Crossed Destinies

FanFiction by eli*dreamer

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  1. eli*dreamer
     
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    Graciassssss *.*

    Capitolo 35: Crowley




    Ero sdraiata sul divano e Roxy mi accarezzava i capelli.
    Ovviamente mi addormentai.


    Non so per quanto tempo dormii, probabilmente per qualche ora.
    Fu l'inconfondibile rombo dell'Impala a svegliarmi.


    Mi alzai di scatto dal divano sotto lo sguardo divertito di Roxy “Oh, ma tu guarda, la bella addormentata si è svegliata, e non ha neanche avuto bisogno del bacio del suo principe, è bastato il rumore della sua auto” disse ridendo.


    Le diedi un leggero colpo sulla spalla “E piantala...ho proprio fatto male a dirti quello che provo per Dean” dissi a bassa voce per non farmi sentire dagli altri.


    Bobby, nel frattempo salutava i ragazzi che poco dopo si affacciarono alla stanza.


    Mi diedi un contegno e non corsi incontro a Dean.
    Sorrisi a Sam e poi io e Dean ci avvicinammo l'uno all'altra e allora il contegno andò a farsi fottere.


    Gli saltai praticamente al collo e dopo qualche secondo di titubanza Dean ricambio l'abbraccio.
    “Sono contenta di rivederti” sussurrai.


    Dean sorrise.


    “Sembravi deciso a dire di si” dissi poi abbassando lo sguardo.


    “Non volevo deludere Sam” disse guardando verso il fratello che parlava con Roxy. Poi mi guardò negli occhi “E non volevo deludere te” aggiunse.


    Gli occhi mi divennero lucidi, ma riuscii a trattenere le lacrime.


    Cazzo, stavo diventando troppo sentimentale.


    Ci avvicinammo agli altri “Pronti per trovare Pestilenza?” esclamai.


    Roxy sorrise “Pronti” rispose.


    “Abbiamo una pista nel Nevada. Potremmo andare lì” disse Sam.


    “Perfetto, andiamo in Nevada” dissi decisa andando a prendere la mia roba.


    Roxy mi seguì “Come mai tutta questa fretta?” disse “Ok che dobbiamo agire il prima possibile ma stai esagerando.”


    Mi voltai per guardarla negli occhi “Voglio solo che tutto questo finisca e prima ci muoviamo prima finirà” risposi caricandomi la sacca sulle spalle.


    Roxy sospirò “Ok” disse poco convinta.


    Stavamo caricando tutto sulle nostre macchine quando Bobby disse “Mi raccomando, state attenti. Pestilenza, come tutti gli altri Cavalieri, è molto pericoloso.”


    “Sta tranquillo Bobby. Ti terremo informato su tutto” rispose Dean salendo sulla sua auto seguito da Sam che rivolse un sorriso al vecchio cacciatore.


    Io e Roxy salimmo sulla mia Cadillac e seguimmo l'Impala di Dean fino in Nevada.
    Quando arrivammo a destinazione ci recammo subito all'ospedale.


    Dean e Sam entrarono per fare le consuete domande mentre io e Roxy rimanemmo in macchina a controllare se ci fossero movimenti sospetti.


    Si trattava solo di influenza suina, ma era comunque strano che in così poco tempo si fosse diffusa così velocemente.


    I ragazzi si occuparono di avvisare Bobby.


    Ad un certo punto Dean frenò bruscamente l'auto facendo un testa coda.


    Riuscii a fermarmi giusto in tempo per non andargli addosso.
    “Che cazzo succede?” urlai scendendo dall'auto.


    Una figura apparve al fianco dell'Impala.
    “Crowley” ringhiai andandoli incontro mentre Dean e Sam uscirono dall'auto.


    Il demone si voltò a guardarmi “Salve Alex” disse.


    “Che cosa vuoi?” ribattei fissandolo rabbiosa.


    Dean e Sam non sembravano di certo meno arrabbiati di me.


    “Dobbiamo parlare” disse rivolto ai Winchester.


    “Dopo quello che ci hai fatto?” disse minaccioso Sam.


    “Vi ho dato la Colt” si difese lui.


    “La Colt? Tu avevi la Colt? Brutto figlio di puttana” urlai avventandomi contro di lui e tirandogli un pugno sulla faccia.


    Sam mi fermò “Sapevi che non avrebbe funzionato contro il Diavolo” disse rivolto al demone.


    “Non è vero” rispose Crowley per poi posare lo sguardo su di me.


    “Quel che dice è vero” dissi io liberandomi dalla leggera presa di Sam.


    Roxy ci guardava con aria interrogativa “Io non vi seguo, torno in macchina” disse.


    “Carina la tua amica” disse Crowley sogghignante.


    “Stalle lontano o ti rispedisco all'Inferno...con la Colt” dissi.


    “Alex, cosa vorresti dire con 'quel che dice è vero'” chiese Dean virgolettando con le dita le mie stesse parole.


    “Non lo sapeva nessuno che la Colt non avrebbe funzionato contro Lucifero. Nessuno a parte noi discendenti e i diretti interessati, ovvero Lucifero e gli Arcangeli...e Dio” spiegai.


    I volti di Dean e Sam si rabbuiarono “Sentite, so che avete perso delle persone importanti tentando di uccidere Lucifero, ma Crowley non lo sapeva, e io non avevo la minima idea di che intenzioni avevate con quella dannata pistola” dissi guardandoli in faccia.


    I due fratelli sospirarono
    “E come lo conosci?” mi chiese Dean indicando Crowley.


    “Mi ha fregato” rispose il demone al posto mio.
    “Sentite, siamo ancora dalla stessa parte” continuò rivolto a Dean e Sam.


    Tentai di colpirlo ma riuscì facilmente a schivare il colpo.
    “Tieni le unghie a posto gattina” disse.


    Dean mi trattenne, Sam era incazzato come una belva.


    “Dammi una buona ragione” disse minaccioso Dean.


    “So come arrivare a Pestilenza” rispose Crowley con un ghigno sul volto catturando la nostra attenzione.


    Mentre io e Sam eravamo piuttosto scettici ad ascoltare il demone, Dean sembrava ben disposto ad ascoltarlo.


    Scossi la testa “Tu sei completamente matto” dissi a Dean andando verso la mia auto, ma Crowley mi fermò “Hey, l'hai detto tu stessa che io non sapevo che la Colt non avrebbe funzionato, perché non ti fidi di me?” disse.


    Lo guardai stupita “E me lo chiedi? Sei un fottutissimo demone” risposi urlando.


    “Senti bellezza, con tutto il rispetto, non sono io quello che ti ha fregato. Se tu che hai fregato me” disse.


    “Ho salvato una persona” dissi acida.


    Crowley mi ignorò e si rivolse nuovamente a Dean e Sam “Sentite, voglio ancora il Diavolo morto. E lo sa, il che vuol dire che sono fottuto. Mi sto nascondendo da ogni demone dell'Inferno. Venite con me, per favore” disse.


    Accettammo un po' scettici la proposta di Crowley che sapeva degli anelli. Andammo in una casa abbandonata.
    In seguito venimmo a sapere che Crowley spiava i Winchester da un po' di tempo grazie ad una moneta magica che funzionava più o meno come una cimice.


    Che fottuto bastardo.


    Però sembrava davvero propenso a catturare Lucifero.


    “Dicci dov'è Pestilenza” dissi arrivando subito al sodo.


    “Non so dove sia Pestilenza, ma so dov'è il demone che lo sa” rispose facendomi innervosire ulteriormente.


    “Sei proprio un figlio di puttana” ringhiai.


    “É quello che si potrebbe definire lo stalliere dei Cavalieri.” continuò “Lo portiamo qui e lo convinco a parlare”.


    “Bene, allora dov'è questo demone?” chiese Roxy.


    Crowley fece uno dei suoi soliti sorrisetti maliziosi “Tu potresti rimanere a fare compagnia a Sam, tanto lui non viene” disse. Poi guardò Sam “Non mi fido di te” gli disse.


    “Non esiste, io non resterò qui” ribatté Sam palesemente e giustamente arrabbiato.


    “Non lo sto chiedendo a te" disse “Lo chiedo a te” aggiunse poi indicando Dean.


    Dean accettò la proposta del demone con gran disappunto del fratello.


    “Tu puoi venire” disse Crowley a me “Lo so che te la fai con Dean” aggiunse.


    Sogghignai “Fottiti” sillabai.
    Passai accanto a Sam che aveva un espressione triste negli occhi “Hey andrà tutto bene. Dean non è uno sciocco, sa quello che fa e non è da solo. Non prendertela” gli dissi. Poi salutai Roxy e andai con Dean e Crowley alla ricerca di questo demone.

     
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  2. dani61
     
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    Bellissimo capitolo - grande il confronto Alex - Crowley - bravissima!!!!!
     
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  3. eli*dreamer
     
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    grazie dany!!!io adoro il personaggio di crowley e sono intenzionata a farlo interagire molto con alex...magari scrivendo come lei è riuscita a fregarlo...mi serve una buona dose di fantasiaper questo, crowley non si frega tanto facilmente XD
     
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  4. dani61
     
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    Hai proprio ragione - ma sono sicura che ti verrà in mente qualche cosa - la tantasia non ti manca - in bocca al lupo!!!!
     
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  5. sahany09
     
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    Però! Simpatica questa tua rivisitazione delle puntate di SPN viste dal tuo punto di vista, come se tu fossi realmente lì con loro.
    Beh, in un certo senso tu ci sei e, attraverso il tuo racconto, anche noi stiamo lì con te, Dean e soci.
    Magari!! :wub:
     
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  6. eli*dreamer
     
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    Grazie di cuore girls :wub:

    @sahany: il fatto che tu ti senta lì con "noi" non può che farmi piacere XD

    Capitolo 36: "Lo faccio per te"




    “Allora Crowley, come ti ha fregato Alex?” chiese Dean divertito.


    Crowley lo guardò bieco “Non mi va di parlarne” disse infastidito.


    Scoppiai in una sonora risata “Avanti Crowley, non ti ho mica fregato” dissi.


    Il demone si voltò a guardarmi “Hai barato” disse tra i denti.


    “Io non ho barato” ribattei.


    “Ma si può sapere di che parlate?” chiese Dean incuriosito.


    Mi sporsi sul sedile “Questo tizio, Alec, aveva fatto un patto con Crowley e io l'ho salvato. Ho proposto a Crowley una partita a poker dove in palio c'era l'anima di Alec: se avessi vinto io la sua anima sarebbe stata libera, se avesse vinto lui, l'anima di Alec sarebbe finita all'inferno” spiegai.


    Dean si mise a ridere di gusto “Una partita a poker? Una partita a poker con in palio un'anima? Crowley...avresti dovuto immaginarlo che avresti perso, Alex a poker è formidabile” disse.


    Crowley scosse la testa e guardò fuori dal finestrino.


    Io, invece, mi sentivo estremamente orgogliosa.


    Finalmente arrivammo a destinazione.


    Io e Dean stavamo pensando ad un piano quando Crowley sparì dall'auto. Pochi secondi dopo era dentro l'edificio che uccideva la 'guardia'.


    Io e Dean scendemmo subito dall'auto per raggiungerlo “Li hai uccisi?” chiese Dean vedendo i corpi a terra.


    “Non abbiamo tempo da perdere. Andiamo” Rispose Crowley.


    Quel bastardo lasciò andare me e Dean a prendere il demone. Lui se ne sarebbe rimasto lì ad aspettare.


    “Figlio di puttana” ringhiai dando un pugno alla parete dell'ascensore.


    “Hey, andrà tutto bene” mi consolò Dean abbracciandomi in vita.


    Istintivamente mi strinsi a lui che pose una mano sotto il mio mento per alzare il viso e far sì che lo guardassi negli occhi. Mi sorrise e poi mi baciò con dolcezza e passione.


    “Ho una promessa da mantenere” mi sussurrò poi all'orecchio.


    Sorrisi “Oh si, mi ricordo” sussurrai a mia volta.


    Le porte dell'ascensore si aprirono.


    Non trovammo molti demoni e fortunatamente avevamo il pugnale di Ruby.


    Si aprì una porta e vedemmo un giovane ben vestito seduto dietro ad una scrivania che ci osservava sogghignante “Dean Winchester e Alexis Madison. Vi presentate così senza appuntamento?” disse quasi come se ci stesse aspettando.


    Entrammo nell'ufficio, abbastanza sicuri di noi scambiando delle battute col demone.


    Mi venne da pensare al ragazzo che quel bastardo stava possedendo.
    Chissà da quanto tempo lo possedeva.


    Ci fece accomodare mentre sembra intento nei suo affari.
    “Come sta tuo fratello?” chiese poi rivolto a Dean. Non ricevette risposta e ghignò “Cosa posso fare per voi?” chiese.


    Fu Dean a rispondere: gli parlò dei due Cavalieri che lui e Sam avevano sconfitto e degli anelli che ormai erano in loro, o sarebbe meglio dire nostro, possesso. “È per questo che siamo qui. Ho sentito in giro che li rivolevi indietro e che sei disposto a pagare” concluse.


    Quel demone era un vero bastardo dopo qualche scambio di battuta non proprio gentile con Dean scaraventò quest'ultimo fuori dal suo ufficio ferendolo e cominciò a prenderlo a calci nello stomaco.


    Andai subito incontro a Dean e lo aiutai ad alzarsi. “Scappiamo” dissi iniziando a correre con lui.


    Quando arrivammo al pianto terra Crowley era sparito e l'altro bastardo ci sorprese alle spalle dandoci una botta in testa.
    Mi voltai e vidi Crowley infilare in testa al demone un sacco con una trappola per demoni disegnata sopra, poi lo prese a sprangate fino a che non perse i sensi.


    Ma Crowley rimaneva comunque un gran figlio di puttana.
    Ci aveva usati...anzi, aveva usato soprattutto Dean.


    Caricammo il demone sull'Impala e ci mettemmo in viaggio.


    Crowley ci disse che non potevamo assolutamente portare il demone da Sam.
    Il motivo?
    Si conoscevano, anche se Sam non aveva la più pallida idea che fosse un demone.


    Dean non volle sentire ragioni e portammo il demone da Sam e Roxy.


    “Alex, andatevene” disse Dean dopo che ebbe finito di legare il demone ad un vecchia sedia.


    “Cosa?” dissi contrariata.


    Dean si avvicinò e mi prese per le spalle “Tu e Roxy, andate fuori da qui, per favore” mi chiese dolcemente.


    Scossi la testa “Lo faccio solo per lei” dissi indicando Roxy che teneva lo sguardo fisso sul demone ancora incappucciato.


    Presi Roxy per un braccio e la trascinai fuori dalla stanza.


    “Tu lo farai per lei, ma io lo faccio per te” disse Dean poco prima che sparissi dalla sua visuale.


    Mi sorprese, questo è certo, ma non lo sopportavo.


    “Quello chi era?” mi chiese Roxy sconvolta.


    “Il demone che stavamo cercando” risposi.


    “Quindi Crowley è davvero dalla nostra parte?” chiese stranita.


    “A quanto pere si, ma è pur sempre un demone e non mi fido di lui. Ha usato Dean come esca quel bastardo” risposi alterata.


    Qualche minuto dopo ci raggiunse Dean.
    Aveva calmato Sam e aveva lasciato che Crowley tentasse di convincere il demone a parlare.


    Ma far parlare il bastardo non era tanto facile neanche per uno come lui, così decise di giocare l'ultima carta e sparì.


    Ero agitata, anche troppo “Vado a fare un giro” dissi uscendo.


    “Vengo con te” disse Roxy raggiungendomi.


    Ci infilammo in macchina senza meta.


    Non ero solo agitata, ero anche nervosa.


    Non mi andava giù il fatto che Dean mi tenesse lontana in queste circostanze.


    “Hey, te l'ha detto anche lui, lo fa per te” disse Roxy in tono comprensivo.


    Mi voltai a guardarla, con il sopracciglio sollevato “Cosa?” chiesi come se non sapessi di che cosa stesse parlando.


    “Dean...lo fa per te, per tenerti al sicuro. Ci tiene a te” disse.


    Tenevo gli occhi fissi sulla strada “Non ho bisogno che qualcuno mi tenga al sicuro, so benissimo cavarmela da sola, come ho sempre fatto in tutti questi anni” dissi ringhiando.


    Roxy rise amaramente “Bé, lascia che ti dica una cosa Alex, anche io so cavarmela da sola e tu lo sai benissimo, ma questo non ti impedisce ti tenermi al sicuro e a me non dispiace anzi...mi fa piacere perché mi fa ulteriormente capire che mi vuoi bene” disse leggermente incazzata.


    Fermai l'auto tenendo le mani salde sul volante e lo sguardo fisso davanti a me.


    Roxy aveva ragione, io mi comportavo proprio come Dean.
    Il fatto che lui mi volesse proteggere mi avrebbe dovuto fare solo piacere.


    Sorrisi mentre qualche lacrima mi rigava il volto “Sono una cretina” dissi ridendo tra le lacrime.


    Roxy rise “Si lo sei.”


    Decidemmo di tornare rindietro.
    Stavamo per arrivare al caseggiato dove avevamo nascosto il demone quando Dean mi chiamò.
    “Non tornate” urlò riagganciando subito dopo.


    Vidi la sua auto leggermente in lontananza partire e la seguii accelerando.


    Ci fermammo non molto lontano.


    Crowley, in qualche modo, era riuscito ad incastrare il demone e farsi dire dove si trovava Pestilenza.


    Dovevo ammetterlo, quel bastardo era un fottutissimo genio e averlo battuto a poker non faceva altro che aumentare ulteriormente la mia autostima.


    Crowley se ne andò e noi rimanemmo soli col demone.


    Il tizio che possedeva si chiamava Brady ed era un compagno del College di Sam, ma era posseduto da tanti anni ormai, dai tempi del College appunto, per il suo corpo non c'era più niente da fare.


    Brady era già morto.


    Dean mi guardò e sospirò. Sospirai a mia volta e alzai gli occhi al cielo “Lo so: Alex, andate via di qui” dissi cantilenando.


    Dean abbassò il capo, poi strinse una mia mano nella sua, sollevò nuovamente il volto e mi baciò intensamente. “Ci vediamo fra pochi minuti” disse.


    “Ma quanto siete teneri” disse il demone sfottendo.


    Sorrisi alzando le labbra da un lato, mi voltai e feci un ghigno a qual figlio di puttana “Non scherzerai molto dopo che io e Roxy avremo svoltato l'angolo” dissi poco prima di abbandonare quel vicolo buio con Roxy che rideva di gusto.


    Mi appoggiai alla mia auto giochicchiando con le chiavi aspettando che Dean e Sam tornassero.


    “Ora non sei così tanto contrariata, vero?” disse Roxy appoggiandosi accanto a me.


    Arricciai le labbra e poi sorrisi “Mi sento strana” dissi.


    Roxy mi guardò interrogativa “Perché?” mi chiese.


    “Perché è come se mi fossi innamorata di me stessa...al maschile” risposi prima di scoppiare a ridere seguita da Roxy.


    Finalmente Dean e Sam sbucarono dal vicolo.
    Sam aveva un'aria piuttosto abbattuta, ma nessuno di noi parlò.


    “Andiamo da Bobby” disse Dean salendo nell'Impala con Sam.


    Annuii “Ci vediamo lì” risposi entrando nella mia auto son Roxy.
     
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  7. Amariah
     
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    Bello bello bello! Mi piacciono molto questi capitoli e poi... adoro Crowley.


    Complimenti!!!!
     
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  8. eli*dreamer
     
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    Grazie tesoro!
    Anche io adoro Crowley XD
     
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  9. dani61
     
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    Anche questo capitolo molto coinvolgente - quando ho visto la puntata mi sono chiesta se ci fosse stata la possibilità di Brady fosse ancora vivo - e mi è spiaciuto che Sam l'abbia ucciso invece di esorcizzare il demone - a quanto pare anche tu ci hai pensato.
    Simpatico Crowley! Bravissima!!!
     
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  10. Vivaldi4love
     
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    Sei bravissima^^
    Mi piace il tuo stile e come scrivi in generale.
    Crowley è amatissimo credo da almeno metà forum ed è bello vederlo in azione ma mosso da te...
    Brava!
     
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  11. sahany09
     
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    Brava eli!!!
    E, viva Crowley !!!!
    :D
     
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  12. eli*dreamer
     
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    Grazie *.*


    Capitolo 37: Coppia o no?




    Decidemmo di fermarci per la notte in un motel, saremmo arrivati da Bobby la sera dopo.


    Appena scesi dalle auto Dean mi venne incontro e mi circondò le spalle con un braccio.
    Sorrisi alzando leggermente la bocca da un lato.


    Roxy si voltò a guardarci “No, no, no...non possiamo permetterci di prendere tre camere” protestò.


    Inarcai un sopracciglio e il mio sguardo guizzò da lei a Sam e viceversa “E chi ha detto che dobbiamo prenderne tre?” dissi con un sorriso malizioso sul volto.


    Finì che prendemmo due camere.
    Roxy preciso che una delle due doveva avere i letti singoli.


    Andammo a mangiare qualcosa e Roxy mi prese in disparte “Quindi tu e Dean state definitivamente insieme?” mi chiese sgranando i suoi occhioni scuri.


    Mi morsi il labbro “No, non credo...insomma, non lo so” risposi.


    In effetti ero confusa. Non sapevo se io e Dean eravamo o no una coppia.


    “Allora chiediglielo” disse Roxy guardandomi come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo.


    Scoppiai a ridere “Cosa? Non ci penso neanche a chiedere una cosa del genere a Dean” dissi.


    Roxy mi guardò con aria un po' triste “Perché?” mi chiese.


    Sollevai un sopracciglio con aria scettica “Perché è Dean” risposi.


    Roxy sbuffò “Rimani una stronza” mi disse voltandosi.


    Aggrottai la fronte “Non ti seguo.”


    Si girò verso di me inviperita “Nella stanza con Sam” esclamò.


    Non riuscii a trattenere le risate “Fammi capire bene: ti senti in imbarazzo a stare in camera con Sam? Tu, Roxanne Whitehead?” dissi senza smettere di ridere.


    Lei mi guardò offesa e incrociò le braccia al petto.


    “Ti prego Roxy...tu non sei mai in imbarazzo con i ragazzi” dissi raggiungendo Sam e Dean.


    Dopo che finimmo di mangiare tornammo al motel, prima di entrare nella mia stanza con Dean feci un occhiolino a Roxy che mi rispose con un'espressione pensierosa poi fece spallucce e con un sorriso malizioso sul volto entrò in camera con Sam che stava borbottando qualcosa.


    Dean si sdraiò sul letto con le braccia incrociate dietro la testa e io mi sdraiai accanto a lui.


    Si voltò a guardarmi per qualche secondo e mi accarezzò il viso “Sei bellissima” disse.


    Deglutii a vuoto e lo guardai perdendomi nei suoi occhi “Non me l'avevi mai detto, mi dicevi sempre che sono uno schianto o che sono sexy” dissi ridendo appena.


    Sorrise e prese a baciarmi dolcemente.


    Lo amavo, ormai ne ero certa ma dirglielo era fuori discussione.
    Mi avrebbe allontanata spaventato, ne ero sicura.


    Scese a baciarmi il collo facendomi rabbrividire e insinuò le mani sotto la mia maglietta.


    Ci spogliammo lentamente assaporando ogni singolo secondo che passava lento.


    Entrò in me delicatamente stringendomi a se e baciandomi con trasporto.
    I nostri respiri irregolari si scontravano tra di loro nel silenzio di quella spoglia stanza.


    Facemmo l'amore tutta la notte e ci addormentammo stretti l'uno all'altra.


    La mattina dopo mi svegliai che ero ancora tra le braccia di Dean, che mi sorrise e mi baciò delicatamente sulle labbra.


    “Credo che sia ora di muoversi” dissi alzandomi.


    “Cosa ne pensi di quei due...stanotte...da soli?” mi chiese Dean mentre ci preparavamo.


    Ridacchiai “Roxy è molto intraprendente” risposi solamente.


    Ci preparammo e uscimmo fuori dalla stanza. Sam e Roxy erano già pronti e ci stavano aspettando.


    Partimmo per casa di Bobby, io e Roxy nella mia auto e Dean e Sam nella loro.
    “Allora con Sam come è andata?” chiesi col sorriso sulle labbra.


    Roxy mi diede una leggera gomitata “Mi conosci” disse.


    Annuii “Allora te lo sei scopata” affermai.


    Roxy scoppiò a ridere “Si, una volta” disse poi in tono allegro “E tra te e Dean come è andata?” mi chiese.


    Mi voltai verso di lei e mi morsi il labbro “Tutta la notte” risposi con aria angelica.


    Continuammo a parlare finché finalmente non arrivammo da Bobby.


    Qui successe il putiferio.


    Sam ci disse aveva intenzione di dire si a Lucifero per poi saltare nella gabbia e Bobby lo sapeva.


    Dean non la prese di certo molto bene e non aveva tutti i torti.


    Tutti noi eravamo contrari alla poco brillante idea di Sam.


    Nel mezzo della discussione il cellulare di Dean squillò.
    Era Castiel, era ancora vivo, si trovava in un ospedale ma aveva perso tutti i suoi poteri angelici.


    Era praticamente umano.


    Finalmente decidemmo di partire alla volta di Davenport, Iowa, dove si trovava Pestilenza.


    Parcheggiammo davanti alla casa di cura dove Pestilenza si fingeva medico, un posto perfetto per lui.
    Non sapevamo niente, né chi fosse umano, chi demone e chi Pestilenza.


    Dean e Sam ci vennero incontro così io e Roxy scendemmo dalla Cadillac.


    “Noi andiamo dentro a dare un'occhiata, voi rimanete qui e chiamateci se vedete qualche movimento strano” disse Dean.


    Sbuffai “Ancora con questa storia?” protestai gesticolando.


    Roxy tentò di calmarmi.


    Dean mi prese per le spalle e mi guardò negli occhi “Si tratta di Pestilenza, Alex. Non è un demone da quattro soldi, è molto più pericoloso. Ce la siamo vista brutta con Carestia, non voglio rischiare” disse.


    Avevo un nodo alla gola “State attenti” riuscii solo a dire.


    Proprio in quel momento Roxy attirò a se Sam e lo baciò.
    Sorrisi “Te l'avevo detto che era una tipa intraprendente” dissi a Dean.


    Lui mi accarezzò il viso e mi baciò con dolcezza “A dopo” sussurrò.


    Io e Roxy rimanemmo lì a guardarli allontanarsi.


    Non so quanto tempo passò da quando entrarono da quanto ero nervosa.
    Andavo avanti e indietro vicino alla Cadillac mentre Roxy era seduta sul sedile posteriore con la portiera aperta e ciondolava la gamba nervosamente.


    Ad un tratto vidi Castiel e li corsi incontro “Cas, sono là dentro da un bel po' de tempo, credo che siano in pericolo” dissi in maniera concitata.


    Castiel annuì “Rimanete qui” disse per poi precipitarsi dentro l'edificio.


    Non molto dopo i tre uscirono.


    Stavano bene e avevano recuperato l'anello grazie a Castiel.


    Prima di rimetterci in viaggio verso casa di Bobby Dean, Sam e Cas ci raccontarono quello che era successo.
    “Pestilenza ha detto che ormai è troppo tardi...troppo tardi per cosa?” ringhiò Dean.


    Scossi la testa “Forse è troppo tardi per fermare Lucifero” dissi.


    Roxy sospirò “Sarà meglio andare da Bobby, abbiamo un altro Cavaliere da cercare” disse risalendo in auto.


    Dean si avvicinò a me “Ho fatto bene a farvi rimanere qui” disse prima di posare le sua labbra sulle mie.


    Risposi al bacio a cui posi fine lentamente “Suppongo che tutti noi dobbiamo ringraziare Cas...da quel che ho capito non ce l'avreste fatta senza il suo arrivo” dissi.


    Dean si limitò a sorridere e salì sull'Impala.


    Raggiunsi Roxy sulla Cadillac e misi in moto pronta a partire.
    Roxy mi guardò con uno strano sorriso sulle labbra “Credo proprio che siate una coppia” disse.


    Sorrisi e partii sgommando verso casa di Bobby.

     
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  13. primb_halliwell
     
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    come sempre la tua fanfiction è bella...sai sembra la vera serie di Supernatural però scritta da un punto di vista femminile!!! Sarà così quest'anno con Sera Gamble Supernatural? Vedremo...comunque complimenti!! E poi roxy e sam?....gagliardo il ragazzo eh??
     
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  14. sahany09
     
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    CITAZIONE
    Facemmo l'amore tutta la notte e ci addormentammo stretti l'uno all'altra.
    La mattina dopo mi svegliai che ero ancora tra le braccia di Dean, che mi sorrise e mi baciò delicatamente sulle labbra

    Ecco. Questa è la parte migliore della storia dal punto di vista femminile Peccato che in questo momento io sia leggermente verde d'invidia nei confronti della protagonista, che poi saresti tu, giusto?
    Brava Eli!
    Scusa il commento scemo.
     
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  15. eli*dreamer
     
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    Grazie ragazzi *.*

    @sahany bè...anche se è scritta in prima persona non sono io la protagonista...anche se non mi farebbe mica schifo XD
     
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168 replies since 20/11/2009, 13:51   2211 views
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