Rewitched

Continuazione della serie Streghe by {William Halliwell}

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  1. [william;]
     
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    Eccomi.
    Come ho già detto in un altro commento, ora sono impegnato con una terza storia, ma in termini scolastici. Ho delle date da rispettare, e quindi devo darmi da fare. In ogni caso, ho trovato il tempo, e ho aggiornato la vecchia (sempre più nuova) Rewitched.
    Buona lettura ^^



    IL PASSATO è PASSATO



    Starring
    Alyssa Milano (Phoebe Halliwell)
    Rose McGowan (Paige Matthews Halliwell)
    Holly Marie Combs (Piper Halliwell)
    Jensen Ackles (Adam Cooper/Dean Winchester)
    Jared Padalecki (Sam Winchester)
    Zac Efron (Paride Halliwell)
    Co-Starring
    Guglielmo Quinto (Jack Torres)
    Guest
    Stacy Keibler (Irina Balan)
    Rebecca Black (Ariel Simpson)
    Ariana Grande (Candice Simpson)



    San Francisco, 1923
    Festa in maschera, in un locale…

    “William Butler Yeats ha vinto il premio Nobel” – disse una donna, riferendosi all’amica.
    “Ho sentito” – rispose, quella, sorridente.
    “Su, signore, si balla” – un uomo iniziò a ballare intorno alle due donne, che scoppiarono a ridere. La maggior parte delle persone, nel bar, rideva. C’era chi ballava e rideva, chi parlava e rideva, chi beveva e rideva. Nel locale entrò un uomo, molto elegante, completo nero, camicia bianca, papillon e mascherato, ovviamente. Questo percorse tutto il locale, poi andò al bancone, e la barista quando lo notò, gli si avvicinò.
    “Un ragazzo della tua età dovrebbe essere a casa, quest’ora” – gli disse, sorridendo.
    “Che mente, che ignoranza, siamo negli anni 20, il proibizionismo è appena nato” – rispose, quello, malizioso.
    “Ma chi si vede, dirò a mamma e papà di legarti ad una sedia e chiuderti in camera” – intervenne un altro uomo, anch’esso molto elegante, e con la maschera al viso.
    “Come sei drammatico, ti vedrei bene in Giappone in mezzo agli sfollati del terremoto” – ironizzò il ragazzo, spiritoso.
    “Presto compirai diciotto anni, e ti eliminerò, Jay” – disse, l’altro più serio.
    “Così porterai la pace nel mondo? E credi che io sia l’unica persona malvagia della Terra?” – continuò, a provocare, Jay – “Sarò io ad uccidere, te, fratellone” – Jay uscì dal locale, ma il “fratello” lo seguì.
    “Cosa vuoi James? Sto tornando a casa, questo swing è noioso” – asserì Jay.
    “Vorrei solo che tu capissi quanto sei diventato cattivo, Jay” – disse l’uomo, che poi, si tolse la maschera. James era identico a Tyler, il fratello demone, di Jack.
    “Io lo so, e so anche che mi piace” – rispose Jay, mentre si toglieva anch’esso la maschera. Jay aveva l’aspetto di Jack.



    Al P3, degli uomini stavano portando degli scatoloni – “Quelli vanno lì” – disse Piper, indicando il posto dove sistemarli. Dalle scale del locale, scesero Phoebe e Jack.
    “Ti vedo nervosa, sorellina” – disse Phoebe.
    “E quando mai” – rispose Piper, irrequieta – “Con più riguardo, lì dentro ci sono dei bicchieri di vetro che io ho comprato” – rimproverò un ragazzo, che evidentemente dispiaciuto si scusò.
    “Ecco Piper, un datore di lavoro, una strega, una madre, una sorella, e una moglie severa e antipatica” – scherzò Phoebe.
    “Non è vero” – rispose lei – “Sono severa soltanto in vesti lavorative, ovvero coi dipendenti e con i demoni”. Jack gli sorrise.
    “Ti vedo stordito, Jack” – asserì Piper.
    “Lo sono, ieri sera ho studiato fino a tardi” – spiegò lui, che poi, si guardò intorno, turbato.
    Piper e Phoebe si guardarono.
    “Cosa c’è?” – chiese Phoebe, preoccupata.
    “E da alcuni giorni che mi capita di sentire uno strano motivetto di una canzone” – disse il ragazzo.
    Le due sorelle Halliwell si guardarono ancora una volta, stranite.
    “Ma lo avrò sentito da qualche parte, e ora mi risuona nella testa” – continuò Jack.
    “Che canzone è?” – chiese Phoebe, interessata.
    “Non credo di conoscere questa canzone” – rispose lui – “Ma è una specie di swing degli anni 30, o 20” – proseguì il giovane – “Ma non sono molto informato a riguardo” – concluse, amareggiato.

    New York
    Adam e Irina stavano passeggiando in un bellissimo parco.
    “La nostra prima passeggiata al Central Park di New York” – disse Irina – “Niente male” – continuò, provocatoria.
    Adam si guardava intorno, agitato ed impensierito.
    “Tesoro” – lo riprese l’arpia – “Siamo orbitati qui per evitare che qualcuno della tua squadra ammazza demoni ci vedesse, non puoi essere preoccupato”.
    “Non ci sono solo loro, ci sono anche altre persone che non sarebbero felici di questo che sta succedendo” – spiegò l’angelo bianco.
    “Parli degli Anziani? Avranno milioni di angeli da sorvegliare, non pensarci” – Irina si avvicinò e lo baciò, dolcemente. Lui le accarezzò i setosi capelli biondi.
    “Adam, o Dean, tu non idea del potere che eserciti su di me” – asserì Irina, passionale – “Se tu non ci fossi stato, i tuoi amici sarebbero morti come tutti gli altri, come tutti gli altri che ho ucciso in questi ultimi 100 anni” – Irina alzò gli occhi al cielo – “O giù di lì, sai, non ricordo quando sono diventata una sanguinaria” – poi, scoppiò a ridere.
    Adam strinse, violentemente, la donna a se – “Fossi in te, non mi vanterei di questo” – esclamò lui – “Sono la tua debolezza”. Irina lo guardò negli occhi, poi sorrise.
    “Si, Adam, sei la mia debolezza, ma io sono la tua, noi ci indeboliamo a vicenda” – Adam lasciò la presa, e i due continuarono la passeggiata, mano nella mano.

    Casa Halliwell
    In veranda, Paige e Sam avevano osservato la scena, guardando il tutto in una bianca sfera.
    “Sei sicura che non lo sappia?” – chiese Sam.
    “No, ho usato uno dei miei incantesimi più potenti” – rispose la strega, sicura.
    “Si, ma lui è un angelo, potrebbe capire di essere spiato?” – domandò, Sam, preoccupato.
    “No, perché sai, dopo 10 anni che recito formule magiche credo che i miei incantesimi siano funzionanti” – replicò Paige, irritata – “E poi di cosa ti preoccupi? Non siamo noi a esserci innamorati di una arpia secolare e psicopatica, noi lo stiamo solo osservando”.
    Poco dopo, in casa arrivarono anche Phoebe e Jack. Jack salì le scale, per salire al piano di sopra, mentre Phoebe raggiunse la sorella, e il giovane Winchester, nella veranda.
    “Che succede?” – domandò Phoebe, curiosa.
    “Ti sei persa la prima puntata di Un amore impossibile” – dichiarò Sam, ironico.
    “In realtà non ti sei persa molto, l’episodio si chiamava: Continui a fare sesso con me per proteggere i tuoi amici, perché ti piace e perché piace anche a me” – ribatté Paige.
    “Un titolo molto lungo, non sarei così sicura che la CW lo accetterebbe” – controbatté Phoebe.
    “Com’è possibile che il nostro Adam si sia potuto innamorare di quella donna, io non riesco a crederci” – disse Paige.
    “Adam non si sarebbe mai innamorato di Irina, ma, ora ha ricordato tutto, e c’è anche Dean” – Phoebe guardò Sam.
    “No, nemmeno Dean si sarebbe innamorata di un mostro” – spiegò Sam, serio.
    “Ma allora che succede?” – si chiese Paige.
    “Io penso di sapere che cosa gli succeda” – Jack entrò nella stanza – “Io stavo solo origliando” – disse Jack con tono spiritoso – “Ma dovevo intervenire” – ritornò serio, il ragazzo – “Pensateci, questi ultimi mesi sono stati disastrosi per la maggior parte di noi, compreso Adam” – asserì il giovane. Phoebe, Paige e Sam annuirono, in silenzio.
    “Sam è tornato, lui ha ricordato di essere stato Dean, Ade ci ha attaccati, il mio processo, il ritorno di Lilith, e poi la perdita di Cassidy” – Jack illustrò alcuni degli ultimi eventi avvenuti – “Non ha avuto tempo di smaltire nessuna di queste cose” – espose molto dispiaciuto.
    “Probabilmente uno di noi avrebbe mollato” – rifletté Sam.
    “Ma lui ha continuato a combattere” – continuò Paige.
    “E poi è arrivata questa donna che voleva ucciderci tutti, e lui, ancora una volta l’ha combattuta” – ribadì Phoebe.
    “Ed è rimasto scottato” – disse il giovane, ma saggio, Jack – “Non so se ad amare Irina sia Adam, o sia Dean, o siano entrambi, ma penso che sia comprensibile, da parte di tutti noi, capirlo, e cercare di aiutarlo”.
    Sam sorrise al ragazzo – “Lo aiuteremo” – disse il Winchester, con entusiasmo. Gli altri assentirono, convinti.

    “Ma dovremo cercare di parlarne poco” – esclamò Jack – “Gli Anziani potrebbero sentirci, e potrebbe intervenire”.
    “E quando vogliono, sanno essere molto cattivi” – continuò Phoebe, giudiziosa.
    Paige assentì.

    1923
    Jay, il ragazzo che aveva lo stesso aspetto di Jack, entrò nella sua camera. Il ragazzo posò la sua maschera veneziana sul letto, e poi si voltò, in modo circospetto. Jay continuò a guardarsi attorno per alcuni minuti, poi sospirò e – “Vade retro” – gridò lanciando qualcuno al muro, con un gesto della mano. Questo qualcuno era Tyson, suo fratello, avente l’aspetto di Tyler, fratello di Jack.
    Tyson provò a muoversi, inutilmente – “Sarai anche forte” – gli disse Jay – “Ma non quanto me” – il ragazzo, poi, gli sorrise. Tyson continuava a guardarlo, in modo deprezzante.
    “Avrei voluto avere un bel rapporto con te” – disse Jay – “Andare a pesca insieme, coprirsi a vicenda, cercare ragazze insieme” – continuò – “Ma ora dovrò ucciderti, che peccato”.
    “Perché mi odi così tanto?” – chiese il fratello – “Perché i nostri genitori hanno sempre preferito me a te? Perché io ho usato il nostro dono per il bene? Perché sei semplicemente uno squilibrato?” – insistette Tyson.
    “Zitto” – gli gridò contro Jay. Un bicchiere cadde a terra, e si ruppe.

    A casa Halliwell successe la stessa cosa – “Com’è caduto quel bicchiere?” – chiese Paige.
    “Non ne ho idea” – rispose Jack che poi iniziò a guardarsi intorno, turbato.
    “Stai bene?” – chiese la strega.
    “La musica, sento di nuovo quella musica” – Jack corse in salotto, poi, in cucina, e Paige lo seguì.
    “Cosa cerchi?” – gli chiese, spaventata.
    “Da dove proviene questa musica?” – si chiese Jack, quasi disperato.
    “Che musica è?” – gli domandò Paige.
    “Uno specie di swing, non saprei, è una musica vecchia” – rispose Jack.
    Paige si diresse verso le scale – “Dove vai?” – Jack la seguì a ruota. I due salirono le scale, e raggiunsero Phoebe, in soffitta.
    “Phoebe, una volta mi parlasti di come tu, Piper e Prue siete venute a conoscenza della vostra vita passata” – asserì Paige.
    “Si, è successo molti anni fa, perché?” – domandò Phoebe, curiosa.
    “Credo che a Jack stia succedendo la stessa cosa” – dichiarò lei.
    “Cosa?” – chiesero Jack e Phoebe, in coro.
    “La musica che senti, dici di sentirla da tempo, e anche Phoebe sentì una musica ai tempi” – illustrò Paige.
    “Allora la mia vita passata voleva avvisarmi, voleva mettermi in guardia da una morte certa” – rispose Phoebe – “Ma non credo che stia succedendo la stessa cosa a lui”.
    “Certo, ma la sua vita passata potrebbe volerlo avvisare di altro” – pensò Paige.
    “Di cosa?” – intervenne Jack – “E soprattutto come? Facendomi sentire uno swing degli anni 20?”
    “Hai recitato qualche incantesimo?” – reclamò Phoebe.
    “Si, ma non ha funzionato, avevo chiesto alla magia di aiutarmi con il caso di mio fratello” – ribattè lui – “E poi ero stato autorizzato da Piper”.
    “No, non è per quello, ma credo di aver capito il problema” – si illuminò Phoebe - “Tu hai chiesto aiuto alla magia riguardo tuo fratello” – spiegò la strega – “E a quanto pare la soluzione risiede nella tua vita passata” – dichiarò, sicura.
    Jack era leggermente confuso.
    “Quindi cosa dovrei fare? Aspettare altri segni?” – rispose e domandò il giovane.
    “Potresti, ma potresti anche non farlo e velocizzare la cosa” – gli spiegò Phoebe.
    “No, Phoebe” – la interruppe Paige – “Ho capito cosa vuoi fare, ed è pericoloso”.
    “Ma è l’unica soluzione, e anche io ai tempi dovetti fare così” – ribattè Phoebe.
    “Di cosa parlate?” – si intromise Jack.
    “Phoebe vuole farti tornare nella tua vita passata” – lo illuminò Paige. Jack sgranò gli occhi.
    “Più che altro voglio mandarlo da spettatore, dovrai solo andare a guardare” – gli chiarì la situazione, Phoebe. Jack annuì.
    “Ma dovrai stare attento” – lo riprese Paige.
    Jack, Phoebe e Paige si avvicinarono al libro delle Ombre e, Phoebe, gli indicò la formula da leggere. Jack prima guardò le sorelle, che gli sorrisero, poi lesse la formula – “Tempo e spazio non siano catene, che il mio spirito vada a caccia e nel passato per il suo bene
    trovi ciò che lo minaccia.” – Jack chiuse gli occhi, e svenne, ma le sorelle lo presero in tempo e lo stesero sul divano.

    1923
    Tyson, preoccupato, si apprestò ad aprire un libro abbastanza grande, e con velocità, sfogliò le pagine – “Devi esserci qualcosa per fermarlo” – esclamò.
    Jay intanto cercò di entrare nella casupola dove il fratello, si trovava. Cercò di aprire la porta con un gesto della mano, ma qualcosa respinse il suo potere – “Prima o poi riuscirò ad entrare, fratellone” – e Jay insistette.
    Tyson sgranò gli occhi – “Forse potrei” – ma la porta si aprì, e Jay entrò – “La tua magia” – Jay scoppiò a ridere, prendendolo in giro.
    “La mia magia è magia bianca” – gli rispose lui.
    “Non esiste nessuna magia bianca, e nessuna magia nera. Esiste solo la magia potente, e quella debole, e credo che la differenza si noti” – Jay immobilizzò il fratello e gli si avventò contro.
    “Mi vendicherò” – disse lui – “In un'altra vita, ma lo farò”.
    Jay sorrise, e mise la sua mano nel petto, trapassando il suo corpo.

    Jack si svegliò di colpo. Phoebe e Paige gli si avvicinarono.
    “Stai bene?” – gli chiese Paige.
    Jack aveva un’aria triste – “Ero così malvagio” – disse lui.
    “Lo ero anche io” – lo rassicurò Phoebe – “Posso capirti”.
    “Com’è possibile che sia diventato la chiave del paradiso, se ero così cattivo” – pensò lui.
    “Le anime si purificano, gli viene dato modo di redimersi” – gli spiegò Paige.
    “Comunque credo di aver capito perché la soluzione era nella vita passata, io ero Jay ed ero uno stregone cattivo, mentre mio fratello Tyler si chiamava Tyson ed era buono” – disse lui. Nello stesso momento anche Piper entrò in soffitta.
    “Vite passate? Interessante” – affermò la strega.
    “Tyler scappò dai demoni già da bambino, rifiutò l’idea di avere e stare con una famiglia, e lì venne allevato da demoni, poi divenne un demone della vendetta” – raccontò Jack.
    “Il motivo non risiedeva in questa vita, ma nella sua vita passata” – disse, saggiamente, Paige.
    “Praticamente è diventato un demone della vendetta per colpa mia, per la mia malvagità” – dichiarò Jack, disperato – “Oh, no” – continuò, sempre più scoraggiato.
    “Cosa stava succedendo nella vita passata?” – domandò Piper, cercando di inserirsi nel discorso.
    “Stavo uccidendo Tyson, gli stavo strappando il cuore dal petto” – disse lui, triste.
    Le sorelle si guardarono, dispiaciute.
    “Devi tornare lì, devi completare la visione” – gli disse Phoebe.
    Jack non rispose.
    “Sarà una brutta visione, ma devi farlo, devi scoprire altro su Jay, per quanto ne sappiamo potrebbe essere ancora vivo” – asserì Paige. E Jack annuì, poi Phoebe gli passò il libro delle Ombre, lui recitò ancora la formula, chiuse gli occhi e crollò con la testa sul cuscino.

    1923
    Jay strappò il cuore dal petto di Tyson, che sembrava perdere sangue ovunque, e cadde a terra, esanime. Lo stregone malvagio lasciò cadere il cuore, rosso e sanguinante, a terra e poi con la magia si pulì le mani. Si voltò, sorrise e lasciò la casupola.

    La sera stessa, Jay entrò in un locale. Una donna gli si avvicinò – “Ciao Jay, dov’è tuo fratello? I tuoi lo cercavano” – chiese la donna.
    “L’ho ucciso” – rispose lui, ma la donna rise – “Il solito burlone”.
    “La solita cretina” – controbatté lui. La donna gli lanciò un’occhiataccia.
    Jay poi notò una ragazza. Era seduta sola, su un divanetto. La ragazza aveva lo stesso aspetto di Ariel.
    Jay fermò un giovane, della sua età – “Chi è quella?” – chi chiese.
    “Non sei l’unico che l’adocchiata” - rispose il ragazzo – “Comunque si chiama Ariel”.
    Jay allora si preparò, e cercò di avvicinarsi, ma prima di arrivare dalla ragazza sparì tra mille luci bianche.
    Lo stregone ricomparve nella stessa casupola dove aveva ucciso il fratello.
    Due figure stavano nell’ombra – “Abbiamo trovato il corpo” – disse una voce maschile.
    “Sei un mostro” – gridò la voce femminile.
    “Mamma e papà” – disse lui, indietreggiando spaventato – “Non ho paura di voi” – gridò, già in lacrime – “Vi ucciderò”.
    Jay provò ad usare una magia, ma venne sbattuto al muro.

    Jack si svegliò nuovamente di colpo.
    Le sorelle Halliwell erano ancora lì, ad assisterlo.
    Jack era in lacrime – “Perché sto piangendo?” – si chiese.
    “Piangevi nel sonno” – rispose Paige – “Cos’è successo?”
    “Io non volevo tornare, volevo ancora vedere, ma penso che l’incantesimo mi abbia mandato indietro” – illustrò Jack.
    “Allora vuol dire che hai visto quello che dovevi vedere” – sostenne Phoebe.
    “I miei genitori erano più potenti di Jay, e lui ne era spaventato” – iniziò Jack – “E la sera stessa lo uccisero” – Jack era in lacrime, e Phoebe e Paige lo abbracciarono.
    “Non devi essere triste, ora è tutto cambiato” – lo rassicurò Piper.
    “Ora capisco il perché io e i miei familiari abbiamo passato la vita divisi, era una punizione a quello che eravamo stati” – pensò Jack.
    “Anche noi nelle nostre vite passate ci odiavamo, e ora potremmo concorrere alle migliori sorelle della storia” – ironizzò Phoebe. Jack sorrise.
    “Ho visto anche qualcos’altro di strano” – aggiunse il ragazzo – “Devo andare da Ariel” – disse lui, precipitoso.
    “Cosa? Cosa centra Ariel?” – domandò Paige.
    Jack si alzò e uscì dalla stanza – “Poi vi spiegherò” – urlò.
    “Rimarrà turbato?” – domandò Paige.
    “Jack è forte, supererà la cosa come ha superato le precedenti difficoltà” – rispose Phoebe.
    Piper annuì, sorridendo.

    Ariel era seduta vicino al camino, quando qualcuno bussò alla porta, e lei andò ad aprirla.
    “Jack, che sorpresa” – disse la ragazza, evidentemente felice. Il ragazzo gli sorrise.
    “Posso entrare?” – chiese, serio.
    “Certo” – Ariel lo invitò ad entrare – “Se vuoi preparo qualcosa da mangiare” – disse lei.
    “Ariel questa non è una visita di cortesia” – la fermò Jack – “Quel giorno, a scuola, mi hai salvato, come ci sei riuscita?”
    “Ti ho già detto che ho sentito urlare, e mi sono precipitata” – disse lei.
    “Dimmi la verità, Ariel, non ho bisogno di altre bugie” – rispose Jack – “E poi, io sono stato nel passato, e c’era qualcuno identica a te, ma non era la tua vita passata, eri tu” – continuò Jack, insistente.
    “Mi stai spaventando, Jack” – ribattè la ragazza, spaventata.
    “Si chiamava Ariel, e ho potuto sentire che eri tu” – gridò Jack – “Non hai sedici anni, vero? Che tipo di demone sei?” – continuò Jack, a tratti arrabbiato.
    “Digli la verità, lui vuole la verità” – disse una voce femminile.
    Jack si voltò – “E tu chi sei?” – domandò, curioso.
    “Vattene Candice, questi non sono affari che ti riguardano” – le disse Ariel.
    “Sono Candice, e sono sua sorella” – si presentò la ragazza – “E ti dirò chi siamo, anzi, te lo mostrerò” – Candice sorrise, le parti dell’occhio che circondavano la sua pupilla vennero invase dal sangue, diventando rosse, e la ragazza poi aprì la bocca, mostrando dei canini allungati. In pochi secondi arrivò davanti a Jack, e gli si lanciò al collo.
    Jack urlò di dolore.
    FINE

    Cosa ne dite?
    Episodio dedicato a Jack, ma con qualche riferimento anche a quello che succederà ad Adam/Dean. Preparatevi nei prossimi episodi ad assistere al fascino del male che colpirà i ragazzi della serie (Adam, Jack, ma anche Sam) :)
     
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  2. sahany09
     
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    Sublime !!
    Terribilmente intrigante ed eccitante !!
    Cos' hai riservato ai nostri poveri ragazzi? :o: :cry:
    Sempre meglio, Willy!
    Mi è piaciuta questa storia parallela negli anni del Proibizionismo.
    L'hai intitolata Il Passato è Passato, ma spesso il passato....non passa. Resta.
    A questo punto, aspetto il seguito con una certa trepidazione. :drool:
    Scherzo !! :D So che sei super impegnato.
    e manco io sono da meno, ma dovrei tornare in settimana. ;)
    Però, cerca di non tornare tanto tardi. :)
     
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  3. [william;]
     
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    Sono tornato? Non lo so.
    Ho comunque finito la storia per il mio concorso, e quando potrò sarò felice di farvela leggere. Ma ancora non posso. Devo spedirla, e poi tra qualche mese saprò se sono tra i finalisti.
    Vi dico solo che ho giocato con la cosa che mi riesce meglio: le vite passate.

    Intanto sono qui con una deliziosa preview di Rewitched :)
    PS: domani recupero le vostre storie ^^

    CITAZIONE
    Era notte, ma San Francisco non era certo stanca. Le luci coloravano ancora la città, e i gli alti palazzi fungevano da veri e propri fari. Il Golden Gate Bridge, poi, era sempre attraversato da centinaia di veicoli. Un dollaro a persona avrebbe reso miliardario il più povero dei mendicanti.
    A casa Halliwell nella tranquilla Prescott Street, Paige stava parlando al cellulare con i suoi bambini. Quando ebbe finito raggiunse Jack, nella cucina. Il ragazzo non aveva una bella cera.
    - Ti fa male? – gli chiese Paige indicando la ferita sul collo del giovane.
    - No – rispose lui – Ma sono preoccupato. Potrei diventare nuovamente un vampiro? – ribattè.
    - Assolutamente no. Avresti dovuto bere sangue di vampiro, e morire con quello in circolo. Allora ti saresti risvegliato da pipistrello – rispose la strega, sicura.
    - Non è sempre così – esclamò Jack – Io e te ne siamo stati la prova. Siamo entrambi diventati vampiri senza morire – la provocò, evidentemente preoccupato.
    - Si ma era diverso. Quel tipo di trasformazione era magica. E i vampiri come quelli non esistono quasi più. La tua amica e sua sorella sono delle vampire vere e proprie – le spiegò Paige, capendo l’angoscia dell’amico.
    - Non riesco proprio a credere che Ariel sia un mostro – disse Jack. Nello stesso momento Adam orbitò in cucina.
    - Ciao, bel giovane – lo salutò Paige. Adam gli sorrise.
    - Da quanto tempo – gli disse Jack.
    - Si. Sono stato impegnato – rispose lui, deglutendo – Ma tu stai bene? Phoebe mi ha parlato del vampiro che ti ha attaccato e –
    - Sto bene! – lo interruppe Jack – Fortunatamente l’idea di Candice era solo quella di far litigare me e sua sorella mostrandomi la verità prima che Ariel me la dicesse. Non voleva realmente uccidermi – continuò il ragazzo.
    - Ma sono pur sempre una minaccia. Noi dobbiamo eliminarle, Jack – asserì Paige. Jack annuì.
    Qualcuno suonò il campanello, e Paige incuriosita si alzò recandosi nell’atrio.
    - Volevo dirti che mi dispiace molto Jack – Adam si sedette vicino a Jack – Con le ragazze non te ne va mai una giusta, ma se volessi non eliminare Ariel, se volessi parlarle prima hai il mio appoggio. Posso capirti – gli suggerì l’angelo bianco. Jack gli sorrise, in modo molto sospettoso. L’urlo di Paige troncò quella che potrebbe essere stata un’interessante conversazione. I due uomini raggiunsero la strega, oramai a terra.
    - Stai bene? – Jack aiutò la strega a sollevarsi da terra.
    - Si, ma cosa ci fa lei qui? – domandò, infuriata.
    Irina era lì, davanti ai loro occhi.
    - Cercavo te – l’arpia guardò Adam.
    - Non doveva essere morta? – lo provocò Paige, sapendo già quello che era successo. Adam non sapeva cosa dire.
    - Avevamo un accordo. Questa settimana sarei dovuto stare con le mie protette, con mio fratello, coi i miei amici – gridò l’ex cacciatore.
    - Tutta gente che è ancora viva semplicemente per pietà – ribatte Irina.
    - Sapevamo tutto Adam, non c’è più bisogno di mentire. Io, le sorelle e tuo fratello ti avevamo già scoperto – dichiarò Jack, cercando di tranquillizzare Dean.
    - Cosa? E non me lo avevate detto? – ribattè lui, stranito.
    - Non sapevamo cosa fare – esclamò Paige – Non volevamo condannarti. Volevamo darti del tempo, ci siamo fidati di te – continuò la donna.
    - Segreti e bugie in famiglia – ironizzò la bionda arpia, ridendo.
    - Non provocarmi brutto mostro, posso orbitarti all’inferno – la minacciò Paige, nervosa.
    - Non credo servirebbe a qualcosa – rispose Irina, toccandosi i lunghi capelli.
    - L’unico modo per tenerla lontana da voi è stare con lei – disse Adam – Ma non è solo quello. Io me ne sono innamorato – dichiarò, quasi schifato dalle sue stesse parole. L’angelo raggiunse Irina e la prese per mano.
    - Non farlo, Adam. Noi troveremo un modo per eliminarla – le disse Paige.
    Adam la guardò, poi abbassò lo sguardo. I due orbitarono insieme lasciando la strega e Jack esterrefatti.
     
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  4. sahany09
     
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    AAAAAHHHHH !!!!!!
    Ben tornato Willy! E ben tornato Adam!!
    No! Non puoi lasciarmi così! :o:
    Scherzo! :)
    Però non farmi aspettare troppo.
    Anch'io, nel week end, probabilmente torno con una nuova puntata.


    Un oceano di fortuna per il tuo concorso. Non appena potrai postarla qui, saremo lieti di leggere la tua storia. Gli indizi intrigano.
    A presto.

    P.S. : fra un impegno e l'altro, fra una puntata e l'altra di Mine Vaganti, ho scritto una one shot che ho regalato a tutti voi come racconto di Natale. Se hai tempo e voglia, leggi anche quella. S'intitola L'incarico più alto e vede Castiel come protagonista. Puro delirio e follia. Fammi sapere. ;)


    Edited by sahany09 - 12/1/2013, 00:27
     
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  5. [william;]
     
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    Ohh. Grazie.
    La storia Adam - Irina prenderà sempre più piede in Rewitched. Anche se lei non è invincibile come crede. Avrà bisogno di Dean, e della sua squadra, ad un certo punto della storia.

    Speriamo bene per il concorso :,)

    leggo subito :)
     
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  6. sahany09
     
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    Ma bene! Molto bene per Adam - Irina! Ci mancherebbe che lei si sentisse una Wonder Woman!!! Se arriva Dean, forse dovrà ridimensionarsi un tantino.
    Attendo fiduciosa e trepidante. :)
     
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530 replies since 11/9/2010, 17:13   7974 views
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