Destiny's Joke

Accidenti come passano velocemente due settimane! Anche questa volta, però, sono riuscita a scrivere il nuovo capitolo
In questo episodio Crystal e Castiel si ricongiungono ai fratelli Winchester. Gabe è intrappolato e dovrà subire proprio un terzo grado. Infine Dean scoprirà che diventerà padre, ma non nel classico modo. Come sarà la sua reazione?
Vi lascio al capitolo! Spero vi piaccia

CAPITOLO 74
Crystal e Castiel fortunatamente ricomparvero nel magazzino da dove erano partiti.
La ragazza tirò un sospiro di sollievo nel trovare anche Dean e Sam all’interno dello stabile. Subito dopo notò che il trickster era al centro di un cerchio di fuoco, quello che si usava per intrappolare gli angeli.
Non rimase sorpresa da quella scena visto che Castiel era riuscito a dirle che in realtà si trattava di un suo fratello, ma non aveva specificato il nome.
“Visto? Sono ancora tutti interi come vi avevo detto...” parlò l’angelo intrappolato rivolgendosi ai fratelli Winchester.
“Non grazie a te...” replicò la ragazza.
“Andiamo! Ammettilo che ti sono piaciuti i miei mondi e i miei attori...” alluse e le fece un occhiolino.
Crystal non sopportava quell’atteggiamento, gli avrebbe dato volentieri una lezione se Castiel non l’avesse bloccata mettendole una mano sulla spalla.
“Non infierire Gabriele...” parlò l’angelo in tono fermo.
“Aspetta, Gabriele?” la ragazza stentò a crederlo, così come i due cacciatori. “Quel Gabriele?”
“Colpevole... sono proprio io...” rispose direttamente l’arcangelo.
Ci furono degli attimi di silenzio, che vennero interrotti dal maggiore dei Winchester:
“Sono curioso...” ammise sincero “Come fa uno del tuo calibro a diventare un trickster?”
“Diciamo che è il mio personale programma di protezione testimoni...” cominciò a spiegare l’ex illusionista. “Sono scappato dal Paradiso, mi sono fatto un trapianto di faccia e mi sono ricavato la mia piccola nicchia nel mondo. Era tutto perfetto finché voi non avete deciso di mandare tutto a puttane!”
“E paparino non ha avuto nulla da dire riguardo la tua fuga per unirti ai pagani?”
“Papà non dice niente da molto tempo, non è vero fratellino?” si rivolse a Castiel. “A proposito, come va la ricerca? Malissimo suppongo...” era una domanda retorica, non si aspettava una risposta dall’angelo.
Castiel, infatti, distolse solo lo sguardo e continuò a rimanere in silenzio.
“Credo di poter capire il motivo della sua fuga...” Dean parlò come se l’arcangelo non fosse lì presente “I suoi fratelli sono delle gran spine nel fianco!”
“Occhio a come parli!” Gabriele reagì subito scontroso. “Tu non sai niente della mia famiglia, quindi non provare a giudicarla...” cercò di tornare al tono di voce normale. “Io amo mio Padre e amavo i miei fratelli, ma non potevo guardarli mentre si rivoltavano l’uno contro l’altro... era troppo da sopportare!”
L’arcangelo emise un sospiro.
“E ora sta succedendo di nuovo...”
“Allora aiutaci a fermare tutto questo, prima che sia troppo tardi!” propose il minore dei Winchester.
“Non si può fermare...” scosse la testa.
“Ma tu non vuoi la fine del mondo...” continuò Sam provando a convincerlo.
“Io voglio solo che tutto questo finisca!” il tono dell’arcangelo si scaldò di nuovo “Per colpa vostra dovrò starmene seduto a guardare mentre i miei fratelli si uccidono tra di loro. Paradiso, Inferno... non mi importa chi vince...” scrollò le spalle.
“Le cose non devono per forza andare così...” stavolta intervenne Crystal con un po’ di riluttanza, ma a mente fredda sapeva che un aiuto da parte di un arcangelo sarebbe stato determinante e utile. “Deve esserci pure un modo!”
Gabriele rise divertito.
“Quella che voi chiamate Apocalisse io la chiamavo cena della domenica. Non c’è modo di fermarla perché non si tratta di una guerra, bensì di due fratelli che si volevano bene e si sono traditi a vicenda. Vi suona familiare?” rivolse uno sguardo ai due cacciatori.
“Di che stai parlando?” domandò il maggiore dei Winchester, evidentemente non aveva capito a cosa si stesse riferendo.
“Intende voi due...” intervenne di nuovo la ragazza. “Anche voi siete fratelli, vi volete bene eppure vi siete feriti a vicenda...”
“Esatto dolcezza...” rispose con un sorriso allo sguardo truce di Crystal. “C’è una ragione se voi due siete i reali tramiti. Michele, il fratello maggiore...” fece un cenno verso Dean. “Fedele a un padre assente... e Lucifero...” guardò Sam. “Il fratello minore, che si ribella ai progetti di papà. Siete nati per questo. È il vostro destino!”
L’arcangelo continuò a spiegare.
“Lassù abbiamo sempre saputo che tutto si sarebbe concluso con voi due, da quando nostro Padre ha acceso le luci quaggiù... Non c’è modo di evitarlo, uno di voi due deve uccidere l’altro...”
“Era questo che dovevano imparare i fratelli nella realtà alternativa...” ragionò a voce alta Crystal.”E io, invece, cosa c’entro? Alla fine hai detto che anch’io dovevo capire qualcosa...” visto che l’arcangelo era intrappolato, era meglio farsi dare tutti i dettagli da lui.
“Non è una cosa così difficile. Ho provato ad avvisarti che dovrai fare a meno del tuo grande amore. Sia che Michele vinca o che perda non riavrai indietro il tuo bel cacciatore...”
La visione che aveva avuto quando si trovava nel mondo di Tolkien era quindi vera! Avrebbe perso Dean di nuovo e non avrebbe potuto fare nulla per impedirlo!
“Non posso credere che tuo Padre abbia pianificato una cosa così terribile! Non può permettere a due persone di incontrarsi e innamorarsi per poi separarle!” aveva quasi le lacrime agli occhi, ma si costrinse a trattenerle.
“Forse si annoiava e voleva dare un po’ di movimento alla storia...” ipotizzò e successivamente scrollò le spalle, come se la cosa non lo sfiorasse. “Non lo so e non mi interessa... ma tranquilla, non resterai sola a lungo...” alluse Gabriele.
“E questo cosa dovrebbe significare?” intervenne Dean protettivo, aveva visto la reazione della sua compagna e lui non poteva rimanere impassibile.
A quel punto l’arcangelo emise un fischio.
“Mi state proprio facendo il terzo grado, ragazzi! Potete fare benissimo queste domande anche al mio taciturno fratellino...”
“Beh, al momento sei tu a rischiare di bruciarti le penne...” replicò con sarcasmo il cacciatore.
“D’accordo...” alzò le mani in segno di resa. “Tocca fare tutto a me...” scosse la testa, prima di rivolgere lo sguardo verso la ragazza. “Spero almeno che tu conosca il tuo stato attuale...”
Crystal capì subito a cosa si stava riferendo, ma non voleva dargliela subito vinta.
“Se intendi essere incavolata nera e inorridita da quello che hai appena detto, allora sì, credo conosca bene il suo stato...” il suo compagno parlò per lei.
Gabriele sbuffò infastidito.
“Ho capito a cosa ti riferisci...” intervenne subito Crystal, spiazzando Dean.
Percepì distintamente il suo sguardo su di lei. Lui non aveva ancora capito, era ancora all’oscuro. D’altronde lei ne era venuta da poco a conoscenza e non aveva ancora avuto modo di parlare privatamente al cacciatore per comunicargli la novità.
“Il tuo futuro è legato a lui. È tuo compito crescerlo e insegnargli tutto quello che sai. Nel caso Michele fallisse, lui diventerà il nuovo capo delle armate celesti...”
Crystal era frastornata, non riuscì a replicare. Doveva digerire quell’ultima notizia.
Come poteva suo figlio diventare così potente, tanto da reclamare un simile compito?
“Ora si spiegano i tuoi sguardi, Castiel...” la ragazza ritrovò la parola e si rivolse all’angelo. “Tu sapevi tutto questo? Era questo che mi tenevi nascosto?”
L’angelo abbassò lo sguardo.
“Quindi il mio fantastico destino è di perdere tutte le persone che amo?!” il tono si stava alzando velocemente e si percepiva una nota di rabbia.
Crystal cercava di combattere contro le lacrime che volevano prepotentemente uscire. Era difficile trattenerle visto il suo stato d’anime e le ultime cose apprese. Era troppo da sostenere senza crollare.
“Suppongo che anche lui alla fine mi verrà strappato via!” concluse la frase.
Castiel continuò ad evitare il suo sguardo, era una risposta più che sufficiente.
Le lacrime cominciarono a scivolare sulle guance della ragazza, Dean non aveva ancora capito cosa avesse potuto sconvolgerla così tanto.
Le si avvicinò per abbracciarla e confortarla:
“Si può sapere di che accidente state parlando? Smettetela di parlare per sottointesi e allusioni!” cercò delle spiegazioni.
“Congratulazioni Dean...” il tono di Gabriele era calmo e non si percepiva la minima ironia nella voce “Presto diventerai padre, ma non vedrai crescere il tuo erede...”
Il cacciatore rimase spiazzato.
Dean cercò la conferma negli occhi della sua compagna. Gli bastò incrociare le sue iridi color ghiaccio leggermente arrossate per capire che l’arcangelo stava dicendo la verità.
Dentro di lui sentì crescere emozioni contrastanti, troppe per essere studiate dettagliatamente e con mente lucida.
Aveva bisogno di un luogo più tranquillo, un posto in cui parlare da solo con la sua compagna.
“Ok, ce ne andiamo...” decise il maggiore dei Winchester.
Continuava a tenere Crystal stretta a sé con un braccio, lei si lasciò semplicemente guidare.
“Forza Sam... Cass...” spronò gli altri a seguirlo.
“Ehi!” li richiamò l’arcangelo. “Non avrete mica intenzione di lasciarmi qui...”
Gli altri avevano ormai raggiunto l’uscita dello stabile.
Dean si girò all’ultimo momento:
“No, non ti ci lasceremo perché noi non giochiamo con la gente come fai tu...” replicò il cacciatore alzando gradualmente la voce, in quel momento prevaleva l’irritazione. “E per la cronaca qui non si tratta di una scazzottata tra fratelli o di destini da compiere e che non si possono fermare! Si tratta di te che hai troppa paura a far ragionare la tua famiglia!”
Il maggiore dei Winchester ruppe il vetro sottile e fece scattare l’allarme antincendio dello stabile. Subito l’acqua cominciò a scendere dal soffitto e andò a spegnere il cerchio di fuoco che intrappolava l’arcangelo.
“Non dire che non ho mai fatto niente per te...”
Con quell’ultima frase il cacciatore uscì seguito dalla sua compagna, dal fratello e da Castiel.

Mezz’ora dopo...
La squadra fece ritorno al motel in cui avevano prenotato giorni addietro.
Sam ebbe il buon senso di richiedere un’altra stanza, aveva capito che suo fratello e la compagna necessitavano del tempo da soli. Avevano parecchie cose di cui parlare.
Castiel si era congedato da loro dopo aver assicurato che lui non era al corrente di tutta la storia. Solo gli arcangeli o comunque quelli più vicini a Dio ne erano a conoscenza. Si trattava di una specie di profezia difficile da interpretare.
“Avrei voluto dirtelo io...” commentò amaramente Crystal.
Si era seduta sul bordo del letto.
A quelle parole il cacciatore si girò verso di lei, interrompendo quello che stava facendo.
“Anche a me...” sospirò. “Ma a questo punto non importa come ne sono venuto a conoscenza. È la notizia più bella che potessi ricevere!” i suoi occhi brillarono leggermente.
“Stai dicendo sul serio?” la sua compagna lo squadrò. “Nonostante tutto quello che ha detto Gabriele?”
Il cacciatore raggiunse Crystal e le si inginocchiò davanti, trovando il contatto con i suoi occhi.
“Dico assolutamente sul serio! Crystal, io ti amo e avere un figlio da te mi rende dannatamente felice...” fece una piccola pausa. “Non importa cosa ha detto l’arcangelo, lui e tutti gli altri non possono decidere il nostro destino e troveremo un modo per dimostrarglielo...”
Il cacciatore sembrava positivo e cercava di risollevare il morale di lei. Dopotutto l’arrivo di un figlio doveva essere un momento di gioia e non di preoccupazione!
“Cosa faremo?” prese tra sé le mani di lui.
In quel momento la ragazza sembrava aver perso la sua sicurezza.
“Dovremo fare più attenzione...” ragionò il cacciatore. “Forse è il caso che tu non partecipi attivamente ai nuovi casi, eviteresti lo scontro diretto e io non mi preoccuperei...”
“Mi potrei sistemare da Bobby e venire di tanto in tanto ad aiutarvi...” propose lei.
Era decisamente il caso di scongiurare quello che era successo l’ultima volta.
“Ok...” le concesse. “E io passerò ogni volta che potrò perché voglio godermi e assaporare ogni possibile istante insieme a te di questa nuova avventura...”
Crystal si sporse leggermente per raggiungere le labbra del suo compagno.
I momenti in cui lui parlava con quel tono quasi reverenziale non erano moltissimi, in quanto Dean doveva abbattere il muro che costruiva dentro di sé per proteggersi. Solo con la sua compagna e a volte con il fratello si lasciava andare e mostrava il vero lui.
“Credo sia il caso di dormire un po’...” propose la ragazza. “Non so te, ma io sono piuttosto stanca...”
“Ma come? Non mi racconti i posti che hai visitato e i famosi personaggi che hai conosciuto?” le domandò con tono scherzoso.
“Potrei cominciare fino a quando non crollo...” replicò lei con lo stesso tono prendendo posto sul letto.
Lui si preparò ad ascoltare Crystal raccontare nei minimi particolari tutti gli incontri con i suoi personaggi preferiti. Sapeva di essersi innamorato di una piccola nerd e lui non perdeva occasione per prenderla bonariamente in giro. In realtà Dean si divertiva a vedere la gioia e l'entusiasmo negli occhi di lei.
Quello era un buon modo per distrarsi dalla faticosa giornata e dalle varie notizie infelici, che avevano ricevuto, riguardanti il loro destino. Il cacciatore poteva anche sembrare rilassato e tranquillo, ma nella sua mente continuavano a riecheggiare le parole dell'arcangelo.

La ragazza non lo badò, si mosse velocemente e mise nella borsa tutto quello che poteva servirle, ovvero i cristalli, delle candele e l’ultimo libro di incantesimi che stava studiando.
Infine prese una cartina della città e scandagliando trovò l’esatta ubicazione del negozio.
“Crystal, non avrai mica intenzione...” Bobby aveva seguito i suoi movimenti.
“Prova a fermarmi...” non gli diede il tempo di replicare e orbitò tenendo ben presente l’indirizzo del palazzo adiacente.

Gabrielle
Ps: Stavo pensando alla crasi tra Dean e Crystal e un'opzione sarebbe Drystal