Stairway to Purgatory-Lo specchio di lapislazzuli di Eve

Ennesimo esperimento strambo

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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Buon pomeriggio a tutti :wub:
    Grazie Sahany ^_^ Eh sì il personaggio di Astrea è davvero un bel personaggio...Lucifero, dopo aver messo la grazia, sembra essere ritornato a essere il Serafino splendente di molto tempo fa...Chissà che cosa si combinerà? Allora in questo capitolo, scopriremo chi aspetta Christine e Sheeira sotto in cucina...Bè non vi resta che leggere :wub: Io ho fatto del mio meglio, spero solo che vi piaccia ^_^ Buona lettura :pray: :pray:

    19/Settembre/2026 Casa Winchester Pochi attimi dopo l’uscita di Dean

    Dean aveva appena socchiuso la porta e Sheeira guardò stupefatta la sorella. L’espressione di Dean non richiamava nulla di buono. Era raro trovarlo così serio, ma se succedeva significava che qualcosa di grosso era in arrivo per ognuno di loro.
    “Fa sul serio dici?” domandò Sheeira, alzando le sopracciglia.
    “Mio cognato Dean è un gran burlone ma sa essere tremendamente serio” disse Christine pensierosa, mentre la luce arancione e violacea del tramonto illuminava la stanza “Andiamo”
    Poi insieme cominciarono a scendere le scale. Christine si accorse che i raggi del crepuscolo creavano delle bolle rossastre nella pelle di Sheeira ma non indagò oltre. Si chiese, piuttosto, chi fosse la persona misteriosa che li aspettava? Ormai poteva aspettarsi di tutto. Anche Lucifero che ballava la lap dance… Questo era un po’ improbabile. Improbabile ma non impossibile.
    “Tutto bene?” domandò Christine, vedendo che la sorella aveva il fiato corto “Vuoi una mano d’aiuto?”
    E nel dire questo allargò il braccio destro verso di lei e le sorrise. Sheeira la guardò un po’ speranzosa, ma poi scosse la testa irritata. Doveva fare da sola. Non aveva bisogno di lei. Christine rimase lì ancora un po’, in attesa della risposta della sorellina minore. Sapeva che era stata ferita più e più volte e che non era tipa da esternare i suoi sentimenti. Lo testimoniava il braccialetto.
    “Non sono in un nosocomio” disse Sheeira con fare sdegnato “Andiamo”
    Hesediel sospirò e aprì la porta della cucina. Sheeira era una tipa molto orgogliosa e preferiva fare di testa propria. La vide passare una mano intorno alle ferite e rimarginarle. Nel tavolo della cucina erano seduti Dean, Sam, i figli, Violet, Cass e Crowley. Il demone stava assaporando lentamente un caffè aromatizzato alla vaniglia. Sembrava totalmente a suo agio. Nell’anulare della mano destra c’era una fedina in oro bianco e rosso, in cui c’era scritto “Bobby forever”. Il lupo perde il pelo…
    “Alla buon’ora fanciulle” disse Crowley con fare annoiato “Mi stavo addormentando”
    “Siamo tutti qui, adesso” disse Dean furibondo “Cosa vuoi Crowley?”
    “Christine la tua nuova essenza ti dona parecchio” disse Crowley malizioso, girandosi verso l’arcangelo delle Dominazioni “Cosa è, respiro di Purgatorio?”
    “Dean ti ha chiesto cosa sei venuto a fare” esclamò Cass in tono perentorio, spalancando le ali e materializzando una spada angelica al fianco destro.
    “Oh ciao Cass” disse Crowley giulivo “Ti vedo giù.. che ti succede, non ti senti appagato? Perché sai ho io la cura”
    Cass fece un sorriso feroce e non replicò. Non avrebbe mai potuto dimenticare il suo patto con Crowley per cercare il Purgatorio. Per colpa sua, Cass stava rischiando di troncare l’amicizia con Dean. Il demone con un gesto teatrale tirò fuori un oggetto dalla tasca. Era una forbice di onice nera decorata con turchesi e lapislazzuli. La Forbice di Nyx o Aletheia Gladia. La lama d’onice scintillava del sangue e dell’anima di tutti i mostri uccisi. Tutti rimasero a bocca aperta. L’arma di Atropos. Una delle armi più potenti del Paradiso.
    “Immagino che state cercando questa” disse Crowley divertito, agitandola davanti ai presenti.
    “L’arma di Atropos” esclamò Christine inorridita “Allora sei tu..”
    “E chi ti aspettavi?” domandò Crowley, corrugando le sopracciglia “Il coniglietto pasquale?”
    “Che cosa pretendi da noi?” domandò Sam bellicoso “Non farci perdere altro tempo”
    “Quanta rabbia in te, giovane Skywalker”
    “Paga i diritti d’autore” ribatté Sheeira sarcastica “Questa è una battuta di Lucifero”
    Crowley si girò verso di lei e congiungendo le mani disse “Sheeira…chi non muore si rivede. Non eri morta a causa di Ignitia?”
    Sheeira gli scoccò un’occhiata velenosa e non rispose. Crowley giocherellò con la lama, almeno fino a quando non si trovò puntata la lama di Cassiel alla gola ed allora perse tutto il divertimento. Sam era furibondo e nei suoi occhi c’era tutta la potenza dell’arcangelo delle Potestà. Un filo di sangue calò dalla gola di Crowley.
    “Che cosa vuoi Crowley?” sibilò Sam “E sii breve”
    Il demone questa volta parlò serio “Sapete tutti che io ho come unica missione, quella di trovare il Purgatorio e di assoggettarlo al mio volere”
    “Abbiamo sentito la radio, grazie” ribatterono i presenti sardonici.
    “E ovviamente non posso permettere a quattro scimmie come voi, seppur con le ali, di intralciare i miei piani”
    “Di cosa vuoi” disse Sam al limite della sopportazione.
    “Voglio che non costituiate più lo specchio di lapislazzuli. Voglio che ne restiate fuori da questa storia”
    Lo disse in un modo strano, come di una minaccia e anche di paura. Gli occhi rossi erano velati di un qualcosa che i presenti non si sapevano spiegare. C’era qualcosa di più del conquistare il Purgatorio.
    “Altrimenti cosa farai? Attiverai la maledizione contro i nostri figli?” domandò Dean sarcastico
    “Precisamente” disse Crowley senza pietà “Non provate a fermarmi”
    Il cacciatore cominciò a prendere il pugnale curdo contro i demoni e lo scagliò contro Crowley. Il demone si ammantò di fuoco e scomparve. Ci mancava solo questa.
    “Figlio di buttana” disse Dean furibondo e si rivolse a Cass “Puoi…?”
    “Posso provarci” disse Cass cauto “Se ha attivato una maledizione di sangue, avrò bisogno di altre persone”
    “Prenditi chi cavolo vuoi, ma non permettere che facciano del male ai miei figli” disse Dean furioso.
    Cass calò la testa e scomparve con fruscio di ali. Per un po’ non successe nulla, poi Sam disse, alzandosi dalla sedia “Credo che dovremmo incominciare a indagare”
    “Su che cosa?” disse Violet inarcando le sopracciglia “Non sappiamo nulla di questo specchio di lapislazzuli”
    “Nulla, non è vero” intervenne Sheeira “Sappiamo chi potrebbe aiutarci”
    “Chi?”
    “Haniel” disse Sheeira vittoriosa “Quel piccolo topo di biblioteca può aiutarci. Mi farebbe piacere ricontrare l’arcangelo dell’amore ”
    “Già” disse Sam annuendo “Haniel può essere un valido aiuto”
    Dean sbuffò geloso ma non replicò. Violet disse “Perché dovremmo fidarci di te?”
    “Perché, per l’ennesima volta, io non ho nessuna intenzione di nuocervi” disse Sheeira esasperata “E io non ho pugnalato mia sorella alla pancia mentre era incinta”
    “Questo è un colpo basso” disse Violet imbarazzata “Io ero posseduta”
    “Novità del giorno” disse Sheeira velenosa “Non eri posseduta, mentre pugnalavi Christine. Eri tu”
    La cercatrice d’angeli la guardò furiosa e disse “Stai mentendo”
    “Io sono un angelo ribelle, non un demone!” esclamò Sheeira irritata “Io non mento. E ti giuro, sulle sette corone di Dio, che ti ucciderò se proverai di nuovo a fare del male a Christine..”
    “Basta” disse Christine “Basta così”
    “Christine tu credi a lei?” domandò Violet incredula.
    “Io non credo a nessuno” disse Christine in tono duro “So soltanto che un pazzo di un demone ha lanciato un qualche tipo di maledizione ai nostri figli, che ci vuole far impedire di salvare il Purgatorio, a cui ho giurato la mia assoluta fedeltà. So soltanto che dobbiamo incontrare gli Alphas e altri arcangeli. Quindi basta così”
    Violet stava per ribadere, quando gli occhi castani di Christine cominciarono a diventare viola e non era un buon segno. Non era buono sfidare Christine. Era, pur sempre, un arcangelo delle Dominazioni.
    “E come faremo con i figli?” domandò Dean “Non possiamo lasciarli soli”
    In quel momento arrivò Cass che disse “Potete andare, ci penso io”
    “Cass, sei sicuro?” domandò Dean
    “Si Dean, sono sicuro” lo rassicurò Cass “Voi siete un valido aiuto per l’equilibro del Purgatorio e io ho intenzione di aiutarvi”
    “Ti affido due parti importanti della mia vita” disse Dean “Non osare..”
    “Stai tranquillo” disse Cass “Andate pure”
    Aspettò che tutti se ne andassero a casa di Haniel. E poi calde lacrime cominciarono a colare tra le guance. Durante la sua breve permanenza in Paradiso, aveva visto la verità dietro la coltre di nebbia. Non era tanto la maledizione di sangue contro i figli Winchester a preoccuparlo, quella si poteva aggirare facendo indossare una piuma d’angelo, ma un’altra cosa. Ma non poteva fare nulla.
    “Cass tutto bene?” disse Michelle impensierita “Dove sono i miei genitori?”
    “Sono andati a indagare sullo specchio di lapislazzuli”
    “Tutto bene?” domandò Michelle “Mi sembri pallido”
    “Sì” disse Cass “Tutto bene”
    La Nephilim angelica lo guardò sconcertata, prese la sua cioccolata calda con un po’ di cannella e la portò sopra. Cass aspettò che andasse sopra e poi cominciò a cantare. Aveva bisogno di Gabe e Balthazar al più presto. C’era in gioco una vita.
     
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  2. sahany09
     
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    CITAZIONE
    Il demone stava assaporando lentamente un caffè aromatizzato alla vaniglia. Sembrava totalmente a suo agio.

    Oh! :o: Crowley non ha il suo abituale bicchiere di buon whisky scozzese in mano !! Immagine inconsueta !! Comunque originale.

    CITAZIONE
    Nell’anulare della mano destra c’era una fedina in oro bianco e rosso, in cui c’era scritto “Bobby forever”. Il lupo perde il pelo…

    :laughing: :laughing: :laughing: Questa è grandiosa !!!!



    Ecco da chi erano attese le fanciulle !!

    Bella puntata, Gabry. Come sempre.


    P.S.:
    Non te l' ho chiesto finora ma, hai letto per caso il mio raccontino L'incarico più alto? L'avevo scritto prima di Natale e, a dir la verità, non l' ho pubblicizzato molto. Forse non l' hai neanche visto. Se ti càpita, se ti va e hai tempo.....:) Il protagonista è Castiel. Se però l' hai letto e non l' hai commentato, va bene lo stesso. I commenti fanno piacere ma non sono obbligatori. :)
     
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    Grazie Sahany Sono contenta che ti sia piaciuta ^_^ Eh sì quel pezzo che ha sottolineato mi ha fatto sghignazzare per almeno mezz'ora :lol:
    Buon pomeriggio a tutti,
    della serie "qualche volta escono dall'oltretomba come Persefone" ecco a voi un nuovo capitolo di Stairway to Purgatory...Abbiamo lasciato la famiglia Winchester partire per la casa di Haniel...In questo capitolo ritornano i protagonisti della serie letteraria "Guild Hunter" e avranno una discussione con Eve, la signora del Purgatorio...Pian piano la storia si sta delineando e tutti i fili della storia si sveleranno...Io ho fatto del mio meglio ^_^ Vi auguro buona lettura e spero vi piacerà ^_^ :pray: :pray: :pray:

    23/Settembre/2026 ore 9.35 Sala Rubino-Convegni-Rifugio degli Angeli


    “Scusatemi il ritardo, ma ho trovato traffico” disse una voce femminile in tono indolente “Ah avete iniziato senza di me…Ma che carini che siete stati”
    I presenti rimasero di stucco quando una giovane donna, dell’età compresa tra i ventitrè e ventotto anni, comparve all’improvviso. Aveva i capelli neri lunghi fino alla schiena, con fiore rosso incandescente, occhi color ambra con pagliuzze d’argento. Sicuramente non era di questo mondo. Era accompagnata da un’elfa vampira e da una viverna. E sembrava che non camminasse, piuttosto che fluttuasse. I suoi piedi non toccavano il pavimento lussuoso e un’aura sovrannaturale la circonfundeva. Elena girò la testa e vide espressioni indecifrabili nei volti degli Arcangeli. Quegli stessi Arcangeli che sapevano usare il guanto di velluto e il pugno di ferro con la velocità di un fulmine. Perfino Michaela, la quale prima aveva ostentato un sorriso compaciuto, adesso era cambiata. Sembrava spaventata. No, ma la Troia Reale era spaventata? Era un evento da annotare.
    “Eve” la accolse Raphael, misurando le parole “Sono felice che tu sia qui”
    “Non fingere che sei felice per me” disse Eve melliflua “Se non vuoi che ti strappi le ali. Tu sei contento di vedermi quanto un calcio negli stinchi ”
    Lo disse in modo scherzoso, ma Elena notò un brivido lungo la schiena di Raphael. Era un Immortale, un Arcangelo coraggioso e molto difficilmente si spaventava. Vedere Raphael spaventato, bè era come vedere la luna diventare il sole d’autunno. Eve era un tipo da non sottovalutare. L’elfa vampira e la viverna si scambiarono un ghigno d’intesa.
    “Tu sei la Regina del Purgatorio?”
    Eve si girò lentamente e piantò i suoi occhi dritti verso il viso della cacciatrice “Tu mi piaci. Non sei arrogante come gli altri, ma imparerai ad esserlo. Vedo il marco di Raphael nei tuoi occhi e nel battito del sangue. Regina, no, sono la madre del Purgatorio”
    “Slater…” ma non riuscì a finire la frase.
    “Se intendi il vampiro che ha massacrato la tua famiglia” rispose Eve in tono solenne “ Ho provveduto personalmente che andasse all’Inferno. Abbiamo un codice d’onore in Purgatorio. Siamo mostri, ma abbiamo una regola da seguire. L’educazione è al primo posto”
    “Ma che mamma premurevole” disse Dimitri sarcastico.
    Eve gli sorrise e un attimo dopo Dimitri rotolò a terra, con la gola ostruita. Il vampiro strabuzzò gli occhi e disse in tono strozzato “Io stavo solo scherzando…”
    “Quando i miei figli sono in pericolo” soffiò Eve in tono furibondo “Non voglio che nessuno ci scherzi su. Specialmente vampiri che non valgono neanche la metà dei miei”
    Elena notò lo sguardo di Dimitri e vide che era stato colpito nel profondo. Se c’era una cosa di cui Dimitri si vantava, era il fatto di essere un vampiro. Ed Eve, in poco tempo, lo aveva minato. Lo lasciò andare con espressione disgustata. Dimitri la guardò in modo sconfortato, battendo in ritirando e non tentando nemmeno di lasciare una scia di profumo seducente. L’atmosfera si fece densa.
    “Che cosa sei venuta a fare?” disse Raphael in tono duro “Non penso proprio che sei venuta a bere il thè o” e fece un gesto vago alla stanza “ad insultare me e i miei subalterni. Tu sarai la Madre del Purgatorio ma ti consiglio vivamente di non sottovalutarci”
    “Mi ero dimenticata di quanto tu fossi galante con le signore e vanaglorioso.” commentò Eve, schioccando le dita e facendo comparire una poltrona di fuoco “Sono venuta ad aiutarvi a risolvere il problema della forbice di Nyx o Aletheia Gladia”
    “Ad aiutarci?” disse Raphael incredulo “Non pensavo che fossimo così importanti per il Purgatorio”
    Elena notò che il sorriso di Eve avrebbe gelato l’Inferno. Eve non era un tipo da sottovalutare. Un po’ come tutte le persone che si trovano nella stanza. Sicuramente non avrebbe voluto essere in mezzo a un possibile scontro.
    “Già” commentò Eve, intrecciando le dita “Potrà sembrare strano, ma sì”
    Nella stanza calò un silenzio pesante. Poi Hannah disse “E in che modo?”
    “Tramite il mio specchio di lapislazzuli” affermò Eve semplicemente.
    Tra i presenti ci furono degli sguardi sconcertati e Michaela intervenne “Ma il tuo specchio è andato perduto tanto tempo fa, distrutto da Astrea”
    “Michaela, Michaela” esclamò Eve, mostrando una chiostra di denti appuntiti “Lo so che il mio specchio è andato perduto”
    “E allora perché nomini il tuo specchio, se sai che è andato perduto?” domandò Elena sconcertata “Hai voglia di prenderci in giro?”
    “Tutt’altro, giovane cacciatrice” la rassicurò la Signora del Purgatorio “Non voglio prendervi in giro. Non c’è tempo. C’è un modo per ripristinarlo”
    “Ripristinare uno specchio rotto dall’impersonificazione della Giustizia?” domandò Lujan, l’arcangelo di Pechino in tono interessato “Questo vale tutti i miei Rinati”
    Un brivido attraversò la schiena di Elena. Non avrebbe potuto dimenticare gli sguardi dei Rinati. Gente che, un attimo prima era sottoterra, e un attimo dopo era comandato da un arcangelo. Di tutte le cose che aveva affrontato, i Rinati erano l’ultima cosa che voleva affrontare. Erano un abominio della natura. Anche Eve era disgustata.
    “Lascia stare i tuoi Rinati” rispose Eve “Avete sentito parlare dei fratelli Winchester?”
    “Possiamo averne sentito parlare “ disse Raphael circospetto “Perché?”
    “Perché saranno i vostri compagni in questa avventura” dichiarò Eve trionfante “Insieme agli Alphas, i miei figli umani”
    “Non ci mescoliamo a semplici umani, anche se sono i migliori cacciatori del mondo” disse Raphael “O tanto meno a fenomeni da baraccone come gli Alphas”
    Fu un attimo. Eve sbattè gli occhi color ambra e le ali color bronzo di Raphael presero fuoco. L’arcangelo non battè ciglio, ma si vedeva che soffriva enormente. Poi tutto sparì come era iniziato.
    “Tutto qui quello che sai fare?” la provocò Raphael ironico “Mi aspettavo qualcosa di più dalla Signora del Purgatorio”
    “Non tentarmi” disse Eve irritata “Mi basterebbe un solo schiocco di dita per farvi finire”
    “Che bella riunione di famiglia” disse Elena “Cosa dobbiamo fare?”
    Eve sorrise “Adesso si ragiona. Quello che dovete fare insieme ai fratelli Winchester e i miei Alphas è quello di riuscire a farvi dare i ciondoli del cuore dall’Inferno, Paradiso e del Purgatorio e mescolarlo al sangue di un angelo caduto che ha amato”
    “I ciondoli del cuore?” domandò Michaela spaventata “Vuoi dire…?”
    “L’essenza del cuore” annuì Eve precisamente “Proprio quella”
    “Ma con l’essenza del cuore e il sangue dei vampiri abbiamo imprigionato Caliane” intervenne Hannan in tono concitato “Tu non sai che cosa ci stai chiedendo”
    “Vi sto chiedendo semplicemente di salvare i tre regni ultraterreni” controbattè Eve esasperata “E un Antico non è nella lista dei miei pensieri”
    “Tu non sai com’è Caliane” affermò Elijah “Chi è la presuntuosa, adesso?”
    “Una madre vuole solo il bene dei propri figli” esclamò Eve “Senza il vostro aiuto Hesediel morirà e tutto verrà vanificato”
    Nella riunione tutto si congelò. Elena si girò a vedere le reazioni di tutti. Erano espressioni petrificate. Se Hesediel fosse morta e definitivamente, ci sarebbe stato un effetto dominio devastante. I sentimenti, il dominio dei sentimenti sarebbe decaduto e i vampiri avrebbero fatto strage di essere umani, diffodendo la tossina angelica laddove non fosse consentito. Non poteva consentirlo.
    “Hai vinto” concesse Raphael “Ci hai convinto”
    “Raphael” lo redarguì Hannan “Ma cosa stai dicendo?”
    “Se Hesediel muore, ci sarà la caduta dei sentimenti e ci sarà il caos, peggio di quando fu imprigionata da Lucifero” spiegò Raphael in tono amaro “Vuoi questo?”
    “No”
    “Allora è deciso” disse Eve in tono perentorio “Bè buona continuazione, ragazzi”
    Poi girò i tacchi, avvolta in una nube. Appena fu a un passo dalla porta Elena la bloccò e le domandò “Come faremo a prendere l’essenza e ad incontrare i prescelti?”
    “Perché rovinarvi la sorpresa?” fece un inchino irriverente “A buon rendere ragazzi”
    E nessuno seppe cosa dire. E nel silenzio qualcunò urlò dal dolore. Un altro angelo, o un demone o un mostro, una creatura era stata privata della propria anima. E l’equilibro era sempre più fragile.
     
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  4. sahany09
     
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    Però, la ragazza (Eve) !! Mica richieste da poco !!
    Wow !! Sempre più interessante !! Sei davvero una "strega" delle fictions magiche, e incasinate peggio delle mie.
     
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    Eh sì Eve non è tipa da accontentarsi da poco ^_^ Sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo e che lo hai trovato interessante E grazie per avermi definito una "strega" delle fictions magiche ^_^ Sono davvero contenta :wub: Incasinate è dir poco
     
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    Buon pomeriggio a tutti,
    ecco a voi, un pò in ritardo, il nuovo capitolo di Stairway to Purgatory...Della serie "Qualche volta riemergono dall'Ade"...Nel precedente capitolo abbiamo visto Eve all'interno della riunione degli angeli della serie Guild Hunter...In questa ritornano gli Alphas e ci sarà il ritorno di un personaggio...Mi auguro che vi piaccia ^_^ Ho fatto del mio meglio ^_^
    Buona lettura :pray: :pray:

    27/Settembre/2026 ore 16,35 Stazione Metropolitana di New York


    Il rumore assordante dei treni in corsa coprì metà delle parole di Bill Harken. L’ex poliziotto alzò gli occhi, esasperato, aspettando che la diligenza New York- San Francisco passasse. Il treno sorpassò la prima curva e dopo sparì.
    “Bill calmati” disse Cameron “Inutile che ti arrabbi”
    “Lo avevamo in pugno X” disse l’agente dell’Fbi con foga, picchiando un pilastro di cemento armato e lasciando un’impronta marcata del pugno, dovuto all’eccesso di adrenalina “Quel maledetto Alpha non può esserci sfuggito”
    Bill,Nina,Cameron e Rachel erano alla stazione metropolitana di New York nel tentativo di catturare Helios, un Alpha capace di far scaturire energia elettrica, tramite lo sfregamento delle mani. L’ultimo avvistamento era stato, appunto, nei pressi della Metropolitana di New York. Se si fosse avvicinato alle linee elettriche avrebbe scatenato un blackout di proporzioni gigantesche, causando un devastante effetto dominio, il quale avrebbe portato a ripercussioni gravi. Non potevano certamente permetterlo.
    “Sei proprio sicura che sia passato di qui?” domandò Nina stupefatta, guardandosi intorno.
    “La sua scia odorosa mi ha portato qui” disse Rachel sconfortata “Ma adesso ho perso totalmente le sue tracce..Il suo odore si è mescolato a quello degli altri pendolari”
    “Strano vero?” sbuffò Bill sarcastico “Chiamo Gary per avere notizie”
    Il telefonino cominciò a squillare a vuoto per circa mezz’ora e dopo una voce insonnolita disse “Bill, lo sai benissimo che questa è l’ora del mio budino e che non voglio essere disturbato”
    “Gary è una faccenda delicata” rispose Bill “Non ti disturberemo se non fosse importante”
    “La gente dovrebbe rispettare gli orari altrui” disse Gary punto sul vivo “Questo è segno di buona educazione e rispetto”
    “Gary” disse Nina comprensiva “Se ci aiuti, ti darò quel magnifico dipinto sull’arcangelo Gabriele che ho nella stanza”
    “Mi dai la tua parola?” domandò Gary entusiasta: da quando avevano scoperto dell’esistenza degli angeli, Gary si era talmente appassionato all’argomento, tanto da stare ore e ore su internet alla ricerca di notizie. Ormai era difficile dissuaderlo. Il dottor Rosen aveva cercato di dire che era tutta genetica ma si era tutti concluso con un nulla di fatto. Gary considerava l’angelo come un messaggero celeste.
    “Certamente” affermò Nina sorridendo “Avanti campione”
    Ci fu un attimo di silenzio. Poi Gary affermò “Mi sono agganciato alle celle telefoniche dei dintorni e ho scoperto che si trova vicino alla centralina centrale”
    “Grazie Gary” esclamò Bill “Ci sentiamo”
    A quella notizia cominciarono a scappare alla ricerca dell’Alpha. Purtroppo erano già le 17.00 di pomeriggio, orario di punta nella Metropolitana e l’area si era riempita di gente. Era gente che era appena uscita di lavoro. Dovettero farsi largo tra le centinaie di pendolari che volevano solo andare a casa e riabbracciare la propria famiglia. Rachel mosse la testa, attivando contemporaneamente i cinque sensi (era una nuova abilità che aveva scoperto, da quando erano stati visitati da Eve, in quanto prima poteva amplificare solo un senso ) e lo individuò. Era un ragazzo all’incirca 27-28 anni, con i capelli rossi a spazzola, baffetti corti e un’espressione orripilata in viso. Era accasciato lungo un pilastro, dove c’era la centralina centrale. La sua espressione denotava sofferenza. Non sembrava affatto l’Alpha spregiudicato che sapevano. Era solo un ragazzo,per giunta spaventato.
    “Eccolo “ urlò Nina, arrivando per prima.
    All’arrivo degli Alphas, il ragazzo cominciò a tremare dalla paura.
    “Per favore” singhiozzò l’Alphas in preda al panico “Per favore, non fatemi del male. Ho una famiglia”
    “Sta tranquillo” lo rassicurò Cameron, dandogli una mano e facendolo rialzare “Vieni con noi, sarai al sicuro”
    L’Alphas lo guardò titubante e poi accettò la mano di Cameron “Ti porteremo dal dottor Lee Rosen. Lui saprà la soluzione adatta per te”
    “Come ti chiami?” gli domandò Rachel premurosa.
    “Oliver” disse l’Alpha con un sorriso anemico “Aiutatemi vi prego”
    Mentre salivano le scale per fuoriuscire dalla Metropolitana, gli Alphas si accorsero che Oliver perdeva filamenti di lapislazzuli da tutte le parti. Rachel ne fu inorridita e al contempo affascinata. I filamenti di lapislazzuli creavano sì dolore, ma anche un canto melodioso. L’anima riversava fuori tutti i ricordi dell’uomo. La guerra tra i regni ultraterreni stava creando davvero tanto scompiglio. Rachel si domandò tra sé e sé se tutto questo era utile alla fine. Ottenere un nuovo regno da annettere al proprio..Il fine giustifica veramente i mezzi? Addirittura si era parlato di un arcangelo a protezione del Purgatorio, il quale stava rischiando la propria vita. Che cosa ci guadagnavano? Erano quasi usciti fuori quando una donna dai capelli biondo cenere e gli occhi azzurri non sbarrò loro la strada. Oliver ne fu spaventato. Il suo volto divenne cinereo.
    “Perché tanta fretta?” domandò una donna con fare melodioso “Sapete che è maleducazione non aspettare le signore”
    “Lilith” disse Oliver con voce soffocata “Che cosa ci fai qui?”
    La donna rise in tono malvagio e gli occhi divenuti bianchi affermò “Sono venuta per accompagnarti alla tua festa”
    “La conosci?” domandò Cameron incuriosito, prendendo il fucile e mettendola sotto tiro “Dimmi solo una parola e la centro”
    A quella affermazione, la donna rovesciò la testa e cominciò a ridere. Solo lei riusciva a far diventare una risata terribile.
    “La prima donna creata da Dio” si presentò Lilith baldanzosa “Ritornata dal mondo dei morti”
    “L’umiltà non è proprio la tua virtù” sogghignò Oliver “Mi dispiace ma mi annoio alle feste”
    “Non farmi perdere tempo” disse Lilith stizzita, estendendo la mano e richiamando una luce accecante Gli Alphas si coprirono instantemente gli occhi e in un attimo ci fu la devastazione totale. Rachel aprì gli occhi e urlò sgomenta. Le centinaia di persone che si trovano nella metropolitana…bè erano tutti morti. Donne, uomini, vecchi e bambini. La più piccola aveva intorno ai due mesi. Lilith non aveva avuto pietà. Solo loro erano sopravvissuti. E Lilith ne fu stupefatta.
    “Voi dovevate essere morti” esclamò irritata “Morti”
    E gridò quell’ultima parola, come se sperasse di vederla realizzata.
    “Spiacente amore” disse Bill sarcastico “Siamo ancora vivi”
    La Succube urlò di frustrazione e cominciò a menare fendenti con una daga d’oro. Bill non se lo fece ripetere due volte e materializzò la Eracleum Gladia. La demonessa cominciò a fare una dura battaglia contro l’agente dell’Fbi. Lilith fece una giravolta e tentò di fare un affondo nel lato più scoperto di Bill. L’agente dell’Fbi, quasi come se lo aspettasse, intercettò l’affondo e sia la daga che l’Eracleum Gladia produssero scintille. Era terribilmente forte.
    “Il discendente di Eracle” disse Lilith maliziosa “Ma quale onore”
    Bill non si fece abbindolare e diede un colpo al tallone per fare sbilanciare la demonessa. Lilith cadde a terra di schiena, con un tonfo sordo ma con grazia, sibilando “Non importa se voi siete gli eredi del Purgatorio. Il Purgatorio sarà dell’Inferno e voi non potete farci nulla”
    “Non credo proprio” disse Cameron “Allontanati da Bill”
    “Cameron?” domandò Rachel stupefatta “Ma cosa?”
    Cameron era vestito con un completo verde speranza e teneva un arco di betulla decorata con filamenti lapislazzuli e di ametista. L’arco era teso con una freccia d’oro, pronta per essere scoccata. Era a suo agio in quelle vesti.
    “A quanto pare sono il discendente di Artemide” Cameron alzò le spalle, per nulla sorpreso.
    “Non potrete mai rifare lo specchio del Purgatorio” esclamò Lilith trionfante “Hesediel morirà e noi regneremo”
    Ci fu un attimo di silenzio e dopo Oliver tossì “Non succederà, se io dono la mia essenza del Purgatorio”
    Lilith urlò furibonda e fece per aggredirlo, ma Oliver estese la sua mano e un campo di forza lo circondò. Gli Alphas erano stupefatti. Un fumo color beige chiaro fuoriuscì dal corpo di Oliver e si trasformò in una boccetta di numbi grigie. Rachel la prese prima che cadesse a terra.
    “Anche facendo questo” affermò Lilith “Avrete bisogno anche dell’essenza dell’Inferno e del Paradiso per ricostruirlo”
    Oliver sorrise in tono stanco e rivolto a Nina disse “Abbi cura di te”
    Poi cadde a terra, stremato. Bill si avvicinò a lui e gli tastò la vena del collo e sospirò. Era morto. Lilith lo fissava con aria strafottente. Rachel gridò “Smettila stronza”
    E per tutta risposta la Succube non fece altro che sorridere con indolenza.
    “Ci rivedremo” disse Lilith con una nota di cattiveria “Mi raccomando mandami tanti bambini alla festa”
    E scomparve, lasciando un vago odore di essenza d’Inferno che aveva il sapore di un fiore bellissimo, andato a male. Gli Alphas rimasero a guardare tutto quel disastro. Poi Cameron incoccò l’arco, allertato da un rumore sommesso e disse “Fatti vedere”
    Eve sbucò da un pilastro, complimentandosi “Bel lavoro, prescelti”
    “Tu lo sapevi?” domandò Cameron meravigliato “Lo sapevi fin dall’inizio, non è così?”
    “Sì” disse Eve “Il vostro compito era prendere l’essenza del Purgatorio per ricostruire il mio specchio di Lapislazzuli. Congratulazioni”
    “Dirlo prima no?” gridò Bill furibondo “Sono morte migliaia di persone a causa della tua negliglenza”
    “E rovinarvi il divertimento” Eve inarcò le sopracciglia, divertita.
    “Non so come ragionate voi dei regni ultraterreni” disse Rachel sconcertata “Ma so che non ragionate con il cuore”
    Eve sorrise ancora e stava per andarsene, quando Nina la prese per il braccio e la fece voltare. Eve si morse il labbro pensierosa “Neanche i miei figli sono così insolenti”
    “Dicci cosa dobbiamo fare” disse Nina al colmo dell’esasperazione “Basta giochetti da quattro soldi”
    “I compiti dei prescelti è quello di prendere le tre essenze dei tre regni ultraterreni” spiegò Eve con una luce ferina negli occhi “Dopo che sono stati presi, dovrete aspettare un segnale”
    “Quale segnale?”
    “Guess it, guess it” ridacchiò Eve e dopo svanì in una nube di fumo nero e luce viola. Un attimo dopo la freccia era già scoccata. I misteri ancora continuavano. E nel silenzio irreale, riempito solo dalle centinaia di cadaveri, il telefonino di Bill squillò.
     
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  7. sahany09
     
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    Guarda un pò chi si rivede !!!
    Sempre ok, cara Gabry. E non preoccuparti del ritardo. Anch'io vado piano. La vita incombe !!!
    Brava!!
     
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    Buon pomeriggio a tutti ^_^
    Grazie Sahany Sono sempre contenta di sapere che continui a seguire la mia storia ^_^ E ancora grazie a tutti coloro che hanno letto le mie precedenti storie ^_^ Ogni commento vostro è un toccasana per me e io vi ringrazio tutti, dal primo all'ultimo :wub:
    Allora eccomi qui, di ritorno dalla barchetta di Caronte, canticchiando "Il barcaiolo va controcorrente.."...Nel precedente capitolo abbiamo visto gli Alphas, in questo capitolo ritorna di nuovo Crowley con la sua voglia matta di sapere dov'è il Purgatorio...Glielo diranno oppure no?
    Bè non mi resta che augurarvi buona lettura :pray: :pray:. Io ho fatto del mio meglio ^_^

    28/Settembre/2026 ore 4.37 del mattino Magazzino Sperduto-Chicago

    Le urla disumane del mostro tenuto prigioniero erano l’unico rumore in quel magazzino abbandonato. Si guardò intorno, tutti i suoi fratelli erano morti sotto i colpi dell’Aletheia Gladia e lui era il prossimo. Lo sapeva. Quello che gli dava fastidio, era l’assoluta strafottenza del demone, vestito in maniera impeccabile. Se c’era una cosa che si poteva ammirare in Crowley, era che, bè, aveva stile.
    “Se m’innamoro, se m’innamoro” canticchiava Crowley immergendo la forbice di Nyx in una bacinella, contenente il veleno dell’Idra di Lerna “Se m’innamoro sarà di te”
    Il mostro sputò il legaccio e ringhiò “Vuoi partecipare a un concorso canoro?”
    Il demone non lo stette a sentire e dopo con deliberata lentezza affermò “Oh ti sei svegliato. Pensavo che sarei rimasto a parlare da solo”
    “Fottiti” lo insultò il mostro,mostrando una chiostra di denti appuntiti.
    “Ma che paroline gentili e galanti” disse Crowley con fare civettuolo “Mi dispiace che sono così impegnato”
    E mostrò con aria di baldanza un anello di 17 carati. Con su scritto “Il mio amore per sempre”
    Il lupo mannaro fece un sorriso ironico “Peccato che non sono andato alla tua festa. Ti avrei mandato un tritacarne”
    Il demone ridacchiò e dopo con un affondo introdusse la lama dell’Aletheia Gladia o Forbice di Nyx nel corpo di Licaone. Il lupo mannaro urlò dal dolore ma nei suoi occhi c’era determinazione per il suo regno. Dallo sterno cominciarono a fuoriuscire filamenti di anima color lapislazzuli. Nella pelle si dipanarono dei fili neri, il veleno che cominciava lentamente a entrare in circolo.
    “Perché volete farla tanto lunga?” domandò Crowley sconcertato “Dirmelo, vi risparmierebbe fatica”
    “Mai” Licaone ululò quell’ultima parola ormai stremato “Preferirei cantare con Zaccaria”
    Il licantropo aveva i capelli rossi attaccati in viso per il sudore e gli occhi grigio-muschio stavano perdendo la loro scintilla vitale. Ma non la loro voglia di combattere. Per difendere il cancello del Purgatorio, aveva addirittura sacrificato la compagna della sua vita. La sua Licya. Non aveva potuto muovere un muscolo, mentre il demone inferiva contro il suo corpo. La sua Licya lo aveva guardato con amore e aveva sussurrato “Non mollare amore, non lo permettere”
    E dopo era spirata.
    “Poi dicono che noi demoni non abbiamo un cuore” disse Crowley scuotendo la testa.
    “Cosa vuoi dire?” chiese Licaone furibondo.
    “Pensavo che di Hesediel vi importava” disse Crowley trionfante “Invece siete una massa di egoisti. Ha fatto un affare Christine a schierarsi con voi “
    “Non nominarla” gridò Licaone furibondo “Non nominare il nostro arcangelo del Purgatorio”
    Crowley rise deliziato e gli diede un affondo alla pancia. Licaone cominciò a respirare a fatica. Il demone uscì la forbice con deliberata lentezza, assaporandosi il dolore.
    “Allora dimmi dov’è l’entrata?”
    “No” sussurrò Licaone “Non permetterò che il Purgatorio venga annesso all’Inferno”
    “E permetterai così a Hesediel di morire” disse Crowley trionfante “Ma che figlio amorevole”
    Licaone non rispose, imbarazzato. Crowley prese una sedia d’oro e cominciò a sedersi di fronte a Licaone. Il licantropo cominciò a tremare dalla paura.
    “Ho detto ai Winchester che avevo messo una maledizione di sangue nella forbice, per evitare di averli tra i piedi” disse Crowley in tono suadente “Il che è vero, ma…”
    “Ma che cosa?” domandò Licaone confuso “Continua”
    “Non gli ho detto tutta la verità, non tutta perlomeno” continuò Crowley malizioso “Ora mi vorresti dire dove si trova il Purgatorio? Io ti dico una cosa, tu un’altra”
    Per tutta risposta Licaone gli sputò in faccia e sibilò “Io non ti credo”
    Gli occhi di Crowley divennero rossi e con un sol fendente pose fine alla vita di Licaone. Il licantropo non urlò, solo uno sguardo vacuo, a testimonianza di una fedeltà a un regno ultraterreno. Ci era quasi riuscito. Lo aveva quasi scoperto. Il demone si guardò intorno. Un mucchio di persone morte decoravano il pavimento di cemento. E i suoi scagnozzi erano stati dei perfetti buoni a nulla. Un lieve respiro lo fece voltare e ridacchiare.
    “Oh c’è ancora qualcuno?”
    “Per favore” tossicchiò la voce conosciuta “Per favore”
    Il demone andò verso la voce sconosciuta e si trovò di fronte una ragazza dai capelli biondo cenere, la faccia tumefatta, una tunica color verde mela. Nei piedi aveva dei calzari alla schiava.
    “Tersicore” affermò Crowley con enfasi “Giocavi a nascondino?”
    La musa della danza non ebbe neanche la forza di ribellarsi. Le aspettava un’altra notte d’inferno.
     
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  9. sahany09
     
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    CITAZIONE
    Se m’innamoro, se m’innamoro” canticchiava Crowley immergendo la forbice di Nyx in una bacinella, contenente il veleno dell’Idra di Lerna “Se m’innamoro sarà di te

    :laughing: :laughing: Oddio! Crowley che canta i Ricchi e Poveri !! Ma Gabry come ti escono?

    CITAZIONE
    Preferirei cantare con Zaccaria

    E' tutto dire!
    Ma Zaccaria chi? L'angelone antipatico? Quello che Dean ha ammazzato con il pugnale angelico nella 5a stagione?

    Crowley non molla, ma le sue vittime sono toste. Non so se riuscirà a sapere dov'è il Purgatorio. Semmai, questo sarai tu a deciderlo.
    Piaciuto, piaciuto. Brava.

    Hai letto la mia puntata?
     
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    Grazie Sahany
    Non so neanche io come mi escono queste performance canore di Crowley Forse ho Gabe che me li suggerisce, chissà ^_^
    Però sono contenta che ti siano piacute ^_^
    Zaccaria si può riferire sia all'angelo che Dean uccide e sia al personaggio biblico ^_^ Zaccaria nella Bibbia viene punito con il mutismo perchè non ha creduto nel miracolo di Dio, quindi la frase "Preferirei cantare con Zaccaria" può essere intesa come "Preferisco cantare con un muto piuttosto che con te"...oppure, come ho già detto nella precedente ff, Zaccaria l'angelo sta facendo concorsi canori, tanto da fare scappare Gabe ^_^ Puoi scegliere tu la soluzione ^_^
    Eh chissà se Crowley scoprirà il Purgatorio, intanto le sue vittime sono belle grintose...Ci saranno molte cose da scoprire..
    Grazie ancora ^_^
    Si l'ho letta e mi è piaciuta molto ^_^
     
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    Buon pomeriggio a tutti,
    tanti auguri di buona Pasqua a tutti voi ^_^ Ecco a voi un nuovo capitolo di "Stairway to Purgatory"..In questo capitolo si scoprirà nuove cose sulla rottura dello specchio di lapislazzuli...Ma perchè rovinare la sorpresa? D'altronde siamo a Pasqua e le sorprese vanno scartate ^_^ Ho fatto del mio meglio e mi auguro che vi possa piacere ^_^
    Ps Angolo dell'autrice: Dedico questo capitolo a una persona, alla quale auguro, nonostante non ci sentiamo da troppo tempo, una serena giornata e che possa passarla nella maniera migliore possibile ^_^ Sei stata un ricordo e un'esperienza nella mia vita e le esperienze, belle o brutte che siano, ci rendono persone migliori ogni giorno e ci fanno maturare ^_^
    Vi auguro una buona lettura ^_^ Non addormentatevi, mi raccomando :zzz: :P

    Tempo imprecisato-Lassù sulle nuvole-Riunione Straordinaria


    Mentre i fratelli Winchester e le rispettive compagne andavano a chiedere aiuto all'arcangelo dell'amore Haniel, in merito allo specchio di lapislazzuli di Eve, accompagnati da Sheeira, la sorella minore di Christine, lassù sulle nuvole si stava svolgendo una riunione speciale. Tutti i rappresentanti del Purgatorio, Inferno e Paradiso erano stati convocati urgentemente da Binael, l'arcangelo a capo della gerarchia dei Troni, il bibliotecario del Paradiso, in quanto aveva fatto una scoperta sconvolgente. L’unico assente era Haniel. Tutti, compreso lo stesso Crowley, avvertivano nell’aria un’atmosfera palpitante. Un angelo in uniforme, di nome Anyael, con una daga di rubino, riposta nel fodero, stava a guardia della sala, dove si svolgeva la riunione, per evitare intromissioni di nessun tipo. Crowley gli passò accanto e lo punzecchiò, tirandogli la guancia destra “Ma ridi, una volta tanto”
    L'angelo estrasse la daga con una precisione millimetrica e la puntò contro l'ex demone degli incroci , facendo uscire una goccia di sangue dal collo, la rabbia incisa nei suoi occhi “Non sei nella posizione adatta per dirlo, Crowley”
    “Fanciullo” disse Crowley, alzando le mani in segno di resa “Volevo solo stemperare questa atmosfera...siete troppo seri”
    L'angelo ripose la daga nella guaina di pelle e sorrise in tono minaccioso “Forse sono così serio, in quanto un certo demone sta giocando al grande conquistatore e sta scombinando l’equilibro ultraterreno. Perdonami se non mi sganascio dalle risate”
    “Avevo bisogno di ampliare i miei orizzonti” disse il demone con fare civettuolo “ E poi ci voleva un po’ di brio. Era un mortorio davvero”
    Anayael si limitò a guardarlo con disprezzo e continuò a guardare le nuvole, a difesa della riunione. Dentro di sé non riusciva a capire perché il suo capo Binael aveva invitato Crowley alla riunione, quell'individuo spregievole. Era lui l'unica causa di quel disordine. Non aveva nessun diritto di presiedere alla riunione. Anayael guardò di sottecchi le Ninfe del Purgatorio, le quali mandavano maledizioni e sortilegi maligni contro Crowley. Non era propriamente amato. Da una porta interna della sala, un angelo dai capelli rossicci e gli occhi castani avanzò con fare solenne. Nella cintura portava il Libro del Paradiso, il libro dei Libri. Binael.
    “Sono contento di vedervi tutti” li accolse Binael con un sorriso triste “Specialmente in questo periodo plumbeo che il Paradiso e il Purgatorio stanno vivendo”
    “Io non tanto” ridacchiò Crowley, attirandosi le ire dei Troni “Cosa c'è ragazzi? Non siete voi che dite che bisogna dire la verità? E io l’ho detta”
    “Vedo che non hai perso il tuo charmè” disse Binael in tono cinico
    “No, sto passando un bellissimo periodo” disse Crowley, guardandosi le unghie “Come mai sei tu a presediere la riunione? Metatron ha fatto le ore piccole?”
    L'arcangelo dei Troni fece un cenno, intimando con benevolenza ai suoi di non fare nulla, e dopo mosse i fili d'oro del passato, d'argento del presente e di platino del futuro, per fare uno specchio di nubi. Binael guardò tutti con aria grave.
    “Sapete tutti perché vi ho chiamato” esordì Binael, con gli occhi color vinaccia ad abbracciare la sala della riunione “La questione dello specchio di lapislazzuli”
    “Avete scoperto qualcosa?” domandò Lucifero speranzoso, prendendo per la prima volta la parola.
    L’arcangelo dei Troni sospirò e cominciò a formare lo specchio dello spazio e del tempo, lo stesso che aveva fatto vedere l’uccisione del primo Chamuel da parte di Lucifero. Il creatore dell’Inferno si mosse, un po’ spazientito sulla sedia, ma incuriosito. Michele gli mise una mano sulla spalla e lo calmò. Si fissarono entrambi negli occhi. Dopo questa avventura, Lucifero avrebbe perduto la grazia angelica e sarebbe ritornato a essere l’Avversario. Era inevitabile.
    “Adesso scoprirete perchè è impossibile ripristinare lo specchio di lapislazzuli” annunciò Binael,spalancando la porta del tempo e dello spazio “Eve, quello che vuoi, è impossibile”
    “Voglio che i miei figli stiano bene” disse Eve, punta sul vivo “Sono una madre, Binael, e una madre deve pensare al bene dei propri figli”
    “Capisco il tuo tormento” disse Binael “Ma..”
    “E io voglio che la mia forbice rivenga a me” disse Atropos furibonda, interrompendo bruscamente il discorso di Binael “Non permetto a nessuno di utilizzare la mia Aletheia Gladia impunemente, nemmeno a un pinguino vestito a festa”
    “Oh ma l’ho soltanto presa in prestito” si giustificò Crowley petulante “Quanto la fai lunga Atropos”
    “Augurati di non finire nel mio quadernetto aureo” ringhiò Atropos minacciosa “Hai superato il limite Crowley e spero che qualcuno ti fermi”
    “Nec recisa recidit” disse Crowley sfottendola “Neanche spezzato, retrocederò. Credi che mi accetteranno come gabelliere?”
    Atropos fece un gesto di morte e Crowley sbuffò e non disse nulla, gongolando tra sé e sé e gioendo dell’ira della Moira della Morte. Più la Moira era arrabbiata, più il potere dell’Aletheia Gladia si rafforzava e faceva dire la verità ai mostri prigionieri. Tersicore aveva detto, dopo quasi otto giorni di torture incessanti, insopportabili per un essere umano, una parte importante per l’ex demone degli incroci e padrone dell’Inferno. Aveva quasi scoperto l'entrata del Purgatorio e ormai la Forbice di Nyx, o Aletheia Gladia, non serviva più al suo scopo. Fece l’occhiolino a Persephone, la ragazza a guardia del cancello del Purgatorio. Lei era la chiave di decifrazione per l’ingresso nel regno che tutto purifica e monda, ma era inavvicinabile. Eve la sorvegliava a vista. La ragazza lo ricambiò con un dito medio, esibito con disinvoltura. Poi Binael cominciò a muovere le fila d’oro del passato e una visione cominciò a dispiegarsi tra loro. Una visione che avrebbe spiegato molte cose.
    Una giovane donna dai capelli biondi e gli occhi castani avanzò con nervosismo nel giardino della Personificazione della Giustizia, Astrea. La donna era in stato interessante e ormai mancavano pochi giorni al parto. Nella cintura portava un pugnale di ametiste e di iolite, il simbolo supremo di tutti i cercatori d’angeli, designati da Astrea. Lo scintillio della lama creava giochi di luce in un crepuscolo surreale. La madre di Hesediel avanzò con leggiadria e accolse tra le sue braccia la giovane cercatrice d’angeli.
    “Oh che scena commovente” disse Crowley sdegnato “Mi sta venendo il diabete”
    Lucifero schioccò le dita e la bocca di Crowley si mosse a vuoto. Il Purgatorio esplose in un tripudio di gioia.
    “Forse a te potrà non importare” disse Lucifero stizzito “Ma per me è importante. Quindi silenzio assoluto”
    L’ex demone degli incroci guardò incuriosito il suo ex capo, totalmente cambiato da quando Michele gli aveva offerto di nuovo la grazia. Sembrava essere ritornato il Serafino di un tempo, il Serafino che, insieme ad Haniel, aveva costituito il pianeta Venere. Una volta annoverato il Purgatorio nei suoi domini, avrebbe fatto carte false per uccidere Lucifero. Dopo il Purgatorio, il controllo perfetto dell’Inferno. Non vedeva l’ora. Poi la sua attenzione si catalizzò sullo specchio di nubi. Sullo specchio che squarciava il Tempo e lo Spazio.
    “Mi ha chiamato Binael e mi ha detto la verità” disse Cassandra Eos Musesfly con le lacrime agli occhi “ Me lo ha confermato anche Cloto. Dimmi che è solo un sogno, un incubo, qualcosa che può svanire con un semplice battito di ciglia”
    “Mi dispiace Cassandra, ma è tutto vero” confermò Astrea triste “Mi dispiace confermarla. La profezia è totalmente vera”
    “Nooo” urlò Cassandra,abbracciando le ginocchia di Astrea e supplicandola“Perché è dovuto capire alla mia piccolina? Astrea aiutami per favore. Farò qualsiasi cosa. Anche morire”
    Astrea, la madre di Hesediel, guardò la giovane donna prostata ai suoi piedi, incinta di nove mesi e il suo cuore si strinse ancora di più. Poteva capire bene il dolore che la donna portava. Girò la testa e vide Hesediel giocare con una farfalla color crepuscolo. La vita della sua piccola gioia era legata alla vita di quella nuova creatura. E non in bene.
    “Mi dispiace Cassandra” disse Astrea triste” Non posso”
    “Tu sei la Personificazione della Giustizia” esclamò Cassandra con veemenza “Per favore”
    In quell’ultima parola c’era tutta la disperazione di una madre. Tra tutte le persone che conosceva, Cassandra era l’ultima persona a cui avrebbe augurato ciò. Era un’ottima cercatrice d’angeli, la migliore del suo gruppo, ed essere la madre della Quinta Cavaliere dell’Apocalisse era davvero il colmo. Astrea posizionò la mano sulla pancia gravida della cercatrice e potè sentire il potere distruttivo della bambina e il legame che la univa a sua figlia. Anche Hesediel se ne accorse e rimase a fissare Cassandra, con un sorriso che voleva dire molto e niente.
    “Dai” disse Sheeira ridacchiando “Andiamo a disturbare Haniel”
    Le due arcangelo cominciarono a spintonarsi, sorridendo spensierate e arruffando la chioma castana e folta del Principato Haniel. L’angelo prese Sheeira sulle spalle e cominciò a girare tra gli alberi di limone e di pesco, facendola ridacchiare di gioia. Ci sapeva fare con gli altri. La Personificazione della Giustizia li guardò con un tuffo al cuore. Ultimi istanti di felicità, prima di un futuro totalmente incerto.
    Astrea fece alzare Cassandra da terra e l’abbracciò. Poi la fece sedere su un gazebo di violette del pensiero e glicine, sospirando “In realtà un modo ci sarebbe. Ma non sarà semplice”
    “Qualunque cosa” disse Cassandra con veemenza “Qualunque cosa. Farò qualunque cosa affinchè mia figlia non sia investita dal potere della profezia”
    “Per far sì che tua figlia Violet non diventi la Quinta Cavaliere dell’Apocalisse”affermò Astrea, afferrandole le mani “Bisognerà distruggere lo specchio di lapislazzuli”
    “Fallo” disse Cassandra senza mezzi termini “Astrea tu sei l’unica che lo può fare. Non abbandonarmi”
    La personificazione della Giustizia scosse la testa, prendendo una gemma di fiore e aprendola, per la gioia della piccola Hesediel e annunciò “Se lo facessi, ci sarebbero gravi conseguenze per l’equilibro”
    “E a me non ci pensi?” gridò Cassandra furibonda “Astrea”
    La personificazione della Giustizia la prese per le spalle e la fece calmare. Le asciugò le lacrime e le spiegò “Se dovessi rompere lo specchio di lapislazzuli di Eve, sì, tua figlia diventerebbe autonomamente una cercatrice d’angeli, in quanto si aggirebbe sui cromosomi del suo dna. Ma…”
    “Cosa?” domandò Cassandra “Continua, Astrea”
    “La Pizia mi ha detto che mia figlia, in un futuro non troppo lontano, diventerà l’arcangelo del Purgatorio. Adesso mi capisci perché non posso fare quello che mi chiedi. In un modo o nell’altro la vita di Hesediel è legata a tua figlia”
    “Forse non avverrà questo” disse Cassandra speranzosa “Mancano pochi giorni al parto. Ho tanto desiderato una bambina”
    “Fallo, mamma” la voce di Hesediel era rassicurante “Distruggilo”
    “E tu?” domandò Astrea, un sentimento umano che divino “Che cosa farai?”
    Hesediel sorrise timida e si avvicinò a Cassandra, posizionandole una mano al centro della pancia. La cercatrice d’angeli vide un’espressione che non aveva visto in nessun angelo conosciuto. La misericordia più pura e perfetta. Hesediel non battè ciglio, ampliando il sorriso “Mi proclamerò sua protettrice”
    “Ti ucciderà” esclamò Astrea sbigottita “Non posso farlo”
    “Gli umani muoiono ogni giorno e noi non dobbiamo essere altezzosi” spiegò Hesediel “Vuoi negare la felicità a una madre?”
    Cassandra guardò implorante la Personificazione della Giustizia e Astrea, a malincuore, annuì. Hesediel avrebbe rinunciato alla sua vita per vedere quella bambina vivere serena, senza contaminazioni infernali. Quanto cuore aveva quella piccola creatura paradisiaca. Pregò che nessuno minasse l’integrità del Purgatorio. Diede un bacio di benedizione alla cercatrice d’angeli e si apprestò a fare il suo lavoro.
    “Speriamo bene”
    Poi la visione si interruppe bruscamente e i fili di argento, oro e platino si dissolsero nell’aria. Tutti nella riunione non sapevano quello che dire. Tutto si sarebbero aspettati, tranne questo. La Quinta Cavaliere dell’Apocalisse. Questa poi!
    “Ogni trentamila anni da due cercatori d’angeli nasce la Quinta Cavaliere dell’Apocalisse, di sesso femminile, capace di uccidere il capo delle Dominazioni” disse Binael rompendo il silenzio denso e sciropposo che si era creato “La Cavaliere dell’Apocalisse è Violet Gyselle CrystalLight”
    “Io l’ho sempre detto che quella ragazza mi piacerebbe come braccio destro” disse Crowley con un sorrisetto soddisfatto “Posso candidarla per le selezioni di “Miss Prediletta di Crowley?”
    “Quindi non è stato un caso se è stata scelta da Sandalphon” commentò Balthazar “Era già previsto”
    “Sì” disse Raffaele, senza nessuna ironia nella voce; ormai nessuno si permetteva di giocare e di prendere in giro“Sandalphon non sceglie cercatori d’angeli a caso. Ma cercatori d’angeli con un passato infernale”
    “Ma per convincere Hesediel a ucciderla ci siamo comportati da stronzi” disse Balthazar disgustato.
    “A volte per inseguire il Bene Supremo bisogna fare sacrifici supremi” spiegò Binael “Ma non abbiamo tenuto in conto l’affetto che si sarebbe potuto creare tra Christine e Violet. Quell’arcangelo è un insegnamento vivente per tutti noi”
    “Se ricostruiamo lo specchio di lapislazzuli, Violet diventa la Quinta Cavaliere dell’Apocalisse, e Christine muore” disse Gabriele sconvolto “Se non lo ricostruiamo, Hesediel muore. Qualche volta odio essere un arcangelo”
    “Ti sei affezionato a Michelle e a Nathaniel, non è così?”
    “Quei due sono la copia terrena di Hesediel” affermò Gabriel con gli occhi che brillavano “E non voglio che Hesediel muoia. È pur sempre mia sorella e l’ho vista morire troppe volte. E poi ora che ha trovato la felicità con Sam”
    “Oddio, ora chiamo Raffaella Carrà” disse Crowley, facendo finta di vomitare “Gabe”
    “Deve esserci un modo” disse Eve combattiva “Non posso permettere che i miei figli muoiano. Il Purgatorio è importante”
    “Capisco il tuo punto di vista Eve” disse Binael consolatore “Ma non possiamo permettere l’arrivo della Quinta Cavaliere dell’Apocalisse. Sarebbe la distruzione di tutto, perfino di te. Immagina un essere capace di convertire il potere dell’aria, del fulmine, del fuoco e dell’acqua in un solo istante. Sarebbero come mille Apocalissi al secondo”
    “E così devo permettere che un demone faccia il bello e il cattivo tempo?” domandò Eve furibonda “Devo permettere a un essere del genere di giocare con i miei figli?”
    “Quell’essere ha un nome!” disse Crowley piccato.
    “Io non posso garantire la mia estraenità alla vicenda” affermò Eve con superiorità “Io farò ricostruire lo specchio di lapislazzuli. Riunirò l’essenza del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno e dell’angelo che ha amato. Con o senza la Cavaliere dell’Apocalisse. Io ho un regno da difendere e un capitano non abbandona la propria nave”
    E detto questo s’allontanò stizzita,seguita dal corteo del Purgatorio. Solo Persephone, la custode del Purgatorio, si fermò a guardare Binael ed ebbe solo il tempo di dire “Mi dispiace” e poi fu richiamata da Eve. Crowley prese la giacca, la scosse dalla polvere e disse “Una riunione davvero molto interessante. Adesso scusatemi devo andare via. Ho lasciato degli ospiti e devo fare gli onori di casa. E ho un regno da conquistare”
    Con uno schiocco di dita fu avvolto dalle fiamme dell’Inferno e scomparve via. Binael guardò gli ultimi rimasti della riunione. Castiel, Balthazar, Lucifero, Michele, Gabriele e le tre Moire. Tutti erano ammutoliti dalla rivelazione. Perfino Balthazar non aveva voglia di sorridere.
    “Adesso hai capito perché ti ho fermato” disse Balthazar, rivolto a una sbigottita Atropos “La maledizione di sangue nel pugnale può essere facilmente spezzata, ma questo no. Hesediel è importante”
    “E così dovrei permettere a un piccolo insulso demone di fare quello che vuole con la mia Forbice” disse Atropos con aria sconfitta “Sta scombinando l’equilibro. Mi sento inutile”
    “Se i prescelti dovessero ripristinare lo specchio di lapislazzuli” disse Lucifero con un groppo alla gola “Hesediel morirà allora?”
    “Sì”
    “Non ci potrebbe essere un altro modo per evitare tutto questo?” chiese Castiel corrugando la fronte “So per esperienza che tra Hesediel e Violet c’è un’amicizia davvero importante”
    L’arcangelo dei Troni intrecciò le dita e spiazzò tutti con una domanda “Rinuncereste al bene più importante?”
    Binael non aspettò che rispondessero alla domanda e la sala della riunione scomparve. Michele mise una mano sulla spalla destra di Lucifero “Adesso capisci perché non volevo darti la grazia?”
    Lucifero non disse nulla. E la riunione si concluse. E il cielo pianse al posto suo. Se quello era amore, era come un pugnale al cuore.
     
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  12. sahany09
     
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    Tranquilla. Non mi sono addormentata. Con le tue storie come potrei?
    Dunque, questo specchio è un guaio per tutti! Che macello!!
    Naturalmente Crowley è il solito figlio di....beh, è inutile insistere.
    Ora si capiscono alcune cose...Michele, Lucifero...
    Brava come sempre. Ci trasporti nel tuo mondo e ci fai sentire come se fossimo proprio lì ad ascoltare i bisticci dei vari personaggi.
    I soliti complimenti, comunque sinceri.


    P.S.: hai letto la mia ultima puntata? Presto dovrebbe arrivare quella clou.


    Dimenticavo: anche se in ritardo: BUONA PASQUA E PASQUETTA !!!! :) :)
     
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    Grazie Sahany :wub: Sono contenta che ti sia piaciuto :wub:
    Sono contenta che le mie storie non sono soporifere :D Eh sì lo specchio di lapislazzuli è davvero uno specchio che combinaguai e la strada per i prescelti non è tutta rose e fiori. Bè Crowley deve essere così, altrimenti non sarebbe un demone. Sono molto contenta che riesco a trasportarvi nel mio mondo :wub:

    Buon pomeriggio a tutti,
    chiedendo il permesso ad Ade per scorrazzare nella terraferma, a modo di Persefone quando esce dall'Aldilà, ecco a voi un nuovo capitolo di "Stairway to Purgatory", dove ritroviamo l'arcangelo Haniel alle prese con un dialogo con la Moira della Vita Cloto, con l'argomento dello specchio di lapislazzuli....Vi auguro buona lettura :pray: :pray:

    Ps: Il personaggio di Lucyos Micheolos, il Librariano Esperino, pur essendo inventato da me, è un omaggio alla saga televisiva di The Librarian e al libro "Inkchart-Cuore d'inchiostro" Si chiama Esperino, in quanto in greco Espera significa Sera ed è proprio quando calano le tenebre che ci lasciamo trasportare dalle storie. Lucyos Micheolos si ispira anche a un altro personaggio ma non voglio svelarlo. All'autore del racconto auguro di essere trasportato dall'ispirazione.


    06/Ottobre/2026 ore 4,32 del mattino-Biblioteca personale di Haniel

    Il cielo era ancora decorato di piccole stelle e l'arcangelo dell'amore, Haniel, stava seduto a controllare i registri nella sua biblioteca personale. Si tolse gli occhiali squadrati,pulendoli con l'orlo del maglione, si stropicciò gli occhi per la stanchezza, tuffandosi sopra la sua sedia girevole, lasciando che il rollio della sedia lo distraesse. Un dubbio lo tormentava da giorni ormai. Lo specchio di petali di rosa, utilizzato per controllare la situazione in Paradiso, sembrava aver perso ogni potere e questo lo preoccupava sopra ogni cosa. Mai era successa una cosa del genere. Sapeva che Crowley si stava divertendo con la forbice di Nyx o Aletheia Gladia per scoprire l'ingresso del Purgatorio, visto che Lucifero era di nuovo in possesso della sua grazia, ma la cosa che non gli andava a genio, era che il Paradiso lo avesse escluso dai suoi progetti. Era pur sempre un arcangelo dei Principati. Ed era preoccupato per la sorte di sua sorella Christine/Hesediel, divenuta, dopo il bacio plumbeo e luminoso, l'arcangelo del Purgatorio, l'arcangelo a difesa di quel regno a metà tra il bene e il male. Con la morte dei mostri del Purgatorio, Christine diventava sempre più debole e aveva il timore che potesse morire un'altra volta. Sandalphon l'aveva uccisa una volta, due volte, la prima utilizzando la forma terrena di Violet, violando il concetto più puro dell'amicizia, la seconda affondando la lama nel suo cuore. Infatti una cosa che lo preoccupava era l'interesse abbastanza morboso che i regni ultraterreni avevano per l'amicizia che legava Violet e Christine. Sembrava quasi una cosa dell'altro mondo che un arcangelo delle Dominazioni si legasse a un suo protetto. Anche per Cass e Dean, le cose non erano bene, ma alla fine si era abituati. Christine avrebbe sopportato qualsiasi cosa per Violet, perfino la morte, ed era su questo punto che picchiavano duro. Ma non sapeva fino a che punto si sarebbero spinti a rovinare l'amicizia. A volte il Paradiso sapeva essere spietato quanto l'Inferno. Un leggero bussare interruppe i suoi pensieri e sua moglie Dyane avanzò silenziosa, portando un vassoio di caffè appena fatto e un bel po' di biscotti alla cannella fatti in casa. Un rumore sommesso provenne dallo stomaco di Haniel.
    “Ancora sveglio?”
    Haniel scroccò le dita, sbadigliando vigorosamente “Già”
    “Un giorno o l'altro ti ritroverò sommerso dai libri” disse Dyane con mezzo sorriso, prendendo un vecchio libro e rimettendolo a posto “Lavori troppo”
    Haniel ricambiò il suo sorriso e la prese ai fianchi. La baciò lungo la linea del collo e Dyane cominciò a ridacchiare “Smettila, Haniel”
    “Ti sei sposata l'arcangelo dell'amore e adesso te lo subisci” disse Haniel con fare malizioso “Ti amo”
    Dyane lo guardò con occhi nuovi e sorrise dolce. Haniel non era il tipo da dire ti amo tanto facilmente. Doveva essere veramente sicuro di quello che stava dicendo. D'altronde era l'arcangelo dell'amore.
    “E se Iolye si svegliasse?”
    “Per svegliarsi ha preso dalla madre” ridacchiò Haniel.
    “Spiritoso” disse Dyane, facendo il broncio e poi sciogliendosi di fronte alla faccia di Haniel; sapeva benissimo che Haniel l'amava più della sua stessa vita, lo aveva dimostrato in più occasioni, e ne andava fiera “Io ho bisogno del mio tempo per riposarmi”
    L'arcangelo dell'amore si alzò delicatamente e andò a vedere il suo specchio di petali di rose. Ancora nulla. Stava lentamente perdendo la pazienza. Il che era tutto dire.
    “Sembra che il Paradiso mi abbia tagliato fuori” disse Haniel risentito “Non vorrei una situazione come Semeyraza”
    “Speriamo” disse Dyane in tono condiscendente, arruffandogli i folti capelli castani e indicando la maniglia “Andiamo a letto?”
    La moglie di Dyane attraversò la biblioteca, appoggiò una mano sulla maniglia della porta e dopo la chiuse. Haniel socchiuse gli occhi, per un attimo, cercando di assaporare il profumo dei libri racchiusi nella stanza. Storie antiche, moderne e contemporanee. Il suo mondo. Sollevò il braccio e canticchiò “Morphos”.
    Un gruppo di cori e di risate lo circondò e gli sembrò quasi che i personaggi dei libri lo salutassero. Sorrise. In quanto i personaggi dei libri non sono altro che forma statica della mente. Gli sembrò perchè i personaggi non potevano uscire dai libri, nessuno aveva il potere di fare uscire i personaggi dai libri, a fargli respirare l'aria della realtà, portando la ventata della fantasia e della storicità, né di entrare esso stesso nei libri. Solo una persona era stato in grado di farlo ed era finito ucciso da Binael con la sua Biblios Gladia, in quanto era stato considerato pericoloso.
    “Binael per favore”
    “Mi dispiace, se tu restassi in Paradiso, potrei farti vivere” disse Binael triste “Addio”
    Poi Haniel aveva visto Binael calare la Biblios Gladia, una spada d'argento con un lettore che ballava con un bibliotecario e d'improvviso fu il caos. Dal libro di mitologia scaturirono le Arpie e altri mostri, che catturarono il malcapitato e lo scannarono pezzo per pezzo. Haniel aveva distolto lo sguardo di fronte a quell'orrore. A volte il Bene era a un passo così dall'essere sbagliato. Non avrebbe potuto dimenticare l'ultimo sguardo, uno sguardo di una persona che voleva solo vivere e basta.
    “Non lasciare che i tuoi doni ti portino a un passo dal dirupo” aveva detto, esalando l'ultimo respiro “Sii sempre un passo dietro loro Haniel, mi raccomando”.
    E un paio di occhi castani piansero alla sua morte. La moglie, Gyseja, incinta di sette mesi.
    Lui poteva toccare un libro e far scaturire i personaggi dei racconti, totalmente in carne e ossa. Un conto se avrebbe fatto scaturire Platone o Aristotele, ma una volta aveva fatto comparire Jack lo Squartatore. E Binael era stato costretto, a malincuore, ad ucciderlo, portando all'estinzione dei Librariani Esperini. Il libro verde dagli intiarsi dorati raccontava la storia di Lucyos Micheolos. Un suo modo per onorarlo. Si alzò lentamente dalla sedia e posò il registro accanto a una vecchia copia della Divina Commedia autografata da Dante Alighieri. Se pensava al fatto che era una dei pezzi più celebri della collezione di Binael, gli sembrava di essere un piccolo furfantello.
    “Binael non poteva mancare alla mia collezione” sogghignò Haniel, pensando al bibliotecario del Paradiso e alla sua Emeroteca immensa “Non avercela a male con me”
    “Di sicuro non è questo quello che lo preoccupa” disse una voce femminile conosciuta, comparendo all'improvviso.
    L'arcangelo dell'amore sobbalzò quando una giovane donna, intorno ai 29-31 anni, dai capelli castano scuro a boccoli e gli occhi color verde mela lo fissò con sguardo severo. La Moira del Passato e della Vita. Cloto.
    “A quanto pare il mio specchio dei petali serve come portale” osservò l'arcangelo dell'amore incuriosito “Notevole”
    La Moira della Vita fuoriuscì con grazia ed eleganza dallo specchio di petali di rosa, togliendo delicatamente alcune gocce di rugiada dalle pieghe del vestito. Con fare leggiadro prese la copia verde con intarsi dorati ed esclamò “Sei sempre stato un artista, i miei complimenti. Profumo di papiro e di loto. I tempi perduti dell'antico Egitto”
    “Grazie” disse Haniel compiaciuto “Ma non penso che tu sia venuta per ammirare le copertine dei miei libri”
    “Già” disse Cloto in tono mesto “Se Lachesi e Atropo scoprissero che sono qui, mi ucciderebbero”
    “Più di quanto non lo farebbe Binael, se si trovasse qui” disse Haniel sogghignando e cercando in qualche modo di alleggerire la situazione.
    La Moira della Vita sorrise timidamente, mentre dalla sua mano comparve un piccolo uccellino dalle piume violacee e blu, il quale cinguettò allegramente al comparire della prima linea rosata dell'alba. La cosiddetta autunnale auge.
    “Ti ricordi lo specchio di lapislazzuli, Haniel?” domandò Cloto a bruciapelo.
    L'arcangelo dell'amore sbarrò gli occhi terrorizzato “Certo, perché?”
    Cloto si sedette sulla comoda poltroncina di pelle nera e affermò “ Sai bene che lo specchio di lapislazzuli serve per mantenere in vita i mostri del Purgatorio e che la sua distruzione a tenere lontano dal corpo di Violet Gyselle CrystalLight lo spirito della Quinta Cavaliere dell'Apocalisse, l'unica creatura in grado di uccidere il capo delle Dominazioni ”
    “Io c'ero quando Astrea lo distrusse” disse Haniel in tono risentito “Lo fece per evitare la morte di Hesediel”
    E nel dire il nome di Hesediel, i suoi occhi castani brillarono di un affetto speciale. C'era un legame particolare tra lui e la sorella, reso ancora più speciale dalla minore differenza di età. C'era tre battiti di cuore d'angelo tra di loro, ovvero tre milioni e tre giorni di distanza. Anche con Sheeira il legame era stato stretto, almeno fino a quando era morta.
    “La tua dote è straordinaria” lo ammirò Cloto “Il tuo legame con Hesediel è bellissimo”
    “Hesediel è mia sorella” le ricordò Haniel “Normale che sia legato a lei. Anche sai benissimo che preferisco chiamarla Chris”
    “Già” Cloto sospirò e sembrò che dovesse trovare tutto il coraggio di questo mondo “Quello che ti sto chiedendo, è davvero orribile”
    “Dimmi”
    “Devi far ricostruire lo specchio di lapislazzuli” dichiarò Cloto in tono fermo “Non possiamo venire Crowley nel Purgatorio. Sarebbe un sacrilegio”
    “E io devo sacrificare la vita di mia sorella per il bene supremo?” domandò Haniel inorridito.
    “Non possiamo farlo entrare” disse Cloto “Il Purgatorio non deve essere inquinato dalle zozzure dell'Inferno”
    “Quindi, ecco perchè lo specchio di petali di rosa non funzionava” esclamò l'arcangelo dell'amore furibondo “Mi avete estromesso dai vostri piani”
    La Moira della Vita lo fissò severa “Abbiamo dovuto”
    “Dovuto, dovuto” ripetè Haniel, camminando avanti e indietro per calmare la furia “Da quando sono nato che sento che tutto è dovuto. Fanculo al destino”
    “Grazie per le tue belle parole” disse Cloto sarcastica.
    “Dovrei abbracciarti, per caso?” domandò Haniel ironico “Che cosa avete deciso nella riunione nascosta?”
    “Crowley ha deciso di continuare a scoprire l'entrata del Purgatorio, utilizzando la Forbice di Nyx o Aletheia Gladia ed Eve ha intenzione di cercare le tre essenze insieme al sangue dell'angelo che ha tanto amato.”
    “Noto con piacere che avete deciso” disse Haniel irritato “Non ci sto”
    “Vorresti che Christine muore prima?”lo minacciò Cloto “Non ti facevo così meschino”
    Haniel la fulminò. Sapeva che Cloto non lo diceva seriamente, ma poteva intuire che era in una situazione davvero particolare e stressante. Il Purgatorio nelle mani di quel pazzo o la comparsa della Quinta Cavaliere dell'Apocalisse? Difficile stabilire quale era la soluzione migliore per una situazione disperata e senza via d'uscita. In quelle situazioni serviva davvero Dio.
    “Morirà comunque” strillò Haniel “Meglio una morte così che data dalla sua migliore amica. Perchè sei così morbosamente attratti dalla loro storia d'amicizia? Sembra davvero una cosa dell'altro mondo?”
    “Non possiamo perdere il Purgatorio” ribattè Cloto “E poi potrei fare una cosa”
    Haniel sbattè gli occhi confuso e Cloto materializzò un filo d'oro con pagliuzze di lapislazzuli e capì. Il filo di Persefone per gli arcangeli del Purgatorio.
    “Potresti riportarla in vita”
    “Sarebbe l'ultima volta che ricostruisco il filo della vita, ma sì per Hesediel lo farò”
    “Perchè l'ultima volta?” domandò Haniel confuso.
    La Moira della Vita intrecciò le mani e confessò “Per contrastare il potere del Cavaliere dell'Apocalisse serve ricostruire la Lancia di Lete, rinunciando a una cosa a cui teniamo molto. Io ho deciso di rinunciare al mio ruolo”
    “Come puoi rinunciare al tuo ruolo?” disse Haniel basito “Non puoi”
    “Posso eccome” disse Cloto sicura di sé “Sarai tu il mio erede”
    “Stai scherzando”
    “Vorrei tanto Haniel” disse Cloto mesta “Ma tu sei l'unico che è degno di dare la vita. È l'amore che dà la vita. Con la lancia di Lete dovremmo neutralizzare il potere distruttivo del Cavaliere dell'Apocalisse e riportare tutto alla normalità. L'amicizia tra Christine e Violet potrebbe essere salva. Non tutti tifano contro di loro. Sono delle rose bianche in un prato di rose rosse”
    Un attimo di silenzio....
    “Ci aiuterai?”
    Haniel sollevò gli occhi, distrutto emotivamente. Poi annuì sconfitto “D'acccordo”
    “Sei eccezionale”
    Poi la vide scomparire attraverso lo specchio di petali di rosa rosa, come un ricordo lavato dall'esperienza. L'arcangelo dell'amore rovesciò uno scaffale pieno di libri e urlò il suo disappunto. Per salvare un regno ultraterreno, aveva barattato la sua lealtà nei confronti di Hesediel. Doveva indicare loro le sette essenze del Paradiso, un modo per fare riemergere la Quinta Cavaliere dell'Apocalisse, tutto per ricostruire uno specchio di lapislazzuli, tutto per frenare le manie di grandezza di un demone da quattro soldi.
    Perdonami Astrea.
    E lo specchio di petali di rosa mostrò l'immagine di Christine/Hesediel sorridente insieme a Violet e pianse. Stava rovinando tutto. L'amicizia in cambio della salvezza del Purgatorio. E c'era anche Sheeira.
    E il sole stava alto nel cielo. Come iniziare bene la giornata.
     
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  14. sahany09
     
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    Bella la scena alla biblioteca.
    Però, accidenti! Per quel dannato Purgatorio, guarda che casino che combinano!! :(
    Come sempre: gran bel lavoro, Gabry. Puntata super magica !!

    Letta la mia?
     
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    Grazie mille Sahany :wub:
    Sono contenta che ti sia piaciuta la scena alla biblioteca e che ho fatto un buon lavoro ^_^ Eh sì il Purgatorio sta creando davvero tanti problemi...

    Buon pomeriggio a tutti,
    dopo aver dato l'obolo a Caronte per attraversare l'Averno, come una novella Persefone, ecco a voi un nuovo capitolo di Stairway to Purgatory...Nel precedente capitolo abbiamo visto il dialogo tra Haniel e Cloto...In questa puntata ritornano di nuovo i fratelli Winchester e le rispettive compagne in una sala d'aspetto di un aeroporto...Ma non vi anticipo nulla :-) Spero che vi piaccia :-) Ho fatto del mio meglio :pray: :pray:

    O6/Ottobre2026 Sala d'aspetto dell'Aeroporto ore 5,45 e 56 secondi

    Un fascio di luce improvvisa fece girare alcune persone che stavano facendo il controllo bagagli al check-in e d'improvviso cinque persone comparvero tra di loro. Dapprima le persone rimasero stupefatte dallo strano fenomeno, poi, forse convinti che stavano assistendo a uno spettacolo di magia allestito dal personale dell'aeroporto, cominciarono a battere le mani in maniera energica. I cinque si guardarono in maniera stupefatta. Approfittando della confusione, Sam, Christine e Sheeira ritirarono le ali sulla schiena, facendo credere alle persone che fosse un trucco ottico. Riusciendoci in pieno.
    “Bravissimi” esultò la folla entusiasta “Bis”
    “Mi sa tanto che ci hanno preso per dei prestigiatori” disse Dean a denti stretti “Io odio chi pratica la magia”
    “Meglio” ribattè Sam “Almeno non si faranno tante domande sul come siamo comparsi qui”
    “Perchè siamo venuti in aeroporto?” domandò Dean stupefatto, guardandosi intorno nervoso “Dovevamo andare a casa di Haniel, o mi sbaglio?”
    “Ho deciso che è meglio se usiamo i mezzi convenzionali, piuttosto che quelli straordinari per andare a casa dell'arcangelo dell'amore” spiegò Christine in tono fermo “Non ho voglia di mettere a rischio la vita di mio fratello una seconda volta.”
    “Forse non mi sono spiegato bene” disse Dean arrabbiato “Io non ci salgo su un aereo, te lo puoi scordare”
    “Dean non fare il bambino” disse Cass scuotendo la testa “Dovete prendere l'aereo”
    Castiel era lì con il suo immancabile trench che leggeva il Washington Post sulla pagina degli affari esteri e scuoteva la testa. Ancora c'erano delle cose che non riusciva a comprendere dell'essere umano. Ma forse era l'incomprensione delle loro azioni a renderli straordinari.
    “E tu che ci fai qui?” disse Dean sospettoso “Chi ci sta badando ai ragazzi?”
    “Mi sostituisce Gabe per cinque minuti, Dean” lo tranquillizzò Cass “Non sono così sprovveduto da lasciare i ragazzi incustoditi”
    “Prevedo guai per il forno” sghignazzò Sheeira contenta.
    Dean sollevò gli occhi innervosito e fu Violet a prendere la parola “Perché dovremmo salire su un aereo?”
    Castiel posò con deliberata lentezza il giornale e guardò tutti con uno sguardo d'azzurro oltremare, uno sguardo che racchiudeva il cielo e l'infinita chiarezza dell'acqua “Perchè attraverso il teletrasporto angelico, lascereste una scia chimica che può essere rintracciata facilmente da Crowley. La segretezza è importante”
    “Dopo quello che è successo con Semeyraza, ti aspetti che saltello tutto contento?” domandò Dean sarcastico “Salici tu. Non mi importa se Crowley ci può rintracciare con il radar o con il retino. Io non ci salgo!”
    “Dean” lo rimproverò Cass “Christine non può teletrasportare nessuno, è debole a causa della scelleratezza di Crowley e io non sono proprio adatto a teletrasportare nessuno. Lo sai benissimo!”
    “Non avresti un po' di quella pozione?” domandò Dean speranzoso “Mi addormento, vado nel mondo dei sogni e non mi accorgo di nulla. Oh devo chiamare Balthazar?”
    “Non si trova dappertutto” disse Cass esasperato “Lo specchio di lapislazzuli deve essere ripristinato e non possiamo metterci a perdere tempo”
    “Vorrei sapere perchè gli altri fanno casini e noi dobbiamo rimediare” disse Dean roteando gli occhi “Che siamo l'impresa di pulizie?”
    “Posso trasportarvi io a casa di Hany” suggerì Sheeira “Conosco casa di Haniel come le mie tasche”
    “Ehm...” disse Dean dubbioso “Forse è meglio prendere l'aereo”
    “Dean Winchester” esclamò Sheeira severa e Dean trasalì:lei e la sorella avevano la voce quasi identica “Forse non ci conosciamo molto bene, ma ti assicuro che prendo molto sul serio il mio lavoro. E un angelo ribelle è diverso da un demone”
    “Io mi ero fidato di Dimitri, convinto che fosse lui” si giustificò Dean “Ha tentato di...”
    “Ma non sempre le cose vanno sempre nello stesso verso” disse Sheeira scuotendo la testa “Abbiamo bisogno di Haniel per la soluzione dello specchio di lapislazzuli e il tempo come dice Cass è prezioso. Gli angeli ribelli non sono dei demoni”
    “Ci credo” borbottò Violet sbuffando.
    “Tu Sam?” domandò Dean speranzoso “Tu potresti?”
    “Io potrei” disse Sam “Potrei teletrasportare te e Chris”
    “E Violet?”
    “Teletrasportare due persone è già difficile” disse Cass, facendolo ragionare “Violet andrà con Sheeira”
    La cercatrice d'angeli guardò di sottecchi la Vaso di Collera, la quale replicò affermando ironica e facendo finta di mandarle un bacio “Gioia,io lo so che mi odii”
    “Io non mi fido di te” disse Violet “Il che è diverso. Tu spunti all'improvviso e pretendi che noi...”
    “Neanche io mi fido di te” ribattè Sheeira, troncando la frase della cercatrice d'angeli “Ma se stiamo qui a recriminarci dei torti subiti, a quest'ora Crowley avrà finito di scoprire il Purgatorio e tutto quello che abbiamo fatto sarà stato inutile. Io ci tengo alla vita di mia sorella, a differenza di quanto pensi tu”
    “Tu non c'eri quando Chris è stata trascinata all'inferno” l'accusòViolet.
    “Ah” disse Sheeira ringhiando “E tu non c'eri quando Chris è stata costretta a nuotare nel suo sangue perchè si rifiutava di ucciderti. Pensi che io non ci tengo a mia sorella? Non pretendere di giudicarmi, cocca. Tu sei la classica persona a cui le persone fanno di tutto per accontentare e poi sono loro che sbagliano”
    “Sheeira” disse Christine in tono fermo “Basta così”
    “Lei ti ucciderà” disse Sheeira “Ne sono sicura. Io lo leggo nel suo cuore”
    “Mi sento tanto sotto una radiografia” sospirò Violet sdegnata.
    “Se alla fine dovesse uccidermi” disse Christine “Allora che sia..Ma fino a quel momento non ho voglia di sentire discussioni tra di voi, non tra mia sorella e la mia migliore amica”
    “Ritorna di nuovo l'arcangelo delle Dominazioni” sussurrò Sheeira triste “Domina i sentimenti, altrimenti il sacrificio di nostra madre sarà stato inutile”
    Rimasero immobili, senza dire una parola, con le persone che passeggiavano accanto a loro. Alla fine Dean annuì brusco “Se serve a rompere le uova nel paniere a quello stronzo, va bene” poi vendendo che Cass se ne andava “Non vieni?”
    “Qualcuno deve badare a casa” disse Cass “ A quest'ora Gabe avrà combinato un casino in cucina..Sarà meglio chiamare la guardia d'assalto”
    “Va bè” disse Dean “Qualcosa non va Cass?”
    “Niente” disse Cass schermendosi “Perchè me lo domandi?”
    “Perchè l'ultima volta che sei stato così misterioso, è finita con la mia Chris all'inferno” affermò Sam “C'è qualcosa che non va Cass?”
    “Sono solo preoccupato per voi” spiegò Cass sorridendo, nascondendo il dolore dietro gli occhi “Avrei sperato in una vita serena, senza nessun coinvolgimento da parte dei regni ultraterreni”
    “Se ci nascondi qualcosa” disse Dean, prendendo la mano di Sam e di Chris “Ti vengo a cercare anche in Paradiso e ti uccido. Fiducia reciproca”
    “Dean io non ragiono con il tuo metodo” disse Cass “Nonostante ti conosco da parecchio tempo, sia io, Chris e Sheeira siamo creature del Paradiso e ragioniamo con metri diversi”
    “Lassù tutto apposto?” disse Christine
    Per un po' Cass non rispose e poi annuì “Certamente”
    Ma non lo disse con convinzione. Aspettò che partissero dalla sala d'aspetto, in un momento di confusione generale, e dopo scoppiò a piangere. Non poteva dire che il ripristino dello specchio di lapislazzuli avrebbe portato alla morte di Christine e all'avvento della Quinta Cavaliere dell'Apocalisse. Il destino si doveva compiere. Non poteva rivelare il futuro, prima che questo fosse compiuto. Era una legge eterna delle Moire. Binael aveva chiesto se avrebbero rinunciato a una cosa importante per salvare Chris...E lui la sua scelta l'aveva fatta.
    A malincuore.
    Castiel s'inginocchiò, suscitando la curiosità della folla, la quale si domandò il perchè di quel gesto, e posizionando la mano sul cuore disse “Io rinuncio ad essere l'angelo di Dean, dopo la sua morte”
    E dal cuore di Castiel partirono delle linee blu notte che cominciarono a formare la prima parte di un'arma. La lancia di Lete.
    Cass prese l'arma e volò via. Sperò che il suo sacrificio sarebbe stato utile. Era davvero una possibilità. Sobbalzò quando dalla tasca sentì un trillo. Era Gabriel.
     
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