8x03 Problemi di Cuore

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  1. Chris Winchester
     
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    SCHEDA EPISODIO 8x03 - Ratings, Info tecniche, Trama dettagliata, Note & Curiosità, riferimenti culturali, bloopers, quotes e molto altro ancora sull'episodio 8x03 "Heartache": www.theotherlife.net/supernatural/show/episodi/803.htm

     
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    Lilith vs Sam

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    Finalmente riesco a commentare dopo giorni che mi addormento cme un sasso mentre cullo mio figlio... :D Per scelta, non ho letto NIENTE del forum o altro su SPN da mercoledì scorso, giusto per evitare di farmi condizionare o predisporre negativamente, dato che dopo le prime due puntate col botto speravo che il trend si mantenesse positivo.


    E per quanto mi riguarda, dico che il trend si è mantenuto positivo. Accantonata momentaneamente la mitologia, siamo tornati a un tipico "caso della setimana", ma era davvero da tanto tempo che un "caso della settimana" non mi intrigava così tanto: originale, con la giusta suspence, la giusta atmosfera angosciante (mantenuta, oltrtutto, senza bisogno di eccessi "gore"), uno sviluppo investigativo fatto come si deve, con le classiche ricerche (ma con un tocco di novità: da quando Dean è diventato un geek? :lol: ), tra cui intelligente e simpatico il richiamo al personaggio del Prof. Morrison (di cui con una sola battuta, "Sì, è compresa anche l'assicurazione", viene rievocata anche la personalità alquanto "venale" :lol: ), e poi un riferimento ad una mitologia "classica", che per fortuna riesce ad evitare con intelligenza il rischio "Hammer of the gods" o "Defending your life" e lascia la divinità maya solo sullo sfondo, come causa ultima, sicché il "caso" resta una questione esclusivamente e tragicamente umana.

    Il che permette la presenza del secondo punto di forza (IMO) dell'episodio, ossia il gioco di specchi tra il caso e la situazione dei due fratelli, e in questo caso in parrticolare di Sam, una cosa che, di nuovo, non vedevo sviluppata in modo intelligente ed equilibrato da un bel po' e che mi ha ricordato tanto i fasti dell'era Kripke, in particolare la seconda e quarta stagione. Anzi, a dire la verità la tematica e lo sviluppo dell'episodio mi hanno ricordato molto un episodio della quarta, "La Settimana della Magia" (per caso gli sceneggiatori sono gli stessi?), anche quello un episodio emotivamente e psicologicamente Sam-centrico imperniato su immortalità e vecchiaia, sul mantenimento dello statu quo e sul desiderio/speranza/assenza di un futuro diverso, sulla solitudine di chi resta dopo la perdita di una persona cara, sulle scelte morali che comporta un patto... o l'accettazione di un certo tipo di vita.

    In entrambi i casi ciò che Sam nne ricava è il desiderio di farla finita con quella vita, di chiudere il discorso una volta per tutte ("Non voglio continuare a fare questa vita quando sarò vecchio" spiegava allora a Ruby, "Quando risolveremo la faccenda di Kevin e della tavoletta, voglio uscirne fuori" spiega ora a Dean), l'unica diffeerenza è che allora si sentiva responsabile in prima persona (e direi anche "esclusivamente") del compito di eliminare Lilith e così fermare (come credeva) il ritorno di Lucifero e l'Apocalisse, mentre ora, non più perseguitato dall'ossessione per la sua "mostruosità" o dal desiderio di vendetta o di redenzione, avendo davvero assaporato una "normalità" (di vita e personale) che probabilmente non aveva conosciuto nemmeno con Jessica (se non altro a causa dei suoi sogni premonitori, oltre che del fatto che sullo sfondo, con John e Dean ancora "attivi", la sua vecchia vita continuava a incombere come una spada di damocle), e oltretutto vedendo (o meglio, credendo) che Dean, PTSD a parte, sembra cavarsela benissimo con o senza di lui (non oso pensare cosa succederà quando scoprirà di Benny), questa responsabilità così personale non la sente, se non a livello intellettuale, e quindi accetta la missione in corso come qualcosa di imposto dall'esterno, ovviamente necessario e da perseguire, ma non come uuna scelta propria.

    Il che, però, si traduce in una distanza emotiva e psicologica tra i due fratelli come non se ne vedeva dai tempi gloriosi della Quarta Stagione. E forse la distanza è ancora peggiore, perché lì c'era contrasto sui metodi, ma gli obiettivi erano gli stessi (anche se, come sempre, Sam era più focalizzato sull'obiettivo "generale", uccidere Lilith e impedire la rottura dei sigilli, mentre era sempre Dean a ricordare che il loro PRIMO compito non era salvare il mondo, ma le singole persone) e nonostante tutto non sono sicura che Sam sperasse davvero di poter avere un futuro diverso e "normale" (insomma, non è che bere sangue di demone lo rendesse esattamente "normale" ai suoi stessi occhi). Ora invece i possibili futuri che si aprono davanti agli occhi dei due, rispettivamente, non potrebbero essere più diversi.

    Anzi, a dirla tutta, Dean è esplicito nel suo non immaginare, e forse nemmeno volere un futuro, un progetto effettivo di vita (e quando passi un anno intero solo a cercare di sopravvivere e di scappare, non è che puoi nutrire più tanta fiducia nei progetti a lungo termine: al massimo puoi sperare di restare vivo fino al giorno dopo, ed è già tanto). Solo un susseguirsi indefinito di cacce e mostri da uccidere, l'ebbrezza potente dell'adrenalina nelle vene, la sensazione di essere vivo e di essere forte, e come unico elemento affettivo, la presenza del fratello. Esattamente come Brick, di cui Dean è l'altra faccia della medaglia. Ma come nel caso di Brick, una vita come quella che Dean considera ideale finisce inevitabilmente per scontrarsi con due cose: la vecchiaia (propria o dei propri cari, non importa) e la perdita di significato che, alla lunga, assume anche il fatto di essere il "guerriero più forte" se non ha alla base un'idea(le) da perseguire, un progetto da realizzare, se non è circondato da una rete di relazioni significative o se è destinato a perdere anche quelle poche che ha. Di fronte allo scorrere del tempo, alla decadenza fisica e alla futura, "naturalmente" inevitabile dipartita del fratello , una vita come quella sognata da Dean non ha che un esito possibile, ossia con l'Impala giù da un dirupo, magari combattendo l'ennesimo e ultimo mostro della sua onorata carriera (oddio, perché ora mi viene in mente il Beowulf? il poema, non il film).

    E forse questo Dean non lo vede, o non vuole vederlo, o se lo vede non gli interessa, gli sta bene così (il discorso "possiblità di una vita normale e di una famiglia" lo aveva già definitivamente accantonato alla fine della Sesta con la cancellazione della memoria di Liisa e Ben), ma Sam lo vede, e non gli sta bene per niente. E il piccolo flashback finale IMO è significativo non tanto per l'idillio che ci vorrebbe presentare, ma per l'angoscia di Sam mentre cerca Amelia. Un'angoscia decisamente sproporzionata (in circostanze normali) alla situazione, e che si ricollega direttamente al finale della Settima e alle parole di Crowley: "Adesso sei davvero e completamente SOLO." Ecco, io credo che, tra le altre cose, Sam sia terrorizzato di trovarsi di nuovo nella stessa situazione, e sia stanco di doversi sentire continuamente terrorizzato per questo, cosa inevitabile, contitnuando a fare quella vita.

    Il problema è che, come al solito, nessuno dei due ci prova nemmeno ad ascoltare e capire davvero le ragioni dell'altro. Dean si è incastrato (almeno in questo episodio) in una atteggiamento à la John Winchester nei confronti di Sam, come se il suo "volere cose diverse" fosse un capriccio da ragazzini (ed è forse questa l'unica nota stonata della dinamica tra i due in questo episodio: dove è finito il fratello che accettava il fatto che l'altro fosse cresciuto e dovesse decidere da solo?), SAm ormai sembra aver rinunciato in partenza a tentare di fargli vedere le cose in modo diverso (d'altra parte mi sembra abbastanza evidente che sarebbe come parlare a un muro) e si limita a chiudersi in se stesso e nei suoi ricordi, (auto)convinto che Dean non abbia davvero bisogno di lui.

    Quello che mi chiedo è: come ne usciranno gli autori? Perché è ovvio che, per far durare lo show oltre l'ottava stagione e mantenerlo vivo e non farlo andare avanti con l'"accanimento terapeutico", o l'uno o l'altro dei fratelli dovrà recedere dalla sue posizioni, o dovranno trovare un punto di incontro, o dovrà succedere qualcosa di (ancor più?) traumatico che faccia di nuovo rinunciare Sam al suo sogno di vita normale (e speriamo che non facciano fuori pure AMelia, o che non si scopra che questa era un demone o altri dejà vu del genere), o quanto meno a rimandarlo a data da destinarsi, o che riporti la salvezza (fisica e morale) o il benessere (fisico e psicologico) di suo fratello al centro dei suoi pensieri. Altrimenti si sono di nuovo messi in un bell'angolo.

    E COMUNQUE SIA, resta il fattto che Sam, quella vita normale e serena così desiderata l'ha mollata, e, PARE, prima ancora di sapere che Dean era vivo e fuori dal Purgatorio. E quindi continuo a chidermi "Cosa diavolo è successo DAVVERO a Sam in questo anno?"

    Ok, scusate il trattato, ma mi dovevo liberare di più giorni di riflessioni non espresse. Prometto che la prossima volta cercherò di contenermi.
     
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  3. Chris Winchester
     
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    Recensione a cura di Francesca Biancini di 'RecenSerie'!
    Un antico Dio maya, cuori strappati e mangiati, un motel squallido e frecciatine tra fratelli. Siamo alle solite. E per fortuna! Questo episodio un po' a sé stante ha proprio il gusto delle prime stagioni anche se i nostri Winchester da allora ne hanno passate veramente tante. Stavolta si trovano alle prese con un grande campione del
    baseball Brick Holmes che muore in un misterioso incidente e i suoi organi vengono trapiantati in varie persone essendo un donatore. Fin qui tutto normale, finché non si scopre che in realtà Holmes altri non era che un antico guerriero maya, Inyo, che aveva stipulato un patto con il Dio Cacao: l'eterna giovinezza in cambio di due sacrifici umani all'anno, solo.
    Purtroppo gli organi donati inducono i riceventi a fare lo stesso, finché i nostri fratelli meraviglia non intervengono riportando la pace per le strade del Minnesota. Per ora.
    Ma i momenti più significativi sono nell'Impala, in cui sembra essere tornata l'antica tensione tra i due. Non discutono per il sangue di demone che Sam ingeriva come fosse una bevanda energetica, non discutono perché Dean non vuole essere salvato dai Cerberi, non discutono su quale angelo uccidere e quale salvare. No. Qua siamo tornati agli inizi, agli albori, ai problemi più semplici ma che a mio avviso erano i più belli. Sam vuole lasciare la caccia, rivuole la sua vita normale, la sua donna, il suo cane e, perché no, anche l'univesità (come si evince dall'email sul suo portatile scoperta per caso da Dean).Veramente toccante, ma se devo dirla tutta per certi versi poco convincente. Sam per sua dichiarata ammissione dice di non aver mai avuto nulla del genere ma Jessica e Stanford dove li abbiamo lasciati? Forse la sua frase era un po' troppo azzardata o forse è perchè a Stanford ci era appena andato.

    Altro punto su cui vorrei discutere: i flashback. Quelli di Sam sono così sdolcinati da cariare i denti, e quest'ultimo della torta di compleanno era decisamente più terrificante del purgatorio di Dean. Solo a me non convicono? Inoltre, solo io trovo che la situazione con Amelia sia troppo bella per essere vera? La mia è solo paranoia, o gli sceneggiatori ci stanno depistando? Staremo a vedere, fatto sta che la situazione ed il "change of mind" di Sam non convincono come dovrebbero nonostante le dimostrazioni da perfect life che ci propinano.
    Comunque, i migliori complimenti vanno a Jensen Ackles (Dean Winchester) che per la terza volta torna alla regia di una puntata di Supernatural; possiamo vedere quanto sia cresciuto professionalmente il nostro J. dato che questa volta Dean era ben presente nel corso dell'espisodio.

    PRO:

    La presenza (seppur breve) di Alan Ackles sul set, il padre di Jensen.
    K'uhulajw, Cacao, shi-jiiy
    Dean Winchester dopo un anno in purgatorio ancora riesce a fare battute perverse e questo ci piace.
    La regia di Jensen non è affatto male


    CONTRO:

    I capelli di Sam. Per favore, tagliali!


    In conclusione, episodio accettabile, non al livello dei due precedenti, ma certamente non si può pretendere un'intera stagione con quel tenore. Comunque sicuramente meglio di tutta la settima stagione messa insieme, per cui mi ritengo abbastanza soddisfatta, il caro vecchio Supernatural è tornato e con esso anche le tipiche ed immancabili puntate filler che ogni tanto non fanno mai male.
    Ultima cosa, cari sceneggiatori, ma bisogna fare un patto con qualche demone dell'incrocio per avere più Castiel?


    VOTO EMMY

    http://4.bp.blogspot.com/-Sw-8lADTj_M/T6jX...600/3%252C5.jpg
    Fonte
     
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  4. Sam&Ruby
     
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    FRANCESCA
    CITAZIONE
    il caro vecchio Supernatural è tornato e con esso anche le tipiche ed immancabili puntate filler che ogni tanto non fanno mai male.

    Se nn fosse che puntata''filler''significa:''episodio incoerente kn il resto dell'opera,creato km semplice riempitivo'' (Wiki docet :D )
    E sinceramente la 8x3 è tutto fuorchè un semplice riempitivo :blink: :blink:
    La figura di Brick,il suo aspirare all'immortalità nella vittoria perenne dl guerriero :bandana: :bandana: ,il suo rendersi conto finale che forse c'era e c'è qlks d + importante(l'amore :wub: una vita normale kn la propria compagna :rolleyes: )
    riveste una chiara funzione allegorica(o metaforica,se preferite ;) )nell'intera vicenda d Sam e Dean :sisi: :sisi: rispekkiandone i loro differenti stati d'animo,le loro diverse psicologie,i loro mondi paralleli.
    Ciò detto,la 8x3 nn può,a mio parere,essere in alcun modo considerata un semplice filler :nono: :nono: :nono: :nono:
     
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  5. *Triskell*
     
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    Brynhild, hai praticamente espresso tutto quello che e' il mio pensiero e concordo in tutto. Non voglio rovinare la tua meravigliosa recensione dicendo cose che tu hai saputo esprimere in modo cosi' ampio e chiaro, quindi commento solo dicendo che spero ci siano piu' puntate cosi' e soprattutto che questa stagione non sia l'ultima. Perche' con Sam che batte il chiodo sul "finita questa storia, me ne tiro fuori" ... beh, insomma.... se la stagione fosse alle battute finali, mi parebbe quasi un modo per scrivere l'ultimo capitolo della saga dei Winchester..... Dean che continua a lottare il male, proteggendo da lontano Sam che invece vive una vita normale..... sarebbe forse il finale perfetto, ma decisamente triste. -.-
     
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  6. Chris Winchester
     
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    CITAZIONE (Brynhild @ 24/10/2012, 01:21) 
    Il problema è che, come al solito, nessuno dei due ci prova nemmeno ad ascoltare e capire davvero le ragioni dell'altro. Dean si è incastrato (almeno in questo episodio) in una atteggiamento à la John Winchester nei confronti di Sam, come se il suo "volere cose diverse" fosse un capriccio da ragazzini (ed è forse questa l'unica nota stonata della dinamica tra i due in questo episodio: dove è finito il fratello che accettava il fatto che l'altro fosse cresciuto e dovesse decidere da solo?), SAm ormai sembra aver rinunciato in partenza a tentare di fargli vedere le cose in modo diverso (d'altra parte mi sembra abbastanza evidente che sarebbe come parlare a un muro) e si limita a chiudersi in se stesso e nei suoi ricordi, (auto)convinto che Dean non abbia davvero bisogno di lui.

    Oltre a quotare l'intero post, quoto soprattutto questo, è verissimo quello che dici. Il comportamento di Dean nei confronti di Sam è simile a quello del padre e tra l'altro, il suo atteggiamento mostrato ad esempio nella 5x22, quando da a Sam la possibilità di prendere le proprie decisione senza essere condizionato o giudicato, ora, è andato a farsi benedire? Sono curiosissimo.

    Sam&Ruby
    E' verissimo, in quella recensione hanno totalmente errato il concetto di 'filler'.
     
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  7. jessystorm87
     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 25/10/2012, 11:23) 
    CITAZIONE (Brynhild @ 24/10/2012, 01:21) 
    Il problema è che, come al solito, nessuno dei due ci prova nemmeno ad ascoltare e capire davvero le ragioni dell'altro. Dean si è incastrato (almeno in questo episodio) in una atteggiamento à la John Winchester nei confronti di Sam, come se il suo "volere cose diverse" fosse un capriccio da ragazzini (ed è forse questa l'unica nota stonata della dinamica tra i due in questo episodio: dove è finito il fratello che accettava il fatto che l'altro fosse cresciuto e dovesse decidere da solo?), SAm ormai sembra aver rinunciato in partenza a tentare di fargli vedere le cose in modo diverso (d'altra parte mi sembra abbastanza evidente che sarebbe come parlare a un muro) e si limita a chiudersi in se stesso e nei suoi ricordi, (auto)convinto che Dean non abbia davvero bisogno di lui.

    Oltre a quotare l'intero post, quoto soprattutto questo, è verissimo quello che dici. Il comportamento di Dean nei confronti di Sam è simile a quello del padre e tra l'altro, il suo atteggiamento mostrato ad esempio nella 5x22, quando da a Sam la possibilità di prendere le proprie decisione senza essere condizionato o giudicato, ora, è andato a farsi benedire? Sono curiosissimo.

    Credo che sia condizionato dal fatto che Dean a differenza di quello che dice Sam ha bisogno di lui ora. Non a livello di caccia ma a livello emotivo. Ha probabilmente paura di tornare quello che era in Purgatorio, cioè un assassino senza scrupoli a cui piaceva uccidere. Ora essendo tornato sa di dover tornare quello di prima ma ha bisogno di qualcuno che glielo ricordi chi era. Per questo si oppone così strenuamente al pensiero che Sam possa abbandonare la caccia e lui perchè ha paura sia di perderlo essendo suo fratello, sia di perdere quel barlume di normalità e umanità che ancora ha e che sente nella sua connessione con Sam.
    Diventa chiaro per me nel dialogo in macchina quando Dean gli dice tra le righe che Sam è l'unico con cui possa parlare di certe cose. E' vero, è l'unico, ed è l'unico che possa mantenerlo umano. Ma Sam se ne vuole andare, vuole abbandonare tutto, e Dean allora si sente perso, perchè non vuole pensare a come potrebbe diventare LUI se Sam davvero mollasse (lo si è visto anche nel 5x04 com'era diventato Dean senza Sam).
    Quindi il Dean della settima avrebbe acconsentito senza fare storie a Sam di andarsene, il Dean dell'ottava non ce la fà, non vuole accettarlo perchè sente che Sam è la sua unica connessione con l'umanità dopo un anno passato in Purgatorio in mezzo ai mostri.

    Questo è quello che penso ;)
     
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  8. Chris Winchester
     
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    In effetti è così, anche perchè è appena ritornato dal Purgatorio.
     
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  9. jessystorm87
     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 25/10/2012, 11:40) 
    In effetti è così, anche perchè è appena ritornato dal Purgatorio.

    Eh appunto. Credo che ci si dimentichi che ha appena passato un anno non alle Hawaii ma in Purgatorio. Ha ancora dello shock post traumatico, sta ancora cercando di riadattarsi alla sua vecchia vita e Sam che continua invece a dirgli che mollerà tutto, che tornerà ad una vita normale ecc. non lo stanno aiutando.
    Non ne faccio una colpa a Sam eh, perchè lui ha tutto il diritto di volersi fare una vita. Ma Dean dall'altro lato vorrebbe solo un pò di normalità (che per lui vuol dire cacciare insieme a suo fratello) per riuscire a riadattarsi sulla terra e riprendere in mano quello che era prima di andare in Purgatorio. Ma diventa difficile se tuo fratello continua a dirti che te la puoi cavare benissimo da solo, che non hai bisogno di lui, che lui vuole mollare tutto...e quindi Dean reagisce tipicamente alla Dean, facendo finta di non sentire, e bollando la cosa come un desiderio temporaneo da parte di Sam perchè è lo stesso Dean a non volerlo accettare e a non poterlo accettare ora come ora. Dean ha semplicemente paura di una possibile vita senza Sam dopo il suo viaggetto in Purgatorio.

    Credo che entrambi i ragazzi abbiano ragione nelle loro rispettive visioni. E credo anche sia normale che non riescano a capire l'altro. Come può uno che ha passato un anno in Purgatorio capire il desiderio dell'altro di una vita normale? Come può uno che ha passato una vita normale capire come ti può cambiare un anno in Purgatorio e cosa ti può far diventare? E' IMPOSSIBILE per entrambi capirsi ora come ora. Col tempo sicuro lo faranno, ma ci vorrà MOLTO tempo probabilmente.
     
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  10. thinias
     
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    CITAZIONE (jessystorm87 @ 25/10/2012, 11:49) 
    Credo che entrambi i ragazzi abbiano ragione nelle loro rispettive visioni. E credo anche sia normale che non riescano a capire l'altro. Come può uno che ha passato un anno in Purgatorio capire il desiderio dell'altro di una vita normale? Come può uno che ha passato una vita normale capire come ti può cambiare un anno in Purgatorio e cosa ti può far diventare? E' IMPOSSIBILE per entrambi capirsi ora come ora. Col tempo sicuro lo faranno, ma ci vorrà MOLTO tempo probabilmente.

    si anche secondo me il succo è questo, alla fine hanno voluto farci vedere proprio questo. L'aver vissuto due esperienze così diverse, li ha cambiati entrambi in un modo molto forte, tanto da non riconoscersi più nemmeno come spiriti affini. Se è vero che Sam non mostra trasporto verso Dean, in parte è vero che nemmeno Dean mostra di capire quello che è succesos a Sam.
    Il problema come sempre è che entrambi stanno nascondendo delle informazioni fondamentali, per cui capirsi diventa ancora più complicato.
    Non credo che in nessuno dei due ci sia la volontà di ferire l'altro, ma credo che al momento siano entrambi commpletamente assorbiti verso loro stessi e non riescano in effetti a percepire e comprendere, la portata dei problemi l'uno dell''altro
     
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  11. *Triskell*
     
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    mai come in questa puntata si e' visto in effetti la differenza tra i Bros: Dean ha passato un anno normale con Lisa e Ben, ma abbiamo visto tutti che alla fin fine non era a suo agio... infatti non ci ha pensato molto a prendere l'Impala e a ricominciare la caccia non appena ha rivisto Sam. Era combattuto quest si', ma il suo dubbio era dovuto al fatto che "non voleva mollare". Sam invece nella sua vita normale stava bene. Anzi benissimo. Non si e' neppure preoccupato di cercare Dean (ma sara' poi vero??) cogliendo la classica palla al balzo del, come dice lui stesso, essere rimasto solo per cominciare una nuova vita.... mi ha fatto molta tenerezza alla fine dell'episiodio, quando Amelia gli chiede se non ha mai visto una torta di compleanno: il suo sguardo voleva dirle che i suoi compleanni erano stati un po' diversi da quelli delle altre persone, e per la prima volta mi ha .... come dire.... commosso. Chissa', forse e' stato proprio quel compleanno festeggiato "normalmente" che gli ha fatto prendere la decisione di mollare tutto: vita passata e Dean compresi.....
     
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  12. jessystorm87
     
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    CITAZIONE (*Triskell* @ 25/10/2012, 14:29) 
    mai come in questa puntata si e' visto in effetti la differenza tra i Bros: Dean ha passato un anno normale con Lisa e Ben, ma abbiamo visto tutti che alla fin fine non era a suo agio... infatti non ci ha pensato molto a prendere l'Impala e a ricominciare la caccia non appena ha rivisto Sam. Era combattuto quest si', ma il suo dubbio era dovuto al fatto che "non voleva mollare". Sam invece nella sua vita normale stava bene. Anzi benissimo. Non si e' neppure preoccupato di cercare Dean (ma sara' poi vero??) cogliendo la classica palla al balzo del, come dice lui stesso, essere rimasto solo per cominciare una nuova vita.... mi ha fatto molta tenerezza alla fine dell'episiodio, quando Amelia gli chiede se non ha mai visto una torta di compleanno: il suo sguardo voleva dirle che i suoi compleanni erano stati un po' diversi da quelli delle altre persone, e per la prima volta mi ha .... come dire.... commosso. Chissa', forse e' stato proprio quel compleanno festeggiato "normalmente" che gli ha fatto prendere la decisione di mollare tutto: vita passata e Dean compresi.....

    Il mio problema con quella scena finale è però che mi vogliono far credere che Jessica non gli abbia mai preparato una torta? Capisco il concetto ma una parvenza di vita normale Sam l'ha già avuta prima della prima stagione quindi mi risulta difficile credere che nessuno gli abbia mai preparato una torta. Capisco dove vogliono andare a parare ma ci sono delle cose che non mi convincono.
     
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    Lilith vs Sam

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    In effetti sembra quasi che la povera Jessica sia, come dire, stata messa un po' nel dimenticatoio. <_< Però, come accennavo nel mio (ehm :P ) lunghissimo commento, si può pensare che anche durante i pochi (quanti? 1-2-3?) anni passati con lei Sam non si sia mai sentito davvero e completamente "normale", sereno e tranquillo:

    1) suo padre e suo fratello erano comunque ancora sulla strada a portare avanti l'"attività di famiglia", il che significava:
    1a) che da un momento all'altro poteva arrivargli la notizia della morte dell'uno o dell'altro o di entrambi;
    1b) che da un momento all'altro uno dei due o entrambi potevano presentarsi alla sua porta in cerca di aiuto (come infatti avviene); il che a sua volta significava
    1b-bis) cercare di trovare una scusa o una spiegazione per Jessica (che infatti resta un po' perplessa... mi chiedo cosa sarebbe successo con Sam al suo ritorno se non fosse morta);

    2) doveva continuamente mentire sul passato e sul presente, non poteva veramente parlare della sua famiglia, e quindi era costretto (se anche John non lo avesse praticamente "esliliato") a tenersene lontano, quasi a far finta di non conoscerli (e mi chiedo: se si fosse davvero sposato con Jessica, li avrebbe invitati al matrimonio?);

    3) negli ultimi mesi, i sogni sulla morte di Jessica, uguale a quella della madre, per quanto all'inizio ovviamente non considerati premonitori, non erano certo una cosa su cui confidarsi, e dovevano angosciarlo un bel po', e probabilmente li considerava uno strascico della sua vecchia vita che tornava a perseguitarlo (e mi chiedo, again: chissà se ha avuto incubi anche durante l'anno con Amelia? magari su di lei?)

    Quindi credo che nemmeno con Jessica abbia assaporato una "normalità" e serenità così completa come quella assaporata con Amelia.

    A meno che, come insinua l'autrice dell'articolo, i ricordi di Sam non siano DAVVERO dei ricordi e non nascondano qualcosa (in effetti sono quasi troppo belli e idilliaci, stile "mulino bianco", per essere veri).

    Ah, a proposito di "puntata filler" e scempiaggini simili: è una cosa su cui sto riflettendo da parecchio, e non solo a proposito di SPN, e un articolop ubblicato di rencente su ItalianSubs (o meglio, i commenti all'articolo) ha riacceso la mia riflessione sul come il nuovo modo di impostare i prodotti seriali, con una trama orizzontale sempre più presente e importante, fino a sostituirsi completamente a quella che era la caratteristica tipica della narrazione "seriale" (ossia una successione di singole storie autoconcluse di cui però restavano fissi protagonisti e ambientazione), abbia completamente stravolto la percezione dello spettatore sui singoli episodi/puntate e sulla qualità di una serie. Ma l'argomento è complesso e non riguarda solo SPN, quindi non è il caso di parlarne qui.
     
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  14. llamanator
     
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    Episodio interessante!

    Sam ha sempre voglia di mollare! io da una parte lo capisco! dopo tutti sti anni si sarà pure rotto le scatole di stare sempre appresso ai mostri e sopratutto dopo aver provato cos'è una vita normale ovviamente l'ha preferita alla realtà che vedono tutti i giorni lui e Dean!
    Dean non è contento di questa cosa...io non capisco perchè non lo lascia vivere! adoro Dean,è il mio preferito,ma se non sono d'accordo con lui lo dico! in fondo quando lui ha voluto provare a farsi una vita normale Sam gliel'ha lasciato fare...anzi è stato proprio Sam a convinccerlo perchè lui voleva continuare a cacciare,se ricordo bene!
    Ora che è Sam che vuole una vita normale Dean dovrebbe lasciarlo andare!
    Certo..Supernatural non sarebbe lo stesso con un solo Winchester ma chi lo sa...forse tornerà Cass....e forse è pure l'ultima stagione...chi lo sa!

    Voglio sapere che fine ha fatto Cass! Continuo a sperare che sia vivo!
     
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  15. BraveLittleAnt
     
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    Sicuramente non sarebbe la stessa cosa con un solo Winchester...però questo inizio di stagione mi ha fatto venire dei sospetti, magari è proprio in questa direzione che stanno andando. Quando Dean se la prende per i discorsi di Sam e gli fa notare che non ha altri fratelli con cui condividere la vita da cacciatore, ho pensato che in realtà esistono almeno altre due persone che Dean considera o considerava come "fratelli", anche se magari non al pari di Sam: uno è Benny e uno è Cass!
    Sono quasi sicura che Sam non la stia dicendo tutta. Ma se si fosse veramente "rintanato" per un anno intero, e se fosse deciso ad andare fino in fondo con il suo progetto di mollare? Sapere che Dean può contare su qualcun altro sarebbe una motivazione in più per smettere di cacciare...
     
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487 replies since 27/6/2012, 10:29   9470 views
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