Destiny's Joke

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    Io sono una cercatrice del mistero e del paranormale, viaggio nel cuore della notte e caccio i vostri incubi..Vivo tra le tenebre e una nuova alba

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    Eccomi qui ^_^ Allora inizio che ho un pò una leggera invidia-stima-ammirazione per il fatto che andrai alla Jib ^_^ Congratulazioni ^_^ Ok, mi immergo nei panni della perfetta (?) recensitrice e commento questo capitolo. Mi sa che il titolo di Paladina dei Colpi di Scena e dell'Adrenalina ti calza a pennello.Il nostro motto potrebbe essere: Aspettati l'imprevedibile e l'inevitabile. Mi sa che sto divagando :-) Allora posso dire che l'ho trovato un capitolo molto interessante, la situazione si sta facendo sempre più pressante e hai ripreso un episodio molto particolare, un episodio in cui la fiducia verso il prossimo viene spazzata da continui sospetti e accuse reciproche. Quanto mi è piaciuta la Ellen che rimprovera i bros perchè non si sono fatti sentire *_* Mi manca, dannazione, mi manca. Se Bobby è il padre putativo dei bros, Ellen si merita di diritto il titolo di madre putativa dei bros, senza nulla togliere alla figura sublime di Mary :wub: E che cavolo, non mi aspettavo che Thomas sarebbe stato posseduto. Mi stava simpatico!!! Bè che dirti? Bravissima, i miei complimenti :-)

    Se vuoi, ho postato tre racconti originali genere angelico-demoniaco :-) Spero che ti piacciono :-)
     
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  2. sahany09
     
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    No. Di Thomas posseduto neppure io prevedevo l'evento, ma le sorprese e i colpi di scena sono il sale della narrativa, nonché la nostra specialità. Dovremmo formare un'associazione e darle un nome. Dean, Sam e Cass avevano formato il Free Will Team e noi? Vabbè, poi ci penseremo.
    Molto bene, Bea. Buon divertimento alla JiB. Salutaci tutti e fai tante foto.
    Ti aspettiamo fiduciose. :)
     
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    CITAZIONE (GabrielleWinchester @ 17/5/2014, 15:18) 
    Eccomi qui ^_^ Allora inizio che ho un pò una leggera invidia-stima-ammirazione per il fatto che andrai alla Jib ^_^ Congratulazioni ^_^ Ok, mi immergo nei panni della perfetta (?) recensitrice e commento questo capitolo. Mi sa che il titolo di Paladina dei Colpi di Scena e dell'Adrenalina ti calza a pennello.Il nostro motto potrebbe essere: Aspettati l'imprevedibile e l'inevitabile. Mi sa che sto divagando :-) Allora posso dire che l'ho trovato un capitolo molto interessante, la situazione si sta facendo sempre più pressante e hai ripreso un episodio molto particolare, un episodio in cui la fiducia verso il prossimo viene spazzata da continui sospetti e accuse reciproche. Quanto mi è piaciuta la Ellen che rimprovera i bros perchè non si sono fatti sentire *_* Mi manca, dannazione, mi manca. Se Bobby è il padre putativo dei bros, Ellen si merita di diritto il titolo di madre putativa dei bros, senza nulla togliere alla figura sublime di Mary :wub: E che cavolo, non mi aspettavo che Thomas sarebbe stato posseduto. Mi stava simpatico!!! Bè che dirti? Bravissima, i miei complimenti :-)

    Se vuoi, ho postato tre racconti originali genere angelico-demoniaco :-) Spero che ti piacciono :-)

    Ehi ciao,
    normale direi, anch'io proverei quelle sensazioni se tu potessi andare alla jib e io dovessi rinunciare. Magari il prossimo anno puoi tentare anche tu, è già stato confermato che ci sarà una jib6 ^_^
    Grazie per il titolo, ma non so se me lo merito, cioè mi piace finire i capitoli con colpi di scena e suspance, giusto per invogliarvi a continuare a leggere. Anche tu e sahany ve la cavate bene!
    Ellen continuerà a essere presente nella ff (potrei modificare una certa puntata sulla sua dipartita :rolleyes:) Sì decisamente Ellen può essere considerata la madre putativa dei bros, come Bobby il padre. Io li considero tali.
    Beh Thomas non è realmente posseduto.. ricordi la puntata? C'è Guerra che sta incasinando tutto.. Di questo però la squadra se ne renderà conto solo nel prossimo capitolo. Intanto ho fatto leggermente ingelosire Dean
    Grazie mille per i complimenti e il commento!
    A presto con il continuo :)

    CITAZIONE (sahany09 @ 18/5/2014, 01:49) 
    No. Di Thomas posseduto neppure io prevedevo l'evento, ma le sorprese e i colpi di scena sono il sale della narrativa, nonché la nostra specialità. Dovremmo formare un'associazione e darle un nome. Dean, Sam e Cass avevano formato il Free Will Team e noi? Vabbè, poi ci penseremo.
    Molto bene, Bea. Buon divertimento alla JiB. Salutaci tutti e fai tante foto.
    Ti aspettiamo fiduciose. :)

    Ahahah in effetti dovremo trovarci un nome tutte molto brave a gestire suspance e colpi di scena.
    Come ho detto a gabry Thomas non è veramente posseduto, lo sembra solo. Ricordi i trucchetti di Guerra nella puntata?
    Grazie mille per il commento!
    Certo, cercherò di godermi appieno questa jib, perchè ancora non so se potrò partecipare a quella dell'anno prossimo. Ho intenzione di fare parecchie foto, spero che vengano bene.. e di non risultare troppo nana al photo op con i J2
    A presto con il nuovo cap!

    Ancora grazie per continuare a leggere la ff e per la pazienza per questa pausa di due settimane ^_^
     
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    Eccomi! Sono tornata!
    I tre giorni alla jib sono stati fantastici, anche se sono durati poco. Spero di poter ripetere l'esperienza (devo iniziare a risparmiare )
    Ma veniamo al capitolo...
    Qui vediamo come se la caverà la squadra nell'affrontare il primo cavaliere dell'Apocalisse. Capiranno con chi hanno a che fare e agiranno di conseguenza.
    Spero che il capitolo vi piaccia! Buona lettura :)
    P.S. Prossimamente potrei postare qualcosa inerente sempre alla ff, ma che avviene molto più avanti (qualcosa che riguarda l'ultima stagione). Se avete voglia, mi farebbe piacere che la leggeste, ma vi avviso che sarà davvero molto triste!
    Ora vi lascio al capitolo!

    CAPITOLO 65
    Nessuno osò proferire parola, il maggiore dei Winchester non chiese neanche al fratello cosa aveva provato vedendo il sangue di demone sul coltello speciale, nonostante fosse curioso. Sam gli aveva garantito che non aveva più sete, ma fino ad allora non aveva avuto a portata il sangue.
    Dean, come gli altri, iniziò a insegnare a come riempire le cartucce di sale e come inserirle nelle diverse armi.
    Avevano appena finito quando Ellen comunicò alla squadra che aveva intenzione di tornare fuori, doveva cercare sua figlia, non riusciva a stare chiusa lì dentro.
    Sam si offrì di accompagnarla e prima che Dean potesse dire qualcosa, la sua compagna decise di aggiungersi. Il cacciatore non poté fare a meno che acconsentire a quella decisione.
    Crystal gli fece un occhiolino appena prima di uscire dalla porta e in quel momento Dean decise: doveva scusarsi con lei per la sua reazione non appena fosse tornata.

    Quasi mezz’ora dopo...
    Crystal e Ellen fecero ritorno al rifugio, avevano il fiato corto perché avevano corso.
    Dean, dopo aver constatato che le due donne, ma soprattutto la sua compagna, stavano bene, domandò del fratello.
    La ragazza gli fece un cenno negativo in risposta.
    “Oddio... l’hanno preso?” la donna incinta cominciò a farsi prendere dal panico. “E se ora ce ne sono anche qui?”
    “Possono entrare?” il prete domandò.
    “No...” rispose secco il cacciatore, quello bastò per far tornare la calma, momentaneamente.
    Dean poi prese il suo fucile e si avviò alla porta:
    “Non muovetevi da qui...” aveva messo la mano sulla maniglia. “Io devo...” ma si bloccò.
    Il suo sguardo cadde sui superstiti e infine su quello della sua compagna, in quel momento avevano bisogno di lui, doveva reprimere l’istinto di andare a salvare suo fratello.
    “Ci serve un piano...” riuscì a modificare le sue priorità e si diresse verso il tavolo, dove si erano sedute le due donne. “Raccontatemi tutto...”
    Crystal e Ellen si alternarono nella spiegazione, aggiungendo dettagli, quando una si dimenticava o tralasciava qualcosa.
    In sintesi loro tre erano riusciti a trovare dove si nascondevano gli altri, erano stati attirati dal fumo che usciva dal camino di un’abitazione. Commentarono che era una cosa strana, dato che i demoni non soffrivano il freddo, ma tralasciarono il dettaglio non appena videro uno di quegli esseri guardare fuori dalla finestra.
    Un attimo dopo erano sotto attacco.
    “Da Thomas e da Jo...” precisò Crystal. “Dobbiamo trovare il modo di tirare fuori i demoni senza far loro del male...”
    “Mi ha chiamata puttana...” Ellen commentò improvvisamente.
    “Beh non credo sia il caso di fare le permalose adesso...” considerò il cacciatore perplesso.
    “No... non intendevo quello... Jo mi ha chiamata puttana dagli occhi neri...” chiarì la donna riportando le parole esatte.
    “Da come hanno reagito sembrava che anche noi avessimo gli occhi neri, quando è chiaro che non siamo possedute...” intervenne la più giovane.
    “Che razza di demoni posso essere?” domandò Ellen “Maneggiano acqua santa e sale senza problemi...” fece una pausa. “Mia figlia non è stupida, indossa un amuleto anti-possessione...” scosse la testa. “È tutto strano, non trovate?”
    Dean era rimasto in silenzio, stava ragionando, tutti quei dettagli stavano formando un puzzle, ma mancavano ancora i pezzi principali.
    “Tu sai perché Rufus è venuto in città?” Dean cambiò completamente discorso. “Su che genere di presagi stava indagando?”
    “Aveva parlato di un qualcosa riferito all’acqua... purtroppo non so niente di più specifico...” Ellen rispose.
    Il maggiore dei Winchester si voltò:
    “Padre, lei sa di cosa si trattava... cosa è successo all’acqua?”
    Il prete si avvicinò al tavolo.
    “Oh il fiume... l’acqua si è inquinata all’improvviso...”
    “Quando?”
    “Mercoledì scorso...” intervenne stavolta l’uomo che aveva aperto la porta all’inizio, successivamente si era scoperto che era un militare. “E i demoni hanno iniziato ad apparire il giorno dopo...”
    “C’è dell’altro?” chiese di nuovo il cacciatore “Qualsiasi cosa può essere importante...”
    Il soldato e il prete si guardarono un momento.
    “Forse... ma è stato un caso...” l’uomo sembrava incerto.
    “No, le cose casuali vanno bene...”
    “Una stella cadente...” disse allora “È caduta lo stesso giorno... significa qualcosa?”
    Dean scambiò uno sguardo con Ellen e Crystal, le donne non avevano idea di cosa potesse trattarsi. Era la prima volta che si verificavano dei presagi del genere, ma dopotutto era iniziata l’Apocalisse, molte cose mai verificatesi sarebbero cominciate ad accadere.
    Il cacciatore improvvisamente si alzò, aveva avuto un’intuizione, si avvicinò alla libreria e scorse i titoli, finché non trovò quello che cercava.
    Ritornò verso il tavolo mentre sfogliava le ultime pagine del libro.
    “E cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiama Assenzio; e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare...” Dean lesse a voce alta.
    “Apocalisse, 8:11...” il padre riconobbe subito il pezzo. “Stai dicendo che sta per cominciare?”
    “Mi dispiace padre, ci siamo già dentro...” il cacciatore richiuse il libro, che altro non era che la Bibbia. “Questi presagi in particolare, preludono a qualcosa?”
    Visto che aveva una persona con cui parlare, era inutile continuare a cercare risposte tra quei versetti.
    “Ehm...” deglutì “I quattro cavalieri...”
    “E chi monta il cavallo rosso?”
    “Guerra...” il prete era di poche parole, evidentemente stava elaborando ancora l’argomento Apocalisse. Un conto era leggerlo, un altro era accettare il suo inizio.
    Dean tornò con lo sguardo sulle due donne.
    “La mustang rossa...” dissero all’unisono Crystal e il suo compagno, finalmente anche lei aveva capito.
    “Ma non puoi pensare che un’auto...” provò ad obiettare il padre.
    “Io mi muoverei così...” ammise sinceramente il maggiore dei Winchester.
    “Ora ha tutto più senso. Se Guerra è un uomo e si trova qui, magari ci sta manipolando...” il cacciatore continuò a ragionare a voce alta.
    “Mettendoci l’uno contro l’altro...” terminò la frase Crystal.
    “Ellen, hai detto che Jo ti ha chiamata puttana dagli occhi neri. Loro quindi pensano che siamo demoni e noi facciamo lo stesso con loro..” Dean non riusciva a fermarsi, ora che aveva anche i pezzi principali poteva dare un senso all’intero puzzle. “E se non ci fosse alcun demone e ci stessimo ammazzando a vicenda per niente?” ipotizzò.
    “Sarebbe un ottimo modo per eliminare tutti gli abitanti di una città...” commentò Crystal, poi aggiunse “E se dietro a tutto questo c’è Guerra, avrebbe senso anche il mio calo di poteri... è abbastanza potente dall’impedirmi di usarli...”
    Il soldato aveva ascoltato in silenzio tutto lo scambio di battute.
    “Quindi tu sostieni che non c’è nessun demone e che invece è tutta colpa di un cavaliere?” il tono di voce sembrava stupito.
    “Anche prima ti sembrava pazzesco...” commentò il cacciatore, voleva aggiungere altro, ma venne interrotto dal forte bussare alla porta.
    “Aprite! Aprite, sono Roger!” gridò un uomo dall’altra parte.
    Il soldato non perse tempo e lo fece entrare.
    L’uomo era affannato, ma riuscì comunque a dire:
    “Ho visto i demoni... sanno che stiamo cercando di scappare...” fece un respiro per riprendere fiato “Hanno detto che ci faranno fuori uno ad uno...”
    “Aspetta, cosa?” Dean era incredulo, come Crystal ed Ellen.
    “Avevi detto che non c’erano demoni...” ribatté a bassa voce il soldato.
    “Infatti...” confermò il cacciatore, si rivolse a Roger. “Dove sei andato?”
    “Ho pensato che qualcuno dovesse uscire a vedere cosa succede!” rispose invece.
    C’era qualcosa che non quadrava, come aveva fatto l’uomo a trovare i demoni e ad uscirne incolume; magari l’avevano lasciato andare per riferire il messaggio, ma su di lui non si notavano ferite aperte.
    Un altro dubbio sorse nel maggiore dei Winchester: quando era uscito l’uomo? Ora che ci pensava non l’aveva più visto dopo che Ellen e Crystal erano tornate, ma era sicuro che nessuno fosse uscito dalla porta.
    Ormai tutti i presenti stavano ascoltando le parole di Roger, il panico e l’agitazione si stavano diffondendo di nuovo.
    “Dove li hai visti e cosa hanno detto?” ripeté allora Dean con tono duro, gli avrebbe fatto sputare la verità se necessario.
    “Se restiamo fermi qui, moriremo...” disse il soldato.
    “No...” stavolta intervenne Crystal “Niente affatto...”
    “Ci uccideranno, dobbiamo farlo prima noi...” continuò invece l’uomo.
    “Ok, aspettate, aspettate... dovete mantenere la calma...”
    La situazione stava velocemente sfuggendo loro di mano.
    “Fermate i bollenti spiriti. Non è una questione di demoni...” rimarcò il cacciatore, ma nessuno volle ascoltarlo, infatti il soldato si diresse al tavolo e cominciò ad assegnare le armi ai membri più capaci.
    Sul volto di Roger si allargò un sorriso soddisfatto. Dean, Crystal e Ellen lo notarono, ma non ebbero tempo di dire niente perché l’uomo, o meglio Guerra, girò l’anello:
    “Guardate!” finse di essere impaurito “Hanno gli occhi neri!”
    Si allontanò per godersi lo spettacolo.
    I superstiti li guardarono e videro il cambiamento nei loro occhi.
    La situazione degenerò subito: il soldato alzò il fucile per prendere la mira.
    Non c’era tempo per le spiegazioni, dovevano pensare a salvarsi, perciò i tre corsero verso la porta per uscire dal rifugio.

    Erano riusciti ad allontanarsi e a nascondersi giusto in tempo, un attimo dopo, infatti, il soldato era uscito, ma fortunatamente non li aveva visti.
    I tre si allontanarono, nel frattempo dovevano ideare velocemente un piano, il tempo stringeva sempre di più.
    L’unica soluzione a cui giunsero era di convincere gli altri cacciatori che non c’era nessun demone, ma che era tutto un trucco di Guerra. Non sarebbe stato decisamente semplice.
    Dean affrontò Rufus, permettendo così alle donno di entrare nell’abitazione per convincere Jo e Thomas. Ovviamente questi reagirono, però alla fine videro la verità, anche grazie al fatto che gli occhi di tutti erano tornati alla normalità.
    Il maggiore dei Winchester riuscì a far ragionare Rufus appena in tempo, infatti, un attimo dopo qualcuno cominciò a sparare: era il gruppo di superstiti capeggiato dal soldato.
    Il vecchio cacciatore prese ad urlare ai suoi membri di non rispondere al fuoco, purtroppo non tutti lo sentirono.
    Dean corse a liberare suo fratello, due braccia in più in quel caos avrebbero fatto decisamente comodo.
    Le persone all’interno dell’abitazione stavano bassi per evitare di essere colpiti.
    “Cosa facciamo?” domandò Crystal, alzando la voce per farsi sentire sopra gli spari. “Non sarà semplice convincerli e io ancora non ho i miei poteri...”
    “Dobbiamo provare a togliere l’anello a Guerra...” propose il suo compagno. “È con quello che ci ha ingannati...”
    “Ok...” acconsentì Crystal, guardando anche gli altri, tutti stavano annuendo. “Voi andate, qui ce ne occupiamo noi...”
    Dean e Sam uscirono da una porta laterale, che non era ancora stata presa di mira; i fratelli dovevano raggiungere velocemente la mustang rossa prima che il cavaliere scomparisse.

    La lotta tra le due fazioni fu sedata: Rufus aveva raggiunto i membri della sua squadra che continuavano a sparare contravvenendo al suo ordine, mentre i pochi superstiti si fermarono non appena il soldato si arrese, si era convinto quando gli occhi di Ellen erano passati dal nero al colore naturale.
    Alcuni dei cacciatori decisero di rimanere per dare una mano agli abitanti, finché non fossero arrivati i soccorsi. Tra questi figuravano anche Jo e Thomas.
    Crystal aveva notato una certa confidenza tra i due, nonché alcuni scambi di sguardi. Se quei primi segnali erano il preludio a qualcos’altro la ragazza non poteva essere altro che contenta per i suoi due amici.
    La squadra, invece, ritornò sui propri passi, si diressero quindi verso l’Impala.
    Dean non aveva lasciato la sua preziosa auto sul ponte, giusto per non destare sospetti. L’aveva parcheggiata in uno spiazzo vicino alla strada, lì c’era anche un tavolino.
    Dopo aver messo i bagagli e le armi in auto, i tre si sedettero: Dean e Crystal vicini, avevano risolto il loro piccolo problema, mentre Sam si mise sul lato opposto.
    A quel punto il maggiore dei Winchester tirò fuori l’anello d’oro per mostrarlo alla compagna.
    “Che dite? Facciamo una fermata al Monte Fato?” propose poi.
    La ragazza non riuscì a trattenersi dal sorridere, solo lui poteva collegare la vicenda del Signore degli Anelli a quell’oggetto. Doveva ammetterlo, però, mancavano solo le scritte in lingua nera e l’anello sarebbe stato quasi perfetto.
    Sam fece un sorriso tirato e poi sospirò.
    “Vi devo dire una cosa importante...” guardò il fratello prima di continuare. “So che non ti fidi di me, nemmeno io mi fido di me stesso...” ammise sinceramente. “Dal momento in cui ho visto quel sangue, anche se non era realmente di demone, non ho pensato ad altro...”
    Li guardò per vedere le loro reazioni.
    Dean a volte distoglieva lo sguardo, ma poi ritornava sul fratello.
    Crystal, intanto, aveva cercato la mano del suo compagno e non appena la trovò gliela strinse.
    “Mi dico che è per un buon motivo, che le mie intenzioni sono buone perché salverei delle vite... alla fine quasi riesco a convincermi...” Sam scosse la testa. “Ma penso, invece, che mi manchi solo la sensazione che mi dava...”
    Si fermò per trovare le altre parole:
    “Per ciò che ho fatto non posso dare la colpa al sangue demoniaco o a Ruby. Il vero problema sono io... e a quanto sarò disposto a spingermi oltre...”
    Dean continuava a rimanere in silenzio.
    “C’è qualcosa che mi spaventa a morte...” ammise Sam “E in questi giorni ne ho avuto solo un assaggio...”
    Stava prendendo il discorso alla larga.
    “Quindi, qual è il punto?” domandò il maggiore dei Winchester andando direttamente al nocciolo del discorso.
    “Non sono in condizione di cacciare...” confessò il più giovane. “Devo farmi da parte perché sono pericoloso... è meglio se le nostre strade si dividono...”
    Dean sospirò.
    “Penso che tu abbia ragione...” concordò alla fine.
    “Pensavo di dover litigare con te...” Sam sembrava sorpreso.
    “La verità è che passo più tempo a preoccuparmi per te che a fare bene il mio lavoro...” ammise Dean. “E non posso permettermelo...”
    Il minore dei Winchester annuì, capiva cosa intendeva il fratello, poi posò lo sguardo su Crystal, voleva sapere anche la sua opinione.
    “Al momento ci servono più cacciatori possibili, ma se tu senti questo dentro di te è giusto che ti prenda del tempo. A lungo andare potrebbe compromettere il lavoro di tutti, potrebbe anche esserci fatale... mi dispiace...”
    “No, hai ragione...” Sam batté piano una mano sul tavolo.
    Si erano detti tutto quello che pensavano, era arrivato il momento di separarsi.
    Sam si alzò dal tavolino e si diresse verso l’Impala per recuperare il suo borsone.
    Dean e Crystal lo osservarono chiedere un passaggio a un uomo su un furgone, rimasero lì seduti finché l’auto non si allontanò dallo spiazzo.
    La squadra ora era composta solo da due persone, la strega sperò che quella situazione fosse temporanea.
     
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    Bentornata Bea ^_^ Sono davvero contentissima che siano stati dei giorni intensi e bellissimi alla Jib *_* Ho visto le foto ed ammetto di avere provato una leggerissima invidia per le foto :P
    Ok vestiamo i panni della perfetta recensitrice (?) e addentriamoci nei meandri di questo stupendo capitolo..L'ho trovato molto bello, la situazione si sta facendo sempre più pesante e c'è difficoltà a fidarsi degli altri o addirittura di se stessi e alla fine mi ha rattristato parecchio quando i due fratelli si sono separati, il discorso tra loro due mi ha emozionato e commosso. Stupenda la battuta in riferimento al Signore degli Anelli :wub: Per il nuovo racconto, sono molto curiosa ^_^
    Bravissima Bea, i miei complimenti

    Se vuoi, c'è l'ultima parte della mia storiella angelico-demoniaco ^_^
     
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  6. sahany09
     
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    Puntata inquietante. Si sta entrando nel vivo della questione "Apocalisse".
    Concordo con Gabrielle. Stai procedendo molto bene.
    Vai avanti così. :)
     
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    CITAZIONE (GabrielleWinchester @ 1/6/2014, 13:03) 
    Bentornata Bea ^_^ Sono davvero contentissima che siano stati dei giorni intensi e bellissimi alla Jib *_* Ho visto le foto ed ammetto di avere provato una leggerissima invidia per le foto :P
    Ok vestiamo i panni della perfetta recensitrice (?) e addentriamoci nei meandri di questo stupendo capitolo..L'ho trovato molto bello, la situazione si sta facendo sempre più pesante e c'è difficoltà a fidarsi degli altri o addirittura di se stessi e alla fine mi ha rattristato parecchio quando i due fratelli si sono separati, il discorso tra loro due mi ha emozionato e commosso. Stupenda la battuta in riferimento al Signore degli Anelli :wub: Per il nuovo racconto, sono molto curiosa ^_^
    Bravissima Bea, i miei complimenti

    Se vuoi, c'è l'ultima parte della mia storiella angelico-demoniaco ^_^

    Ciao gabry e grazie per il bentornato ^^
    Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Il rapporto tra i due fratelli è sempre più fragile e devo dire che hanno fatto bene a separarsi, anche se mi dispiace un sacco quando lo fanno.
    Da fan del signore degli anelli dovevo metterla! Me lo dicono nella puntata e l'ho davvero adorato ^^
    Grazie mille, davvero, per i complimenti :)

    Appena ho un attimo la recupero! Promesso ;)


    CITAZIONE (sahany09 @ 2/6/2014, 00:46) 
    Puntata inquietante. Si sta entrando nel vivo della questione "Apocalisse".
    Concordo con Gabrielle. Stai procedendo molto bene.
    Vai avanti così. :)

    Ciao ^^
    Grazie sono davvero contenta che approvi come sto procedendo. Spero che i prossimi capitoli continuino a piacerti ^_^

    Vi avviso, sto per postare la famosa one shot, quindi armatevi di fazzoletti prima di andare a leggerla, potrebbero servirvi. :sisi:
     
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    Ed eccomi con un nuovo capitolo!
    Allora.. qualcuna di voi ha letto la one shot, vi ringrazio anche qui per averlo fatto e per avermi lasciato il commento.
    La puntata presa a ispirazione è la 5x04 e credo abbiate ben presente di quale si tratta. Come al solito l'ho modificata per inserire Crystal al meglio.
    Vi avverto, si comincerà a soffrire un po' pure qui, lo capirete dalla frase finale. Ma meglio se non vi dico altro.. *va a cercare il rifugio per nascondersi..*
    Buona lettura!

    CAPITOLO 66
    I giorni passarono velocemente, e altrettanto velocemente divennero settimane. Dean e Crystal avevano sentito Sam solo una volta con una telefonata, in cui il ragazzo confermava la sua decisione di ritirarsi.
    La nuova squadra, intanto, era stata abbastanza impegnata, continuava a risolvere casi e si concedeva solo poche pause, d’altronde doveva colmare l’assenza di un cacciatore.
    Castiel domandò l’aiuto di Dean e Crystal. Lui aveva intenzione di avvicinare l’arcangelo Raffaele per ottenere informazioni su Dio.
    Non fu affatto semplice, l’arcangelo riuscì a sfuggire loro una volta, lasciandosi dietro il suo tramite in stato catatonico. Se Dean avesse detto sì a Michele, sarebbe stato mille volte peggio, trattandosi nel suo caso di un arcangelo molto più potente.
    Quella visione fece propendere il cacciatore ancora di più sul no.
    La squadra alla fine fu costretta a intrappolare l’arcangelo in un cerchio fatto con l’olio santo, che Castiel aveva recuperato a Gerusalemme.
    L’angelo non ottenne quello che voleva, infatti, Raffaele era convinto che Dio fosse morto e l’inizio dell’Apocalisse gli dava ragione, a loro padre non importava più nulla del mondo imperfetto da lui creato. Ma Castiel non volle crederci, se ne andò per continuare la sua ricerca, dopo la minaccia di uccisione da parte di suo fratello.
    Dean e Crystal lasciarono velocemente il posto, l’incantesimo sarebbe durato ancora per poco. Non c’era nessun dubbio: si erano fatti un nuovo nemico.

    Trascorsero altri giorni, Dean e Crystal erano appena arrivati in Kansas; dire che erano distrutti era riduttivo, si erano fatti più di dieci ore di auto, alternandosi alla guida. Sì, ogni tanto il cacciatore lasciava alla compagna l’onore di condurre l’Impala, ma solo perché lui era stanco e aveva bisogno di riposare gli occhi.
    Riuscirono a trovare una stanza in un motel, poco importava il grado di decenza, al momento avevano un immediato bisogno di dormire.
    Prima però, Dean fu contattato al cellulare da Castiel. L’angelo aveva sentito delle voci sulla Colt e sul fatto che fosse ancora in circolazione, stranamente i demoni non l’avevano ancora distrutta. Quella sarebbe stata un’ottima arma da usare contro il Diavolo.
    Castiel voleva cominciare subito, ma il cacciatore fu irremovibile sulla necessità che avevano lui e la sua compagna, si sarebbero sentiti e trovati la mattina successiva.
    Crystal si addormentò su un fianco non appena appoggiò la testa sul cuscino, percepì il calore del suo compagno che l’abbracciava da dietro.
    Dopo qualche ora il sonno di lei fu riscosso dalla vibrazione di un cellulare, probabilmente di Dean, perché poco dopo lo sentì allontanarsi. Continuò a tenere gli occhi chiusi, era in una specie di dormiveglia, riuscì solo a captare poche parole e in qualche modo capì che l’interlocutore era Sam.
    Crystal sprofondò di nuovo in un sonno profondo non appena risentì il corpo di Dean vicino a sé.

    Il mattino seguente...
    Crystal si svegliò, la luce del sole filtrava dalla finestra ed era attenuata dalla tenda bianca.
    Si stupì di non trovare il suo compagno affianco a sé, ma non si allarmò subito.
    L’ansia arrivò a ondate: prima quando si accorse che non era da nessuna parte nella stanza, poi quando provò a chiamarlo inutilmente al cellulare, dava sempre utente impossibile da contattare. Arrivò al massimo quando la strega cercò di trovare Dean con il cristallo non ottenendo risultati.
    Non poteva certamente contattare Sam, dato che si era chiamato fuori da quella vita, Bobby non avrebbe potuto fare molto. Crystal non vide altra soluzione che telefonare a Castiel.
    L’angelo comparve un attimo dopo nella stanza, ascoltò il riassunto della ragazza e lui intuì subito che il responsabile era il suo ex capo Zaccaria.
    L’aveva portato da qualche parte, ma non aveva la minima idea di dove! L’angelo, comunque, poteva ottenere delle informazioni in qualche modo, ma questo avrebbe richiesto tempo e attenzione.
    Castiel consigliò a Crystal di rimanere in quella stanza, nel caso, poco probabile, che Dean arrivasse prima del suo ritorno.
    La strega non poté fare altro che sedersi sul letto e cominciare ad aspettare, sentiva che sarebbe stata una lunga attesa.

    Intanto in un altro tempo...
    Dean si svegliò e ci mise poco a capire di non trovarsi nella stanza con Crystal. O meglio, la stanza era quella, ma era stata spogliata di ogni oggetto utile, infatti lui era seduto solo sulla rete metallica, il materasso era sparito; e ovviamente della sua compagna non vi era traccia.
    Si affacciò alla finestra, stando attento a non poggiare le mani sui bordi taglienti di vetro, la finestra non esisteva più.
    I suoi occhi verdi puntarono a destra e a sinistra, non vedevano altro che uno spettacolo post apocalittico, la città di Kansas City era ridotta a un disastro: gli edifici ancora in piedi erano mezzi distrutti e anneriti, come se fossero stati incendiati; in strada vi erano delle macchine ferme da molto tempo, oltre a un sacco di rifiuti e rottami. Apparentemente la città era deserta.
    Dean cominciò a camminare per le vie, prima di tutto doveva capire cosa era successo e ideare un piano di conseguenza.
    In un vicolo trovò una ragazzina che lo attaccò non appena lui si avvicinò abbastanza, fortunatamente riuscì a metterla fuori combattimento facilmente cavandosela solo con un graffio.
    La sua attenzione venne catturata dalla scritta CROATOAN in rosso sul muro davanti a sé.
    La situazione invece di migliorare continuava a peggiorare.
    Come se non bastasse, un attimo dopo, un manipolo di uomini entrò nel vicolo, il cacciatore notò subito i loro occhi diversi e si diede alla fuga.
    Corse per le strade evitando e saltando gli ostacoli fino ad arrivare a una recinzione, non aveva tempo di oltrepassarla, pensava di trovarsi in trappola, quando dall’altro lato della grata sopraggiunsero degli uomini in divisa militare.
    Dean fece appena in tempo a mettersi al riparo, i suoi inseguitori ebbero meno fortuna.

    Quando fu sicuro di non essere più in pericolo Dean sgattaiolò fuori dal suo nascondiglio, trovò uno squarcio nella rete e, con un po’ di fatica, riuscì a passare dall’altra parte.
    Inevitabilmente la sua attenzione cadde sul grande cartello attaccato ad essa, diceva:
    “Divieto d’ingresso per ordine del comando regionale. 1 agosto 2014, Kansas City”
    Rimase scioccato, come diavolo aveva fatto ad arrivare nel futuro?
    In quel genere di casi si affidava all’aiuto dei suoi compagni di squadra oppure a Bobby. Ma in quel momento non aveva a disposizione né Crystal né Sam e il suo cellulare continuava a non dare segnale. Trovare un telefono pubblico funzionante era fuori discussione.
    Non poté fare altro che rubare un’auto e dirigersi materialmente verso la casa del vecchio cacciatore.

    Nel presente...
    Erano già passate delle ore e da Castiel non aveva ancora ricevuto notizie. L’angelo evidentemente non aveva trovato ancora niente.
    Era difficile per Crystal rimanere lì, con le mani in mano, a lasciare che qualcun altro indagasse per lei.
    La sua attenzione venne attirata da una voce, si avvicinò alla finestra e guardò di sotto.
    Era lo stesso tipo che lei e Dean avevano intravisto entrando al motel.
    “Buongiorno signore, la sua anima è pronta per l’estasi..” continuava a dire ai passanti, provava anche a consegnare dei volantini senza successo.
    Un dubbio prese forma nella sua mente: gli angeli come erano arrivati al suo compagno? Loro portavano ancora il sigillo di Castiel sulle costole.
    Magari quell’uomo poteva rispondere alla sua domanda...

    Anno 2014...
    Dean era stato a casa del vecchio cacciatore, aveva trovato solo un rudere dell’abitazione e la sedia a rotelle di lui rovesciata con due buchi di proiettile. Non era decisamente un buon segno, quel posto non era sicuro.
    Il cacciatore perciò era rimasto solo il tempo necessario per recuperare il diario, che Bobby teneva nascosto dietro una pietra del caminetto. Sfogliando le pagine aveva trovato una foto in bianco e nero, risaltava la scritta del posto: Campo Citaqua.
    Dean si stava dirigendo proprio in quel posto, quando ricevette la sgradita apparizione di Zaccaria.
    “Mi sembrava di aver sentito il tuo lezzo dietro questa cosa da Ritorno al Futuro..” fu il caloroso benvenuto del cacciatore.
    L’angelo però non lo badava, continuava a leggere a voce alta i titoli del giornale e a commentarli.
    “Come mi hai trovato?” tentò ancora Dean.
    “Purtroppo ultimamente siamo dovuti ricorrere a risorse poco ortodosse..” rispose stavolta “Informatori umani per la precisione.. stiamo facendo delle visite d’ispirazione ai gruppi estremi cristiani..”
    Al cacciatore tanto bastò per capire che era stato l’uomo fuori dal motel a rivelare la sua posizione.
    “Avanti, soldati cristiani!” confermò Zaccaria sarcasticamente.
    “Ok, bene, grandioso. Ti sei divertito.. ora rimandami nel mio tempo, figlio di puttana..”
    “Oh tornerai. A tempo debito.. hai bisogno di stare un po’ da queste parti per il momento..”
    “E questo cosa dovrebbe significare?”
    “Tre giorni Dean..” specificò l’angelo “Tre giorni per capire dove ti porteranno le tue azioni..” gli fece vedere il titolo della prima pagina del giornale “Questo è quello che succederà al mondo se continuerai a dire di no a Michele..”
    Dopodiché scomparve, era proprio una brutta abitudine degli angeli quella.
    Raggiunse il Campo Citaqua dopo qualche ora, il sole era calato da un pezzo ormai. Fece attenzione a non farsi scoprire dagli uomini di guardia, ma poi i suoi occhi vennero attirati da un profilo riconoscibile, l’Impala, la sua adorata auto era ridotta a un rottame.
    La prudenza andò a farsi benedire, si avvicinò all’auto e constatò i danni, si accorse dell’ombra dietro di lui quando fu troppo tardi.

    Nella stanza di motel...
    Crystal aveva ricavato poco niente dall’uomo, lo aveva terrorizzato e probabilmente si sarebbe messo a predicare con ancora più passione di prima.
    Dalle parole frammentarie, però, era riuscita a capire che gli angeli facevano delle specie di visite ai fanatici religiosi, mostrando loro le foto di lei e dei fratelli Winchester.
    Era proprio in questo modo che erano riusciti a trovarli e a prendere il suo compagno.
    Questo, tuttavia, non l’aiutava minimamente con il suo problema, non sapeva ancora dove era stato condotto Dean.

    Nel futuro...
    Quando Dean rinvenne, si ritrovò in una stanza ed era, ammanettato. Non poté notare altro, perché il classico rumore di un fucile che veniva ricaricato attirò la sua attenzione.
    Appena alzò lo sguardo vide sé stesso seduto.
    Si trovava nel futuro, quindi gli risultò abbastanza normale trovarsi il suo doppione davanti, però faceva comunque uno strano effetto.
    L’altro evidentemente non la pensava così, dato che gli puntò l’arma contro.
    Dean allora cercò di convincerlo spiegandogli di venire dalla fine del 2009, l’altro si convinse solo quando il cacciatore gli nominò l’angelo Zaccaria e un aneddoto di cui solo loro erano a conoscenza.
    “Il virus croatoniano, giusto?” la domanda del cacciatore riscosse il suo doppio dal lavoro di pulizia e controllo.
    “È efficiente, è incurabile, è spaventoso quanto l’Inferno...” ripose i fucili e le pistole verificate in un borsone. “Trasforma le persone in mostri. Ha iniziato a colpire le grandi città un paio di anni fa e da allora il mondo è andato veramente a puttane...” continuò a spiegare.
    “Che mi dici di Sam?”
    Dean voleva sapere come era messa la situazione, per questo proseguiva a fare domande.
    Gli occhi verdi del suo riflesso lo scrutarono, sembrava stesse valutando la possibilità di non rispondergli, ma alla fine disse con tono asciutto:
    “Una pesante rappresaglia a Detroit. Per quanto ne so, Sam non ce l’ha fatta...”
    Quelle parole lo lasciarono stupito, suo fratello nel futuro era morto.
    “Non eri con lui?” chiese ancora Dean.
    “No...” replicò l’altro “Io e Sam non ci parlavamo da...” ci pensò un attimo “Diavolo, cinque anni...”
    Il cacciatore inevitabilmente ripensò all’ultima conversazione che aveva avuto con Sam, giusto poco prima che Zaccaria lo prendesse. Gli aveva rivelato di essere il vero tramite di Lucifero e aveva intenzione di rientrare nella squadra, ma Dean era contrario, in quanto sarebbero stati l’uno il tallone d’Achille dell’altro.
    “Non abbiamo mai provato a cercarlo?” domandò ritornando alla realtà.
    L’altro fece un semplice cenno negativo con la testa.
    “E Crystal?”
    Il sé stesso del futuro sospirò:
    “Senti, ora non ho tempo per raccontarti tutto...” lo liquidò evitando di rispondere “Ho una commissione da fare...” prese in mano il borsone e cominciò a dirigersi verso la porta.
    Dean lo fermò.
    “Hai intenzione di lasciarmi qui così?”
    “Ho un campo pieno di superstiti della tragedia con un’apocalisse che incombe sulle loro teste...” si era voltato per parlargli. “L’ultima cosa di cui hanno bisogno è vedere il remake di Genitori in trappola...”
    Dean constatò che dopo cinque anni sarebbe diventato più serio, ma almeno non avrebbe perso il suo senso dell’umorismo.
    “Quindi sì... tu rimani qui...” finì l’altro.
    “Ok va bene. Ma non c’è bisogno di ammanettarmi...”
    Il suo riflesso aveva raggiunto ormai la porta.
    “Oh dai. Non ti fidi di te stesso?”
    “No...” rispose subito in tono secco l’uomo del futuro. “Assolutamente no...” e lo lasciò da solo.
    Il cacciatore non si diede per vinto, ovviamente. Riuscì a estrarre un chiodo dall’asse del pavimento e lo usò per aprire le manette. Si massaggiò leggermente il polso e poi varcò la porta.
    Non aveva ancora cominciato a girare per il campo militare che Chuck lo fermò.
    Il profeta non era cambiato molto in quegli anni, continuava ad avere l’aspetto trasandato e l’espressione stressata.
    Vennero presto interrotti dall’arrivo di una donna, sembrava furiosa, infatti provò a colpire Dean con un pugno, ma lui lo evitò facilmente e poi si posizionò dietro Chuck per ripararsi.
    “Hai passato la notte nella capanna di Jane?” lo accusò la donna di nome Risa.
    “Cosa? No!” il cacciatore era sorpreso anche solo dalla domanda, aveva dato per scontato di stare con Crystal, anche se non l’aveva ancora vista.
    Chuck però fece un cenno affermativo con la testa, che non passò inosservato a Risa.
    “Pensavo che avessimo un legame...” marcò l’ultima parola con il segno delle virgolette.
    “Beh sono sicuro che fosse così...” Dean non sapeva in che altro modo rispondere per liquidarla. Al momento la sua priorità era di trovare Crystal o Castiel, sperò che loro sarebbero stati più in vena di chiacchierare.
    “Assurdo, vengo sgamato per cose che non ho mai fatto e che mai farei...” non riuscì a risparmiarsi dal commentare.
    “Cosa?” domandò Chuck, l’aveva sentito.
    “Ah non importa...” Dean cambiò discorso “Senti, per caso Cass è ancora qui?”
    “Sì...” disse l’altro con una breve risatina “E non credo che abbia intenzione di andare da qualche parte...”
    Il profeta lo indirizzò verso il suo casolare.
    Si ritrovò davanti una persona completamente diversa, non era più il solito Castiel di poche parole e che non capiva le battute.
    Era diventato una sorta di hippie, faceva addirittura orge di gruppo, beveva assenzio, ma almeno fu abbastanza lucido da accorgersi che lui veniva da un tempo diverso.
    Non indagò oltre sul comportamento di Castiel, immaginava che presto il suo doppione sarebbe tornato, gli rimaneva, quindi, poco tempo.
    “Tu sai dove posso trovare Crystal?” gli chiese il cacciatore.
    Lo sguardo di Castiel si rattristò.
    “Prima o poi l’avresti comunque scoperto...” sospirò. “Faccio prima a mostrartelo...”
    Dean inizialmente non capì cosa volesse intendere, ma tutto gli fu più chiaro quando Castiel lo portò in un angolo del campo: c’erano delle tombe e su una lapide c’era scritto il nome di Crystal.
     
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  9. sahany09
     
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    Sei giunta ad una delle mie puntate preferite della serie: LA FINE; una delle migliori, e devo dire che ti aspettavo al varco sapendo che non sarebbe stata una puntata facile, col doppio Dean da amministrare (è uno dei motivi che mi fa apprezzare maggiormente questo episodio. Chissà perché? :rolleyes: ;) ) Ma, come sempre, hai saputo inserire Crystal in modo perfetto.
    Ottimo lavoro, come al solito.
     
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    CITAZIONE (sahany09 @ 8/6/2014, 01:08) 
    Sei giunta ad una delle mie puntate preferite della serie: LA FINE; una delle migliori, e devo dire che ti aspettavo al varco sapendo che non sarebbe stata una puntata facile, col doppio Dean da amministrare (è uno dei motivi che mi fa apprezzare maggiormente questo episodio. Chissà perché? :rolleyes: ;) ) Ma, come sempre, hai saputo inserire Crystal in modo perfetto.
    Ottimo lavoro, come al solito.

    Ciao ^^
    Stranamente piace anche a me la puntata, è per questo che ho deciso di usarla.
    Decisamente non è stato semplice scrivere questa prima parte perchè non potevo continuare a scrivere Dean o Dean del futuro, avrei ripetuto troppo, quindi mi sono data alla ricerca di sinonimi. Spero di esserci riuscita bene xd
    Eh doppio Dean, ci credo che l'apprezzi di più ;)
    Sono contenta che tu mi dica questo, come sempre studio la puntata e cerco di inserire Crystal al meglio, adatto i dialoghi e i dettagli per dimostrare che lei c'è realmente, che fa parte della trama.
    Sabato vedrai cos'è successo alla povera Crystal e la reazione dei due Dean.
    Grazie mille per il commento!! :)
     
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    Ed eccomi qui ^_^ *Va a recuperare Bea nel suo nascondiglio*
    Innanzitutto complimenti per avere ripreso la puntata "The End", una delle mie puntate preferite, ma solo perchè c'è Sam in smoking bianco e con la camicia rossa :wub:
    A parte questo (ripeto, bere caffè alla mattina presto mi fa sballare), che dirti? Capitolo bellissimo e molto adrenalinico, con un pizzico di tristezza e malinconia che non fa mai male. Io adoro sempre di più la tua storia e adoro la tua Crystal, riesci sempre a introdurla nel racconto in modo sublime e anche fluido, come se fosse all'interno del telefilm davvero, ci sono rimasta malissimo quando nel futuro Crystal è morta :-( Non spreco parole per Zaccaria, perchè sono reduce da aver letto qualcosa sugli angeli, e non voglio infangare la mia bocca con turpi parole.
    Bravissima Bea, i miei complimenti
     
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    CITAZIONE (GabrielleWinchester @ 9/6/2014, 11:33) 
    Ed eccomi qui ^_^ *Va a recuperare Bea nel suo nascondiglio*
    Innanzitutto complimenti per avere ripreso la puntata "The End", una delle mie puntate preferite, ma solo perchè c'è Sam in smoking bianco e con la camicia rossa :wub:
    A parte questo (ripeto, bere caffè alla mattina presto mi fa sballare), che dirti? Capitolo bellissimo e molto adrenalinico, con un pizzico di tristezza e malinconia che non fa mai male. Io adoro sempre di più la tua storia e adoro la tua Crystal, riesci sempre a introdurla nel racconto in modo sublime e anche fluido, come se fosse all'interno del telefilm davvero, ci sono rimasta malissimo quando nel futuro Crystal è morta :-( Non spreco parole per Zaccaria, perchè sono reduce da aver letto qualcosa sugli angeli, e non voglio infangare la mia bocca con turpi parole.
    Bravissima Bea, i miei complimenti

    Ciao ^^
    Sono davvero contenta che ti sia piaciuto il capitolo e che anche tu adori Crystal tanto da considerarla un buon personaggio. Il mio obiettivo è quello di inserirla al meglio nella storia e mi fa piacere che tu l'abbia notato :)
    Nel prossimo capitolo si scoprirà cosa è successo a Crystal e la reazione dei due Dean ;)
    Tieni i fazzoletti a portata di mano.
    Grazie del commento!
    A sabato col continuo :)
     
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    Prego Bea ^_^ OT: Dovevo scrivere smoking bianco e rosa rossa e invece ho scritto camicia rossa Mi sa tanto che vedere una certa persona mi ha un pò sballato il cervello ahahah ^_^
    Ancora tanti complimenti
     
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    Va beh gabry, lo consideriamo un normale errore di battitura xd

    Eccomi con il nuovo capitolo ^^
    Ci sarà un flashback nel futuro, ovvero il racconto del Future!Dean sul giorno in cui ha perso la sua Crystal. Vi avviso già che non terminerà in questo capitolo, perchè è diventato leggermente lunghetto e sono stata costretta a spezzarlo. (più suspance xd)
    Quindi l'uso dei fazzoletti è rimandato per ora.. ma la prossima settimana credo vi serviranno.
    Spero che il capitolo vi piaccia, buona lettura!

    CAPITOLO 67
    A Dean mancò il fiato, sentì distintamente il suo cuore andare in frantumi, provò dolore ad ogni nuova singola crepa che si apriva.
    I suoi occhi continuavano a guardare quella pietra, quelle lettere che formavano il nome della sua compagna.
    Non riusciva a capacitarsi dell’idea che Crystal, nel futuro, non sarebbe stata al suo fianco.
    Castiel gli mise una mano sulla spalla e la strinse leggermente.
    “Cosa... come è successo?” Dean riuscì a ritrovare la voce.
    “Non lo so di preciso... il tuo io del futuro non me l’ha mai rivelato... è praticamente ermetico con le sue emozioni...” rispose Castiel.
    La vista del cacciatore era offuscata, ricacciò indietro a forza le lacrime, prima di voltarsi verso l’altro e chiedere:
    “Quanto tempo fa?”
    “Poco più di un anno e mezzo...” Castiel sospirò.
    Aveva intenzione di aggiungere altro, ma un’altra voce si aggiunse al gruppo.
    “Dovevo immaginare che ti avrei trovato qui...” il cacciatore si girò e vide il suo clone del futuro.
    Altre tre persone però stavano dietro di lui a fissare la scena, non era normale per loro vedere due Dean.
    “Non vi mentirò...” disse il leader del campo rivolgendosi ai suoi compagni. “Lui e io abbiamo in ballo una situazione piuttosto incasinata. Ma credetemi...” fece una pausa per guardare ognuno negli occhi “Quando sarà il momento, vi dirò ogni cosa...”
    Agli uomini bastò perché cominciarono ad allontanarsi.
    Intanto il cacciatore del futuro afferrò con forza il braccio di Dean e lo condusse di nuovo al suo casolare.
    Lo sbatté dentro senza troppe cerimonie.
    “Allora? Vuoi darmi una spiegazione?” chiese il capo appena richiuse la porta.
    “Non avevi tempo di darmi risposte, così me le sono cercate da solo...” ribatté prontamente Dean.
    Lo sguardo dell’altro si indurì ancora di più, se possibile.
    “Questa non è la tua epoca, è la mia! Tu non prendi decisioni, io sì!” voleva chiarire chi comandava una volta per tutte, appoggiò il borsone sul tavolo facendo tintinnare il contenuto. “Quindi quando ti dico di non uscire, tu non esci!”
    Dean rimase un attimo in silenzio, poi parlò:
    “Ok, senti... scusami...” il suo tono era sinceramente dispiaciuto “Non stavo cercando di incasinarti, incasinarmi... o insomma, di incasinare le cose... volevo solo...”
    “Lo so...” lo interruppe l’altro, poi gli voltò le spalle e si diresse a un tavolino più basso dove erano disposte delle bottiglie di liquore. Ne afferrò una e prese due bicchieri che li riempì con il liquido ambrato.
    Il capo del campo tornò a guardare il suo clone e gli offrì uno dei bicchieri.
    Bevvero entrambi un sorso del contenuto.
    “D’accordo...” parlò il cacciatore del futuro “Visto che ci tieni tanto, ti racconterò cos’è successo quel maledetto giorno..”
    Dean a quel punto si sedette, mentre l’altro si appoggiò al tavolo iniziando a raccontare.

    Flashback
    Venti mesi prima..
    Doveva essere un semplice recupero, ma niente andò per il verso giusto quel giorno.
    Dean e Crystal erano alla ricerca della Colt da parecchio tempo, precisamente da quando avevano sentito girare le voci sulla possibilità che l’arma non fosse andata distrutta. Purtroppo, non era semplice individuarla, i demoni continuavano a spostarla, sapevano quanto era importante.
    Stando agli ultimi calcoli e alle voci la pistola speciale si trovava in un palazzo di una cittadina poco lontana dal Campo Citaqua, peccato che questa fosse in una zona a rischio, piena di croatoniani.
    Dean e Crystal idearono un piano insieme ad altri cacciatori esperti, valutarono i rischi e alla fine si divisero i compiti. Sarebbero stati proprio la strega e il suo compagno a recuperare la pistola di Samuel Colt, mentre gli altri avrebbero fatto da diversivo.
    Non appena arrivarono all’esterno della recinzione che delimitava tutta la zona a rischio, il gruppo si divise.
    Dean e Crystal entrarono da una parte laterale, dovevano attraversare un intero quartiere per arrivare alla palazzina, ma non ci sarebbero dovuti essere problemi.
    Avevano fatto solo pochi passi all’interno dell’area a rischio che cominciarono ad avvistare i primi Croat, non fu difficile eliminarli. Purtroppo, però, continuavano ad arrivarne, erano attirati da loro come le api dal miele.
    Alla fine furono costretti a dividersi.
    Crystal grazie ai suoi poteri, che negli anni erano cresciuti, e alle abilità affinate nella lotta, eliminava, bloccava e uccideva con facilità i Croat che osavano avvicinarsi più del dovuto.
    Arrivò per prima nel palazzo e una sorta di brivido le percorse la schiena, ma represse la sensazione di disagio, aveva una missione da portare a termine.
    Entrò nella sala in cui doveva trovarsi la Colt, ma capì che c’era qualcosa che non andava.
    La stanza era vuota.
    O almeno così sembrava.
    La porta da cui era entrata si chiuse rumorosamente alle sue spalle e, quando si voltò, si trovò davanti una persona che non vedeva da tempo:
    “Sam?!” era contenta, ma anche stupita della sua presenza.
    “Sbagliato...” disse la voce del giovane Winchester con tono pacato “Riprova di nuovo...”
    Crystal deglutì a fatica, la verità si fece largo nella sua testa.
    “Lucifero...” era una semplice constatazione. Come aveva potuto Sam dire di sì? Come si era lasciato convincere? E loro come avevano fatto a non saperne nulla?
    L’arcangelo cominciò a camminare tenendo gli occhi puntati su di lei. Crystal si mosse di conseguenza iniziando a studiarlo.
    “Ti stai chiedendo quando Sam ha fatto il grande passo?” non le lasciò il tempo di replicare. “A Detroit si è convinto... a Detroit mi ha permesso di entrare. Le mie continue visite devono averlo fatto capitolare e non aveva voi al suo fianco...” proseguì l’arcangelo infierendo.
    Crystal ricordò quando il giovane Winchester aveva deciso di ritirarsi per poi ritornare sui propri passi, quando aveva scoperto di essere il vero tramite.
    Scosse la testa per ritornare alla realtà, non poteva lasciarsi distrarre.
    “Così tu saresti la famosa strega di cui ho tanto sentito parlare...” stava dicendo Lucifero, era strano però sentire la voce di Sam “Secondo quanto ci ha raccontato mio Padre tu saresti quella che comanderà le schiere celesti al posto di mio fratello?” sorrise divertito.
    “Non vedo perché dovrei farlo, io odio gli angeli...” ribatté Crystal.
    “Sfrontata...” constatò l’arcangelo continuando a sorridere “Mi piace...” poi scosse la testa. “I tuoi poteri sono così limitati e tu sei più vulnerabile di quanto pensi...” si indicò la testa “Grazie ai pensieri di Sam, conosco i tuoi punti deboli...”
    “Vuoi uccidermi? Beh mettiti in fila...” continuò la strega con lo stesso tono.
    “Oh credimi lo farei con piacere... ma c’è qualcun altro a reclamare questo onore...” schioccò le dita e un attimo dopo affianco a lui comparve Bacarra.
    Crystal lo degnò di un breve sguardo:
    “Credevo di averti già eliminato..”
    “Infatti strega...” rispose il warlock “Ma ora sono tornato per regolare i conti...” un ghigno comparve sul suo volto.
    “Perché lo fai?” Crystal aveva riportato lo sguardo su Lucifero. “Continui a dire che tu non sei malvagio, che è stato ingiusto finire nella prigione... eppure ti comporti da stronzo...”
    Per un attimo lo sguardo e il corpo teso dell’arcangelo lasciarono trapelare l’ira, ma poi tornò rilassato:
    “Sai molte cose...”
    “O sai tra una caccia e l’altra mi piace tenermi informata...” la strega teneva d’occhio Lucifero, ma ogni tanto controllava anche Bacarra, giusto perché non facesse attacchi improvvisi.
    “Capisco...” sorrise “Comunque per rispondere alla tua domanda... devo eliminare ogni possibile minaccia che possa intaccare il mio nuovo regno, e tu rientri tra queste..”
    La strega tentò il tutto per tutto.
    “Sam...” chiamò il suo vecchio amico “Se riesci a sentirmi puoi ancora ribellarti, so che puoi farcela...”
    L’arcangelo si lasciò scappare una risata.
    “Oh credimi, ti sente... in questo momento si sta animando più del solito, deve aver capito le mie intenzioni...” disse quasi tra sé. “Ma è debole, più sto nel suo corpo, più lui ne perde il controllo.. alla fine vinco io...”
    L’arcangelo poi cambiò completamente discorso.
    “Vorrei tanto rimanere a vedere l’esito dello scontro...” un’aria dispiaciuta comparve sul suo volto “Ma ahimè, ho altre faccende di cui occuparmi... come il tuo consorte...”
    “Lascialo stare!” Crystal gridò quasi, non riuscendo a trattenersi “Lui non è una minaccia per te...”
    “Vero...” confermò Lucifero, “Ormai non può più dire sì al mio caro fratello, anche se lo vorrebbe e tanto, rimpiangerà di non averlo fatto...” previde l’arcangelo.
    Sospirò per poi continuare:
    “Questa conversazione è durata anche troppo a lungo...” mise una mano sulla spalla del warlock. “Lui è pronto a combattere e a pareggiare i conti... perciò buono scontro...” era chiaro che Lucifero sarebbe scomparso, allora la strega gli tirò uno dei pugnali che aveva infilato nella cintura.
    Con esatta precisione l’aveva colpito dove si trovava il cuore, provò rimorso per aver colpito Sam, sapeva che lui era lì dentro, ma non poteva agire diversamente.
    Crystal sapeva anche che quella misera ferita non avrebbe fermato l’arcangelo, infatti, aveva solo intenzione di farlo incavolare. Voleva farlo rimanere lì, anche se combatterli assieme sarebbe stato un suicidio.
    “Bel tiro...” si complimentò con la strega estraendo la lama. “Ma questi mezzucci non attaccano con me...” le sorrise. “Però mi hai fatto venire in mente una cosa...”
    Lucifero schioccò di nuovo le dita e al posto del pugnale comparve un paletto di legno, che passò a Bacarra. Sul volto del warlock si aprì il solito ghigno non appena capì di cosa si trattava.
    L’arcangelo poi sparì, lasciando Crystal e Bacarra a combattersi.

    Dean stava correndo per le strade della cittadina deserta, alle calcagna due Croat, gli ultimi di una lunga serie che aveva ucciso.
    Decise di farla finita, si riparò dietro a un’auto ferma e riuscì a colpirli. Altri spari echeggiarono in quella piccola città, anche i suoi compagni dovevano avere il loro bel da fare, sperava che nessuno morisse, le fila dei cacciatori diminuiva sempre di più. Però lui, in quel momento, aveva in mente solo di raggiungere Crystal.
    “Svelto Dean...” una voce disse nella sua testa, somigliava terribilmente a quella di suo fratello, ma era impossibile, erano anni che non lo sentiva “Crystal è nei guai...”
    Una morsa allo stomaco lo attanagliò, ma decise di non badarci.
    Cominciò a correre, l’urgenza nel raggiungere la palazzina il più presto possibile; purtroppo, lottando e scappando dai Croat si era allontanato più del dovuto.
    Richiamò alla mente la cartina che aveva studiato con i suoi compagni per cercare il percorso più breve, quando si ripresentò di nuovo quella voce:
    “Da questa parte...” per un attimo gli sembrò anche di vedere un’ombra, simile alla corporatura di Sam, indicargli la strada giusta.
    Dean scrollò la testa e si passò una mano sugli occhi.
    Appena rialzò lo sguardo l’ombra era sparita, però, scelse di prendere ugualmente quella strada, e quella successiva e quella dopo ancora.. sempre seguendo le indicazioni di quella voce.
    Si chiese se stesse diventando pazzo, ma lasciò quella decisione a missione conclusa.
    Mano a mano che si avvicinava all’obiettivo la morsa si faceva più stretta, percepiva che c’era qualcosa che non andava.
    Entrò nella palazzina e raggiunse la sala, ma trovò la porta chiusa.
    In quel momento gli giunsero dei rumori ovattati, qualcuno stava combattendo dall’altra parte.

    Crystal e Bacarra si stavano affrontando senza esclusione di colpi.
    La strega aveva in mano la spada angelica e un altro pugnale, gemello a quello che aveva tirato a Lucifero.
    Il warlock, invece, si serviva della sua velocità nel spostarsi, gli bastava un semplice battito di ciglia, e usava il paletto per gli affondi.
    Il suo obiettivo era colpire la strega con quello, se ci fosse riuscito l’avrebbe annientata e lui sarebbe stato di nuovo libero.

    Dean sapeva che quello era l’unico ingresso accessibile alla sala, tutte le altre entrate erano state rese impraticabili, se naturalmente o per volontà di qualcuno quello non poteva saperlo.
    Con tutta la forza che aveva provò a spingere sulla porta, diede anche delle spallate con il solo risultato di farsi male alla spalla, era tutto inutile.
    Quella porta non aveva la minima intenzione di aprirsi, sembrava bloccata, ma da cosa? Qualcosa o qualcuno voleva tenerlo fuori da lì.
    Gli giungevano ancora i rumori di lotta, aveva udito la voce della sua compagna parlare, ma non aveva riconosciuto quella dello sfidante, anche se gli sembrava familiare.
    Di punto in bianco i rumori cessarono e proprio in quel momento la porta scattò.
    Entrò nella sala e si ritrovò davanti il peggior incubo della sua vita.

    Crystal era riuscita ad avere la meglio sul warlock, non doveva fare altro che finirlo.
    Lei era in pieni di fronte a Bacarra in ginocchio, una mano premeva sulla ferita che gli aveva procurato.
    “Sei stato battuto... di nuovo...” sorrise la strega alzando la spada angelica sopra di lui.
    “Tornare all’inferno non è un problema...” sputò un po’ di sangue “Ma non ci andrò da solo...”
    Tutto si svolse così velocemente che Crystal non fece in tempo a difendersi.
    Il warlock, con le sue ultime forze, pronunciò una frase in un’altra lingua e successivamente nella mano libera gli comparve il paletto, che aveva perso durante lo scontro.
    Bacarra le trafisse il fianco.
    Crystal percepì quando la punta affilata le lacerò la maglia e poi la carne, si spingeva sempre più in profondità.
    Gli effetti cominciarono a presentarsi: per primo il dolore, un bruciore così forte che le ricordava il giorno in cui era stata torturata, poi sopraggiunse la confusione e infine sentì una forza dentro di lei che cominciava a nutrirsi dei suoi poteri.
    Il warlock cominciò a sghignazzare, allora il braccio di Crystal, ancora sollevato, si abbassò rapidamente, ponendo fine a quell’orribile suono.
    Il corpo di Bacarra si accasciò sul pavimento, come un sacco vuoto. Almeno era riuscita a eliminarlo di nuovo, non avrebbe fatto del male ad altre persone, era una minaccia in meno.
    In quel momento si aprì la porta da cui era entrata e comparve Dean.
    Smeraldo e ghiaccio si incontrarono, prima che le gambe di lei cedettero.
     
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  15. sahany09
     
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    Wow !! Ci hai lasciato proprio nel momento culminante. Bella puntata. Brava.
    Peccato per Crystal. Era un bel personaggio. Ma questo accade nel futuro. Chissà se Dean riuscirà ad evitarlo? :mmm: Complimenti. :)
     
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674 replies since 25/8/2011, 10:52   5701 views
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