Mark Pellegrino as Lucifer

Scheda personaggio stag.5

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  1. Delky78
     
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    devo ancora guardare la 5..ma sno felicissima di ritrovare jacob! wow
     
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  2. Vivaldi4love
     
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    Mi piace questo attore.
    Ha una bimba di 2 anni circa, vi risulta?
     
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    Perfection

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    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 2/12/2010, 22:53) 
    Mi piace questo attore.
    Ha una bimba di 2 anni circa, vi risulta?

    Ha una figliastra e un figliastro di nome Tess e Misha, figli di sua moglie Tracy Aziz. :sisi:
     
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  4. Chanel °
     
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    Molto bravo!!!!si è calato bene nella parte....mi piace la sua recitazione....anche se il personaggio....mm......non lo so ancora...xD
     
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  5. bloodyjane
     
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    CITAZIONE (Euclys81 @ 2/12/2010, 23:17) 
    CITAZIONE (Vivaldi4love @ 2/12/2010, 22:53) 
    Mi piace questo attore.
    Ha una bimba di 2 anni circa, vi risulta?

    Ha una figliastra e un figliastro di nome Tess e Misha, figli di sua moglie Tracy Aziz. :sisi:

    Eeeeeeeeeeeeeh???????? No, un attimo, il figliastro si chiama Misha :blink: :blink: :blink: .... che dite, qualcuno, non faccio nomi (Jared e Jensen), avrà fatto delle battute o no :asss: :asss: :asss: ?
     
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  6. Chanel °
     
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    CITAZIONE (bloodyjane @ 3/12/2010, 21:39) 
    CITAZIONE (Euclys81 @ 2/12/2010, 23:17) 
    Ha una figliastra e un figliastro di nome Tess e Misha, figli di sua moglie Tracy Aziz. :sisi:

    Eeeeeeeeeeeeeh???????? No, un attimo, il figliastro si chiama Misha :blink: :blink: :blink: .... che dite, qualcuno, non faccio nomi (Jared e Jensen), avrà fatto delle battute o no :asss: :asss: :asss: ?

    ahahah xD
     
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  7. NanakoMomoi
     
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    indicatissimo come lucifero!!! *-* è davvero molto molto bravo u.u

    CITAZIONE (Chanel ° @ 3/12/2010, 22:25) 
    CITAZIONE (bloodyjane @ 3/12/2010, 21:39) 
    Eeeeeeeeeeeeeh???????? No, un attimo, il figliastro si chiama Misha :blink: :blink: :blink: .... che dite, qualcuno, non faccio nomi (Jared e Jensen), avrà fatto delle battute o no :asss: :asss: :asss: ?

    ahahah xD

    buahahahahah xD oddio
     
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  8. Chanel °
     
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    Mi è piaciuta la sua interpretazione...si è calato bene nel personaggio =)
     
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  9. matteotempo
     
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    Esclusivo: intervista a Mark Pellegrino sulla sua partecipazione a “Being Human”
    - Di Daemons’ TV -



    Apparentemente, è uno degli attori più impegnati a lavorare in televisione, Mark Pellegrino ci ha portato alcuni personaggi incredibilmente degni di nota. Era il misterioso Jacob in “Lost”, il diabolico Lucifero in “Supernatural” e l’ex marito manesco di Rita in “Dexter”. Presto sarà Bishop, il vampiro leader e poliziotto di Boston nella nuova serie di Syfy “Being Human”, la versione americana della serie di punta attualmente in onda nel Regno Unito su un vampiro, un licantropo e un fantasma che cercano di trovare il loro posto nel mondo. Daemon’s TV ha parlato di recente con Mark Pellegrino sull’interpretare Bishop e tutte le sfide conseguenti all’ideare di nuovo una serie popolare britannica, riguardo ai suoi pensieri su come sia finito “Lost” e perché Paul non era proprio un così cattivo ragazzo, dopotutto.
    Ora, “Being Human” inizierà il 17 gennaio su Syfy?
    Mark Pellegrino: Sì.
    E’ essere tacciati come un riadattamento della serie inglese. Puoi approfondire riguardo a ciò che esso significa?
    Mark Pellegrino: Beh, per quanto io ne sappia, la serie usa il modello originale e poi salta verso vari punti in una sua propria versione originale della serie, dove i personaggi assumono aspetti molto diversi rispetto a quelli che hanno assunto nella versione originale. Questo è, per grandi linee, come procede, per quanto io ne sappia. Forse, è come “The Office” che è diventata una sua propria versione con dei tipi di personaggi propri. Penso che qualcosa di simile è imminente per “Being Human”.
    Puoi parlarci di Bishop, il personaggio che interpreti?
    Mark Pellegrino: Bishop è un vampiro molto vecchio. E’ stato trasformato nel corso del 1600 in Inghilterra e giunse nel Nuovo Mondo prima della Guerra Americana (1775-1783) per diventare un vero uomo e lasciare il suo segno nel mondo. E’ diventato il primo vampiro di Boston. Il mondo dei vampiri è, diciamo, organizzato come quello della mafia, in famiglie che si governano l’un l’altra. E’ diventato il signore supremo di Boston, così per dire. Ha trasformato Aidan, uno dei personaggi principali della storia e Aidan ha avuto, dall’inizio, secondi pensieri riguardo al suo stile di vita e tenterà disperatamente di cambiarlo ed io tenterò disperatamente di riportarlo nel recinto.
    Ritengo che Aidan non sia l’unico vampiro che tu abbia trasformato. Cosa lo rende così speciale, visto che tu vuoi riportarlo nel recinto?
    Mark Pellegrino: Beh, sono riluttante a dirlo perché voglio che le persone scoprano un po’ di più su questa storia, ma basti dire che Aidan è un personaggio straordinario e ha la forza e l’intelligenza per raggiungere i miei scopi nel mondo in cui ho bisogno che essi siano raggiunti, in aggiunta ad un altro paio di cose che non voglio dire perché penso che saranno rivelate nello show.
    Ora, in aggiunta al fatto che sei un vampiro leader, sei anche un poliziotto, è corretto?
    Mark Pellegrino: Sì. Sono un poliziotto. Sono un tenente nelle forze di Polizia di Boston.
    Io vivo proprio vicino a Boston e la cosa mi agita. Posso quasi vederlo accadere.
    Mark Pellegrino: Ora, dovresti guardare quei poliziotti da vicino.
    Una delle cose migliori della serie inglese è l’intesa del cast. Come prende forma il cast nella versione del Nord America?
    Mark Pellegrino: Siamo tutti amici. Infatti, andremo tutti a Maui (isola delle Hawai) a metà febbraio e Sam Witwer è venuto a casa mia per installarmi il sistema wi-fi nella mia Xbox e Sammy Huntington è cresciuto ad Hancock, nel New Hampshire, ed io e mia moglie siamo andati ad Hancock all’albergo da lui consigliato e siamo stati lì per la notte; al mattino, ci siamo ritrovati con lui e la moglie, Rachel, ma siamo tutti davvero dei buoni amici. Direi che il cast si sta davvero ben amalgamando.
    Voi ragazzi, girate a Montreal. Giusto? E’ qualcosa che avviene naturalmente, visto che tutti voi siete lontani da casa insieme?
    Mark Pellegrino: Tendi ad essere davvero vicino alle persone con cui lavori e diventano una seconda famiglia e allora normalmente ciò che accade è il momento in cui la festa di chiusura della produzione della serie giunge al termine e tu non parlerai più con loro e vivete vite separate, fin quando non vi rivedrete ancora e allora è come: “Wow, ehi! Come va?” Ed iniziate a parlare da ciò che è successo dalla fine della festa di chiusura di produzione. Ma questi ragazzi sono diversi. Mi sento come se avessimo fatto degli accordi per vederci dopo lo show e continuiamo a parlare, a mandarci sms e a divertirci. Penso che questi ragazzi, senza dubbio, non siano i tipici membri di un quartetto musicale giunto alla fine. Siamo diventati una famiglia e si starà insieme in questo modo.
    E’ giusto dire che Bishop è un tipo di personaggio complicato e dalla situazione oscura?
    Mark Pellegrino: Penso proprio questo. Ciò che penso riguardo allo show è importante: tutti hanno una situazione oscura. Voglio dire, non c’è un personaggio archetipico (che sia da modello per gli altri) nella serie. Tutti hanno dei problemi che puoi mettere in relazione con chiunque, perfino coi cattivi. Penso di essere cattivo, ritengo, ma puoi collegarti a me e capire attraverso cosa sto passando e, magari, identificarti col mio punto di vista. Penso che tutti abbiano quei momenti di grigiume.
    Beh, ci hai fatto identificare col tuo personaggio Lucifero in “Supernatural”.
    Mark Pellegrino: Povero Lucifero. Prende un brutto colpo.
    Perfino l’ex marito di Rita, certamente non era il ragazzo migliore, stava dicendo la verità.
    Mark Pellegrino: Lo sai. Ho lasciato che le persone che seguivano la storia giudicassero da sé ma, per me, Paul stava tentando di riavere la sua famiglia e quello era il suo interesse. Ha anche potuto farlo in un modo schifoso ed è stato del tutto maldestro ma amava sua moglie ed amava i suoi figli. Non sapeva come gestire molte cose nel modo appropriato ma, alla fine, voleva davvero salvarli da questo tipo (Dexter). Penso la stessa cosa per Lucifero, riguardo alla sua storia del tradimento. Per Bishop anche ci sono dei temi morali molto forti che guidano il suo comportamento e alcune persone penserebbero: “Davvero?” Ma, per me, c’è un’argomentazione da svolgere.
    Sapevi che Jacob è il terzo nome più popolare tra i bambini, quest’anno? Dovresti prendertene il merito.
    Mark Pellegrino: Wow. Spero di poterlo fare. Lo farò anche se non dovrei.
    Parlando di “Lost” e del personaggio di Jacob, qual è stata per te la difficoltà maggiore?
    Mark Pellegrino: credo che la difficoltà maggiore sia stata quella di vagare nel buio. Non avevo idea di come sarebbe finito e di chi fosse il mio personaggio, da dove venisse e quali fossero le sue intenzioni. Mi è stato tutto rivelato strada facendo. Quindi alle volte succedeva qualcosa dopo che avevo già girato tre episodi e mi dicevo, ‘Dio, avrei voluto saperlo’. Non pensavo che le cose sarebbero potute cambiare. Tutto è andato come doveva andare. Anche il fatto di non sapere niente è stato positivo, perché dal punto di vista di un attore una delle cose più belle da fare è immaginarsi gli eventi e non dovevo farlo perché non ne avevo, a parte qualche cosa suggeritami da Jack Bender. Mi ha detto un paio di cose che mi hanno aiutato a stabilire una direzione. A parte ciò, ho dovuto affrontare scena per scena.
    Hai una scene preferita?
    Mark Pellegrino: Personalmente, adoro la scena nella quale i Man in Black e Jacob si uniscono per la prima volta e si vede Jacob per la prima volta e c’è un qualcosa di misterioso in questi personaggi, e ci rimani perché il Jacob che parla è quello che hai sempre aspettato. Mi piace perché è una scena semplice. È una scena di lotta semplice tra questi personaggi, che impariamo a conoscere solo successivamente.
    Tu e Titus Welliver andate molto d’accordo, il Man in Black e il Man in White, ma eravate entrambi grigi ed è stato bellissimo sullo schermo –
    Mark Pellegrino: Oh, grazie. È difficile non andare d’accordo con Titus, perché è un ragazzo fortissimo e molto, molto simpatico. Quindi devi essere proprio un rompipalle per non andarci d’accordo. È davvero bravo e pieno di talento e ha portato alla parte una grande gentilezza, ed è questo il bello di “Lost”, già, proprio come dicevi prima. Non è tutto bianco o tutto nero, c’è molto grigio, tutti hanno commesso qualche peccato e hanno qualcosa per cui farsi perdonare. L’ho trovato straordinario per Jacob, perché pensavo fosse una specie di Dio, poi ho scoperto che nel suo passato ha combinato molti casini per i quali farsi perdonare. È stato inquietante e allo stesso tempo mi ha fatto pensare, ‘Wow, questi ragazzi, Damon (Lindelof) e Carlton (Cuse) sanno come scrivere’
    Sei rimasto soddisfatto dalla storia di Jacob, una volta svelata?
    Mark Pellegrino: Certo. La fine mi ha appagato molto. Credo che sia stata emotivamente appagante e credo siano successe molte cose belle riguardo la redenzione. È stato molto emozionante per me, guardarlo. Hai provato le stesse cose?
    Piangevo.
    Mark Pellegrino: Sì, praticamente sempre
    Sì. È stato bello, e naturalmente amo i cani e alla fine con Vincent mi hanno ucciso –
    Mark Pellegrino: Lo so. Non ti ha distrutto? Lo so, anch’io sono un amante dei cani, e piangevo, piangevo
    Sono uno di quei fan a cui la fine è piaciuta, anche se il fandom è diviso –
    Mark Pellegrino: Lo so, ma credo che questa divisione faccia parte della bellezza dello show e di quanto la gente si senta coinvolta da esso. Ne discuteranno a lungo anche dopo la fine, ne dibatteranno e ci penseranno. In un certo senso, tutto ciò alza il livello dello show ad un’opera d’arte e non semplicemente ad un programma televisivo.
    È più facile entrare a far parte di uno show come ‘Being Human’ all’inizio piuttosto che alla quinta stagione?
    Mark Pellegrino: Come in tutte le cose, ci sono i lati positivi e quelli negativi e personalmente, iniziare uno show è snervante. È magnifico entrarci a cose avviate e trovare il proprio ritmo insieme a tutti gli altri. È bello, ma c’è sempre l’aspettativa, ‘Oh, stiamo iniziando uno show e speriamo che le cose vadano bene’ e tutto quello che ne consegue intanto che il processo va avanti. In un certo senso, sono un po’ intimidito quando arrivo in uno show già in onda da qualche tempo, tutte le persone ci hanno lavorato da un po’ e ora io devo entrare a far parte della famiglia ed essere accettato. Tutto questo scompare quando si iniziano ad affrontare le difficoltà di una scena e si cerca di portarla in vita. Quindi credo che alla fine ci siano sia lati positivi che negativi.
    Questo show potrebbe essere come ‘Lost’ e ‘Supernatural’, un grande cult, ma c’è il fatto che esiste già la versione inglese di ‘Being Human’ e la versione americana avrà delle differenze. Come gestirai i fan, visto che alcuni sono molto “caldi”?
    Mark Pellegrino: Non mi interessa. Lo capisco perfettamente. Ero un fan della versione inglese di ‘The Office’ e sono rimasto deluso, anche se Ricky Gervais ha fatto parte del processo creativo della versione americana. L’ho boicottato a lungo perché ero un fan della versione originale ma poi ho iniziato a vedere qualche episodio e ho scoperto che era una cosa a sé e non dovevo considerarlo nella stessa categoria. Era uno show tutto duo con un suo stile e un suo modo di raccontare la storia. Hanno fatto un lavoro molto, molto buono finché lo considero un’entità separata, cosa difficile all’inizio e cosa che sarà per coloro che lo hanno già visto sulla BBC, ma una volta che imparai a prenderlo come un’entità a sé, è stato molto, molto divertente nel suo genere. Non era come quello inglese, ma a suo modo era altrettanto fatto bene.
    Sogni un ruolo, un personaggio che vorresti interpretare o persone con le quali vorresti lavorare?
    Mark Pellegrino: Ti dirò, non vedo l’ora di partecipare a ‘Wlaking Dead’. Non solo perché adoro Frank Duranbont, ma perché sono un grandissimo fan degli zombie e dell’apocalisse e non vedo l’ora di partecipare ad una storia con questi due elementi. Quindi al momento sogno una cosa del genere, ma ci sono tonnellate di registi e di persone con le quali vorrei lavorare nel cinema e in televisione e probabilmente non ho abbastanza tempo e anni per lavorare con tutti.
    Al di là di ‘Walking Dead’, ci sono altri programmi in cui ti piacerebbe recitare?
    Mark Pellegrino: Mi piacciono show strani come ‘It’s Always Sunny in Philadelphia’. È un programma divertente. Divertente ed eclettico. Adoro ‘Bored to Death’. Sarebbe un bello show al quale lavorare.
    Credo che sia il ruolo che prefererisco di Ted Danson –
    Mark Pellegrino: Oh, mio Dio. È davvero bravo.

    FONTE

    Ringrazio Euclys81 per l'aiuto nella traduzione. Tutti gli errori di traduzione sono suoi, io non c'entro :laughing:

    Ovviamente troverete presto l'intervista anche sul sito

    Edited by Euclys81 - 11/1/2011, 19:48
     
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  10. Chris Winchester
     
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    :( Quanto mi manca Lucy ma anche mark, è un attore strepitoso.
     
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  11. Vivaldi4love
     
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    CITAZIONE (Chris Winchester @ 11/1/2011, 19:46) 
    :( Quanto mi manca Lucy ma anche mark, è un attore strepitoso.

    Mi associo a te boss... :cry: :( :bye2:
     
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  12. FrancyLovesSammy91
     
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    veramente un grande attore mark pellegrino
     
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  13. bloodyjane
     
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    Appena visto in Criminal Minds... mi ha fatto un pò strano vederlo nei panni di un tenente della polizia, però, considerando che in una scena portava anche gli occhiali :lol:
     
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  14. sahany09
     
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    Anch'io l' ho visto in Criminal Minds. Beh, con gli occhiali stava bene.
     
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  15. bloodyjane
     
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    Infatti... meno male che stavolta non era il cattivo, era solo un pò st...zo ahahah.
     
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129 replies since 30/10/2009, 16:02   3180 views
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