5x18 Punto di Non Ritorno / 100th EPISODE

Oggi ho rivisto questo episodio... mamma mia!
Vi avverto che probabilmente scriverò tantisssssimo
In questi ultimi giorni sono riuscita a vedere qualche puntata che stanno mandando in onda su Spike e non posso fare a meno di confrontare la scrittura di questa stagione con le ultime. Al di là della trama, che ora è praticamente assente, qui c'era un approfondimento dei personaggi che era il massimo.

Non considero Spn una serie difficile da capire, anzi è piuttosto semplice e non ha bisogno di più visioni per essere compresa, però è innegabile che il pattern delineato dei vari personaggi diventa molto più visibile e meno superficiale durante una seconda o terza visione.
Parliamo per esempio del personaggip di Dean in queste ultime puntate.
Ho scritto già, qui sul forum, che sto seguendo una ragazza che sta guardando Spn per la prima volta e fa le reaction alle puntate, commentando e dando la sua opinione.
Nella 5x17 scopriamo che Dean ha deciso di dire di sì a Michele, lo vediamo allontanarsi da suo fratello per mettere in azione il suo piano suicida e passare a trovare Lisa. Durante questa scena la ragazza della reaction era molto confusa: "Lisa? Ma che cosa randomica è! Perchè Dean dovrebbe andare da Lisa e dirle quelle cose? Cattiva scrittura? Semplicemente perchè serviva alla trama? Lisa avrà una funzione in futuro e quindi avevano bisogno di riportarla in gioco?"
Confesso che è stata anche la mia prima reazione, non lo neghiamo: Lisa arriva totalmente dal nulla. E solo Sam, che conosce così bene la mente contorta di Dean, poteva immaginarsi che suo fratello fosse passato a dare un ultimo saluto alla ragazza.

Ma perchè Dean va da Lisa?
No, non è innamorato di lei. No, non vuole davvero la vita perfetta con la staccionata bianca.
Dean è sempre stato, fino adesso, profondamente convinto delle sue decisioni di vita e Dean non è mai stato innamorato, come ci ricorda, non a caso, la moglie di Bobby nella 5x15. C'è un motivo se hanno messo un dialogo che ricorda allo spettatore questa cosa. Tutto ciò che viene detto o mostrato è lì per un motivo, serve a far capire meglio. In questo caso rafforza il gesto disperato e assurdo di Dean: Dean va da Lisa e le fa quel discorso, ma non perchè innamorato di lei.
Tanto che questa cosa appare davvero fuori dal nulla. Ricordiamoci che Lisa non è altro che una ragazza con cui Dean se l'è spassata per un weekend e che è andato a trovare dopo 8 anni, perchè cercava un po' di sesso facile.
Poi, trovandola con un figlio che per un attimo ha temuto essere il suo, la sua mente ha viaggiato e ha potuto immaginarsi in una vita normale, probabilmente per la prima volta, una vita che non l'avrebbe mai messo nel problema in cui si trovava in quel momento: sarebbe morto da lì ad un anno. Non è mai stata Lisa, ma l'idea di quello che lei poteva rappresentare ad essere il fulcro della questione.

C'è un percorso che Dean fa durante queste puntate, un percorso che parte dalla batosta presa con suo fratello durante la 4° stagione e che culmina in questo episodio.
Vediamo Dean che piano piano perde la speranza e con essa la voglia di lottare.

Dean, a differenza di Sam, è profondamente sicuro della vita che ha scelto, è sicuro che cacciare sia quello per cui è nato, per questo ha sempre accettato i sacrifici di tale vita molto più facilmente di Sam. Complice anche il suo modo di pensare abbastanza semplice (soprattutto nelle prime stagioni), il classico bianco o nero.
Per Dean è facile: cacciare lo fa sentire bene, sa di fare qualcosa di importante, di fare la differenza e se Sam è lì con lui, tutto va bene.
Ma ora tutto intorno a lui sta crollando. Sam gli ha voltato le spalle, Dean si è sentito tradito, non riuscendo probabilmente ancora a capire davvero le motivazioni che hanno portato il fratello a fidarsi di Ruby e a fare ciò che ha fatto.
Hanno liberato Lucifero e ha saputo di essere stato uno dei respondabili dell'imminente apocalisse. Ha poi visto il loro padre putativo perdere prima le gambe e poi la voglia di lottare.
Nella 5x13 Michael gli dice che tutto ciò per cui stanno lottando è inutile, che il libero arbitrio è una stronzata, che tutto è prefissato, che non importa quanto lotteranno, tutto è già scritto e lui prima o poi dirà di sì. Rafforzando ciò che Lucifero gli aveva detto nella 5x04.
A cosa è servito lottare tutto questo tempo? La sua vita dedita alla caccia ha fatto davvero la differenza come pensava?
Le sue convinzioni vanno in fratumi, una dopo l'altra.

Dean ha perso fiducia, non sente più nulla, ha perso fiducia in se stesso e ha perso fiducia in suo fratello. Gli rimane solo una carta, quella di Dio.
Ed ecco la 5x16, che è un calcio dopo l'altro allo stomaco di Dean. Qui Dean perde la cosa più importante: suo fratello, o meglio la convinzione che arrivati a questo punto Sam voglia stare al suo fianco in questa lotta, in questa vita di caccia, la convinzione che nonostante gli orrori e gli errori fatti da entrambi la cosa più importante siano loro due.
Dean vede queste sue convinzioni sgretolarsi pian piano quando si accorge che tutto ciò che l'ha fatto stare male nella sua vita, è un ricordo felice per Sam. Un Ringraziamento passato con un'altra famiglia, la fuga a Flagstaff, fino ad arrivare alla famigerata notte di Stanford, la notte peggiore di Dean e uno dei ricordi migliori di Sam.
Rciordi, probabilmente, pilotati da quel simpaticone di Zachariah, ma che portano lo stesso al gesto finale: Dean che getta l'amuleto, simbolo del suo rapporto con il fratello, nella spazzatura.
Questo ovviamente non prima di aver perso anche l'ultima speranza, quella che riponeva in Dio.
Dean in questo momento non ha più davvero nulla.
E oltre al danno, la beffa di sentirsi uno stupido. Quanto tempo speso con la convinzione di stare facendo qualcosa di importante? La sua vita, la caccia, ha perso tutto il suo significato. Ecco perchè va da Lisa, ecco perchè le dice quelle cose.

Ma Dean rimane un guerriero. E non può abbandonare una battaglia quando ormai c'è dentro. Metterà fine a tutto questo nonsense e dirà di sì a Michele.
E lo vuole fare sul serio. E' convinto di farlo. E rimane convinto anche quando Sam gli dimostra di avere ancora fiducia in lui, anche quando tutti gli altri, Bobby compreso, non ce l'hanno.
Sam confida ancora in suo fratello e sa che farà la cosa giusta.
E lì, come sempre in Spn, c'è l'ancora di salvezza.
Sam, colui che può fargli più male, che può farlo annegare più in profondita, è anche l'unico che può salvarlo, restituendogli un po' di speranza e la volglia di continuare a combattere.
Dean lo capisce quando vede suo fratelo a terra sanguinante e la fiducia che Sam aveva riposto in Dean svanire nei suoi occhi. Dean capisce che non può sopportarlo, non può permettere che Sam lo guardi in quel modo.
Ed è lì che prende la forza, cambia idea e riacquista speranza in sè e in suo fratello. E da qui parte tutto il persorso di fiducia verso Sam che porterà al finale di questa stagione.
Che poi, ma quanto era fico Zachariah? il villain più stronzo e meschino di tutta la serie!

Ecco, ho scritto un monte e spero che il tutto abbia un filo logico.
Volevo fare un discorso su come erano studiati allora i percorsi dei personaggi, perchè rivedendo queste stagioni, si nota davvero come tutto avesse un piano alla base.
Mi sono soffermata su Dean perchè in questo episodio si concentra la maggior parte dell'azione, ma questa costruzione viene fatta con qualsiasi personaggio.
Basti pensare alle azioni di Sam durante la 4° stagione, che per quanto sbagliate sono comprensibili allo spettatore e anche lì i semi per comprendere venivano sparsi in ogni episodio.
Nelle ultime stagioni abbiamo dei personaggi che sono per la maggior parte insulsi. I protagonisti hanno semplicemente la fortuna che possono vivere di rendita, visto che sia noi che gli attori li conosciamo come le nostre tasche. Non è la stessa cosa con Castiel però, almeno per quello che mi riguarda, che infatti sono arrivata a non poter quasi più vedere (complice forse anche la recitazione di Misha che negli ultimi anni non trovo più credibile).
Questo per me, che amo le storie che hanno il fulcro sui loro personaggi, sulle loro emozioni e le loro reazioni agli avvenimenti, è un vero orrore.
Oltre a questo c'è il fatto che non si impegnano per niente, per esempio per dare senso a scelte che non dipendono da esigenze narrative.
Prima se avevano bisogno di soddisfare un'esigenza esterna, trovavano il modo di farlo spiegando il tutto anche narrativamente.
Ad esempio, sappiamo che è stato Jensen a chiedere che l'amuleto fosse tolto di mezzo, perchè gli dava fastidio durante le scene di lotta. Gli autori hanno fatto in modo di accontentare Jensen, ma nel farlo si sono impegnati dando un senso al tutto.
Adesso fanno quello che vogliono e basta e non si sforzano di dare un senso a niente.

Insomma, scusate lo sproloquio, avevo voglia di parlare un po' della serie con qualcuno