle. Anch'io, da ragazzina, durante il periodo scolastico, sono andata in giro. Se non ci si va a quell'epoca, dopo è difficile, a meno che non si debba viaggiare per lavoro, però, in quel caso, si vede poco. Quanto ai tuoi impegni, stai messo abbastanza bene, ma con la scuola è normale avere molto da fare.

    Per la mia ff, grazie di averla letta ma, attenzione !! ;) Come spesso succede, non tutto è ciò che sembra, comunque si: Marcine è al centro di questa storia ma, ovviamente, anche gli altri personaggi avranno i loro bravi ruoli non meno importanti. Mi diverte molto lo scontro Castiel/Osservatore. In fondo, questi due hanno qualcosa in comune, nonostante Cass non voglia ammetterlo.

    I bros stanno per tornare. Insomma: molto altro ci sarà nelle prossime puntate, ma siccome anch'io sono abbastanza impicciata, il ritmo dei posts sarà un pò più rallentato del solito, quindi, non avete scuse per non leggere.

    Sono felicissima per i tuoi futuri impegni letterari. Hai talento e meriti successo. Te lo auguro di tutto cuore. Ben inteso che neanche io scrivo solo fanfictions e chissà...forse un giorno posterò anche qui, o su EFP, o su tutti e due, qualcosa di originale, creato da me.


    E con questo, per stasera ti saluto, e saluto tutti i miei lettori, dando appuntamento per la prossima puntata, spero presto.

    Willy, aspetto Secrets e Rewitched, ma fai pure con calma.
     
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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Un capitolo molto interessante e adrenalinico Sahany ^_^ Sei davvero brava :wub: I miei complimenti
     
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  4. sahany09
     
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    Grazie Gabry. :)
    Scintille in vista... ;)

     
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  5. [william;]
     
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    Sahany si, sono venuto a Roma. Non era la prima volta, ma la prima volta che venni ero più piccolo. Portai comunque un bel ricordo. Questa volta invece ho notato anche gli aspetti negativi. Io vengo da un paesino, e non che non sia abituato a stare in città, sono stato in parecchie città, ma Roma è la più caotica. Mi stavano investendo due volte. Poi, non che sia razzista, anzi, ma era molto difficile trovare un italiano per chiedere informazioni visto che la maggior parte delle persone erano turisti. E poi, uscito da McDonald, praticamente mi trovai questo gruppo di persone slave (non so precisamente se russe, croate, serbe e così via, ma parlavano quella lingua) che gridavano in coro, e facevano scattare gli allarmi delle macchine. Mi sono spaventato, sono sincero.
    Comunque scusa la parentesi: sono contento che vedremo Marcine, ma allo stesso tempo tutti gli altri. E anche a me divertono le scene con Cass e questo Osservatore.

    Riguardo i miei impegni letterari, speriamo bene. Dovrei passare questo concorso. Speriamo di farcela
     
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  6. sahany09
     
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    Roma è perennemente caotica e chi viene da fuori, specie se da un piccolo centro, può effettivamente spaventare. Ma basta tornarci una o due volte e al caos ci si abitua. Certo che, per chi ci abita, o ci va spesso, è facile parlare così, però ti assicuro che se riesci a passare sopra all'elemento caos, Roma ti strega. Ci sono andata oggi (non abito a Roma, ma in provincia, però a Roma ci vado con una certa frequenza); c'era un gran casino a causa di una manifestazione (gara ciclistica), ma perdermi fra le stradine di Trastevere non ha prezzo. Tu dici che ci sono molti stranieri a Roma? Come no! Se incontri 10 persone, 8 sono stranieri. Ormai si sentono parlare più le lingue estere che l'italiano e trovare un nativo a cui chiedere informazioni è diventato un terno al lotto. Malgrado questo, caro Willy, ti auguro comunque di tornare presto in questa nostra splendida città.

    Passiamo a noi. Marcine è praticamente la protagonista di questa ff, ma anche gli altri non saranno certo solo comparse. Insomma: vedrai che ce ne sarà per tutti.
    Quanto al tuo concorso letterario, beh....... tantissima fortuna !!


    A presto, con la prossima puntata di Mine vaganti. ;)
     
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  7. sahany09
     
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    Si procede.

    4a puntata della fiction quasi interamente incentrata sui primi passi in questa indagine che si presenta piuttosto difficile, con una simpatica rivelazione riguardante Lisa.

    Nota: fra le visioni di Marcine, i delitti e la scoperta di essi da parte di Sam e Dean passano alcuni giorni.




    MINE VAGANTI

    3) SCOMPARSI


    Florida, qualche giorno dopo

    Bobby Singer era scomparso.
    Non si trovava neppure il suo corpo nel caso fosse passato a miglior vita, e i suoi "ragazzi" non sapevano più dove cercarlo. Il suo telefono era muto e l'ultima volta che aveva fatto sentire la sua voce, era stato per comunicare che l'utente era irrintracciabile. Avevano chiesto informazioni a mezza popolazione di Jacksonville e dintorni, ma ne sapevano quanto prima. Gli indizi erano quasi inesistenti e nemmeno Castiel sembrava in grado di aiutarli. Un bel mistero.
    Sam, Dean, Lisa e Ben si erano seduti su una panchina di un giardino pubblico: i due fratelli, stanchi e sfiduciati; Lisa e Ben, preoccupati e solidali. In fin dei conti anche loro lo avevano conosciuto e di lui serbavano un ottimo ricordo. In occasione dell'ultima minaccia in ordine cronologico, piovuta su di loro a causa di Dean (diceva lui!), Bobby li aveva ospitati a casa sua come fossero di famiglia. Gran brav'uomo, ma dov'era finito?
    Perfino in Florida, terra solitamente tiepida anche d'inverno, quel giorno nel parco faceva freddo e restare seduti sulla panchina, dopo un pò, trasmise brividi in tutto il corpo a tutti e quattro.
    Il cielo grigio pareva partecipare allo stato di sconforto in cui il gruppo era precipitato e ad un tratto si alzò anche il vento che trascinò la copia di un quotidiano sul viale del giardino, fin quasi ai loro piedi. Sam si staccò dalla panchina per raccoglierlo, sistemò le pagine e lo aprì per leggerlo. Dean, Lisa e Ben si strinsero a lui per prender parte alla lettura, invitando silenziosamente Sam a farlo ad alta voce. Dal canto suo, Sam accolse l'invito effettuando prima una panoramica sugli articoli fin quando ne trovò uno che gli sembrò interessante. Misteriosi ed efferati delitti erano stati compiuti in tre città del mondo: Roma, Filadelfia e Shanghai. Tre uomini erano stati uccisi: uno in un negozio, uno a casa sua e l'altro nel suo studio, con svariati colpi al torace, inferti con un'arma insolita: una penna stilografica che però non era stata ritrovata. E nei pressi dei corpi, collocati in punti un pò nascosti, erano stati rinvenuti tre talismani con simboli runici incisi sulla superficie. Ultimo particolare: non era stata trovata traccia degli assassini. Come sempre, i due ragazzi si guardarono in faccia.
    "Secondo me, varrebbe la pena andare a sentire" commentò Sam.
    "Pensi che sia un caso per noi, Sammy?" chiese Dean, non del tutto convinto.
    "Non vedo elementi di omicidi normali, Dean" osservò Sam.
    "Per me, Sam ha ragione, Dean. - intervenne Lisa - Le rune sono simboli esoterici. Non c'è ombra degli autori. Vedo qualcosa di anomalo . E poi, servirà almeno per distrarvi...O meglio: distrarci. E chissà che non troviamo Bobby!".
    Pigramente, come fosse gravato da un peso di piombo, Dean si alzò dalla panchina, seguito dagli altri tre e tutti insieme si avviarono lungo il viale, verso l'uscita dove l'Impala li attendeva, apparentemente desiderosa di ripartire.





    Boston

    L'assassino, o gli assassini avevano agito con grande astuzia e maestria.
    Sui luoghi dei delitti, le armi non erano state trovate e sugli amuleti rinvenuti non v'era traccia d'impronte umane, cosa che implicava da parte dell'omicida, o omicidi, aver usato l'accortezza di indossare guanti. L'assenza totale di indizi e prove stava mandando gli inquirenti nel delirio di assoluta impotenza non sapendo, oltre tutto, che invece qualcuno aveva visto i colpevoli, seppur per pochi secondi, in modalità non convenzionale.
    La preoccupazione di Olivia Dunham e Peter Bishop era per Marcine. Perché era stata lei ad aver visto chi aveva ucciso quegli uomini, ma averli visti tramite facoltà telepatiche non costituiva una testimonianza valida e quel modo avrebbe potuto mettere la ragazza in difficoltà e pericolo.
    La situazione non era per niente felice. Tra l'altro Marcine aveva dichiarato che, in caso di confronto, non sarebbe stata in grado di identificare il killer con assoluta certezza. Quando Olivia le aveva chiesto una descrizione della persona che vedeva, lei aveva parlato di un uomo con capelli e occhi chiari, accennando al colore azzurro come unico dettaglio che riusciva a ricordare di quel viso.
    "Non è molto. - osservò Peter, serio, mordendosi il labbro inferiore - Non basta. Corriamo il rischio che non venga creduta e sai che anche noi non possiamo esporci troppo".
    "Che facciamo?" chiese Olivia, tesa e avvilita.
    "Non ci resta che aspettare e vedere come si evolvono le indagini. - rispose Peter con atteggiamento rassegnato - E intervenire solo al momento opportuno".
    Olivia strinse le labbra in un moto di disappunto e tornò in salotto dove Marcine si era addormentata sul divano guardando la tivù.





    Filadelfia

    "Mi dispiace, agenti. - si rivolse sconsolato e irritato un temporaneo collega di Sam e Dean ai ragazzi, in piedi in mezzo ad un corridoio dell'ufficio del Dipartimento - Ma non ho nulla da dirvi. E non perché non voglia, ma perché non abbiamo niente di concreto in mano".
    L'uomo, sui quaranta, quarantacinque anni, statura media e faccia comune dalle tinte chiare, era nervosissimo.
    Il caso si stava presentando più difficile che mai.
    "Sbaglio, - attaccò Sam, fingendo un atteggiamento dimesso - o vicino ai corpi sono stati trovati strani oggetti?".
    "Alludete agli amuleti?" disse l'uomo.
    Sam annuì, serio e l'agente muggì.
    "Vorrei sapere cosa significa. - borbottò, scuro in faccia - So cosa sono quei simboli, ma che diavolo vuole dirci quel pazzo? E' l'ennesimo sciroccato che si diverte a sfidarci con gli enigmi! Ma Dan Brown si è reso mai conto dei danni che ha fatto col suo stramaledetto Codice da Vinci? Ha ispirato questi stronzi che godono a vederci diventare scemi dietro alle loro perversioni pseudo intellettuali!".
    "Anche lei pensa che l'assassino abbia lanciato un messaggio?" chiese Dean.
    "Sicuramente! - sbraitò l'uomo - E' molto di moda".
    "Se è per questo. - lo corresse Sam - quarant'anni fa anche lo Zodiaco lasciava messaggi dopo ogni suo omicidio".
    "Se non ricordo male, anche Jack lo Squartatore lasciava indizi che sfidavano la Polizia ad identificarlo e beccarlo" aggiunse Dean.
    "Non è che possiamo vederlo?" domandò timidamente Sam.
    L'agente emise un altro muggito di disapprovazione, ma poi acconsentì.
    "Solo vederlo" intimò e invitò i due falsi agenti FBI a seguirlo fino in fondo al corridoio, nell'ultima stanza a sinistra. Il talismano era stato messo in custodia dentro l'ultimo cassetto in basso, chiuso a chiave, dell'unica scrivania di legno presente nel vano e lo estrasse dal cassetto, ben sigillato nella sua bustina di plastica per campioni.
    "Non ci sono impronte. - mugugnò l'uomo, seccato - Nessuno sembra averlo toccato" e nel dir così consegnò la busta a Dean che la rigirò fra le dita. Sam pregò Dean di tener fermo il sacchettino per pochi secondi e lo fotografò col cellulare.
    "Dovremmo sapere se i talismani trovati negli altri posti hanno simboli diversi da questo" disse poi.
    "Se fosse così?" lo interrogò Dean.
    "Le lettere potrebbero formare una parola che per lui potrebbe avere un significato. - teorizzò Sam - Se noi siamo capaci di capirne il significato, avremo risolto l'enigma e forse potremo avere un idea di chi sia l'assassino".
    Dean si produsse in una smorfia di soddisfazione.
    Mentre i fratelli erano all'interno dell'ufficio, Lisa e Ben, non intenzionati ad aspettarli in macchina, erano andati a fare una passeggiata nella zona circostante, e quando i due ragazzi uscirono dall'edificio, trovarono la ragazza e il bambino davanti alla porta.
    "Saputo qualcosa?" domandò Lisa, con ansia e curiosità.
    Le espressioni sui volti dei loro amici non denotavano grandi scoperte, ma Sam mostrò a Lisa la fotografia dell'amuleto salvata sul cellulare. Lisa la osservò attentamente e annuì lasciando capire ai due fratelli che per lei non era una novità.
    "Ehwaz. - sentenziò la ragazza - E' il simbolo del cavallo. Secondo l'alfabeto Ogham esso rappresenta un cambiamento, di solito in meglio".
    Sam e Dean le scoccarono un'occhiata di sincera ammirazione.
    "Ehi, Wikipedia, non avevo idea che tu conoscessi queste cose!" esclamò Dean.
    Lisa gli rese uno sguardo di divertito rimprovero
    "Credevi che fossi solo una sciocca insegnante di yoga?" lo apostrofò.
    "A questo punto dobbiamo assolutamente sapere cosa è riportato negli altri due amuleti" sentenziò Sam, sentendosi molto coinvolto nell'indagine.
    "E allora non perdiamo altro tempo" esortò Lisa.
    Invece lo persero, non avendo molte informazioni a disposizione e non avendo le idee chiare da dove cominciare le ricerche.


    Le indagini continuano, ma accadrà anche altro.
    Alla prossima, spero presto. :)


     
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  8. [william;]
     
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    E continuano bene.
    Amo come scrivi anche di Lisa, personaggio che non mi piace granché, ma che stai rendendo utile.

    Aspetto il proseguio ^^
     
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  9. sahany09
     
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    Grazie Willy. :-)
    A me Lisa piaceva ma, a mio parere, il personaggio è stato un pò....sprecato. Non era una ragazza insulsa. Avrebbe dovuto essere valorizzata meglio. E così, ora, provvedo a colmare la lacuna a modo mio. Lisa, infatti, sarà un buon sostegno per i bros, dimostrando di sapere più di quel che Dean pensa.
    Dunque, alla prossima, non so dirti esattamente quando, ma spero presto. :-)
     
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  10. Vivaldi4love
     
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    ah però Lisa :woot: dai, ottima svolta per il suo personaggio, complimenti, sei una maestra del genere! ^^
    Mi è piaciuta la parte su Philadelphia ;)
    Chissà l'Impala dove li porterà :shifty:
    ;)
     
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  11. sahany09
     
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    Ah ah !! :)
    Si, confesso che mi piace stravolgere un pò certi personaggi e, secondo me, Lisa si presta bene al giochino. In fondo, essendo stata trascurata dagli sceneggiatori, di lei non sappiamo molto, quindi, si può inventare.

    Dove li porterà l'Impala? Per il momento, il gruppetto resta a Philadelphia. Al massimo si sposterà nei dintorni, poi vi dirò dove andrà. ;)
    A presto, spero.

    Ops! Dimenticavo: anche le tue opinioni contano molto per me, Romy. :)
     
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  12. sahany09
     
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    Avanti !!
    Avanti con le indagini.
    5a puntata, non lunghissima, ma con qualche ulteriore dettaglio che aiuta i nostri eroi a cercare la verità.

    Torna Cass; riappare Bobby e Lisa dà ancora prova di essere in gamba.
    Tenera conclusione della puntata con madre e figlio che sperano nel futuro.




    MINE VAGANTI

    3) SCOMPARSI




    In un punto imprecisato fra Terra e Cielo

    Castiel camminava lentamente lungo un viale alberato, in cui fili d'erba spuntavano timidi e sparuti fra i sassolini della ghiaia che lo ricopriva, immerso nei suoi foschi pensieri, con la costante preoccupazione per i suoi amici umani e dubbi laceranti sul modo nel quale stava agendo.
    "Va bene così, Cass. - lo rassicurò una voce familiare che ruppe il silenzio tangibile attorno a lui. L'angelo si voltò e, al suo fianco, incontrò gli occhi buoni di Bobby Singer - Stai andando bene".
    L'angelo scosse la testa, contrariato.
    "Fino a quando potrò tacere? - gli si rivolse, duro - Fino a quando riuscirò a mentire? Tu li conosci meglio di me e sai che sia Sam che Dean, ad un certo punto cominceranno ad avere sospetti. Non ti trovano da nessuna parte. Non hanno ancora trovato il tuo corpo e tu non ti fai vivo neppure per telefono".
    Bobby inclinò la testa verso destra e gli scoccò uno di quelle sue occhiate bonarie ed ironiche.
    "Farmi vivo ora, è un pò difficile" scherzò, alludendo al suo stato, battuta che strappò un mezzo sorriso mesto all'angelo.
    "Già. - convenne Castiel - Dimenticavo...".
    "Ma sto cercando di farmi perdonare. - seguitò il cacciatore, - Li aiuterò nell'indagine. Perché io ho visto gli assassini".
    Castiel si bloccò in mezzo al viale e piantò i suoi occhi blu sull'uomo. O meglio, sulla sua anima.
    "Assassini?" ripeté, ansioso.
    "Sono almeno due. - rispose Bobby - E credo che anche Marcine li abbia visti".
    In effetti, Castiel rammentò che la ragazza aveva detto di averli intravisti in quelle sue visioni.
    "Come sono?" chiese a Bobby, a bruciapelo.
    "Sono alti, - rispose il cacciatore, calmo - biondi, occhi azzurri e si somigliano come due gemelli omozigoti. E' stato uno di loro a spararmi".
    "Perché?" chiese ancora Castiel, come una freccia.
    Bobby gli restituì uno sguardo meravigliato, da finto ingenuo.
    "Perché li avevo visti. - rispose - Li avevo scoperti. Forse".
    "Allora vado subito a dirlo a Sam e a Dean" disse Castiel, sentendosi di poco rasserenato.
    "Benissimo. - approvò Bobby - Ma sappi che sono praticamente imprendibili. Come fantasmi, solo che non lo sono".
    "Non importa. - ribatté Castiel, risoluto - Se sono umani, prima o poi, li troveremo".
    E lasciò il viale sparendo nel nulla, muovendo appena l'aria col suo solito frullare di ali.
    "Non ringraziarmi. - borbottò Bobby, stizzito - Se Dio c'è, non ha le penne".







    Philadelphia, in un motel

    Seduti tutti e quattro su un letto, Dean, Sam e Ben si erano assiepati intorno a Lisa, momentaneamente in possesso del portatile di Sam, sul quale digitava veloce i termini della loro ricerca. E li trovò molto presto, richiamando poi l'attenzione dei tre su una tavola nera in mezzo alla quale spiccavano bianchi e rossi i simboli dell'alfabeto celtico Ogham.
    "Ecco! - esclamò, soddisfatta - Ci siamo" .
    Dean, Sam e Ben si protesero leggermente in avanti e strizzarono gli occhi sull'immagine che occupava lo schermo per meglio focalizzarla.
    "Lisa, - la interpellò Sam - cosa ci dicono questi simboli? Cosa ci stanno dicendo gli assassini di quelle persone?".
    "Bella domanda. - rispose Lisa - Per ora, conosciamo il significato di uno solo di questi simboli. Bisognerebbe sapere quali sono i talismani trovati nei luoghi dove sono stati uccisi gli altri due uomini".
    E in quel momento, degli altri due omicidi non erano uscite ancora notizie esaurienti.
    L'aria si mosse e, accanto al tavolino su cui era appoggiato il computer, comparve l'angelo che fece saltare i quattro dal letto.
    "Cass! - esclamò Dean, felice di vederlo dopo il primo attimo di trasalimento - Dimmi che sei qui per qualcosa di buono! Hai trovato Bobby?".
    Lo sforzo che Castiel compì per rimanere impassibile fu enorme, tuttavia, la reazione pressoché inesistente di Dean gli fece intuire che doveva essere riuscito a mascherare il turbamento causato dall'aver visto l'uomo pochi minuti prima, cosa che lo aiutò a negare con disinvolta tristezza.
    "Dove sarà finito?" si chiese Sam, agitandosi, con sorpresa dell'angelo.
    "Non lo so, Sam. - rispose Dean, in parte seccato, in parte angosciato - La sua scomparsa mi sembra un caso ancora più pazzesco di quello che stiamo cercando di risolvere...".
    "Dean, - lo chiamò Castiel. E il giovane alzò la testa - però, so chi sono gli assassini di quegli uomini" .
    I quattro scattarono in piedi in contemporanea sgranando gli occhi per lo stupore.
    "Caso risolto, allora!" esordì Ben.
    Castiel negò ancora e riportò loro quel che gli aveva rivelato Bobby, omettendo ovviamente la fonte d'informazione.
    "Come lo sai?" lo pungolò Dean.
    "E' stata Marcine a vederli. - rispose l'angelo - Lo sapete, no? I suoi poteri.... ".
    "Come fa a sapere che sono loro?" chiese Sam.
    Castiel si grattò la testa.
    "Questo, ancora non lo so" rispose, imbarazzato, conscio che stava mentendo. Dopodiché, curioso, si spostò per vedere cosa c'era sul computer e i suoi occhi si calamitarono sulla tavola dei simboli Ogham, trascinando gli sguardi e l'attenzione dei quattro umani.
    "Li conosci anche tu, Cass?" chiese Dean, speranzoso.
    Questa volta, l'angelo annuì, convinto e svelò ai suoi amici il ritrovamento dell'altro talismano rinvenuto a Roma.
    Lisa tornò a guardare la tavola dei simboli.
    "Fehu. - mormorò, fissando la figura - Significa evoluzione. Ciclo della creazione. Qualcosa di nuovo".
    "Ha un senso?" domandò Sam.
    Lisa rifletté, corrugando la fronte.
    "Una "f", - iniziò Dean, guardando intensamente la ragazza - e una "M". Almeno così pare. Che vuol dire, Lisa? Possono essere le lettere di una parola?".
    Lisa scrollò la testa, perplessa. Quelle due lettere non sembravano formare una parola, per lo meno, non una di senso compiuto, ma i loro significati mettevano insieme un'idea.
    "Se in tutti e tre i luoghi degli omicidi sono stati trovati questi talismani - rispose la ragazza al termine della sua riflessione - dobbiamo sapere qual è il terzo. Allora, forse, potremo capirci di più".
    Dean tornò a puntare lo sguardo su Castiel.
    "Il terzo delitto è stato compiuto a Shanghai. - sentenziò Sam - Perché in tre città così lontane?".
    "Io non credo che le città siano importanti. - osservò Lisa - Penso che invece lo siano le vittime, ma non so in che modo".
    "Forse avevano dei punti in comune" ipotizzò Sam.
    Dean agitò le mani davanti a sé nell'intento virtuale di porre fine alle illazioni.
    "Sammy, - troncò, deciso - che ne dici se cercassimo qualche familiare della vittima, qui a Philadelphia, andassimo a fargli una visitina e qualche domandina?".
    Sam concordò tacitamente. Era una delle prime mosse fondamentali delle loro indagini.
    Capendo l'antifona, Castiel si accomiatò dai ragazzi col suo abituale sbattere di ali, avendo ora un programma per l'immediato futuro.
    Sam e Dean si vestirono in fretta per uscire e, una volta rimasti soli, Lisa e Ben tornarono a sedersi davanti al computer.
    "Mamma, - esordì Ben - quel tipo...".
    "Quale?".
    "Quello vestito di scuro". Lisa capì che il figlio si stava riferendo a Castiel.
    "Si?"
    "Mi pare di averlo già visto da qualche parte".
    Lisa allontanò lo sguardo dallo schermo del portatile e lo alzò, dirigendolo verso un punto indefinito oltre la finestra. Anche lei si ricordava di lui, sebbene non potesse affermare di averlo visto proprio con i suoi occhi. Nel suo caso sarebbe stato più giusto dire che lo aveva visto in un sogno.
    "E' un amico di Dean e Sam" rispose al figlio, sorridendo.
    Ben annuì, benché non del tutto persuaso.
    "Mamma, - riprese - finita questa indagine, Dean tornerà a casa?".
    Lisa accarezzò la testa del ragazzino.
    "Dean se n'è andato per proteggerci. - rispose - Per salvarci. Per impedire che qualcuno ci facesse del male. L' ho capito solo adesso. - si fermò un attimo sentendosi sopraffare dal rimpianto - Ma faremo in modo che torni" finì, scompigliandogli affettuosamente i capelli, traendolo verso di lei e abbracciandogli il collo. Poi, insieme si rituffarono in Internet.


    Alla prossima. :)
     
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    Molto bello questo capitolo Sahany Le cose si stanno facendo sempre più interessanti e ho molto apprezzato il dialogo tra Bobby e Cass :wub: I miei complimenti
     
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  14. sahany09
     
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    Grazie, carissima.
    E più si va avanti, più la faccenda si incasinerà. No, scherzo! :D
    Comunque, fra poco (un paio di puntate) ci sarà un evento scioccante che però darà una svolta alle indagini. Peccato che io non riesca più a scrivere spesso come prima, ma gli impegni della vita quotidiana sono aumentati a danno del tempo impiegato a portare avanti la storia. Tu e gli altri dovete avere pazienza, ma vedo che anche voi, a impicci state bene, dunque, alla prossima, spero presto. Uff, che fatica !! :cry:
     
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  15. [william;]
     
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    Ci sono. E che bel capitolo.
    Povero Cass, che deve mentire..
    Continua così ^^
     
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93 replies since 20/9/2012, 23:01   736 views
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