15x09 The Trap

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  1. amazing7984
     
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    Pratica Esorcismi

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    Altro episodio difficile da digerire questa settimana. Innanzitutto perché soprattutto per una come me dichiarare che Chuck è uno s****** è davvero difficile, ma lo è...e di questo ringrazio infinitamente Rob che ha fatto un lavoro eccellente, come d'altronde chiunque in quest'episodio ogni singola persona è stata da Oscar, (senza considerare poi, ciò che Jared stava affrontando proprio durante le riprese di questo episodio) ma questo ormai lo ripetiamo da più di 300 episodi. La scena tra Eileen e Sam e il loro addio è stato dolcissimo è struggente, il dolore che Sam prova nel vedere se stesso e coloro che ama affrontare tutti quelli che potrebbero essere gli eventi conseguenti al rinchiudere Dio da qualche parte, è reale quasi fisico, così come fisico è il dolore che prova mentre Dio lo tortura per mano di Eileen. Il trauma che questo provoca in lei e il modo in cui lui gli dice "lo so che non sei tu" e che odia il fatto che Dio la stia usando contro di lui,è qualcosa che va oltre il fisico, oltre l'empatia... è come essere lì, è ciò a cui Supernatural ci ha abituato. A provare emozioni nuove, sensazioni forti, come descrivere Dio come un Dio sadico che prova gioia nel vedere soffrire gli altri senza sporcarsi le mani. Emozioni come vedere Sam arrendersi, cadere in ginocchio perché non può fare l'unica cosa che avrebbe voluto fare, poichè Dio è riuscito a trovare l'unico punto debole che i ragazzi hanno, ossia il bene dell'umanità al di sopra del proprio, perfino al di sopra del proteggersi l'un l'altro. E poi ancora, vedere Dean accettare in modo totale il fatto che Sam abbia sentito che quello che Dio gli stava predicendo era reale, soprattutto visto quello che era successo con Cas ed il conseguente fidarsi di lui, per poi dire "per me è abbastanza" senza però smettere di essere quel Dean di cui parla Sam mentre dà un'occhiata al futuro, ossia quel Dean che l'ha cresciuto, che non avrebbe mai smesso di lottare...difatti alla fine le ultime parole di Dean saranno "troveremo un altro modo"...ma non molleremo, aggiungo io. Inutile dire che la scena che ho amato di più è stata quella in cui Dean affronta Dio a muso duro, non ha paura né di sferrargli un pugno dritto sul muso o di dirgli quello che pensa, ne tanto meno che quello che crede Dio non è quello che succederà. La frase "non questo Sam, non questo Dean" è qualcosa di poetico che resterà nella storia, così come "non avrai il finale che vuoi"...è come dire "noi non siamo i tuoi pupazzi, noi abbiamo il libero arbitrio che tu ci hai donato, e allora costi quel che costi tu la prenderai in quel posto e noi andremo fino in fondo, ma come vogliamo noi". Questo è il mio Dean, il personaggio di cui mi sono innamorata dal primo secondo della prima stagione, quello che non ha paura di niente se non di perdere chi ama e coloro per cui combatte, che non smetterà mai di lottare, che ha cresciuto Sam, che con pregi e difetti è orgoglioso di essere quello che è, che si porta il peso del mondo sulle d spalle, che conosce i suoi limiti e le sue paure ma che non si vende e che non si lascia sottomettere da nessuno, che è capace di morire per un ideale pur di proteggere chi ama e di difendere la sua causa. Un Dean che non ha paura delle conseguenze anche se lo coinvolgono direttamente, ma che comunque non smette di lottare. Ed è per questo che la scena che mi ha colpito di più non è questa, perché c'è differenza tra amare ed essere colpiti direttamente allo stomaco, al cuore... e ahimé non è questa la scena che mi ha più fatto del male, bensì quella in cui dean piange chiedendo perdono a Cas ... e questo non perché io sia una Destiel né tantomeno perché vedo in quella scena qualcosa al di là di ciò che è. Non che questo sia sbagliato anzi, ma non è semplicemente il mio punto di vista di vedere le cose... ma semplicemente per un motivo ossia che, così come mi è successo tante volte nell'arco di 15 stagioni e soprattutto perché questo è uno dei motivi che me lo fa amare così tanto, in quella scena IO ero Dean. Io ero lui che salutavo il mio migliore amico, ossia x l'appunto Dean. Ero io, che gli chiedevo perdono per essere arrabbiata con lui, perché mi sta lasciando e se ne sta andando, ero io che gli davo la colpa del dolore che sto provando in questo periodo, la colpa del fatto che lui mi stia lasciando da sola a lottare. Ero io che lo guardavo andare via mentre avrei voluto poterlo trattenere, ero io che gli dicevo che ho tutta questa rabbia dentro e non so che fare, io che me la sfogo con lui perché mi sta lasciando ad affrontare il mondo da sola, io che gli chiedevo perdono per averlo accusato di non essere un buon amico, io che gli davo la colpa di dover andare via, io che mi accasciavo sopraffatta dalla consapevolezza che non è colpa sua ma che nonostante questo da oggi in poi dovrò andare avanti senza di lui. Io che speravo che lui potesse sentire la mia preghiera e che mi sono rivista anche nel ritrovare Cas poco dopo, un po' perché in un certo senso per me è stato come un voler dire da parte sua che in fondo lui non mi lascerà mai... sì, magari non lo vedrò, ma lui sarà sempre quella spinta a non smettere di lottare mai, a rialzarmi in piedi e a dire "troveremo un altro modo". E quindi tra le lacrime e la paura posso solamente dire...Grazie Dean.
     
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229 replies since 19/8/2019, 20:09   5278 views
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