Dark Side-La chiave di diaspro rosso di Iside

Sopportatemi ancora un pò..

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    Beatrice

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    Povero Sammy :(
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    “Ragazzo mio “ disse Bobby solenne, prendendo il portatile rotto dal pavimento “ Nemmeno tu sei stato un pozzo cristallino, voi Winchester siete dei maestri nel gestire il dolore a modo vostro”

    Beh su questo do ragione a bobby, sn davvero bravissimi in quel campo!! ovviamente sn sarcastica eh :)
    Uh Cass si è deciso a rispondere alla chiamata, era ora!!! Mmh però come al solito nn si spreca tanto con il dare informazioni..
    Moh New York?? Xk?? Certo k poteva ben dare ai due un passaggio dato k l'Impala se l'è presa Sam.. spero k torni e nn faccia niente di stupido!
    Attendo il prox cap



     
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  2. Vivaldi4love
     
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    bellissimo capitolo Cris :o:
    *O*
    Mi piace la piega che stanno prendendo gli eventi... dunque si va a New York, la mia amata New York... è in questa città che ambiento molte situazioni quando scrivo *O*
    ^^
    Brava!
     
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  3. fuffimary
     
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    wow che situazione!! si va a New York a quanto pare. chissà cosa succederà. certo che Cas si è sprecato, se diceva altre 2 parole finiva all'inferno?
    bel capitolo attendo il seguito
     
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  4. sahany09
     
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    Una persona in grado di convertire un demone in un angelo?
    STRAORDINARIO!!!
    Spero proprio che i bros trovino un aiuto in una situazione pesante, con un Sam disperato !!!
    Bravissima !!!!!
     
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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Grazie Bea, Romy, Fuffy e Sahany Siete state gentilissime ^_^
    Sono contenta che vi sia piaciuto ^_^
     
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  6. Vivaldi4love
     
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    :sisi: ;)
     
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  7. sahany09
     
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    :) :)
     
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    Grazie ancora a tutti :wub: Ed ecco a voi altri capitoli in arrivo.. Spero che vi piacciono...:pray: :pray:

    Tempi imprecisati- Alle foci del Nilo
    Corro..
    Ho Apopi, il serpente del caos alle calcagna…
    Non vogliono che io recuperi il corpo del mio amato,
    non ho la forza per utilizzare i miei poteri,
    contro di loro,
    devo conservarle, per lui..
    per Osiride…
    per il mio amato…
    Una giovane donna di circa trenta anni, dai capelli scuri, uscì fuori da un canneto e corse a perdifiato verso un luogo riparato. Aspettò che Apopi, il serpente del caos, strisciasse fuori dal suo campo visivo e uscì di nuovo dal nascondiglio. Come dea della magia, Iside aveva il potere di incenerirlo. Gli bastava tanto così… Ma non adesso, non ora.. Era troppo preoccupata per Osiride e poi doveva conservare le forze se doveva poi combattere contro l’esercito di Seth…S’avvicinò alla cassa d’oro ricoperta da aculei e con un grande sforzo l’aprì.
    “Osiride” disse Iside con la voce strozzata.
    Il suo amato era lì accanto a lei, smembrato in quattordici parti, dentro quella cassa che navigava placida all’interno del fiume. Tutto per uno stupido risentimento da parte di Seth e della sua incapacità di..
    “Salve sorella mia” disse una voce conosciuta alle proprie spalle.
    Iside si girò, reggendo un bastone di luce, pronta a combattere chiunque fosse al servizio di Seth, ma fu con grande sollievo che era solo Anuquet. Anuquet era un’antica divinità del Nilo, che molto spesso presidiava al passaggio dei morti. In quel momento era una giovane donna, di circa trenta anni, con i capelli a treccine, occhi neri, una tunica povera decorata con lapislazzuli e onice, e un copricapo di piume di ibis. In quel momento stava seduta all’interno di un fiore di loto.
    “Salve Anuquet” disse Iside.
    La divinità del Nilo la guardò per un po’ e sospirò “Ci si aspetta tempi bui”
    Iside non rispose, impegnata a trascinare la cassa in un luogo riparato e poi disse “Allora dovremmo chiamare Ra a fare luce sulla faccenda”
    Anuquet intrecciò le dita e la potenza del fiume si sgonfiò, impedendo così che l’acqua rovinasse la coltivazione di un povero contadino. Era una divinità molto amata dai contadini “Non sto parlando dell’Egitto”
    “E allora di che cosa?” domandò Iside preoccupata.
    “Tra pochi anni un angelo cadrà”disse Anuquet profetica “Questo angelo diventerà il signore dell’inferno e un giorno rinchiuderà un suo simile, affinchè tutti i mostri invadino la terra, sia qui che nella mitologia greca”
    “Ma io devo aiutare Osiride a ritornare in vita, insieme a mia sorella Nefti” obiettò Iside “Io non li posso aiutare”
    “Seth verrà sconfitto da Horus tra qualche anno, durante il primo regno del primo faraone, al calar delle tenebre” profetizzò Anuquet “Qui si parla di un evento che potrebbe compromettere l’equilibro”
    “E cosa dovrei fare io?”
    “Tu sei la prescelta per creare una cosa” disse la divinità del Nilo enigmatica “Dammi la mano”
    Iside lasciò a malincuore il corpo dell’amato e prese la mano di Anuquet. Il terreno sotto di loro cominciò a tremare e dalle mani delle due Dee, comparve una striscia di luce bianca e un fuoco rosso che si unirono per formare una chiave d’argento con un diaspro rosso, incastonato in mezzo.
    “Con questa chiave i prescelti chiuderanno l’angelo” sentenziò Anuquet “In un luogo dove non potrà nuocere a nessuno”
    Poi la divinità del Nilo stava per scomparire, quando Iside la fermò stupefatta “Come si chiama l’angelo imprigionato?”
    “Nel tuo cuore sai già chi è” disse Anuquet criptica e poi scomparve.
    Iside guardò il punto dove Anuquet era scomparsa e poi si girò. Ra era appena salito nel cielo, regalando a tutti un’altra giornata di luce. Strinse con forza la chiave e chiuse gli occhi. L’oggetto brillò per un momento e poi scomparve anch’esso. La dea della magia si guardò intorno alla ricerca, ma non lo trovò. Chissà forse era andato a svolgere il suo lavoro…
    Poi guardò Osiride.
    “Non preoccuparti amore, ti salverò”
    Poi il suo pensiero andò a quei prescelti misteriosi che dovevano salvare la Terra. Chi erano? Stava per iniziare la magia per ricomporre il corpo di Osiride, quando uno squillo di tromba la fece sussultare. Seth la stava per raggiungere.

    3/Novembre/2012 New York ore 3.30 Fire Horse
    Night Club


    “Signori” disse il presentatore, un uomo panciuto dai capelli radi e occhi neri, a una massa di uomini sognanti“E gentili donzelle che state qui a controllare i vostri mariti, ecco a voi la nostra coppia del momento, Nicole e Andrew”
    Da un palco tutto scintillante uscirono fuori una coppia, un uomo dai capelli castani e occhi verdazzurro, con un gilè di pelle nera e una donna dai capelli nero corvino e un vestito provocante, che scopriva più del dovuto. I due ragazzi s'inchinarono e cominciarono a fare il loro balletto sensuale.
    “Ah però “ disse un uomo bevendo un mohito “Sono abbastanza bravi in questo campo”
    In quel momento l'uomo aveva preso la donna e la stava facendo volteggiare sulle note di “Telephone” di Lady Gaga, strappando un largo numero di consensi e fischi ammirati. Alcuni giovani uomini, dell'età approssimativa di circa ventisei-trentanove anni, salirono con baldanza sul palco e sulle note di “Obsessed” di Mary Carey, cominciarono a ballare un lento, insieme a Nicole. La donna seppe stare con loro per un po', stuzzicandoli e facendo divertire Andrew. Stavano insieme da oltre 11 anni e la gelosia in questi campi non era gradita.
    “Chi vuole che mi tolgo...?” disse la donna provocante.
    “E c'è bisogno di chiederlo?
    Una sfilza di risatine interruppero il silenzio che si venne creare. E la musica cambiò in Usher Featuring Pitbull “DJ Gotta Falling Love”
    Il presentatore aveva una strana luce negli occhi..molto probabilmente stava facendo un pensierino sui soldi che avrebbe incasso in quella serata.
    Una giovane donna bevve un angelo azzurro “Concordo con te” poi girandosi verso un altro uomo lo rimproverò aspramente “Hai intenzione di rallegrarci con le tue battute?”
    “No, ho intenzione di andare al Cirque du Soleil” disse l'uomo irritato “Lasciami in pace Cassandra”
    “Oh mai dai” disse Cassandra “Non puoi stare sempre triste per lei Richard”
    L'uomo alzò gli occhi e sospirò “Per ora sono così”
    In quel momento Nicole uscì dal palco e cominciò a strusciarsi contro Richard. L'uomo l'assecondò per un po' e poi disse “Sarà per la prossima volta, dolcezza”
    La ragazza non se la prese e con un balzo saltò nel palco a baciare il suo Andrew.
    “Richard, ma dai non fare il guastafeste” disse un amico un po' alticcio, bevendo un altro po' di whisky doppio malto “C'è la bella Nicole che voleva strusciarsi con te e tu non vuoi farti un giro?”
    “Ti offro la mia corsa Simon” sghignazzò l'uomo “Io me ne ritorno a casa”
    “Ma dai” lo implorarono gli amici “Resta”
    Ma già Richard era uscito dal night club e per un po' la musica altisonante del locale rimbombò per un po' nei quartieri. Chiuse piano la porta e sospirò. La sua amata New York, la sua New York da incorniciare. Cominciò a camminare, trovandosi all'improvviso davanti a Ground Zero. Scosse la testa, pensando all'attentato che aveva sconvolto la sua città..
    Poi il suo pensiero andò a Alexandra.
    L'aveva amata, gli aveva dato tutto quello che poteva, l'aveva inserita anche all'interno del casting di Flowers and Hearts, la nuova compagnia di moda in voga nel momento.. e poi nulla di fatto. Chiuse gli occhi azzurri e si mise le mani in tasca. Erano le 3.30 del mattino, ma la città brulicava di vita.
    Passò vicino a un bravissimo jazzista e svoltò verso una strada buia. Come al solito i netturbini non avevano preso la spazzatura e trovare il portone d'ingresso do casa sua.
    “E meno male che paghiamo le tasse” disse Richard sarcastico.
    Affondò le mani in tasca e prese un mazzo di chiavi. Trafficò un po' per cercare la chiave giusta e la stava per mettere nella toppa..quando..
    “Grrrrrrrrrrr”
    “Chi c'è?” disse Richard sospettoso “Fatevi avanti”
    Ma non rispose nessuno...L'uomo sospirò e disse “Solo frutto della tua immaginazione, solo frutto della tua immaginazione, adesso prendi un paio di gocce di tranquillanti e dormi”
    “Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrr” ringhiò di nuovo la voce sconosciuta.
    Richard si guardò intorno intorno spaesato e disse con voce strozzata “Se è uno scherzo, non lo trovo di buon gusto”
    “Grrrrrrrrrrrrrr”
    Richard prese dalla tasca una piccola lampada e fu la sua rovina. Un uomo alto due metri e mezzo gli si avventò addosso. L'uomo cercò di difendersi in tutte le maniere, essendo campione di karatè, ma sembrava che nulla lo scalfisse.
    “Mi fai il solletico” disse l'uomo misterioso sghignazzando.
    “Chi sei?” domandò Richard terrorizzato “Ti posso dare tutto quello che vuoi, ho soldi, ho molti soldi, ma non farmi del male”
    L'uomo ridacchiò e scosse la testa “Oh ma non mi interessano i soldi, mi interessi tu”
    Poi aprì la bocca, rilevando una fila di denti appuntiti.
    “Maledizione” disse l'uomo terrorizzato.
    Richard cercò di scappare verso casa, ma l'uomo misterioso fu più veloce di lui e il muro si dipinse di un nuovo colore, rosso sangue. Nel cielo c'era la luna piena.
    Il licantropo soppesò il cuore e cominciò a mangiarselo davanti agli occhi inorriditi del moribondo Richard Wilson. Nessuno aveva sentito le sue grida, a causa della musica altissima dei locali, e il licantropo uscì comodamente, confondendosi tra la folla. Per quella sera aveva fatto uno spuntino.
    “E meno male che Hesediel è imprigionata all'inferno”

    4/Novembre/2012 ore 7.30 del mattino
    Casa di Richard Castle

    “Allora che ne pensate di questo titolo.... Omicidio all'Empire State Building?”
    Un uomo stava finendo di correggere le bozze del suo ultimo capolavoro e stava guardando speranzoso le due donne accanto a lui.
    “Bè Ric” disse la madre storcendo un po' il naso “Non è nel tuo stile”
    Richard Castle si passò la mano sui capelli castani e si rivolse alla figlia, un ragazza dai capelli rossi che in quel momento stava bevendo un succo d'arancia “Mi trovo d'accordo con la nonna papà”
    “Lo trovate scontato?” disse Richard Castle stupefatto.
    “Bè” disse Alexis “Hai scritto un capolavoro che intreccia una storia di spionaggio internazionale e un assassino di tutto rispetto e tu lo vuoi chiamare così..Sarebbe un insulto al tuo personaggio, Niki it”
    “Forse hai ragione” disse l'uomo mordicchiandosi il labbro “Ma per ora sono in fase decrescente per quanto riguarda i titoli”
    “Avrei bisogno di una bella dose di omicidi” disse la madre ridacchiandosi
    “Mamma” disse Richard irritato e in quel momento il telefonino squillò e rispose “Pronto, Castle?”
    “Sono Montgomery Castle” disse una voce maschile “Serve il tuo aiuto”
    “Beckett è già lì?”
    “Ovvio Castle” disse il capo del dipartimento divertito “Qui c'è una scena che tu non potresti mai immaginare”
    “Mi vuoi sfidare?”
    “E che sfida sia”
    “Arrivo subito”
    “Allora papà, il crimine ha deciso di farsi vivo?”
    “Sembrerebbe di sì” disse lo scrittore un po' emozionato “Non aspettatemi per cena”
    “Non ti preoccupare Ric” disse la madre “Lo sappiamo”
    Lo scrittore abbracciò affettuosamente la figlia e uscì dall'appartamento, con il pensiero di Beckett. Sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe dichiarato il suo
    amore a lei?
    Era semplice dare il proprio cuore alle parole scritte che a quelle della persona amata.
    *
    Una fila di agenti era disposti intorno a una porta di ciliegio blindata. Una donna dai capelli castani e occhi castani stava parlando a un suo subalterno “C'è qualcuno che ha potuto vedere tutto?”
    “No Beckett” disse Esposito sconsolato “Nessuno ha visto niente”
    “Poi ieri sera i locali erano quasi pieni” disse un altro agente “Sarà stato difficile sentire le sue urla”
    I tre agenti guardarono l'uomo che era riverso sulle scale, con la cassa toracica completamente fracassata e il cuore strappato.
    “Mi domando chi possa essere stato?” disse la donna stranita “Questo va quello che ho visto”
    “Salve a tutti” disse Richard Castle.
    “Salve Castle” disse Beckett “Spero che non hai mangiato”
    “Sono di stomaco forte io” disse Richard “Cosa abbiamo ora?”
    “Guarda tu stesso”
    Richard Castle oltrepassò la famosa striscia gialla che delimitava la scena del crimine e fischiò “I criminali hanno avuto inventiva”
    “Geloso Castle?” disse un agente sghignazzando.
    “No, solo sorpreso” disse lo scrittore meravigliato “D'altronde ci sono due categorie di persone che uccidono la gente.. gli assassini e gli scrittori di successo”
    “E infatti tu uccidi la mia pazienza” disse Becky sarcastica.
    “Adulatrice”
    Poi lo scrittore si mise a guardare il cadavere di Richard Wilson e guardò la giovane donna di colore “Allora?”
    “Bè a parte che ieri non dovevo andare al cinema a vederti Bloody Knife-Il coltello che squarcia 3d” disse il medico legale “Questo poverino ha avuto un bel modo di morire, ha graffi in tutte le parti del corpo, ecchimosi e come se non bastasse qualcuno gli ha sfondato lo sterno e gli ha mangiato il cuore”
    “Gusti raffinati, devo dire” disse Beckett ironica.
    “Come i licantropi” disse Castle emozionato.
    “Castle non siamo nei tuoi romanzi” lo rimproverò la donna.
    “Pensateci un licantropo in città” disse Castle “Affamato di sangue che si aggirava furtivo per la città...so di due bravissimi ragazzi che li cacciano”
    “Smettila di bere caffè alla mattina” gli consigliò Beckett “Ti fa male”
    Lo scrittore girò intorno al cadavere e notò una cosa, un ciuffo di pelo grigio e un simbolo, una fiamma rovesciata “Secondo voi cos'è?”
    “Non ne ho la più pallida idea” disse Beckett stranita “Ma di una cosa è sicura..Questo non è un caso come tutti gli altri”
    “Sono d'accordo con voi” disse un agente “Hanno chiamato dall'Fbi dal dipartimento comportamentale, stanno venendo da noi”
    “Il dipartimento comportamentale?” disse l'agente stupefatta “Ma se è stata solo un caso”
    “No, ci sono stati una ventina di omicidi da qui a San Francisco” disse il capo della polizia Montgomery, arrivando all'improvviso “Un ragazzo con la testa spaccata, uno ricoverato al Centro grandi ustionati, una ragazza dissanguata, un intera famiglia che si è ammazzata a vicenda e l'agente che è andato sul posto, ha trovato il capofamiglia con gli occhi neri che sghignazzava felice.. Poi ha visto il fumo nero che usciva dal corpo dell'uomo e...” scosse la testa “Non ci credereste mai”
    “Mettici alla prova, capo”
    “Bè il fumo nero è uscito dall'uomo e si è impossessato di una giovane donna incinta” disse Montgomery tremando “La povera donna ha sparato a un'intero supermercato e dopo il fumo nero è uscito da lei” scosse la testa “Non chiedetemi di entrare nei dettagli, perchè non ci riesco”
    “Una cosa in grande stile”disse Richard Castle.
    Poi tutti insieme guardarono Richard Wilson, riverso a terra, morto, sperando di trovare qualche risposta. Ma l'uomo aveva lasciato i propri segreti nella morte.

    4/Novembre 2012 ore 5.30 del mattino
    Casa di Bobby Singer


    “Sam, sono io Dean” disse il fratello maggiore dei Winchester “è venuto Castiel e ci ha detto che ci sono stati dei casi..Per favore non fare cazzate”
    Dean chiuse il cellulare e guardò Bobby e Violet “Gli ho mandato un messaggio”
    “Sta tranquillo” disse Violet “Ritornerà presto”
    Il ragazzo la baciò teneramente e Bobby disse “Lasciamo sbollire la sua rabbia”
    Dean chiuse gli occhi e disse per cambiare argomento “Allora il dj dell'inferno quali dischi ha messo?”
    “Guarda tu stesso” disse Bobby misterioso.
    Per un po' Dean non disse nulla, attento a leggere ogni minuscolo dettaglio dei casi e sospirò ironico “Voglio pagati gli straordinari”
    “Un attacco di vampiri, licantropi, sirene, draghi, arpie etc” concordò Bobby “Una cosa in grande stile e una prolificazione di demoni nel Montana”
    “Avevano un meeting per caso i mostri?” disse Violet.
    “Non lo so” disse Dean sospirando “Ma adesso mi sono stufato con Lucifero..un po' di novità”
    Il telefonino ancora non squillava.. Chissà cosa stava facendo Sam. Violet guardò il cielo e sperò che non facesse nulla di sconsiderato. Christine le mancava molto.
    “Io sarò sempre il tuo arcangelo custode”aveva detto, durante uno scontro contro un mutaforna.
     
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  9. fuffimary
     
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    che bello questo cap :wub: poverina Violet. Christine manca tanto anche a noi
     
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    Grazie Fuffy :wub: Sono contenta che ti sia piaciuto ^_^ Eh sì Christine manca tantissimo..

     
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    Beatrice

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    Bel capitolo!!!
    Ihihihi hai messo Castle??
    Attendo il prox cap!!!
     
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  12. Vivaldi4love
     
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    ma wow Cris!!! Hai messo tutti, pure Rick Castle
    BRAVA!
     
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  13. sahany09
     
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    Ehi, ma che capitolo coi fiocchi!!
    La mitologia egizia, Castle.....e chi più ne ha, ne metta!!
    Ottimo Gabrielle !!
    Intrigante !!!!
    Vai così!!!
    Arrivooooooooooooooooo !!!!!!!!
     
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    Grazie Bea, Romy e Sahany Sono contenta che vi sta piacendo Siete state gentilissime^_^
     
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    Ecco a voi un altro capitolo della fanfiction... Spero che vi piaccia, ho cercato di fare del mio meglio ^_^

    4/Novembre/2012 ore 22,30
    Lungo la strada con l’Impala


    “Che ti amo
    Ti ho amato tutto il tempo
    E mi manchi
    Così troppo lontana per troppo tempo
    Sogno che tu sarai con me
    E non andrai via
    Smetto di respirare se
    Non ti rivedo ancora una volta“

    La radio dell’Impala era sintonizzata su Far Away dei Nickelback, ed era molto adatta alla situazione del momento. L’auto sfrecciò alla massima velocità e Sam Winchester stava viaggiando senza una meta ben definita. Era da due giorni che viaggiava, con il cellulare spento, solo con i suoi pensieri. Non aveva dormito neanche un minuto, perché sapeva che si addormentava, l’avrebbe rivista quella scena. Era eccitato dal troppo caffè, troppo stanco, desideroso di riaverla tra le sue braccia, quel piccolo angelo che aveva dato una parvenza di normalità. A quella vita che era più anormale che normale. Non voleva sentire Dean, non voleva sentire Bobby, non voleva sentire Violet…
    Solo con i suoi pensieri.
    “Christine mi manchi” disse il fratello minore dei Winchester tamburellando sul volante “Mi manchi terribilmente”
    “Io ho 22 anni e tu 29” aveva detto ridacchiando.
    La sua risata era come un balsamo nelle sue vene e nel suo corpo..
    Ingranò la marcia e l’auto ripartì sgommando. Mentre si allontanava, vedeva ogni singolo istante in cui quel grandissimo figlio di buttana l’aveva presa, per potarla all’Inferno…
    Sammmyyyyy…
    Il fuoco aveva avviluppato l’intera figura dell’arcangelo della giustizia e della misericordia e lui non aveva potuto salvarla. L’aveva afferrata per le braccia, per poi vederla scivolare. Si sentiva così impotente, così inutile.. Si ricordò quel giorno di maggio in cui l’aveva conosciuta per la prima volta, quando lo aveva chiamato Brontolo…
    Sammmmyyyy..
    Quell’urlo gli riempiva i sogni, gli riempiva la testa, gli faceva ricordare il periodo in cui prendeva sangue demoniaco e si sentiva sporco…S’accorgeva che Dean, Violet e Bobby lo guardavano angosciati, ma non ci poteva fare nulla. Fino a quando non la salvava, Sam non avrebbe avuto pace. Con uno scatto aprì un vano portaoggetti della macchina. Con un gesto brusco aprì il cellulare e sentì il messaggio di Dean. Non poteva scappare per sempre.
    Chiamò Dean.
    “Sam, ma dove sei?” disse Dean preoccupato “Non fare cazzate e non maltrattare la mia piccolina”
    “L’impala sta bene” disse Sam lasciando scappare una risata “Non preoccuparti”
    “Ritorna a casa, Cass ha deciso di rispondere alle mie chiamate” disse Dean “Qui tra poco chiamiamo la squadra di Senza Traccia”
    “Ahahah non credo di essere così importante “ disse Sam triste e poi in tono sferzante. “Ah ha deciso di attivare la linea telefonica?”
    “Già” disse Dean in tono amaro “Quell’angelo non me la racconta giusta, non vorrei che ritornasse quello di prima” poi ripetè di nuovo “Sam abbiamo bisogno di te”
    “Solo un altro giro” promise Sam sospirando.
    Un momento di silenzio…
    “So come può sentire una persona che ha perso qualcuno di importante, l’ho passato sulla mia pelle” disse Dean “Christine manca a tutti qui e ti aiuterò a salvarla insieme a Violet e a Bobby. Conta su di noi”
    “Grazie Dean” disse Sam commosso e poi chiuse la telefonata.
    Ritornò in un battibaleno ai suoi pensieri e a Christine. Stava per girare in un incrocio, quando una voce conosciuta disse “Non puoi scappare per sempre”
    Castiel era lì che lo stava fissando con durezza. Aveva un trench sporco di terra e gli occhi azzurri erano più scuri che mai.
    “Nessuno ti ha mai detto che non si entra senza permesso?” disse Sam furibondo
    “Non puoi scappare Sam, abbiamo bisogno di te”
    Una frenata potente interruppe tutto e Sam ringhiò “Abbiamo, abbiamo, ma la verità è che voi angeli siete degli stronzi anche voi stessi”
    Un lampo di luce e Sam Winchester si ritrovò una lama angelica vicino alla giugulare, Cass sibilò “Non lo dire”
    “Hai permesso che la mia amata andasse all’inferno una seconda volta!” disse Sam trattenendo le lacrime “Voi angeli siete peggio dei demoni”
    “Non credere che io non voglia che Hesediel non ritorni” disse Cass “Ma c’è in ballo qualcosa di molto grosso”
    “Cosa?”
    “Non sono affari che ti riguardano” disse Cass in tono misterioso e dopo scomparve.
    “Sei un miserevole codardo” disse Sam gridando “Non farti mai vedere”
    Cass si materializzò in fondo alla strada e cominciò a piangere..Come poteva dire a Sam che non ci godeva a vederli soffrire? Non poteva dirlo. Aprì le ali e si librò nel cielo, lasciando che la brezza notturna lo calmasse.
    “Maledizione” disse Sam furibondo “Ci mancava solo la visita a sorpresa di Cass”
    Dopo la sua dipartita all’inferno era spuntato John Smith, il prescelto di Cassiel, che era morto ed era stato il primo caso, il primo in cui aveva incontrato Christine. Troppi dubbi, troppe risposte nascoste.. La strada si presentava come una lunga strada lastricata di oscurità.
    Io verrò da te,
    combatterò per te,
    solo per te…
    La macchina sfrecciò ancora più velocemente e non si accorse che due giovani erano in mezzo alla strada. Erano una ragazza dai capelli castani e occhi castani,con una veste blu ghiaccio e due ragazzi che, però, restavano nell’ombra. La ragazza estese le braccia e congelò il motore dell’Impala. La macchina andò su di giri e Sam recuperò con gran fatica il controllo. La ragazza era ancora in piedi in mezzo allo asfalto. Sam la guardò stupefatto, era convinto di averla investita, uscì dalla macchina e camminò verso la misteriosa persona. Emanava una luce blu ghiaccio e non sembrava di questo mondo.
    “Ehi tutto bene?” disse Sam preoccupato.
    Per un po’ la figura misteriosa non disse nulla e Sam pensò che non aveva sentito “Stai bene?”
    La ragazza misteriosa si girò e Sam Winchester ebbe l’impressione di guardare l’inverno.
    “Tu sei Sam Winchester” disse la ragazza in tono monocorde “Ho sentito parlare molto di te”
    “Mi fa sembrare un sorvegliato speciale” disse Sam “Tu chi sei?”
    La ragazza spalancò le braccia e disse sorridendo “Io sono Kion, la dea della neve e sono venuta a chiedere il vostro aiuto”
    Al solo nominare divinità, lo stomaco di Sam si contrasse.. per colpa di un prezzo aveva perso Hesediel. Non avrebbe fatto lo stesso errore.
    “Non ho tempo da perdere con gli dei” disse Sam seccato “Una dea celtica ha permesso che una delle persone più importanti mi venisse portata via”
    Stava per andarsene, quando la Dea della neve lo prese per il polso…
    “Morrigan non ha colpa” disse Kion discolpandola “Anche noi manca Hesediel”
    “Tu che ne sai di Hesediel?” domandò Sam curioso “Voi siete dei, lei è un angelo”
    “Dimentichi che Gabriel era Loki nella mitologia scandinavia” disse Kion “Hesediel è stata Astrea nella nostra era, Maat nella mitologia egizia, lei ha rappresentato la giustizia in tutte le epoche” sospirò “Con la sua permanenza all’inferno, le porte dell’Averno si sono spalancate, facendo scappare tutti i mostri, creando uno scompiglio tra il bene e il male sia qui che nella nostra epoca.”
    “E qual è il prezzo?” domandò il cacciatore sospettoso.
    Kion scosse la testa “Nessun prezzo, devi fidarti di me”
    “Mi risulta difficile” disse Sam sincero.
    “So cosa vuoi dire” disse Kion comprensiva “Ma senza il vostro aiuto, i mostri avranno campo libero e la giustizia scomparirà per sempre. Io posso vedere che tu sei desiderioso di abbracciare Hesediel”
    “Non lo so” disse Sam “Ci devo pensare”
    “Lucifero può essere imprigionato con una chiave di diaspro rosso, creata da Iside, tantissimo tempo fa, e questa chiave si trova solo nella nostra epoca” disse Kion solenne “Tu e tuo fratello, la compagna di tuo fratello, fate parte di un gruppo in grado di trovare questa chiave.Vuoi sprecare questa occasione?”
    Sam si mordicchiò il labbro, ancora troppo indeciso se fidarsi di Kion o no, quando i due uomini si fecero avanti e uno di essi ridacchiò “Non vorrai dire di no a questa affascinante Dea?”
    I due uomini si fecero avanti e la luce del lampione li rivelò per quello che erano. Erano due uomini, uno con i capelli castani e gli occhi azzurri, altro con gli occhi verdi. Sam Winchester era incredulo, era da tanto tempo che non li vedeva.
    “Voi?”
    “Chi non si muore si rivede” disse Damon sorridendo “Ciao Sam”
    E a quel punto cosa poteva capitare? Kion senza che nessuno la invitasse si sedette sul sedile posteriore con Damon e Stefan Salvatore. Sam non potè fare altro che partire verso casa di Bobby.
    “Amore ti salverò, in un modo o nell’altro” promise Sam e ignorò le persone che erano sedute dietro.
     
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