One body, two souls

Fan Fiction by H€ll's Quëën¸

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  1. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (BeaBea92 @ 11/9/2011, 15:15) 
    :surprise: sn davvero senza parole!
    In k modo strano sn stati uccisi i suoi genitori.. e ki era quella strana persona???
    Sn davvero curiosa!

    Son contenta che ti sia piaciuto questo capitoletto ^_^
    Prossmamente il secondo, che farà capire aaaltre cose :rolleyes:
    Tutto pian piano verrà rivelato.
    E ci sarà un entrata in scena di qualcuno che conoscete bene. :shifty:
     
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  2. thinias
     
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    bello
    sono curiosa di capire come andrai avanti :)

    brava complimenti!
     
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  3. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (thinias @ 11/9/2011, 15:32) 
    bello
    sono curiosa di capire come andrai avanti :)

    brava complimenti!

    Grazie tesoro :wub:
     
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  4. Vivaldi4love
     
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    l'atmosfera cupa mi intriga assai, brava come al solito :)
     
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  5. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 11/9/2011, 16:48) 
    l'atmosfera cupa mi intriga assai, brava come al solito :)

    Romy :wub: grazie tesoro :rolleyes:
     
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  6. >milly<
     
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    ok ...in una parola... woooooooooooooooow
    questo capitolo è stupendoooo, mi piace tanto il tuo modo di scrivere, e mi piace ciò che scrivi. non ho parole, aspetto con ansia il seguito...
    complimenti!!!
    p.s. lo so che è un po sconclusionato come commento ma mi hai proprio lasciato senza parola
     
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  7. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (>milly< @ 11/9/2011, 19:11) 
    ok ...in una parola... woooooooooooooooow
    questo capitolo è stupendoooo, mi piace tanto il tuo modo di scrivere, e mi piace ciò che scrivi. non ho parole, aspetto con ansia il seguito...
    complimenti!!!
    p.s. lo so che è un po sconclusionato come commento ma mi hai proprio lasciato senza parola

    ma non ti preoccupare, è il mio obbiettivo lasciare senza parole chi mi legge comunque ti ringrazio per i complimenti :wub: :wub:
     
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  8. SupernaturalAddicted
     
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    bello e interessante :clap2: :clap2: :clap2:

    brava jo non vedo l'ora di leggere il seguito :D
     
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  9. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (SupernaturalAddicted @ 11/9/2011, 19:29) 
    bello e interessante :clap2: :clap2: :clap2:

    brava jo non vedo l'ora di leggere il seguito :D

    Thank you very much Chiara :lol:
    Presto, spero, potrò postarlo :D
     
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  10. John7776
     
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    beh che dire se non brava? Anzi bravissima :)
     
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  11. Lucy92
     
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    tu sforni fanfiction molto intriganti e accattivanti continua così :)
     
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  12. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE (John7776 @ 12/9/2011, 16:49) 
    beh che dire se non brava? Anzi bravissima :)

    Grazie John :wub:

    CITAZIONE
    Lucy92 Inviato il: 12/9/2011, 17:12
    tu sforni fanfiction molto intriganti e accattivanti continua così :)

    Ti ringrazio per i complimenti Lucy ^_^
     
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  13. {William Angelus Halliwell}
     
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    Eccola questa nuova storia ;) Brava, veramente. Il prologo è stato molto interessante, e hai spiegato il mistero nel primo capitolo, peccato che poi hai lasciato altre cose in sospeso, il ragazzo biondo? La bambina? Sono proprio curioso di leggere il seguito D:
     
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  14. H€ll's Quëën¸
     
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    CITAZIONE ({William Angelus Halliwell} @ 13/9/2011, 09:30) 
    Eccola questa nuova storia ;) Brava, veramente. Il prologo è stato molto interessante, e hai spiegato il mistero nel primo capitolo, peccato che poi hai lasciato altre cose in sospeso, il ragazzo biondo? La bambina? Sono proprio curioso di leggere il seguito D:

    Will :wub: grazie prima di tutto per i complimenti :lol: secondo, pian piano come ho già detto tutto verrà svelato e spiegato :D
    Poi appena potrò posterò il seguito con una foto illustrativa per precisare l'aspetto della bambina ^_^
     
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  15. H€ll's Quëën¸
     
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    Ecco il capitolo successivo ^_^
    Volevo farvi vedere il volto che ho scelto per la bambina.
    Eccola qua:

    imagesej



    Con ciò vi lascio alla lettura :wub:

    Capitolo 2


    “Bisogna ucciderla!”.
    La donna strinse il fagotto che aveva tra le braccia al petto, e chinò lo sguardo.
    “No.”. Il suo tono era freddo, e la voce fievole.
    “Quel mostro deve essere ucciso prima che …”.
    Un fremito di rabbia pervase la donna, che drizzò il capo e guardò l’uomo dritto negli occhi.
    “E’ mia figlia … non voglio ucciderla. Dio, è una bambina!”.
    Non poteva continuare ad udire le sue parole.
    Non poteva fare nulla però per farlo tacere.
    Addolorata, si sedette sulla sedia di legno, vicina al caminetto, e cullò la piccina.
    “Quando Claudio saprà di lei cosa farai?”.
    “Io …”.
    Deglutì a vuoto, e porse lo sguardo sulla piccola, che stringeva e pugnetti e dormicchiava sul suo grembo.
    “Non puoi nasconderla per sempre, Elizabeth.”. La voce del uomo si addolcì, e si avvicinò a lei.
    “Io … lo so, Philipe, ma … è la mia bambina, non posso … ucciderla.”.
    Al solo pensiero di ciò, delle lacrime cominciarono a rigarle il viso.
    “Come … hai fatto nascondere la gravidanza a Claudio?”.
    “Io … ho mentito: gli dissi che era suo …”.
    Abbattuto, l’uomo si mise in ginocchio vicino alla donna, e la guardò negli occhi. “E ci ha creduto?”.
    “Lui …”. Ricambiò lo sguardo, con gli occhi lucidi di pianto. “ … sì.”. Fu la sua risposta, dopo alcuni attimi di silenzio.
    Un sospiro. Di lui.
    Guardò la piccola in fasce, che sonnecchiava tra le braccia della madre.
    “Lui … mi … aveva sedotto, Claudio. Solo dopo capì cosa avevo fatto.”.
    Le tornò in mente la scena.
    Stava camminando per la campagna.
    In braccio aveva un fascio di erba secca.
    Arrivata a casa, seduto al tavolo della cucina non c’era suo marito.
    Bensì un uomo, biondo.
    Gli occhi di ghiaccio.
    Un sorriso divertito sul volto.
    Un gomito poggiato sulla superficie legnosa, il mento posato sulla mano.
    Sembrava la stesse aspettando da un bel po’.
    Lo sgomento pervase il viso della giovane donna.
    “Tranquilla, non voglio farti alcun male.”. Quelle parole furono delle dall’uomo, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi cautamente a lei.
    I loro sguardi si incontrarono, e la donna iniziò a respirare a fatica.
    “Prenda ciò che vuole e se ne vada, siamo una famiglia di poveri contadini, non abbiamo nulla di prezioso in casa …”.
    “Ma io non sono un furfante, giovane donna. Io posso donarti una cosa, posso darti in dono ciò che più vuoi.”.
    Erano faccia a faccia, e l’uomo continuava a guardarla negli occhi.
    “Voi non potete darmi nulla di ciò che ho già.”.
    Cercò di rimanere impassibile, ma a quel punto l’uomo le prese il viso tra le mani, con dolcezza.
    “Cara Elizabeth, so che ciò che vuoi. Ed io voglio offrirti un dono che non potrai rifiutare, no, perché tu lo brami troppo per non accettarlo.”.
    “Come fa a sapere il mio nome?”. Il suo respiro si fece più affaticato.
    “Io so tutto di te, dolce Elizabeth.”. Sul viso dell’uomo apparve un sorriso, più … sincero.
    “Quale …”. Deglutì a vuoto, iniziando a tremare.
    Non poteva chiamare aiuto. Era da sola, in preda al panico, che più l’uomo andava avanti a parlare, più si poteva scrutare nei suoi occhi.
    “Il … dono che voglio offrirti è … un figlio.”.
    “Ma io … figli non …”.
    La fermò dal parlare, poggiandole un dito davanti alle labbra. “So anche ciò, ma io … posso far sì che tu possa averne uno.”.
    Lo guardò negli occhi.
    Quelle parole le sembravano così sincere e pure.
    Aveva sempre voluto un bambino, un discendente della sua famiglia.
    Ma Dio non glielo aveva mai concesso.
    “In … che modo?”.
    L’uomo fece un sorriso, prima di accarezzarle le gote, che avevano perso il loro colore roseo.
    “Così …”.
    Con quella semplice parola, poggiò una mano sul grembo della donna, e da essa si scaturì una luce, bianca, soave, calda.
    La donna sentì un forte dolore alla pancia, e chiuse fortemente gli occhi.
    Emise dei gemiti di dolore, e si dovette tenere all’uomo.
    Egli la prese tra le braccia e la guardò negli occhi.
    “Questo sarà il frutto del tuo seno. Avrai una figlia, la chiamerai Ethel, e dirai a tuo marito che essa è sua.”.
    Mentre parlava, le carezzava il viso con delicatezza, e lei respirava lentamente, tenendo occhi e labbra socchiusi.
    “E’ un dono Elizabeth, devi essere fiera di ciò che porti in grembo.”.
    “Voi … chi siete?”. Furono le uniche parole che riuscì a sussurrare.
    “Io … sono un angelo.”.
    La donna, tra la sorpresa, il dolore che il gesto di lui le provocò, la stanchezza, svenne, prima di poter dire qualcosa a quella rivelazione.
    Da quel momento, fu tutto nero.
    Scosse la testa a quel ricordo, e fece un sospiro.
    “Ti ha adulata, Elizabeth. Non sapevi neanche chi fosse!”.
    “Lui … aveva detto che poteva offrirmi ciò che avevo sempre desiderato, poteva donarmi un figlio, Claudio! Ed io …”.
    “E tu sei caduta nella sua rete.”.
    “Non capisci: è stato … come un miracolo. Era davvero un angelo.”.
    “Cosa stai dicendo?”. Quelle parole gli suscitarono sgomento.
    “Era un angelo, Claudio. Mi ha dato questo dono, ha poggiato una mano sul mio grembo, e …”.
    “Basta dire fandonie!”. Alzò la voce, non potendo continuare a sentire tutte quelle sciocchezze che la donna stava dicendo.
    Le prese dalle braccia la bambina, che iniziò a piangere agitandosi.
    “Cosa vuoi fare?!”. La donna si drizzò subito in piedi, e prese a seguire l’uomo, che, furioso, uscì fuori di casa e camminava tra la nebbia, che aveva dominato le campagne.
    “Ciò che fin da subito bisognava fare …”.
    Il pianto della piccola era diventato straziante.
    L’uomo tenne a braccia tese, sopra un profondo dirupo che scendeva alla valle, la bambina.
    Elizabeth prese a piangere disperata.
    “Non farlo ti prego!”.
    Le sue urla addolorate però non scalfirono il cuore di pietra dell’uomo.
    Chiuse gli occhi.
    Le guance della bambina grondavano di lacrime.
    La donna si stringeva il petto, sentendo il cuore andare a pezzi.
    La lasciò andare.
    La lasciò cadere.
    Lasciò che quella piccola creatura morisse per mano sua, per quel suo gesto.
    Ma ciò fu solamente l’inizio della fine.

    Alcuni anni dopo, Claudio fu trovato morto.
    Impiccato ad un albero, senza occhi.
    I polsi tagliati.
    Un immagine che non venne mai cancellata dalle menti delle persone che la videro.
    Poi Elizabeth.
    Scomparse nel nulla, come una lacrima scompare tra le gocce di pioggia.
    Di lei il corpo non venne trovato.
    Come la causa della loro morte.

    “Mamma è stata tanto cattiva con me …”.

    Edited by H€ll's Quëën¸ - 13/9/2011, 20:35
     
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